stasera al teatro - Servizio di consultazione archivio quotidiani

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Valli Giudicarie ❖ Val Rendena
SABATO 19 NOVEMBRE 2016 TRENTINO
47
Alla Waris di Borgo Chiese
inizia la cassa integrazione
L’azienda assicura che si tratta di una misura temporanea, ma necessaria
per il trasferimento dei macchinari nella nuova sede all’ex Lowara di Storo
di Aldo Pasquazzo
◗ BORGO CHIESE
Giovedì, nell’annunciata assemblea sindacale alla Waris
srl di Borgo Chiese, i dipendenti hanno avuto modo di
conoscere per sommi capi i
programmi dell’azienda ed il
loro destino. Per rasserenare
gli animi, prima dell'incontro
i titolari hanno omaggiato le
dipendenti con dei cioccolatini. Al momento di andarsene
nessun commento ma le attese sono tante. Ieri, per cominciare, non si è lavorato e dalla
settimana prossima inizia la
cassa integrazione con turnazione a rotazione che dovrebbe riguardare circa la metà
dei lavoratori, al momento
una quarantina.
Non ci saranno tagli di personale - al di là di qualche
mancato rinnovo - e la cassa
integrazione è dovuta solo al
trasloco degli impianti dalla
attuale sede di via Sorino di
Condino (ex area Feltrinelli)
alla ex Lowara di Storo. Settimana dopo settimana lavoratori e lavoratrici saranno informati su quanto fatto e su
quanto si andrà a fare. Stando
al programma presentato in
assemblea, il trasferimento
dei macchinari sarà graduale
e inizierà alla fine di questo
mese. Entro gennaio il gruppo prevede di iniziare la produzione di moduli per la realizzazione di pannelli fotovoltaici nella nuova sede. Nel
frattempo, per far fronte ad
eventuali esigenze di mercato, si farà ricorso a scorte di
magazzino, che sembrano abbondare.
«Si procederà secondo programmi concordati» conferma al telefono da Milano il direttore generale della Waris
Paolo Emanuele Ghiotto. Il
Dalla Val Rendena
a Mantova in ricordo
degli emigranti
◗ PINZOLO
Una lavoratrice della Waris all’interno dello stabilimento di Borgo Chiese che fra poco verrà dismesso
il nuovo distretto costituito ieri
Anche la Valle del Chiese territorio accogliente per le famiglie
VALLE DEL CHIESE. La Valle del
Chiese aderisce alla proposta del
Distretto famiglia della Provincia
impegnandosi così a essere
territorio accogliente e attrattivo
per tutte le famiglie, residenti o
ospiti, capace di offrire loro servizi
e opportunità. Ieri la giunta
provinciale ha approvato la
costituzione del neo Distretto che
verrà presentato alla collettività
lunedì 28 novembre in municipio a
Storo. Il nuovo Distretto della Valle
del Chiese vede protagonisti i
Comuni e altri soggetti del
territorio che da mesi lavorano per
creare una rete collaborativa e
stabile, attenta alle tematiche del
benessere familiare. In particolare
i Comuni di Storo, Bondone, Borgo
Chiese, Castel Condino, Valdaone,
Pieve Di Bono - Prezzo, Sella
Giudicarie, la Comunità della
Giudicarie, il Consorzio Bim del
Chiese, Consorzio Turistico Valle
Del Chiese ed Ecomuseo Valle del
Chiese.
manager veneto è non solo fiducioso ma pure convinto
che la realtà Waris ha prospettive e un futuro in Trentino. In
casa Pizzini & Melzani, a cui
fa riferimento la consociata di
famiglia, si torna a dire che
non ci saranno variazioni rispetto a quanto anticipato e
che il ricorso alla cassa integrazione non deve allarmare
perché si tratta di una misura
momentanea.
In assemblea nessuno dei
dipendenti ha preso la parola,
a parte il sindacalista nei confronti il quale i lavoratori hanno da sempre manifestato
massima fiducia. «Non diamo
nulla per scontato ma rimaniamo fiduciosi per quanto
lui e la confederazione faranno per tutelarci» ha una lavoratrice ad assemblea conclusa. Tra i presenti qualcun altro ha preso appunti ma senza intervenire.
