Progr Dip Matematica e Fisica

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LICEO STATALE “PITAGORA - B. CROCE”
Anno scolastico 2016/2017
Programmazione dipartimentale
Liceo Scientifico/Sportivo/Scienze Applicate
BIENNIO MATEMATICA
OBIETTIVI FORMATIVI
a) sviluppare le capacità logiche ed intuitive;
b) potenziare il ragionamento induttivo e deduttivo;
c) sviluppare capacità di analisi e sintesi;
d) individuare e applicare le procedure che consentono di affrontare situazioni
problematiche nel contesto quotidiano;
e) imparare ad imparare;
f) seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui;
g) ricavare elementi di conoscenza da fonti diverse
ASSE MATEMATICO – COMPETENZE
M1 Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
.
rappresentandole anche sotto forma grafica.
M2 Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
M3 Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
M4 Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche
con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.
OBIETTIVI COGNITIVI MINIMI (relativi a ciascuna competenza)
Classe prima
M1 Padronanza del calcolo in Q
Autonomia del calcolo letterale
Capacità di individuare gli elementi essenziali di un problema
Capacità di esporre in modo adeguato gli argomenti teorici trattati
M2 Conoscenza degli elementi geometrici fondamentali
Capacità di costruire figure geometriche con gli strumenti adeguati, seguendo
l’indicazione del
testo
Capacità di dedurre mediante passaggi logici determinate conseguenze da premesse note
Capacità di esporre in modo consequenziale quanto appreso teoricamente
M3 Utilizzare modelli algebrici per la risoluzione di semplici problemi
Rappresentare i dati e le incognite del problema in forma grafica o tabellare
Individuare un’adeguata strategia per la risoluzione del problema
M4
Rappresentare graficamente classi di dati
Interpretare tabelle e grafici
Riconoscere una relazione tra variabili in termini di proporzionalità diretta o inversa
Elaborare e gestire semplici calcoli attraverso un foglio elettronico
Classe seconda
M1
Capacità di esporre in modo autonomo e corretto gli argomenti teorici trattati
Autonomia del calcolo dei radicali
Autonomia dell’uso delle tecniche per la risoluzione algebrica di equazioni, disequazioni
e
sistemi
M2
Autonomia nella applicazione corretta del sistema ipotetico – deduttivo
Capacità di esporre in modo consequenziale quanto appreso teoricamente
M3
Rappresentare i dati e le incognite del problema in forma grafica o tabellare
Individuare un’adeguata strategia per la risoluzione del problema
Capacità di risoluzione di problemi geometrici con strumenti algebrici
M4 Riconoscere una relazione fra variabili e formalizzarla attraverso una funzione
matematica
Analizzare dati ed interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi con
l’ausilio di
rappresentazioni grafiche
Elaborare e gestire un foglio elettronico per rappresentare in forma grafica i risultati dei
calcoli
eseguiti
CORRISPONDENZA TRA COMPETENZE, CONOSCENZE E ABILITA’ / CAPACITA’
PRIMO BIENNIO
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITÀ/CAPACITÀ
M1
Gli insiemi numerici N, Z, Q, R;
rappresentazioni, operazioni,
ordinamento.
Espressioni numeriche.
Calcolare il valore di un’espressione nei diversi
insiemi numerici.
Calcolare potenze ed applicarne le proprietà.
Trasformare numeri decimali e percentuali nelle
corrispondenti frazioni.
Sostituire numeri alle lettere e calcolare il valore
di un’espressione letterale.
Tradurre una frase in un’espressione e viceversa.
Rappresentare un insieme.
Operare con gli insiemi.
M1 M3
Insiemi ed operazioni con essi,
proposizioni e connettivi logici,
quantificatori.
Utilizzare i connettivi logici e i quantificatori per
un linguaggio rigoroso e per distinguere ipotesi e
tesi in un teorema.
Distinguere condizioni necessarie, condizioni
sufficienti e condizioni necessarie e sufficienti.
M1 M3
Monomi, polinomi ed operazioni
con essi.
Utilizzare variabili per generalizzare.
Prodotti notevoli.
Scomposizione dei polinomi.
Semplificare espressioni contenenti monomi e
polinomi.
Frazioni algebriche.
Operare con le frazioni algebriche.
Operare con monomi e polinomi.
Risolvere equazioni di primo grado.
M1 M3
Equazioni di primo grado intere,
frazionarie, numeriche, letterali.
Problemi.
Discutere semplici equazioni letterali.
Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio
algebrico e viceversa.
Utilizzare le equazioni per risolvere problemi.
M1 M3 M4
Sistemi lineari e loro risoluzione.
Problemi.
Interpretare graficamente un sistema lineare di 2
equazioni in 2 incognite.
Risolvere sistemi lineari in 2 incognite con i vari
metodi.
Risolvere problemi che hanno come modello
sistemi di primo grado.
M1
Numeri reali.
Radicali quadratici ed operazioni
con essi.
M1 M3
Equazioni di 2° grado numeriche e
letterali.
Problemi.
Sistemi di equazioni di grado
maggiore o uguale al 2°.
M1 M4
La funzione y=ax2+bx+c.
Disequazioni di 1° e di 2° grado.
Parabole e disequazioni.
Sistemi di disequazioni.
Disequazioni fratte.
Rappresentare un numero reale sulla retta dei
reali e saperlo approssimare.
Semplificare semplici espressioni irrazionali e
razionalizzare il risultato.
Risolvere semplici equazioni e disequazioni a
coefficienti irrazionali.
Risolvere equazioni di 2° grado.
Scomporre trinomi di 2° grado.
Risolvere quesiti riguardanti equazioni
parametriche di 2° grado.
Modellizzare e risolvere problemi utilizzando
equazioni o sistemi.
Rappresentare parabole nel piano cartesiano.
Interpretare graficamente, con la parabola, gli
zeri e il segno di un trinomio di 2° grado.
Risolvere disequazioni di 1° e 2° grado.
M1
Equazioni binomie, trinomie, di
grado superiore al 2°.
Equazioni irrazionali.
M4
Risolvere equazioni di grado superiore al 2°.
Risolvere semplici equazioni irrazionali.
Relazioni e funzioni.
Corrispondenza biunivoca tra
le coppie ordinate di numeri
reali ed i punti del piano
Riconoscere il concetto di funzione nei diversi
ambiti in cui è applicato.
Il piano cartesiano e il concetto di
funzione.
Rappresentare nel piano cartesiano insiemi di
punti che soddisfano condizioni assegnate.
Distanza tra due punti, coordinate
del punto medio e del baricentro
del triangolo.
Determinare la distanza tra due punti, le
coordinate del punto medio, il baricentro di un
triangolo.
La simmetria assiale rispetto agli
assi coordinati e la simmetria
centrale.
Determinare i punti simmetrici di punti assegnati
rispetto agli assi coordinati e rispetto ad un
punto.
Associare ad una funzione una tabella, un
grafico, una rappresentazione analitica.
La traslazione
L’equazione lineare in due
variabili e la retta nel piano
cartesiano
Le rette parallele agli assi
cartesiani.
Determinare le coordinate di punti traslati.
Passare dal grafico di una retta alla sua
equazione e viceversa
La retta passante per l’origine
Scrivere l’equazione di una retta parallela
agli assi cartesiani, passante per l’origine ed
in posizione generica sia in forma esplicita,
sia in forma implicita, sia in forma
segmentaria
Il coefficiente angolare e
l’intercetta
Disegnare il grafico di una retta
Le rette non parallele agli assi
cartesiani
L’equazione della retta in forma
Saper determinare il coefficiente angolare di
esplicita ed implicita
una retta
L’equazione segmentaria della
retta
Determinare analiticamente la posizione
L’equazione della retta passante reciproca di due rette
per un punto e con un
assegnato coefficiente angolare
Determinare le coordinate del punto di
intersezione di due rette incidenti
La condizione di parallelismo
La condizione di
perpendicolarità
Scrivere l’equazione di una retta note
particolari condizioni
Le posizioni reciproche di due
rette nel piano e loro eventuale
intersezione
La distanza di un punto da una
retta
Il coefficiente angolare della
retta passante per due punti.
