Rassegna Stampa - Forum delle Associazioni Familiari

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Mercoledì
23/11/2016
11
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Maurizio Molinari
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Aborto, il no dei medici obiettori "Per noi
rimane un crimine""L'invito di Francesco a
perdonare è un aiuto alle donne"
il caso F LAVIA
AMABILE ROMA
F LAVIA
AMABILE ROMA
~|V Ton tutti i medici obietto^^ ri
sono d'accordo con _L 1 papa
Francesco che due giorni fa ha
chiesto di estendere la confessione
delle donne che abbiano effettuato
un'interruzione di gravidanza o dei
medici e infermieri che abbiano
partecipato all'intervento. La
stragrande maggioranza sottolinea
la grandezza del gesto e il fatto che
comunque non cambia nulla per i
medici e nemmeno per i
cattolici. Ma c'è sempre chi
pensa che sia molto rischioso
lasciare la possibilità a tutti i
sacerdoti di confessare questo
che per i fedeli è un peccato. «E
un abominevole delitto secondo
il Concilio Vaticano n precisa
Angelo Francesco Filardo,
vicepresidente dell'Associazione
Ginecologi Ostetrici Cattolici - e
la procedura in vigore fino a due
giorni fa prevedeva per quel che
riguarda la confessione di questo
peccato una delega da parte del
vescovo che si riservava di
individuare i sacerdoti più adatti
non solo a impartire l'assoluzione
dopo questo gesto ma anche a
capire le cause, a seguire la
famiglia nel percorso successivo.
Da ieri invece tutti i sacerdoti
potranno ricevere la confessione
dell'aborto ma non tutti saranno
in grado di far sentire alle donne
e ai loro cari lo stesso sostegno.
C'è stata un'eccessiva
semplificazione di un
momento che invece
Mondo cattolico
è molto complicato
Angelo F. Filardo
Vicepres Ass Ginecologi
Ostetrici Cattolici
Per questo motivo temo che ci
sia stata una eccessiva
semplificazione di un momento
che invece è molto complicato.
È complicato anche confessare
un eventuale medico che decida
di diventare obiettore e voglia
confessarsi per gli aborti fino
ad allora compiuti. L'obiezione
diventa operativa un mese dopo
la richiesta, in quel mese il
medico deve continuare ad
effettuare le interruzioni. Un
sacerdote capace deve saperlo e
dire al medico che voglia
confessarsi di tornare dopo
trenta giorni». Banalizzare?
Giuseppe Noia, presidente
delFAgcoc, non teme questo
rischio. «Il pontefice ha solo
allargato il senso
Per ogni cattolico è
incomprensibile una
mad re che vada
contro un figlio Bruno
Mozzanega
Ginecologo e docente
ail Universita di
Padova
del perdono di quello che
secondo la mia coscienza è un
crimine orrendo». Anche
Matteo Crotti, ginecologo
obiettore, esclude questo
pericolo nel modo più assoluto.
«Se una donna si avvicina alla
confessione vuoi dire che ha
iniziato un percorso, che
riconosce di essere passata
attraverso una situazione di
peccato e di volersi riawicinare
a Dio». Non cambia proprio
nulla, quindi, dopo le parole del
pontefice? Filippo Boscia,
presidente dell'Associazione
italiana medici cattolici: «Per noi
non cambia l'orientamento,
restiamo contrari all'aborto.
Cambia l'atteggiamento che
dovrebbe essere sempre più
mirato alla prevenzione
dell'interruzione di gravidanza,
un atteggiamento cioè di aiuto
più che di rimprovero». Ora che
il perdono è esteso e garantito da
parte di tutti i sacerdoti,
bisognerebbe insomma insistere
sulla prevenzione. Bruno
Mozzanega, ginecologo obiettore
dal 1978, ricercatore e docente
dell'Università di Padova: «II
papa spiega che anche il peccato
più grave può essere perdonato, e
ne cita soltanto uno, l'aborto. Per
ogni cattolico è incomprensibile
una madre che vada contro un
figlio fino a togliergli la vita e
quindi quella del pontefice è
l'esaltazione di una Misericordia
che non ha limiti. Ma è vero che
oggi mancano gli aiuti, che non
c'è lavoro, non c'è informazione
sulla prevenzione e troppi
farmaci abortivi reperibili senza
alcun limite. È vero che si finisce
per scaricare sulle donne tutti i
carichi perché è la scelta più
semplice». È la
strumentalizzazione il vero
pericolo, secondo Paolo Scollo,
presidente della Società di
ginecologia e ostetricia: «In
alcuni casi si sta dando una
lettura di convenienza a quello
che è solo un atto misericordioso
del pontefice».
E la stima
annuale degli
aborti illegali in
Italia secondo il
ministero della
Sanita
97 mila II
numero
delle
interruzio
ni di
gravidanz
a
effettuate
in Italia
nel 2014
20 mila
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