Molte persone di Pinzolo e della Val Rendena alcuni giorni fa
hanno raggiunto Mantova per
il tradizionale pellegrinaggio alla chiesa di San Martino vicino
a Porto Catena. Qui i valligiani,
emigrati a Mantova come segantini, scaricatori di porto e
“sc-iapìn”, fin dal 1600 avevano acquistato un altare davanti
al quale ascoltare la Messa della domenica e un tumulo dove
seppellire i defunti. Questo altare in alto ha l’effigie di san Vigilio e una pala raffigurante la
Madonna in trono col bambino in braccio attorniata dai santi Sebastiano e Rocco, sant’Antonio abate e san Lorenzo. L’altare venne restaurato una trentina d’anni fa su iniziativa e a
spese della comunità di Pinzolo avvalendosi della Scuola di
restauro di Botticino diretta dal
Gilberto Cereghini “Lipòn”.
La trasferta, coordinata da
Carola Ferrari, ha visto la partecipazione del sindaco di Pinzolo Michele Cereghini, della
giunta comunale e di tante persone che non mancano mai
all’appuntamento. A Mantova
ad attendere la delegazione di
Pinzolo c’era il Marco Collini
“Tosòn”, primario maxillo-facciale nel nosocomio virgiliano,
le autorità cittadine, gli alunni
di due classi elementari gemellate con le scuole di Pinzolo,
Municipio all’ex canonica? Domani si vota
Referendum a Fiavé, l’unico seggio è allestito nella sala consiliare e rimarrà aperto dalle 8 alle 22
◗ FIAVÉ
Dopo gli incontri nelle varie frazioni di Stumiaga, Ballino e Favrio e a Fiavé da parte dei sostenitori per il “no”, con in prima
linea Gianna Diprè e Franca
Martini, e la serata di approfondimento a favore del sì del gruppo “Fiavé nelle Giudicarie” giovedì sera, si è conclusa la campagna elettorale per il referendum comunale di domani, per
il quale i cittadini sono chiamati a votare dalle 8 alle 22 nel seggio nella sala consiliare fiavetana.
Il quesito referendario è: “La
nuova amministrazione comunale intende trasferire la sede
del municipio nell’ex canonica
di Fiavé, recentemente ristrutturata per fini sociali e ricreativi. Tu sei d’accordo con questa
proposta?”. La consultazione
sarà valida se voterà il 30% degli
aventi diritto.
Per il fronte del no, tra i tanti i
4 motivi principali sono: la sede
attuale del municipio in questi
Il Comitato per il no: «Consultazione inutile? Così non si rispetta la libertà d’espressione»
FIAVÉ. Lunedì si è concluso il ciclo
di incontri del comitato per il
“no” al referendum sullo
spostamento del municipio di
Fiavé, che ha visto coinvolti i
cittadini di tutte le frazioni e del
capoluogo. Giovedì sera si è
svolto anche l’incontro
organizzato
dall’amministrazione, che prima
si era premurata di divulgare un
volantino con le dovute
spiegazioni. A questo proposito il
comitato per il no precisa: «Nulla
ha a che vedere l’affermazione su
ultimi anni è stata ristrutturata
con un’ingente spesa, come pure la casa sociale (ex canonica),
che però era stata destinata appunto a scopi di aggregazione,
ricreativi e culturali; dal 2017 saranno avviate le gestioni associate sovracomunali che accor-
un referendum che si sarebbe
dovuto tenere prima della
ristrutturazione della canonica,
riportato da stampa e volantino
dell’amministrazione in carica,
perché nessuno, a suo tempo,
paventò l’idea di spostare gli
uffici comunali. La destinazione
data all’edificio ex canonica non
fu allora motivo di dissenso tale
da far nascere l’esigenza di indire
un referendum. Se qualche
cittadino avesse voluto
richiederlo, avrebbe potuto
farlo, ma ciò non è stato.