L’asse del segmento e la
simmetria assiale
Elementi di Probabilità e Statistica
Saper determinare la distanza di un punto da
una retta
Saper adoperare appropriati programmi
informatici
Gli enti fondamentali della
geometria e il significato dei
termini: assioma, teorema,
definizione.
M2 M3
Il piano euclideo: relazioni tra
rette; congruenza di figure.
Criteri di congruenza dei triangoli.
Triangolo isoscele. Rette
perpendicolari, rette parallele.
Distinguere gli enti fondamentali della geometria
e utilizzare la terminologia e il simbolismo
relativi.
Disegnare figure geometriche con semplici
tecniche grafiche ed operative.
Individuare le proprietà essenziali delle figure e
riconoscerle in situazioni concrete.
Proprietà degli angoli nei
poligoni.
Comprendere i principali passaggi logici di una
dimostrazione.
Trapezi, parallelogrammi,
parallelogrammi particolari.
Applicare i criteri di congruenza dei triangoli e i
criteri di parallelismo nelle dimostrazioni.
Piccolo teorema di Talete.
M2
Isometrie.
Riconoscere una isometria fra due figure
congruenti e le principali proprietà invarianti.
Individuare assi e centro di simmetria nelle
figure.
M2 M3
Circonferenza.
Poligoni inscritti e circoscritti.
Aree dei poligoni.
Lunghezza della circonferenza e
area del cerchio.
Teorema di Pitagora. Teoremi di
Euclide.
Teorema di Talete.
Figure simili.
Criteri di similitudine dei
triangoli.
Similitudine e circonferenza.
Applicare le proprietà di corde, angoli al centro e alla
circonferenza, tangenti, per risolvere problemi e
dimostrare teoremi.
Risolvere problemi con l’uso dei teoremi di Pitagora
ed Euclide.
Riconoscere figure simili.
Applicare le relazioni fra lati, perimetri e aree di
poligoni simili.
Risolvere semplici problemi utilizzando il concetto di
similitudine e i teoremi delle corde, delle due secanti,
della secante e della tangente.
Problemi.
M3 M4
Funzioni goniometriche.
Relazioni tra funzioni
goniometriche.
Saper distinguere le funzioni seno, coseno, tangente, le
loro variazioni, le principali relazioni tra esse, i relativi
grafici.
METODOLOGIA - VERIFICHE - VALUTAZIONE
Per quanto attiene alla scelta del metodo, tutti i docenti sono concordi che sia preferibile
presentare gli argomenti attraverso situazioni problematiche, da affrontare utilizzando conoscenze
già note, ovvero ricercandone di nuove, ciò per favorire anche l’attitudine alla ricerca.
Oltre al libro di testo ed al materiale d’uso, proprio della disciplina, saranno utilizzate le
attrezzature in dotazione all’Istituto.
Per quanto riguarda le verifiche, si stabilisce, in conformità a quanto deliberato nel Collegio dei
Docenti, di proporre un congruo numero di verifiche nel corso di ogni trimestre ( almeno tre scritte o orali).
Le verifiche potranno essere di diverse tipologie: interrogazioni, domande da posto, prove strutturate
(quesiti del tipo vero/falso, quesiti a risposta multipla, esercizi di completamento) o semistrutturate,
esercitazioni di laboratorio.
La valutazione, espressa in decimi, sarà conseguenza del grado di raggiungimento delle
competenze, secondo l’ allegata tabella unica generale di valutazione adottata dall’Istituto
I docenti ritengono di attuare il recupero metodologico attraverso:
a. lettura ed commento del libro di testo;
b. stimolare nell’alunno la capacità di schematizzare le informazioni ricevute;
c. suggerimenti per il potenziamento della capacità di memorizzazione;
d. utilizzo di mappe concettuali, per collegare i vari argomenti ;
e. particolare attenzione all’uso del linguaggio simbolico.
Nell’arco dell’intero anno scolastico le attività di recupero andranno regolarmente attuate nelle
ore curricolari, destinate a singoli o gruppi di alunni, ovvero a tutta la classe, secondo la necessità.
CLASSE III
MATEMATICA
DISCIPLINA:
OBIETTIVI
L’obiettivo dell’azione didattica-educativa, secondo le Indicazioni nazionali, è quello di permettere
allo studente di concorrere e/o valorizzare pienamente il pieno sviluppo della propria persona, sia
nel relazionarsi correttamente agli altri, che nell’interagire positivamente con la realtà, attraverso
l’utilizzo di meccanismi mentali sempre più articolati. Quindi si perseguiranno i seguenti obiettivi:


acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, per condurre ricerche e
approfondimenti personali
avere la consapevolezza della diversità dei metodi utilizzati nei vari ambiti disciplinari e





saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole
discipline
curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti, imparando quindi ad
esprimersi con proprietà di linguaggio
acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare
possibili soluzioni
essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di
comunicazione.
interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui
capacità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività
collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare
ricerca, comunicare.
Il ruolo della disciplina, in questo contesto, è quello di mirare più che alla conquista di una parte
più o meno vasta dei suoi contenuti, alla comprensione della logica dei suoi ragionamenti e quindi
alla comprensione delle sue strutture interne: i contenuti risultano così implicati, per deduzione
logica, come una “piacevole applicazione”. Si concorrerà, quindi, all’acquisizione ed integrazione
di quelle competenze fondamentali, previste nelle Indicazioni nazionali, che permetteranno allo
studente di avere la possibilità effettiva di proseguire proficuamente il proprio percorso di
istruzione:
 C1 Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandole
anche sotto forma grafica
 C2 Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
 C3 Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
 C4 Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche
con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo
e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico
L’acquisizione delle suddette competenze si realizza attraverso l’acquisizione di conoscenze
teoriche e abilità di tipo cognitivo e tecnico. La corrispondenza tra competenze, conoscenze e abilità
è riportata nei seguenti schemi:
Complementi di algebra
CONOSCENZE
ABILITA’
- Disequazioni di 2o grado,
sistemi di disequazioni,
disequazioni fratte
- Risolvere disequazioni di 2o
grado, sistemi di disequazioni,
disequazioni fratte
- Equazioni e disequazioni di
grado superiore al secondo
- Risolvere equazioni e
disequazioni di grado superiore al
secondo
- Equazioni e disequazioni
irrazionali e con il valore assoluto
- Risolvere equazioni e
disequazioni irrazionali e con il
valore assoluto
COMPETENZE
- Utilizzare consapevolmente le
tecniche e le procedure di calcolo
aritmetico e algebrico
- Utilizzare le strategie risolutive più
appropriate
Le funzioni
CONOSCENZE
ABILITA’
- Relazioni e funzioni
- Distinguere una funzione tra
insiemi da una corrispondenza
- Le funzioni reali a variabili
reali: definizione, dominio,
codominio, campo di esistenza,
zeri e segno e la loro
rappresentazione nel piano
cartesiano
- individuare il dominio, il
codominio, gli zeri e il segno di
una funzione
- La classificazione delle funzioni
-Distinguere le funzioni dalle non
funzioni attraverso la loro
rappresentazione grafica
- Le proprietà delle funzioni
- Le funzioni inverse
- Individuare le principali
proprietà di una funzione
-Rappresentare per punti funzioni
elementari
COMPETENZE
- Utilizzare consapevolmente
tecniche e procedure di calcolo
- Analizzare dati ed interpretarli,
sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli stessi con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche
- Utilizzare le strategie più
appropriate per la soluzione di
problemi
- La composizione di funzioni
-Classificare le funzioni
-Individuare la funzione inversa di
semplici funzioni
-Determinare la funzione
composta
La retta
CONOSCENZE
-L’equazione lineare in due
variabili e la retta nel piano
cartesiano
- Le rette parallele agli assi
cartesiani
- Le rette non parallele agli assi
cartesiani
ABILITA’
COMPETENZE
- Passare dal grafico di una retta
alla sua equazione e viceversa
- Scrivere l’equazione di una retta
