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24 novembre 2016 delle ore 16:05
Addio a Vittorio Sermonti. Scompare a 87 anni
l'intellettuale che amava Dante, ex allievo di
Roberto Longhi
"La scomparsa di Vittorio Sermonti priva la
cultura e la letteratura italiana di un grande
intellettuale, un uomo poliedrico e originale che
ha saputo parlare tanto agli studiosi quanto alle
persone comuni incuriosendole e attirandole".
Partecipa così al cordoglio per la scomparsa
dell'intellettuale anche il Ministro Dario
Franceschini, con un comunicato stampa
diffuso in mattinata. Scrittore, regista televisivo
e teatrale, attore, giornalista e "Dantista",
nonché docente all'Accademia d'Arte Drammatica
e anche al Liceo Tasso di Roma; Sermonti era
un vero e proprio divulgatore e Dante, appunto,
è stato il progetto di una vita intera,
rileggendolo, commentandolo, portandolo al
vasto pubblico, seguendo le sue chiavi di
lettura: «ragionare racconti» e «raccontare
pensieri», diceva, alludendo alla traduzione in
narrazione dei concetti e in concetti la
narrazione e i personaggi, portando in pubblico
i reading molto prima di Benigni. Amico di
Bassani, Pasolini, Parise, era nato nel 1929 a
Roma e aveva lavorato con Paolo Poli, Vittorio
Gassman, e studiato con Roberto Longhi,
vivendo in Germania e a Praga, dove era stato
tra il 1967 e il 1968. Aveva aderito anche al
Fascismo, in tenera età, per poi iscriversi al
Partito Comunista. Forse per comprendere
appieno questo grande personaggio un poco
defilato dalla cultura di massa, nonostante tutto,
sarà utile immergersi nel suo ultimo romanzo,
Se avessero.
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