Milastrocca: Re Ferendum - i Blog de La Citta di Milazzo

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Milastrocca: Re Ferendum
Direttamente dallo Skarablog di
Fa.S.
Ci son re che ambiscono all’impero
Ci son re di cui il popolo va fiero
Ci son re insediati con l’intrigo
Non sempre gli stessi che non hanno un solo amico
Ci sono re che ordiscono più trame
Dentro e fuori dal proprio reame
E quando arrivano ad aver più potere
Vorrebbero fare un altro mestiere
Ci sono re che arringan le folle
Spesso son quelli con l’anima folle
Ci sono re che si circondan di artisti
Altri invece solo opportunisti
Ci sono re analfabeti
Altri digiunano come gli asceti
Ci sono re che ripudiano spose
Altri che dormono su tappeti di rose
Ci sono re saggi e posati
Altri dubbiosi e tormentati
Ci son re che aspettano solo l’erede
Ci sono altri re che han perso la fede
Ci sono re in cerca di guai
Altri soltanto guerrafondai
Ci son re che guardano dall’alto del trono
Altri per quello van chiedendo perdono
Ci son tanti re, anzi preciso:
ci furono un tempo meno confuso…
Oggi ogni testa ha la sua corona:
e questa sarebbe una cosa buona
Se non fosse che l’incoronazione
Fu fatta nel sonno della ragione
Se guardi bene il prezioso diadema
Noti minuscola l’etichetta “Sistema”
Così i tanti re con corona fasulla
Si aggregano tutti, fin dalla culla,
alle fila indistinte dei burattini
del più subdolo dei teatrini
dove ogni volta diventa sovrano
ciò che alla massa prende la mano
e la fa muovere su una tastiera
mentre il cervello è ridotto a gruviera
e l’anima langue rabbiosa e impaurita…
un re che domina la nostra vita
ma qual è il nome, del vero re nostro,
Che è diventato l’odierno mostro?
Il suo nome è Omologazione…
Così il referendum sulla Costituzione
È diventato un gioco al massacro
Altro che voto, momento sacro:
Qui si fa solo il tifo per slogan
Si gioca al wrestling come Hulk Hogan
A colpi di odio a destra ed a manca
La gente è sempre più cupa e stanca
Sempre più preda dei soliti vizi
Sempre più chiusa nei suoi pregiudizi
Così a quelli si rimane fermi
A litigare dietro gli schermi
Senza capire che in verità
Quel re ferisce l’umanità
Alla tiranna Omologazione
Va opposta un’autentica ribellione
Fatta di sguardi dritti negli occhi
Non ci si venda a sovrani farlocchi
Si torni per strada, a vivere insieme,
e tornerà a dar frutto ogni seme