parallela agli assi cartesiani,
passante per l’origine ed in
posizione generica sia in forma
esplicita, sia in forma implicita, sia
in forma segmentaria
- Utilizzare consapevolmente
tecniche e procedure di calcolo
- La retta passante per l’origine
- Il coefficiente angolare e
l’intercetta
- L’equazione della retta in
forma esplicita ed implicita
- Disegnare il grafico di una retta
- Saper determinare il coefficiente
angolare di una retta
- L’equazione segmentaria della
retta
- Determinare analiticamente la
posizione reciproca di due rette
- L’equazione della retta
passante per un punto e con un
- Determinare le coordinate del
- Analizzare dati ed interpretarli,
sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli stessi con l’ausilio
di rappresentazioni grafiche
assegnato coefficiente angolare
punto di intersezione di due rette
incidenti
- La condizione di parallelismo
- La condizione di
perpendicolarità
- Scrivere l’equazione di una retta
note particolari condizioni
- Le posizioni reciproche di due
rette nel piano e loro eventuale
intersezione
-Saper determinare la distanza di
un punto da una retta
- La distanza di un punto da una
retta
- Utilizzare le strategie più
appropriate per la soluzione di
problemi
-Saper determinare l’equazione di
luoghi geometrici
- Il coefficiente angolare della
retta passante per due punti
- L’asse del segmento e la
simmetria assiale
- Saper determinare l’equazione di
un fascio proprio e di un fascio
improprio di rette
- Le bisettrici degli angoli
formati da due rette incidenti
- Studiare un fascio di rette
- Il fascio proprio e il fascio
improprio di rette
- Il fascio di rette generato da
due rette
Le coniche: trattazione analitica
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
- Definizione di circonferenza come
luogo geometrico e sua equazione
cartesiana
- Relazioni fra i coefficienti
dell’equazione della circonferenza,
il suo centro ed il suo raggio
- Saper definire le singole coniche come
luogo geometrico di punti, determinarne
l’equazione date particolari condizioni e
saperne disegnare il grafico
- Utilizzare
consapevolmente tecniche e
procedure di calcolo
- Posizione di una circonferenza nel
piano cartesiano al variare dei
coefficienti dell’equazione
- Equazione di una circonferenza
soddisfacente a determinate
condizioni
- Posizioni reciproche tra retta e
circonferenza
- Utilizzare le strategie più
appropriate per la soluzione
di problemi
- Saper riconoscere le posizioni
reciproche di una retta e della singola
conica
- Rette tangenti ad una
circonferenza
- Equazione di un fascio di
-Confrontare e analizzare
circonferenze
- Definizione di parabola come
luogo geometrico e sua equazione
cartesiana ( con asse l’asse y e
vertice nell’origine)
-Equazione della parabola con asse
di simmetria parallelo all’asse y o
all’asse x
- Saper determinare la/e equazione/i
della/e retta/e tangente/i alle singole
coniche
- Saper studiare un fascio di
circonferenze
- Relazioni fra i coefficienti
dell’equazione e gli elementi della
parabola
- Equazione di una parabola
soddisfacente a determinate
condizioni
- Saper studiare un fascio di parabole
- Posizioni reciproche tra retta e
parabola
- Rette tangenti ad una parabola
- Fascio di parabole
- Definizione di ellisse come luogo
geometrico e sua equazione
cartesiana (con i fuochi appartenenti
all’asse x o all’asse y)
- Saper operare con ellissi traslate
- Caratteristiche di un’ellisse
- Equazione di un’ellisse
soddisfacente a determinate
condizioni
- Posizioni reciproche tra retta ed
ellisse
- Saper operare con iperboli traslate, in
particolare, saper riconoscere funzioni
omografiche
- Rette tangenti ad un’ellisse
- Equazione cartesiana dell’ellisse
traslata
- Saper riconoscere il diverso tipo di
conica studiando il segno del
discriminante della conica
-Definizione di iperbole come luogo
geometrico e sua equazione
cartesiana (con i fuochi appartenenti
all’asse x o all’asse y)
- Caratteristiche di un’iperbole
- Equazione di un’iperbole
soddisfacente a determinate
condizioni
- Risolvere particolari equazioni e
figure geometriche
individuando invarianti e
relazioni
disequazioni mediante la
rappresentazione grafica di archi di
coniche
- Posizioni reciproche tra retta ed
iperbole
- Rette tangenti ad un’iperbole
-Risolvere problemi geometrici con
l’utilizzo delle coniche
- Equazione dell’iperbole equilatera
riferita ai propri assi di simmetria e
agli asintoti
- Equazione cartesiana dell’iperbole
traslata
- La funzione omografica
Esponenziali e logaritmi
CONOSCENZE
ABILITA’
- Le potenze con esponente reale
e proprietà
- Applicare le proprietà delle
-La funzione esponenziale
-Le equazioni e le disequazioni
esponenziali
-La definizione di logaritmo
-Le proprietà dei logaritmi
-La funzione logaritmica
-Le equazioni e le disequazioni
logaritmiche
La statistica
CONOSCENZE
- I dati statistici, caratteri e
tabelle
-La rappresentazione grafica dei
dati
-Gli indici di posizione centrale
-Gli indici di variabilità
-I rapporti statistici
potenze a esponente reale e le
proprietà dei logaritmi
- Rappresentare il grafico di
funzioni esponenziali e
logaritmiche
- Risolvere equazioni e
COMPETENZE
- Utilizzare consapevolmente
tecniche e procedure di calcolo
- Analizzare dati ed interpretarli,
sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli stessi con l’ausilio
di rappresentazioni grafiche
disequazioni esponenziali
-Risolvere equazioni e
disequazioni logaritmiche
- Utilizzare le strategie più
appropriate per la soluzione di
problemi
ABILITA’
COMPETENZE
- Analizzare, classificare e
interpretare distribuzioni singole
e doppie di frequenze
- Rappresentare graficamente dati
statistici
- Calcolare gli indici di posizione
centrale di una serie di dati
- Calcolare gli indici di variabilità
di una distribuzione
-Calcolare i rapporti statistici fra
- Utilizzare consapevolmente
tecniche e procedure di calcolo
- Analizzare dati ed interpretarli,
sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli stessi con l’ausilio
di rappresentazioni grafiche
- Utilizzare le strategie più
appropriate per la soluzione di
problemi
due serie di dati
In riferimento alle suddette competenze da acquisire, si definiscono i seguenti:
Obiettivi cognitivi minimi
 Conoscere gli argomenti limitatamente agli elementi fondamentali
 Applicare le conoscenze, in modo sostanzialmente corretto, in situazioni semplici
 Effettuare operazioni di analisi e sintesi corrette, ma non approfondite
METODOLOGIE DIDATTICHE
 Lezione frontale
 Dialogo costruttivo e cooperativo con gli alunni (didattica della matematica per problemi,
con l’attenzione alla ricerca e alla scoperta)
 Esercizi applicativi guidati
 Esercizi applicativi individuali
 Lavoro di gruppo
 Lettura guidata del libro di testo
 Attività di ricerca, anche con l’utilizzo di Internet
 Attività di recupero
 Attività di approfondimento
CRITERI METODOLOGICI
1. Impostazione metodologica basata sul coinvolgimento attivo degli alunni per accrescere
l’interesse, la partecipazione costruttiva e quindi l’assimilazione con minor sforzo dei vari
argomenti.
2. Trattazione teorica dei contenuti accompagnata
 da numerosi esercizi volti a rafforzare l’acquisizione di padronanza e speditezza nei
calcoli, la capacità di scegliere i procedimenti più adatti, la consapevolezza delle
operazioni eseguite;
 da numerosi esempi e controesempi (nell’introduzione dei nuovi concetti) che ne
rafforzino la comprensione, mettano in luce i casi particolari e ne diano, ove
possibile, una visualizzazione grafica.
3. Impostazione didattica che renda possibile agganci e collegamenti interdisciplinari.
4. Cercare di inquadrare storicamente gli argomenti trattati con l’obiettivo di far comprendere
agli studenti quanto lungo e laborioso sia stato il travaglio di una determinata legge o teoria
per raggiungere la “perfezione”con cui appare.
INTERVENTI
INDIVIDUALIZZATI
PER
SOSTEGNO/RECUPERO
E
APPROFONDIMENTO
Ripresa dei contenuti non assimilati alternata all’esecuzione di esercizi di vario tipo (a scelta
multipla, vero/falso, di completamento), nonché di problemi articolati in più punti di diverso livello
di difficoltà che permettano di verificare diversi livello di apprendimento.