peranno tutti i servizi comunali; quarto ma non ultimo motivo per dire no, i costi dei cambiamenti di destinazione d’uso
per due edifici. I sostenitori del
sì ricordano invece che l’ex canonica da gennaio accoglierà:
l’Ufficio tributi di valle, il nuovo
Per quanto riguarda il fatto che i
lavori all’ex canonica sono
ultimati e che, comunque, come
espresso nel volantino che
riportava le ragioni del sì e del
no, il referendum “non vincola
l’Amministrazione”, quindi
sarebbe inutile, riteniamo che
tale affermazione sia fuorviante
e non rispettosa nei confronti
della libertà di espressione dei
cittadini che si esplicita, nel caso
specifico, attraverso l’azione
referendaria. Quindi invitiamo
tutti al voto, al di là di illazioni
municipio, le sedi di Pro Loco e
Asuc di Fiavé. L’edificio in piazza San Sebastiano la farmacia,
gli ambulatori e in particolare
l’Ecomuseo valligiano. L’operazione comporterà le spese che
si sarebbero sostenute per il
completamento dell’ex canoni-
tendenti a sminuire e ridurre la
valenza della partecipazione del
cittadino che, ricordiamo, è
sancita dalla Costituzione e dallo
statuto comunale. Proprio
perché lo statuto è stato
approvato dal Consiglio
Comunale, che è rappresentativo
della collettività, l’affermazione
che l’azione referendaria in atto
non ha senso, evidenzia una
contraddizione e cioè, se da un
lato si sancisce la partecipazione
dei cittadini, per contro se ne
riducono la funzione e il senso».
ca. Per il rinnovo dell’edificio in
piazza le spese di ristrutturazione verranno sostenute dai gestori della farmacia in conto affitto. Non è necessaria la casa
“sociale” a Fiavé e l’esito del referendum non inciderà su questi progetti.
(r.r.)
molti mantovani amici della
gente di Rendena.
Il rito religioso è stato concelebrato da monsignor Giulio Viviani di Pinzolo e da don Franco Murandi della parrocchia
della Carità che conta anche la
chiesa di San Martino, hanno
accompagnato la liturgia i cori
parrocchiali di Sant’Antonio di
Mavignola e di Campiglio. Erano presenti le delegazioni degli
alpini, degli Schützen e i Vigili
urbani col labaro di Pinzolo.
A ricordare il significato del
pellegrinaggio e la sua storia.
con una commossa rievocazione di Italo Maffei dei Lustri, che
spentosi lo scorso anno è stato
tra i promotori dell’iniziativa,
sono interventi Marco Collini,
monsignor Giulio Viviani, Claudio Cominotti, il sindaco di Gazoldo degli Ippoliti Nicola Leoni e di Pinzolo Michele Cereghini, Antonio Caola, Nanni Rossi
e lo storico Giuseppe Ciaghi.
Nel pomeriggio la trasferta è
proseguita per Bozzolo per assistere all’omaggio reso dal presidente Sergio Mattarella alla
tomba di don Primo Mazzolari,
carismatica e significativa figura di sacerdote, partigiano e
scrittore della prima metà del
Novecento. Il sacerdote con un
pensiero, attualissimo e quasi
profetico, auspicava una chiesa dei poveri, la libertà religiosa, il pluralismo e il dialogo con
i lontani. (w.f.)
in breve
spiazzo
“Anima Montis”
stasera al teatro
■■ Questa sera alle 21, al
teatro parrocchiale,
secondo appuntamento
con la rassegna
cinematografica “Anima
Montis”. In visione per gli
appassionati di cinema e
montagna il film “K2 and
the invisible footmen”. La
narrazione condurrà alla
scoperta dei portatori
d’alta quota: nonostante
siano pagati molto meno
dei capi spedizione
internazionali, è sempre
grazie a loro che è possibile
raggiungere la cima del K2.
spiazzo
Referendum, duello
Degasperi-Borga
■■ Per chi deve ancora
chiarirsi le idee sul
referendum del 4 dicembre
per la riforma
costituzionale, martedì alle
21, al teatro parrocchiale, ci
sarà un confronto pubblico
tra Filippo Degasperi (M5S)
per il no e Lorenzo Borga
per il sì.