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4 dicembre 2016

Volantino a cura di Lucio Malan

PERCHÉ DIRE NO ALLA RIFORMA RENZI-BOSCHI NAPOLITANO-VERDINI

1)

Perché mette tutto il potere nelle mani di una sola persona

2)

Perché non c’è alcuna riduzione dei costi

3)

Perché non abbiamo bisogno di più leggi fatte più in fretta, ma di meno leggi, fatte bene

4)

Perché l’intera riforma è un pasticcio e un imbroglio

1 ) Votiamo NO perché la riforma mette tutto il potere nelle mani di una sola persona, senza credibili meccanismi per porre limiti ai suoi poteri e senza efficaci controlli

Anche in democrazia, chi è al governo ha molto potere. La Costituzione serve a limitare il pericolo che il Governo: a)non rispetti la volontà del popolo b)usi il proprio potere contro i cittadini, con tasse ingiuste, leggi opprimenti e altri atti ostili c)usi il potere in modo tale da impedire ai partiti all’opposizione di poter gareggiare efficacemente nelle elezioni seguenti, togliendo ai cittadini una reale possibilità di scelta.

Gli unici che potrebbero porre dei limiti al potere del capo del governo sarebbero scelti da lui personalmente.

Dunque, con il voto del 15% degli italiani, una sola persona potrebbe (anche se il 10% dei suoi deputati votasse in dissenso) : -far entrare l’Italia in guerra -cambiare qualsiasi legge nazionale, e persino regionale -cambiare i regolamenti di Camera e Senato a proprio vantaggio -mettere in stato d’accusa il Presidente della Repubblica nel caso non obbedisse -usare l’immunità parlamentare garantendo i propri deputati e facendo arrestare gli altri -fare ciò che vuole con gli 850 miliardi della spesa pubblica

2) Votiamo NO perché con la riforma non c’è riduzione dei costi

Renzi e i suoi dicono che si risparmiano

490-500 milioni

di euro all’anno (in ogni caso solo lo 0,06% della spesa pubblica), ma è una bugia colossale. La Ragioneria Generale dello Stato, quella che certifica i conti pubblici, dice che il risparmio è di

57,7 milioni

, dieci volte di meno. Ed è proprio così. Contemporaneamente, però si introduce il 2° turno alle elezioni politiche, che

costa oltre 300 milioni

. Poiché le elezioni si tengono ogni 5 anni,

la spesa aumenta di 60 milioni all’anno

, dunque

non c’è risparmio

.

AL CONTRARIO, LA RIFORMA METTE A RISCHIO I CONTI DELLO STATO PERCHÉ IMPEDISCE UN SERIO CONTROLLO SU COME SPENDE IL DENARO PUBBLICO CHI GOVERNA

3) Votiamo NO perché non abbiamo bisogno di più leggi fatte più in fretta, ma di meno leggi, scritte bene

L’Italia è il paese del mondo che ha più leggi e ha una burocrazia soffocante. Ogni anno vengono approvate più leggi che in Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna, Francia… Gli adempimenti burocratici per adeguarsi alle nuove norme sono un costo per le aziende, specialmente quelle piccole, per i professionisti e per ogni cittadino. Bisognerebbe piuttosto abolire molte leggi anziché sfornarne continuamente di nuove. Per le emergenze ci sono i decreti legge, che entrano in vigore entro 48 ore dall’approvazione in Consiglio dei Ministri.

Il Governo Renzi ha fatto passare, e in fretta, tutte le leggi che ha voluto senza problemi. Il guaio è che erano leggi sbagliate e dannose. Nell’ultima legislatura, delle oltre 1000 leggi approvate, solo 5 hanno necessitato di più di quattro passaggi tra Camera e Senato: il «ping pong infinito» è una menzogna propagandistica. Il vero obiettivo della riforma è abolire i controlli e i limiti ai poteri del Governo.

4) Votiamo NO perché l’intera riforma è un pasticcio e un imbroglio

Non abolisce il Senato, ma solo le elezioni per il Senato, i cui componenti saranno scelti dai consiglieri regionali.

PASTICCIO

Se vince il Sì, già sappiamo che il Senato sarà dominato dal PD, che oggi ha la maggioranza in 17 regioni su 20.

IMBROGLIO

Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta avranno un numero di Senatori sproporzionato rispetto alle altre regioni: 1 ogni 192mila cittadini, rispetto a 1 ogni 612mila del resto d’Italia.

IMBROGLIO

Dunque se il PD vincerà le elezioni potrà governare senza problemi. Chiunque altro vinca si troverà – indipendentemente dalla volontà degli italiani - un Senato ostile in grado di ostacolare gravemente l’azione del governo.

IMBROGLIO

I senatori saranno 74 consiglieri regionali e 21 sindaci, che potranno dedicare al lavoro a Roma solo scampoli di tempo, oppure trascurare la regione o il comune.

PASTICCIO

Accentra a Roma molte decisioni che oggi spettano a regioni e province, danneggiando chi oggi ha buone amministrazioni e senza garantire migioramenti.

PASTICCIO

Non ridurrà i contrasti tra Stato e Regioni perché rimarranno materie in cui la competenza è sia dello Stato sia delle Regioni. Cambia solo che lo Stato, anziché decidere sui «principi fondamentali», lo farà sulle «disposizioni generali».

IMBROGLIO

Renderà più difficile presentare leggi di iniziativa popolare per le quali non basteranno più 50mila firme, ma ce ne vorranno 150mila. La Camera sarà però obbligata ad esaminarle, ma se non piacciono a chi governa si tratterà di pochi minuti di discussione in commissione.

IMBROGLIO

Renzi pretende che tu voti Sì perché il NO genererebbe instabilità.

L’unico responsabile dell’instabilità è lui. 1)Ha fatto cadere il governo Letta 15 giorni dopo aver promesso di sostenerlo lealmente 2)Ha voluto fare una riforma costituzionale, ascoltando solo se stesso, la grande finanza e i burocrati dell’Unione Europea 3)Il referendum è diventato così obbligatorio poiché la riforma non è stata approvata con i 2/3 dei voti in parlamento 4)Dice che se vince il NO si dimetterà, ma lo fa solo per fare paura. Non è obbligato a dimettersi. 5)Dice che se si dimette si va a votare subito, senza approvare una nuova legge elettorale, che però è necessaria perché – per sua precisa volontà – ha lasciato il Senato senza una legge elettorale che favorisca la governabilità