STRUMENTI DIDATTICI
 Libro di testo
 Lavagna
 Dispense

VERIFICA
Per la verifica dei risultati dell’apprendimento, a seconda delle circostanze e del tipo di obiettivi che
si vogliono verificare, si utilizzeranno:
 Verifiche orali: per verificare la capacità di esprimersi, di definire, di collegare, di cogliere
analogie e differenze. Durante tali verifiche verrà stimolato l’uso del linguaggio specifico al
fine di valutarne la padronanza e verranno chiarite eventuali inesattezze nella preparazione e
nell’esposizione dei diversi argomenti.
 Prove scritte tradizionali: risoluzioni di esercizi e/o problemi di diverso grado di difficoltà
per verificare la capacità di applicazione.
 Quesiti a risposta breve e stesura di brevi relazioni: per verificare la capacità di
concettualizzazione
 Prove strutturate e semistrutturate: prove oggettive per controllare le conoscenze specifiche.
Le tipologie più utilizzate per queste prove, che gli studenti devono imparare a svolgere per
affrontare adeguatamente la terza prova dell’Esame di Stato, sono: quesiti vero/falso, quesiti
a scelta multipla, completamenti, corrispondenza.
Le verifiche effettuate sistematicamente consentiranno di monitorare il processo di insegnamentoapprendimento ed in particolare il grado di acquisizione degli obiettivi programmati, in modo da
apportare gli aggiustamenti necessari e, quindi, inserire ciascun allievo in attività adeguate alle
proprie necessità.
VALUTAZIONE
La valutazione del processo formativo si articolerà in tre fasi:
1. Valutazione iniziale: consente al docente di rilevare i requisiti di partenza degli studenti e di
individuare le strategie da attivare per la sua azione educativa-didattica
2. Valutazione in itinere: tende a cogliere i livelli di apprendimento dei singoli, a controllare
l’efficacia delle procedure seguite, a verificare il raggiungimento degli obiettivi didattici
prefissati, a impostare attività di recupero e/o sostegno e a valorizzare, con attività di
approfondimento, le eccellenze.
3. Valutazione finale: si esprime a fine trimestre ed a fine pentamestre in scala decimale e tiene
conto dei seguenti fattori:
 Conoscenza dei contenuti disciplinari ed applicazione dei medesimi nella soluzione
di problemi
 Possesso del linguaggio specifico
 Impegno, attenzione e motivazione allo studio
 Partecipazione al dialogo educativo-didattico
 Metodo di studio
 Confronto tra la situazione iniziale e quella finale per individuare la crescita
culturale ed i progressi raggiunti nel processo di formazione
 Capacità di analisi, sintesi e valutazione
 Capacità di approfondimento e di rielaborazione, anche a livello interdisciplinare
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione delle prove, scritte ed orali, si utilizzerà la tabella, allegata, che tiene conto delle
conoscenze possedute, dell’ impegno profuso, del metodo di studio adottato e delle capacità di
applicazione , di esposizione e di rielaborazione
MODALITA’ DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE
 Ricevimenti settimanali su richiesta delle famiglie e con appuntamento.
 Convocazione straordinaria dei genitori per colloqui individuali in caso di
comportamento scorretto o di carenze gravi nella disciplina.
 Comunicazioni telefoniche per assenze “ strategiche” in occasione di compiti in
classe o di interrogazioni.
Classe III
FISICA
DISCIPLINA:
Finalità della disciplina al terzo anno di corso
La finalità della Fisica è quella di far acquisire agli alunni un metodo che, partendo da situazioni
reali, porti – attraverso la speculazione mentale e la verifica di laboratorio – all’interpretazione dei
fenomeni naturali. Più che alla conquista di una parte più o meno vasta dei suoi contenuti, essa
tende alla comprensione della logica dei suoi ragionamenti e quindi alla comprensione dei
fenomeni.
Obiettivi formativi
 Acquisire una metodologia di studio e di lavoro
 Assumere un personale atteggiamento valutativo, riflessivo e critico
 Favorire lo sviluppo della propria personalità in tutte le dimensioni
Obiettivi cognitivi minimi
 Conoscere gli argomenti limitatamente agli elementi fondamentali
 Applicare le conoscenze, in modo sostanzialmente corretto, in situazioni semplici
 Effettuare operazioni di analisi e sintesi corrette, ma non approfondite
Obiettivi didattici
 Utilizzare un linguaggio chiaro ed il più rigoroso possibile
 Saper fare collegamenti con la realtà quotidiana
 Conoscere i principi della dinamica e saperli applicare
 Conoscere il legame tra lavoro ed energia
 Comprendere l’importanza delle leggi di conservazione
 Conoscere i concetti di calore e temperatura;
 saper distinguere e colloquiare sulla dilatazione termica di solidi, liquidi ed aeriformi;
 riconoscere i vari tipi di trasformazioni termodinamiche;
 conoscere i concetti fondamentali della calorimetria;
 esprimere le proprietà termiche della materia in termine di proprietà dinamiche
microscopiche
 delle singole particelle che la compongono;
 illustrare l'importanza del primo principio della termodinamica.
 illustrare l'importanza del concetto di energia interna
 conoscere il secondo principio nei suoi vari aspetti e significati
 conoscere i principi della termodinamica sottolineando il carattere fondamentale di queste
leggi fisiche
 descrivere il funzionamento di alcune macchine termiche
MODULO 1: I vettori ( recupero ed approfondimento degli anni precedenti)
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
-Concetto di vettore
-Distinguere tra grandezze
-Saper operare con i vettori
-Operazioni con i vettori
scalari e grandezze vettoriali
-Saper utilizzare la
-Conoscere le diverse
rappresentazione vettoriale nella
operazioni tra vettori
schematizzazione di fenomeni
fisici
MODULO 1bis: I moti nel piano ( recupero ed approfondimento degli anni precedenti)
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
-Concetto di velocità ed
-Riconoscere i vari tipi di moto -Saper determinare le grandezze
accelerazione di un punto e saperne dare una corretta
fisiche coinvolte nei vari tipi di
materiale
interpretazione
moto
-Il moto rettilineo
-Comprendere le leggi che
-Sa applicare le leggi relative al
uniforme: calcolo della
regolano i vari moti
moto di un corpo nelle sue varie
posizione e del tempo
-Applicare le leggi relative ai
forme
-Il moto uniformemente
moti nell’analisi di semplici
- Sa risolvere semplici problemi
accelerato con partenza
situazioni
relativi a situazioni di corpi in
da fermo e con velocità
-Modellizzare situazioni relative movimento
iniziale
al moto dei corpi nelle sue varie
-Il moto circolare
forme
uniforme
-L’accelerazione nel moto
circolare uniforme
MODULO 2: La dinamica (recupero e approfondimento degli anni precedenti)
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
- I principi della
- Saper descrivere i principi
- Saper utilizzare la
dinamica
della dinamica e saperli
rappresentazione vettoriale nella
- Sistemi di riferimento
applicare per studiare il moto
schematizzazione di fenomeni
inerziali, principio di
dei corpi
fisici
relatività galileana e
- Riconoscere sistemi di
- Ricavare la legge del moto di un
trasformazioni di Galileo riferimento inerziali
corpo in diversi sistemi di
- Le caratteristiche del
-Studiare il moto dei proiettili
riferimento utilizzando le
moto dei proiettili
con diversa velocità iniziale
trasformazioni di Galileo
- Discutere ed argomentare
utilizzando anche semplici
dimostrazioni teoriche
- Individuare le strategie
appropriate per la soluzione di
problemi
MODULO 3: Il lavoro e l’energia (recupero e approfondimento degli anni precedenti)
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
- Componenti di un
vettore
- Prodotto scalare e
prodotto vettoriale
- Espressione in
coordinate dei vettori
-Calcolare le componenti di un
vettore utilizzando anche il
concetto di seno e coseno di un
angolo
-Saper distinguere tra prodotto
scalare e prodotto vettoriale
- Saper operare con le
componenti cartesiane di un
- La definizione di lavoro vettore
- La potenza
- Calcolare il lavoro fatto da una
- Energia cinetica, energia forza costante nei diversi casi di
potenziale gravitazionale, angolo tra direzione della forza
energia potenziale
