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Associazione Nazionale
Donne Elettrici
Associazione Nazionale
Donne Elettrici
L’Ande è una associazione-organizzazione politica ed apartitica, che
vanta 70 anni d’impegno civile di storia e di battaglie per l’elettorato
ed è presente in tutte le regioni italiane.
Abbiamo una visione femminile, plurale e laica dei problemi.
Come corpo intermedio della società civile siamo punto di raccordo con
le Istituzioni per portare avanti le istanze dei cittadini.
Oggi le associazioni aderenti, sparse in tutta Italia da Trieste a Marsala,
continuano l’impegno di sempre a favore della partecipazione al voto,
favoriscono il dialogo con le forze politiche e si dedicano alla riflessione
ed alla formazione sui temi grandi e piccoli legati alla qualità della vita
ed alla giustizia sociale per una valorizzazione della persona in un
contesto di civile convivenza.
Particolare attenzione è dedicata al problema delle pari opportunità tra
donna e uomo in una realtà in rapidissima, sostanziale trasformazione.
Segreteria Nazionale
Via G. De Notaris.2 – 00197 Roma
Tel. e Fax 06/3212644 - E-mail:[email protected]
www.andeonline.org
Il 4 Dicembre andremo a votare per
la Riforma Costituzionale
Se si voterà SI verrà confermata
Se si voterà NO verrà annullata
L’A.N.D.E. coerente con il proprio statuto invita
i cittadini a recarsi alle urne ed a esercitare il proprio
diritto di voto con conoscenza delle novità riassunte
all’interno di questo pieghevole
1. FINISCE IL BICAMERALISMO PERFETTO
La riforma punta a snellire i tempi per l’approvazione delle leggi. Il
Parlamento sarà sempre composto da CAMERA e SENATO. Solo la
Camera potrà accordare o revocare la fiducia al Governo. Solo la
Camera dei Deputati approverà le leggi e potrà darne il SI’ definitivo
senza che le leggi tornino al Senato. Il Senato avrà lo stesso peso della
Camera dei Deputati in un lungo elenco di leggi bicamerali, fra cui
quelle di revisione costituzionale.
2. CAMBIA IL SENATO
Subirà un taglio dei Senatori: da 315 a 100, 95 dei quali saranno eletti
dai consigli regionali, (74 tra i consiglieri regionali, 21 fra i Sindaci).
Altri 5 nominati dal Capo dello Stato. La riforma non definisce come
vengono scelti i consiglieri regionali e i sindaci: ciò viene rimandato
ad una successiva legge ordinaria. I componenti del nuovo Senato non
riceveranno un’indennità, ma godranno dell’immunità parlamentare.
3. CAMBIA L’ELEZIONE DEL CAPO DELLO STATO
Il Presidente della Repubblica sarà eletto con i 2/3 dell’assemblea di
senatori e deputati nei primi 3 scrutini, con i 3/5 dal quarto scrutinio,
dal settimo con i 3/5 dei votanti.
4. RIFORMA DEL TITOLO V
Molte competenze legislative assegnate dal 2001 alle Regioni
torneranno allo Stato: ambiente, sicurezza sul lavoro, energia (trasporto
e distribuzione), gestione dei porti e degli aeroporti, ordinamenti
professionali, politiche per l’occupazione.
Saranno abolite le Province.
5. NOVITÀ PER REFERENDUM E LEGGI POPOLARI
Cambiano le regole della democrazia diretta. Per presentare una
Proposta di legge popolare serviranno 150mila firme (oggi ne
occorrono 50mila da parte degli elettori). È salita la soglia per il
Referendum abrogativo: non più 500mila firme degli elettori, ma
800mila e il quorum sarà fissato alla META’+UNO dei votanti delle
ultime politiche. Se la raccolta firme si attesta invece tra le 500 e le
8oomila resta il quorum della META’+ UNO degli aventi diritto di voto.
6. I GIUDICI DELLA CONSULTA
La scelta dei 5 giudici della Consulta non sarà affidata al Parlamento
in seduta comune: il Senato ne nominerà due e la Camera tre. Non
cambiano le maggioranze richieste. Per l’elezione ai primi due scrutini
sono necessari i due terzi dei componenti, poi la maggioranza richiesta
scende ai tre quinti.
7. ABOLIZIONE DEL CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia
e del Lavoro)
E’ un organo di consulenza delle Camere e del Governo, ha potere di
iniziativa legislativa economica e sociale. Entro 30 giorni dall’entrata
in vigore della legge verrà nominato un commissario straordinario a
cui sarà affidata la liquidazione e la ricollocazione del personale presso
la Corte dei Conti.
8. EQUILIBRIO DI GENERE NELLA RAPPRESENTANZA
Il testo della riforma prevede l’inserimento di un nuovo comma
all’articolo 55: le leggi sulle modalità di elezione dei parlamentari
devono promuovere l’equilibrio tra uomini e donne nella
rappresentanza.
SI VOTERÀ IL GIORNO 4 DICEMBRE
Potranno partecipare tutti coloro che godono dei requisiti
per eleggere i rappresentanti alla Camera dei Deputati,
quindi i maggiorenni.
La consultazione non prevede un quorum minimo di
partecipanti.
NON SI VOTA PER LA LEGGE ELETTORALE ITALICUM