Intervista a Stefano Bonaccini «Al nido solo se vaccinati: altri

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24/11/2016
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Luca Landò
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Intervista a Stefano Bonaccini
«Al nido solo se vaccinati: altri
facciano come noi, una scelta di
civiltà»
• II presidente dell'Emilia-Romagna:
la nostra legge tutela i bimbi fragili,
a rischio con coperture sotto il 95%
«Questo sarà
un anno di
transizione,
informeremo
le famiglie.
M5s
surreali»
Adriana Comaschi
Presidente Stefano Bonaccini, come
ènatalapropostadileggeperl'obbligo
di vaccinazione dei bimbi che
accedono ai nidi in Emilia-Romagna
«Siamo partiti dall'osservazione che
le nostre coperture vaccinali erano
scese, già dal 2014, sotto la soglia
del 95%, che come stabilisce l'OMS
garantisce la miglior protezione a
tutta la popolazione. Per noi il
diritto e la tutela della salute viene
prima di tutto. E deve valere per
tutti. Per proteggere la salute dei
bambini, in particolare di quelli più
fragili perche affetti da patologie
croniche o del sistema immunitario,
dovevamo agire. Anche perche per
questi bambini, che non possono
vaccinarsi, l'
Presidenti Regioni
unica possibilità di frequentare una
comunità è quella che tutti gli altri
siano vaccinati. Riteniamo di aver
fatto una scelta di buon senso, di
civiltà».
Molti ricordano la neonata morta di
pertosse, a Bologna a fine 2015, in
Toscana in questi giorni è allarme
meningite... «I vaccini sono strumenti
efficaci per prevenire questi fatti
drammatici, e lo sono se la copertura è
adeguata. Purtroppo negli ultimi anni,
con la riduzione delle coperture
vaccinali, stiamo osservando un
aumento dei casi di pertosse nei
bambini sotto l'anno di età, proprio
quando la malattia è più pericolosa.
Inoltre continuiamo a registrare casi di
morbillo, con complicanze anche
gravi, che potrebbero tranquillamente
essere evitati. Va poi ricordato che per
la stragrande maggioranza delle
malattie prevenibili con i vaccini non
esistono cure alternative. Insomma noi
non vogliamo che si debba avere paura
di contrarre malattie che da decenni
avevamo debellato». Che tempi
avranno le famiglie per a-
frequentato. E i prossimi mesi li
utilizzeremo per una straordinaria
campagna di sensibilizzazione e
informazione e controinformazione.
Per questo abbiamo costituito la
Commissione regionale vaccini con
i rappresentanti di tutti i
professionisti, così da rafforzarne il
supporto scientifico».
Siete la prima Regione a compiere
questo passo: quanto consenso c'è
sul territorio «Nel percorso di
approvazione della legge abbiamo
coinvolto davvero tutti, abbiamo
avuto un appoggio incondizionato
dai professionisti, dagli
amministratori locali e dai gestori dei
nidi. E questa è stata un'occasione
per far sentire la voce dei tantissimi
genitori a favore dei vaccini.
Sentiamo di avere l'appoggio della
comunità medica e scientifica, e
della
deguarsiecosasuccedeachipurnon
essendo già vaccinato già frequenta
un nido «L'anno in corsosarà di
transizione, utile alle famiglie con
bambini che già frequentano il nido
per adeguarsi. La legge sarà
vincolante a partire dal prossimo
settembre, sia per le nuove domande
di iscrizione, sia per chi ha già
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stragrande maggioranza delle
famiglie». Crede che altre Regioni vi
seguiranno «Penso proprio di sì,
penso alle dichiarazioni di Nicola
Zingaretti e Debora Serracchiani. Ma
anche Marche, Umbria e Toscana mi
pare intendano provarci». Fer il
Codacons però una legge simile è
impugnabile, perché richiede quattro
vaccini obbligateli che però vengono
somministrati nell'esavalente con
altri due solo raccomandati. Cosa
replica?
«Chedaquiagiugnosaremoingradodi
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dare risposta a chi vorrà scegliere solo
i quattro obbligatori». La riforma
costituzionale riporterebbe allo Stato
la competenza in campo sanitario. Se
passasse, auspica un'iniziativa analoga
alla vostra da parte del ministero? «Se
stiamo al merito dei contenuti della
riforma mi ritrovo coerente con la mia
storia nei partiti che hanno
accompagnato il superamento del Pci.
Da oltre vent'anni faccio iniziative che
chiedono esattamente ciò che oggi
viene proposto al voto. E cioè di
superare l'anomalia di essere l'unico
Paese in Europa ad avere il
bicameralismo perfetto, nonché quella
del Parlamento più numeroso e
costoso; di dare finalmente il Senato
alla rappresentanza dei territori e di
riordinare il titolo V. Quanto agli ef
fetti sulla Sanità, certo auspico che
una vittoria del Sì abbia
conseguenze sul fronte dei vaccini,
anche per interessare le scuole di
altro ordine e grado e superare la
differenziazione fra vaccinazioni
obbligatorie e raccomandate, oggi
anacronistica. Intanto mi hanno fatto
molto piacere le parole di sostegnoe
apprezzamento di Renzi e della
ministra Lorenzin per la nostra
scelta». I consiglieri del MSS hanno
votato contro sostenendo che «così
si inasprisce il rapporto con le
famiglie»... «Una posizione
semplicemente surreale, non ne ho
sinceramente compreso il perche. Le
nostre strutture sono sempre state
aperte al dialogo e a rispondere alle
domande dei cittadini, e da adesso
dovranno esserlo ancora di più».
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