e direzione dello spostamento
elastica
- Calcolare la potenza impiegata
- Ricavare l’energia cinetica di
- Forze conservative e
un corpo in relazione al lavoro
forze dissipative
svolto
- La legge di
- Saper descrivere ed utilizzare
conservazione
le varie forme di energia
dell’energia meccanica ed meccanica
il principio di
- Saper distinguere forze
conservazione
conservative da quelle
dell’energia
dissipative
- Saper applicare le leggi di
conservazione
MODULO 4: La quantità di moto e il momento angolare
CONOSCENZE
ABILITA’
- Concetto di impulso di
- Saper applicare le leggi di
una forza e di quantità di conservazione
moto
- Comprendere la distinzione tra
-Legge di conservazione
urti elastici ed anelastici
della quantità di moto
-Saper calcolare il centro di
- Urti elastici ed
massa di in sistema
anelastici
-Saper ricavare il momento
-Il centro di massa
angolare e il momento di inerzia
-Momento angolare
di un sistema
-Momento di inerzia
Modulo 5: Dinamica dei fluidi
CONOSCENZE
-Moto di un liquido
-Equazione di continuità e
equazione di Bernoulli
-Effetto Venturi
-Caduta in un fluido
- Saper utilizzare la
rappresentazione vettoriale nella
schematizzazione di fenomeni
fisici
- Discutere ed argomentare
utilizzando anche semplici
dimostrazioni teoriche
- Individuare le strategie
appropriate per la soluzione di
problemi
COMPETENZE
- Discutere ed argomentare
utilizzando anche semplici
dimostrazioni teoriche
- Individuare le strategie
appropriate per la soluzione di
problemi
ABILITA’
COMPETENZE
-Saper descrivere il moto di un - Discutere ed argomentare
fluido individuando i parametri utilizzando anche semplici
fondamentali
dimostrazioni teoriche
- Individuare le strategie
-Saper applicare le leggi
appropriate per la soluzione di
relative alla dinamica dei fluidi problemi
Modulo 6: La temperatura e le leggi dei gas
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
-La temperatura e sua misura
-Definire operativamente la
-Sa definire il concetto di
-La dilatazione nei solidi, nei
liquidi e nei gas
-Le leggi del gas perfetto ed
equazione di stato del gas
perfetto
-Teoria cinetica dei gas
temperatura e studiare gli
effetti di una sua variazione nei
solidi, nei liquidi e nei gas
-Utilizzare le leggi
fondamentali del gas perfetto
- Mettere in relazione il punto
di vista macroscopico con
quello microscopico
Modulo 7: Il calore e le proprietà dei corpi
CONOSCENZE
ABILITA’
-Il calore e l’esperimento di
-Applicare i concetti di capacità
Joule
termica e calore specifico
-La capacità termica e il calore - Analizzare le condizioni di
specifico
equilibrio termico tra due corpi
-Il calorimetro e la temperatura - Utilizzare le conoscenze sulle
di equilibrio
sorgenti di calore e sulle
-I meccanismi di propagazione modalità di trasmissione del
del calore
calore
-I passaggi di stato e le loro
- Analizzare in modo
proprietà
quantitativo le proprietà dei
cambiamenti di stato
Modulo 8: La termodinamica
CONOSCENZE
-I sistemi termodinamici,
l’equilibrio termodinamico e le
trasformazioni
-Il primo principio della
termodinamica e le sue
applicazioni
temperatura e sa operare con le
leggi della dilatazione termica
- Sa utilizzare le leggi del gas
perfetto
- Sa determinare le
caratteristiche di un gas
perfetto usando il significato
microscopico di temperatura
assoluta
COMPETENZE
- Sa applicare i concetti di
capacità termica e calore
specifico
- Sa analizzare le condizioni di
equilibrio termico tra due corpi
- Sa analizzare le modalità di
trasmissione del calore
- Sa discutere e d analizzare le
proprietà dei cambiamenti di
stato
ABILITA’
COMPETENZE
-Utilizzare i concetti di
-Sa utilizzare i concetti di
equilibrio termodinamico e di equilibrio e trasformazione
trasformazione di un sistema
termodinamici
-Applicare il primo principio
della termodinamica allo studio -Sa applicare il primo principio
delle trasformazioni
della termodinamica
-Analizzare il comportamento
delle macchine termiche sulla
-Il secondo principio della
base del secondo principio
- Sa analizzare il
termodinamica
della termodinamica
comportamento della macchine
-Le macchine termiche e il loro -Analizzare i diversi tipi di
termiche in base al secondo
rendimento
energia e utilizzare l’entropia
principio della termodinamica
per caratterizzare le diverse
-Sa utilizzare il concetto di
-L’ entropia
trasformazioni
entropia
METODOLOGIE DIDATTICHE
 Lezione frontale
 Dialogo costruttivo e cooperativo con gli alunni (didattica della matematica per problemi,
con l’attenzione alla ricerca e alla scoperta)
 Esercizi applicativi guidati
 Esercizi applicativi individuali





Lavoro di gruppo
Lettura guidata del libro di testo
Attività di ricerca, anche con l’utilizzo di Internet
Attività di recupero
Attività di approfondimento
CRITERI METODOLOGICI
1. Impostazione metodologica basata sul coinvolgimento attivo degli alunni per accrescere
l’interesse, la partecipazione costruttiva e quindi l’assimilazione con minor sforzo dei vari
argomenti.
2. Trattazione teorica dei contenuti accompagnata
 da numerosi esercizi volti a rafforzare l’acquisizione di padronanza e speditezza nei
calcoli, la capacità di scegliere i procedimenti più adatti, la consapevolezza delle
operazioni eseguite;
 da numerosi esempi e controesempi (nell’introduzione dei nuovi concetti) che ne
rafforzino la comprensione, mettano in luce i casi particolari e ne diano, ove
possibile, una visualizzazione grafica.
3. Impostazione didattica che renda possibile agganci e collegamenti interdisciplinari.
4. Cercare di inquadrare storicamente gli argomenti trattati con l’obiettivo di far comprendere
agli studenti quanto lungo e laborioso sia stato il travaglio di una determinata legge o teoria
per raggiungere la “perfezione”con cui appare.
INTERVENTI
INDIVIDUALIZZATI
PER
SOSTEGNO/RECUPERO
E
APPROFONDIMENTO
Ripresa dei contenuti non assimilati alternata all’esecuzione di esercizi di vario tipo (a scelta
multipla, vero/falso, di completamento), nonché di problemi articolati in più punti di diverso livello
di difficoltà che permettano di verificare diversi livello di apprendimento.
STRUMENTI DIDATTICI
 Libro di testo
 Lavagna
 Dispense
 Testi di approfondimento
 Video proiezioni da PC
 Materiale da laboratorio
VERIFICA
Per la verifica dei risultati dell’apprendimento, a seconda delle circostanze e del tipo di obiettivi che
si vogliono verificare, si utilizzeranno:
 Verifiche orali: per verificare la capacità di esprimersi, di definire, di collegare, di cogliere
analogie e differenze. Durante tali verifiche verrà stimolato l’uso del linguaggio specifico al
fine di valutarne la padronanza e verranno chiarite eventuali inesattezze nella preparazione e
nell’esposizione dei diversi argomenti.
 Prove scritte tradizionali: risoluzioni di esercizi e/o problemi di diverso grado di difficoltà
per verificare la capacità di applicazione.
 Quesiti a risposta breve e stesura di brevi relazioni: per verificare la capacità di
concettualizzazione
 Prove strutturate e semistrutturate: prove oggettive per controllare le conoscenze specifiche.
Le tipologie più utilizzate per queste prove, che gli studenti devono imparare a svolgere per
affrontare adeguatamente la terza prova dell’Esame di Stato, sono: quesiti vero/falso, quesiti
a scelta multipla, completamenti, corrispondenza.
Le verifiche effettuate sistematicamente consentiranno di monitorare il processo di insegnamentoapprendimento ed in particolare il grado di acquisizione degli obiettivi programmati, in modo da
apportare gli aggiustamenti necessari e, quindi, inserire ciascun allievo in attività adeguate alle
proprie necessità.
VALUTAZIONE
La valutazione del processo formativo si articolerà in tre fasi:
1. Valutazione iniziale: consente al docente di rilevare i requisiti di partenza degli studenti e di
individuare le strategie da attivare per la sua azione educativa-didattica
2. Valutazione in itinere: tende a cogliere i livelli di apprendimento dei singoli, a controllare
l’efficacia delle procedure seguite, a verificare il raggiungimento degli obiettivi didattici
prefissati, a impostare attività di recupero e/o sostegno e a valorizzare, con attività di
approfondimento, le eccellenze.
