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22/11/2016
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Direttore
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Responsabile
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Diffusione Testata
Testata
Luciano Fontana
369.391
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«II peccato rimane Ma
così si accoglie il
dolore delle donne»
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
di Paolo Conti
ROMA Lucetta Scaraffia,
storica e coordinatrice del
mensile «Chiesa Donne
Mondo» de L'Osservatore
Romano diretto da Gian Maria
Vian. Cosa pensa della
decisione di Papa Francesco?
L'aborto era o non era uno dei
più gravi peccati secondo la
Chiesa cattolica «Attenzione.
Chiariamo subito un punto. Il
peccato resta. Papa Francesco
ne ha parlato continuamente,
in termini molto severi, e in
diverse occasioni. Ma il Pontefice distingue
tra il peccato, verso il quale resta
durissimo, e il peccatore, che ha
la possibilità di cambiare vita. La
nuova norma contiene un
riconoscimento implicito alla
sofferenza che ogni donna prova
dopo l'esperienza di un aborto.
L'espiazione, fa capire Francesco,
è già cominciata in loro stesse col
dolore che provano». Ma questa
decisione di concedere a tutti i
sacerdoti
di assolvere il peccato
dell'aborto non rischia di «
svilirlo» agli occhi dei fedeli
«Assolutamente no. Qualsiasi
donna abbia abortito, sa quanto
sia drammatico il peso che si
porta dentro: la ferita resta
sempre, profonda e grave. Ora
si assicura la possibilità di
entrare in una chiesa, magari in
un impeto improvviso e in base
a una forte spinta intcriore, e
potersi confessare ricorrendo al
perdono e alla misericordia. Si
cancella quel meccanismo forse molto burocratico
che affidava solo ai vescovi, e a
taluni sacerdoti autorizzati, la
facoltà di assolvere il peccato
dell'aborto. E poi, come ha
spiegato papa Francesco all'inizio
del Giubileo straordinario, molte
donne hanno scelto di abortire
ingannate da una cultura diffusa
che ha trasformato quel gesto in
un semplice diritto, in un gesto
quasi normale. Papa Francesco
ha deciso di non chiudere
Mondo cattolico
altre porte, di non alzare altre
barriere ma di aprire alla
possibilità di un perdono, di una
riconciliazione». Pensa che
questo gesto contenga una «
consapevolezza speciale» del
Papa nei confronti del dolore
delle donne che hanno abortito
«Sicuramente sì. La decisione del
Pontefice è una forte
dimostrazione della conoscenza
di un dramma che riguarda non
solo le donne ma anche
se non vi è altra disgrazia,
si esigerà un'ammenda,
secondo quanto imporrà il
marito della donna, e il
colpevole pagherà
attraverso un arbitrato. Ma
se segue una disgrazia,
allora pagherai vita per
vita (Esodo 21,22-23)
Costa ntino L'imperatore (274-337)
stabilì la pena di morte per l'aborto
volontario, cosa che non era prevista
nel diritto romano
molti medici, che a loro volta
hanno problemi molto gravi. Un
altro aspetto va sottolineato: la
donna smette di essere
considerata la "grande peccatrice"
secondo una certa tradizione». La
decisione di papa Bergoglio può
cambiare la percezione della fede
cattolica «Non c'è dubbio. Così
come sta accadendo per i separati
e i divorziati risposati, la Chiesa
si pone come una istituzione
materna che accoglie i peccatori
reduci da tante sofferenze,
piuttosto che come agenzia
dispensatrice di norme». Ma il
clero italiano, spesso molto
anziano e non sempre pronto ai
cambiamenti, sarà capace di
elaborare una novità così
rilevante «Mi auguro di sì. Dovrà
affrontare questa nuova realtà.
Non si può andare contro una
decisione del Papa». ©
RIPRODUZIONE RISERVATA
Q Nella storia Dalle
Scritture a Ratzinger
D passo della Bibbia
Oliando alcuni
uomini rissano e
urtano una donna
incinta, così da farla
abortire,
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Gregorio XIV
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II 229esimo
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Benedetto
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XVI Nel 2006
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LUCETTA SCARAFFIA «fl
dolore accolto» di Paolo Conti II
Papa, spiega Lucetta Scaraffia,
pronuncia parole durissime sul
peccato, ma salva il peccatore.a
pagina 2
Giovanni Paolo
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solo l'aborto
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Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
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• Lucetta Scaraffia
• Lucetta Scaraffia
e una storica
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firma
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dell'Osservatore
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