3. Valutazione finale: si esprime a fine trimestre ed a fine pentamestre in scala decimale e tiene
conto dei seguenti fattori
 Conoscenza dei contenuti disciplinari ed applicazione dei medesimi nella soluzione
di problemi
 Possesso del linguaggio specifico
 Impegno, attenzione e motivazione allo studio
 Partecipazione al dialogo educativo-didattico
 Metodo di studio
 Confronto tra la situazione iniziale e quella finale per individuare la crescita
culturale ed i progressi raggiunti nel processo di formazione
 Capacità di analisi, sintesi e valutazione
 Capacità di approfondimento e di rielaborazione, anche a livello interdisciplinare
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione delle prove, scritte ed orali, si utilizzerà la tabella allegata che tiene conto delle
conoscenze possedute, dell’ impegno profuso, del metodo di studio adottato e delle capacità di
applicazione , di esposizione e di rielaborazione.
MODALITA’ DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE
 Ricevimenti settimanali su richiesta delle famiglie e con appuntamento
 Convocazione straordinaria dei genitori per colloqui individuali in caso di
comportamento scorretto o di carenze gravi nella disciplina
 Comunicazioni telefoniche per assenze “ strategiche” in occasione di compiti in
classe o di interrogazioni.
Classe IV
MATEMATICA
DISCIPLINA:
OBIETTIVI
L’obiettivo dell’azione didattica-educativa nel triennio, secondo le Indicazioni nazionali, è quello di
permettere allo studente di concorrere e/o valorizzare pienamente il pieno sviluppo della propria
persona, sia nel relazionarsi correttamente agli altri, che nell’interagire positivamente con la realtà,
attraverso l’utilizzo di meccanismi mentali sempre più articolati. Quindi, quest’anno, si sottolineerà
maggiormente l’importanza di:







acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, per condurre ricerche e
approfondimenti personali
avere la consapevolezza della diversità dei metodi utilizzati nei vari ambiti disciplinari e
saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole
discipline
curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti, imparando quindi ad
esprimersi con proprietà di linguaggio
acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare
possibili soluzioni
essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di
comunicazione.
interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui
capacità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività
collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare
ricerca, comunicare.
Il ruolo della disciplina, in questo contesto, è quello di mirare più che alla conquista di una parte
più o meno vasta dei suoi contenuti, alla comprensione della logica dei suoi ragionamenti e quindi
alla comprensione delle sue strutture interne: i contenuti risultano così implicati, per deduzione
logica, come una “piacevole applicazione”. Si concorrerà, quindi, all’acquisizione ed integrazione
di quelle competenze fondamentali, previste nelle Indicazioni nazionali, che permetteranno allo
studente di avere la possibilità effettiva di proseguire proficuamente il proprio percorso di
istruzione:
 C1 Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandole
anche sotto forma grafica



C2 Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
C3 Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
C4 Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche
con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo
e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico
L’acquisizione delle suddette competenze si realizza attraverso l’acquisizione di conoscenze
teoriche e abilità di tipo cognitivo e tecnico. La corrispondenza tra competenze, conoscenze e abilità
è riportata è riportata nei seguenti schemi:
Geometria analitica( recupero e/o approfondimento del 3o anno)
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
- Utilizzare formule e
- -Confrontare e analizzare figure
geometriche individuando invarianti e
-Le coniche come luoghi
metodi per ricavare l’
relazioni
geometrici
equazione di una conica
- Rappresentare una conica
-L’ellisse
- Determinare l’equazione di
- Utilizzare le strategie più
un’ellisse date alcune
appropriate per la soluzione di
-L’iperbole
condizioni
- Determinare l’equazione di problemi
un’iperbole date alcune
condizioni
- Determinare le
caratteristiche di un’iperbole
equilatera e della funzione
omografica
Esponenziali e logaritmi ( recupero e/o approfondimento del 3o anno)
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
- Le potenze con esponente reale e
proprietà
-La funzione esponenziale
-Le equazioni e le disequazioni
esponenziali
-La definizione di logaritmo
-Le proprietà dei logaritmi
-La funzione logaritmica
-Le equazioni e le disequazioni
logaritmiche
- Applicare le proprietà delle
potenze a esponente reale e le
proprietà dei logaritmi
- Rappresentare il grafico di
funzioni esponenziali e
logaritmiche
- Risolvere equazioni e
- Utilizzare consapevolmente
tecniche e procedure di calcolo
- Analizzare dati ed interpretarli,
sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli stessi con l’ausilio
di rappresentazioni grafiche
disequazioni esponenziali
-Risolvere equazioni e
disequazioni logaritmiche
- Utilizzare le strategie più
appropriate per la soluzione di
problemi
Goniometria
CONOSCENZE
-La misura degli angoli in gradi e
in radianti
- Le funzioni goniometriche e le
loro funzioni inverse
ABILITA’
- Conoscere e rappresentare
graficamente le funzioni seno,
coseno, tangente, cotangente e le
funzioni goniometriche inverse
COMPETENZE
- Utilizzare consapevolmente
tecniche e procedure di calcolo
- Applicare le relazioni
fondamentali della trigonometria
-Archi associati
-Archi particolari
-Caratteristiche delle funzioni
sinusoidali: ampiezza, periodo,
pulsazione, sfasamento
- Formule goniometriche
-Applicare le relazioni fra gli
archi associati
-Ricavare le funzioni
goniometriche di archi particolari
- Analizzare dati ed interpretarli,
sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli stessi con l’ausilio
di rappresentazioni grafiche
-Determinare le caratteristiche
delle funzioni sinusoidali
-Sviluppare le diverse formule
goniometriche
Equazioni e disequazioni goniometriche
CONOSCENZE
ABILITA’
-Risolvere una equazione
- Le equazioni
goniometrica o un sistema di
goniometriche
equazioni
COMPETENZE
- Utilizzare consapevolmente
tecniche e procedure di calcolo
-Le disequazioni
goniometriche
Trigonometria
CONOSCENZE
-Risolvere una disequazione,
anche fratta, e un sistema di
ABILITA’
COMPETENZE
-Teoremi sui triangoli
rettangoli
- Risolvere un triangolo
rettangolo
-Teorema della corda, area di - Applicare le formule relative
un triangolo e di un
all’area di un triangolo o di un
parallelogramma
parallelogramma
-Teoremi sui triangoli
qualunque: teorema dei seni
e teorema di Carnot
I numeri complessi
CONOSCENZE
- numeri complessi in forma
algebrica
- i numeri complessi come
vettori
- numeri complessi in forma
trigonometrica
- Utilizzare consapevolmente
tecniche e procedure di calcolo
- Utilizzare le strategie più
appropriate per la soluzione di
problemi
-Risolvere un triangolo
qualunque
ABILITA’
COMPETENZE
-Operare con i numeri
complessi in diverse forme
- Interpretare i numeri
complessi come vettori
- Utilizzare consapevolmente
tecniche e procedure di calcolo
-Calcolare la radice n-esima di
un numero complesso
- radice n-esima di un
numero complesso
- numeri complessi in forma
esponenziale
Lo spazio
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
-Punti, rette e piani nello
spazio
- I poliedri
-Solidi di rotazione
-Aree e volumi di solidi
notevoli
-Valutare la posizione reciproca
di punti, rette e piani nello
spazio
-Acquisire la nomenclatura
relativa ai solidi nello spazio
-Calcolare le aree e i volumi di
solidi notevoli
-Valutare l’estensione e
l’equivalenza di solidi
Calcolare il volume di solidi
notevoli
-Confrontare e analizzare figure
geometriche individuando invarianti
e relazioni
- Utilizzare le strategie più
appropriate per la soluzione di
problemi
-L’estensione e l’equivalenza
Geometria analitica dello spazio
CONOSCENZE
ABILITA’
-Valutare la posizione dei piani
-Coordinate cartesiane nello nello spazio cartesiano
spazio
-Valutare la posizione tra retta
e piano nello spazio cartesiano
- Piani nello spazio
-Determinare l’equazione di
cartesiano
alcune superfici notevoli
-Retta nello spazio cartesiano
COMPETENZE
-Confrontare e analizzare figure
geometriche individuando invarianti
e relazioni
- Utilizzare le strategie più
appropriate per la soluzione di
problemi
-Superficie sferica
Le trasformazioni geometriche
CONOSCENZE
ABILITA’
- Trasformazioni geometriche
- Determinare gli elementi uniti
- Elementi uniti di una
di una trasformazione
trasformazione
- Operare con le traslazioni
- Operare con le rotazioni
- Le traslazioni, le rotazioni, - Operare con le simmetrie:
le simmetrie centrali e assiali centrali e assiali
- Riconoscere e studiare una
- Le isometrie
isometria
- Operare con le omotetie
- le omotetie
- Riconoscere e studiare una
similitudine
- La similitudine
- Riconoscere e studiare
un’affinità
- Le affinità
COMPETENZE
-Confrontare e analizzare figure
geometriche individuando invarianti
e relazioni
- Utilizzare le strategie più
appropriate per la soluzione di
problemi
La statistica( recupero e/o approfondimento del 3o anno)
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
- I dati statistici, caratteri e
tabelle
- Utilizzare consapevolmente
- Analizzare, classificare e
interpretare distribuzioni singole e
doppie di frequenze
-La rappresentazione grafica dei
dati
-Gli indici di posizione centrale
-Gli indici di variabilità
-I rapporti statistici
tecniche e procedure di calcolo
- Rappresentare graficamente dati
- Analizzare dati ed interpretarli,
sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli stessi con
l’ausilio di rappresentazioni
grafiche
statistici
- Calcolare gli indici di posizione
centrale di una serie di dati
- Calcolare gli indici di variabilità
di una distribuzione
-Calcolare i rapporti statistici fra due
serie di dati
- Utilizzare le strategie più
appropriate per la soluzione di
problemi
Il calcolo combinatorio
CONOSCENZE
1. Le disposizioni semplici e con
ripetizione; le permutazioni semplici
e con ripetizione; le combinazioni
semplici e con ripetizione
CAPACITA’
1. Calcolare disposizioni,
permutazioni e combinazioni
COMPETENZE
1. Utilizzo dei coefficienti binomiali
2. Utilizzare i procedimenti del
calcolo combinatorio per verificare
identità, risolvere equazioni e
problemi
2. I coefficienti binomiali
Il calcolo delle probabilità
CONOSCENZE
- la probabilità (classica) di
eventi semplici
-
-
-
ABILITA’
- Calcolare la probabilità
(classica) di eventi semplici
a probabilità di eventi
- Calcolare la probabilità di
semplici secondo la
eventi semplici secondo la
concezione statistica,
concezione statistica,
soggettiva o assiomatica
soggettiva o assiomatica
- Calcolare la probabilità della
la probabilità della somma
somma logica e del prodotto
logica e del prodotto logico logico di eventi
di eventi
- Calcolare la probabilità
condizionata
la probabilità condizionata - Calcolare la probabilità nei
problemi di prove ripetute
la probabilità nei problemi - Applicare il teorema di Bayes
di prove ripetute
COMPETENZE
- Utilizzare consapevolmente
tecniche e procedure di calcolo
- Utilizzare le strategie più
appropriate per la soluzione di
problemi
In riferimento alle suddette competenze da acquisire, si definiscono i seguenti:
Obiettivi cognitivi minimi
 Conoscere gli argomenti limitatamente agli elementi fondamentali
 Applicare le conoscenze, in modo sostanzialmente corretto, in situazioni semplici
 Effettuare operazioni di analisi e sintesi corrette, ma non approfondite
METODOLOGIE DIDATTICHE
 Lezione frontale
 Dialogo costruttivo e cooperativo con gli alunni (didattica della matematica per problemi,
con l’attenzione alla ricerca e alla scoperta)
 Esercizi applicativi guidati
 Esercizi applicativi individuali
 Lavoro di gruppo
 Lettura guidata del libro di testo
 Attività di ricerca, anche con l’utilizzo di Internet
 Attività di recupero
 Attività di approfondimento
CRITERI METODOLOGICI
1. Impostazione metodologica basata sul coinvolgimento attivo degli alunni per accrescere
l’interesse, la partecipazione costruttiva e quindi l’assimilazione con minor sforzo dei vari
argomenti.
2. Trattazione teorica dei contenuti accompagnata
 da numerosi esercizi volti a rafforzare l’acquisizione di padronanza e speditezza nei
calcoli, la capacità di scegliere i procedimenti più adatti, la consapevolezza delle
operazioni eseguite;
 da numerosi esempi e controesempi (nell’introduzione dei nuovi concetti) che ne
rafforzino la comprensione, mettano in luce i casi particolari e ne diano, ove
possibile, una visualizzazione grafica.
3. Impostazione didattica che renda possibile agganci e collegamenti interdisciplinari.
4. Cercare di inquadrare storicamente gli argomenti trattati con l’obiettivo di far comprendere
agli studenti quanto lungo e laborioso sia stato il travaglio di una determinata legge o teoria
per raggiungere la “perfezione” con cui appare.
INTERVENTI
INDIVIDUALIZZATI
PER
SOSTEGNO/RECUPERO
E
APPROFONDIMENTO
Ripresa dei contenuti non assimilati alternata all’esecuzione di esercizi di vario tipo (a scelta
multipla, vero/falso, di completamento), nonché di problemi articolati in più punti di diverso livello
di difficoltà che permettano di verificare diversi livello di apprendimento.
STRUMENTI DIDATTICI
 Libro di testo
 Lavagna
 Dispense
VERIFICA
Per la verifica dei risultati dell’apprendimento, a seconda delle circostanze e del tipo di obiettivi che
si vogliono verificare, si utilizzeranno:
 Verifiche orali: per verificare la capacità di esprimersi, di definire, di collegare, di cogliere
analogie e differenze. Durante tali verifiche verrà stimolato l’uso del linguaggio specifico al
fine di valutarne la padronanza e verranno chiarite eventuali inesattezze nella preparazione e
nell’esposizione dei diversi argomenti.
 Prove scritte tradizionali: risoluzioni di esercizi e/o problemi di diverso grado di difficoltà
per verificare la capacità di applicazione.
 Quesiti a risposta breve e stesura di brevi relazioni: per verificare la capacità di
concettualizzazione
 Prove strutturate e semistrutturate: prove oggettive per controllare le conoscenze specifiche.
Le tipologie più utilizzate per queste prove, che gli studenti devono imparare a svolgere per
affrontare adeguatamente la terza prova dell’Esame di Stato, sono: quesiti vero/falso, quesiti
a scelta multipla, completamenti, corrispondenza.
Le verifiche effettuate sistematicamente consentiranno di monitorare il processo di insegnamentoapprendimento ed in particolare il grado di acquisizione degli obiettivi programmati, in modo da
apportare gli aggiustamenti necessari e, quindi, inserire ciascun allievo in attività adeguate alle
proprie necessità.
VALUTAZIONE
La valutazione del processo formativo si articolerà in tre fasi:
1. Valutazione iniziale: consente al docente di rilevare i requisiti di partenza degli studenti e di
individuare le strategie da attivare per la sua azione educativa-didattica
2. Valutazione in itinere: tende a cogliere i livelli di apprendimento dei singoli, a controllare
l’efficacia delle procedure seguite, a verificare il raggiungimento degli obiettivi didattici
prefissati, a impostare attività di recupero e/o sostegno e a valorizzare, con attività di
approfondimento, le eccellenze.
3. Valutazione finale: si esprime a fine trimestre ed a fine pentamestre in scala decimale e tiene
conto dei seguenti fattori
 Conoscenza dei contenuti disciplinari ed applicazione dei medesimi nella soluzione
di problemi
 Possesso del linguaggio specifico
 Impegno, attenzione e motivazione allo studio
 Partecipazione al dialogo educativo-didattico
 Metodo di studio
 Confronto tra la situazione iniziale e quella finale per individuare la crescita
culturale ed i progressi raggiunti nel processo di formazione
 Capacità di analisi, sintesi e valutazione
 Capacità di approfondimento e di rielaborazione, anche a livello interdisciplinare
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione delle prove, scritte ed orali, si utilizzerà la tabella, allegata, che tiene conto delle
conoscenze possedute, dell’ impegno profuso, del metodo di studio adottato e delle capacità di
applicazione , di esposizione e di rielaborazione.
MODALITA’ DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE
 Ricevimenti settimanali su richiesta delle famiglie e con appuntamento
 Convocazione straordinaria dei genitori per colloqui individuali in caso di
comportamento scorretto o di carenze gravi nella disciplina
 Comunicazioni telefoniche per assenze “ strategiche” in occasione di compiti in
classe o di interrogazioni
Classe IV
FISICA
DISCIPLINA:
FINALITA’ DELLA DISCIPLINA AL QUARTO ANNO DI CORSO
La finalità della fisica è quella di far acquisire agli alunni un metodo che, partendo da situazioni
reali , porta , attraverso la speculazione mentale e la verifica di laboratorio, all’interpretazione dei
fenomeni naturali . Più che alla conquista di una parte più o meno vasta dei suoi contenuti , essa
tende alla comprensione della logica dei suoi ragionamenti e quindi alla comprensione dei
fenomeni. Lo studio della fisica contribuisce, in primo luogo, a dare una cultura di base che ha
stretti legami con le altre discipline, in particolare con la chimica, le scienze della terra, biologia, la
matematica, la filosofia. Essa consente di comprendere e interpretare le informazioni che ci
vengono dal mondo scientifico-tecnologico esterno alla scuola e concorre alla formazione, nel
giovane, di un "modus operandi" che trascende le finalità strettamente didattiche.
CONDIZIONI DI PARTENZA
( breve considerazione sulle condizioni iniziali della classe a livello di conoscenze, competenze,
capacità e comportamento in classe).
OBIETTIVI FORMATIVI
1. Acquisire una metodologia di studio e di lavoro;
2. Assumere un personale atteggiamento valutativo, riflessivo e critico;
3. Favorire lo sviluppo della propria personalità in tutte le dimensioni.
OBIETTIVI MINIMI COGNITIVI
 Conoscere gli argomenti limitatamente agli elementi fondamentali;


Applicare le conoscenze in modo sostanzialmente corretto in situazioni semplici;
Effettua operazioni di analisi e sintesi corrette ma non approfondite.
OBIETTIVI DIDATTICI


conoscere i concetti fondamentali della calorimetria;
esprimere le proprietà termiche della materia in termine di proprietà dinamiche
microscopiche
delle singole particelle che la compongono;
 conoscere i principi della termodinamica sottolineando il carattere fondamentale di queste
leggi fisiche
 descrivere il funzionamento di alcune macchine termiche
 conoscere le caratteristiche fondamentali delle onde elastiche e sonore
 conoscere gli aspetti fondamentali della luce e discutere l'evoluzione storica dei suoi modelli
fisici.
 saper descrivere le analogie e le differenze tra campo gravitazionale e campo elettrico;
 conoscere le proprietà del campo elettrico, il concetto di potenziale e di flusso;
 sapere la differenza fra conduttori e isolanti anche dal punto di vista microscopico;
 conoscere il comportamento delle cariche in moto nei liquidi e nei gas;
 conoscere i fenomeni magnetici, la loro formalizzazione matematica e le analogie e
differenze col campo elettrico;
 saper descrivere qualitativamente e quantitativamente il moto delle cariche in un campo
magnetico;
CONTENUTI
MODULO 0:IL CALORE E LE PROPRIETA’ DEI CORPI ( di recupero del terzo anno)
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
-Il calore e l’esperimento di
-Applicare i concetti di capacità - Sa applicare i concetti di
Joule
termica e calore specifico
capacità termica e calore
-La capacità termica e il calore - Analizzare le condizioni di
specifico
specifico
equilibrio termico tra due corpi - Sa analizzare le condizioni di
-Il calorimetro e la temperatura - Utilizzare le conoscenze sulle equilibrio termico tra due corpi
di equilibrio
sorgenti di calore e sulle
- Sa analizzare le modalità di
-I meccanismi di propagazione modalità di trasmissione del
trasmissione del calore
del calore
calore
-I passaggi di stato e le loro
- Analizzare in modo
- Sa discutere e d analizzare le
proprietà
quantitativo le proprietà dei
proprietà dei cambiamenti di
cambiamenti di stato
stato
MODULO 1: LA TERMODINAMICA
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
-I sistemi termodinamici,
-Utilizzare i concetti di
-Sa utilizzare i concetti di
l’equilibrio termodinamico e le equilibrio termodinamico e di equilibrio e trasformazione
trasformazioni
trasformazione di un sistema
termodinamici
-Il primo principio della
-Applicare il primo principio
termodinamica e le sue
della termodinamica allo studio -Sa applicare il primo principio
applicazioni
delle trasformazioni
della termodinamica
-Analizzare il comportamento
delle macchine termiche sulla
-Il secondo principio della
base del secondo principio
- Sa analizzare il
termodinamica
della termodinamica
comportamento della macchine
-Le macchine termiche e il loro -Analizzare i diversi tipi di
termiche in base al secondo
rendimento
-L’ entropia
energia e utilizzare l’entropia
per caratterizzare le diverse
trasformazioni
MODULO 2: LE ONDE ELASTICHE E SONORE
CONOSCENZE
ABILITA’
-Caratteristiche delle onde
-Analizzare le caratteristiche di
-Onde trasversali, longitudinali un’onda
e periodiche
-Distinguere i vari tipi di
-Lunghezza d’onda e periodo
onda--Determinare
-Onde armoniche
lunghezza,periodo, ampiezza e
frequenza di un’onda
-Principio di sovrapposizione e -Applicare il principio di
l’interferenza delle onde
sovrapposizione
-Distinguere interferenza
costruttive e distruttiva
-Le caratteristiche del suono
-Comprendere le caratteristiche
di un’onda sonora
-Effetto Doppler ed
-Ricavare velocità e frequenza
applicazioni
nell’ effetto Doppler
MODULO 3: LE ONDE LUMINOSE
CONOSCENZE
ABILITA’
-La luce: propagazione
-Applicare le leggi della
rettilinea e velocità
riflessione e della rifrazione
-Le grandezze fotometriche
-Le leggi della riflessione e
-Calcolare lunghezza d’onda e
della rifrazione
frequenza della luce emessa in
-La dispersione della luce
vari colori dello spettro
-La riflessione totale
-Comprendere la differenza tra
-Il prisma
interferenza e diffrazione
-L’interferenza della luce
-Saper descrivere le
(interferometro di Young a
caratteristiche delle figure di
doppia fenditura)
interferenza e di diffrazione
-La diffrazione della luce
-La polarizzazione della luce
-Proprietà e modalità d’uso dei
filtri polarizzatori
principio della termodinamica
-Sa utilizzare il concetto di
entropia
COMPETENZE
-Saper distinguere e analizzare
i diversi tipi di onda
-Saper determinare le
caratteristiche di un’onda
-Saper applicare il principio di
sovrapposizione
-Sa applicare l’effetto Doppler
COMPETENZE
-Saper calcolare l’indice di
rifrazione relativo e l’angolo
limite nella riflessione totale
-Risolvere problemi
sull’interferenza della luce
-Analizzare figure di
interferenza prodotte da
interferometri e figure di
diffrazione prodotte da
fenditure
-Utilizzare le proprietà dei filtri
polarizzatori per risolvere
semplici problemi
MODULO 4: LA CARICA ELETTRICA E LA LEGGE DI COULOMB
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
-Fenomeni elementari di
-Distinguere tra elettrizzazione -Utilizzare i fenomeni di
elettrostatica
per strofinio,per contatto e per elettrizzazione dei conduttori e
-Induzione elettrostatica
induzione
i fenomeni di polarizzazione
-Polarizzazione degli isolanti
- Calcolare la forza tra corpi
degli isolanti
-La legge di Coulomb
carichi applicando la legge di
- Utilizzare la forza tra corpi
-La costante dielettrica relativa Coulomb e il principio di
carichi nel vuoto e in un
e assoluta
sovrapposizione
dielettrico
MODULO 5 : IL CAMPO ELETTRICO
CONOSCENZE
ABILITA’
-Il vettore campo elettrico
- Calcolare il campo elettrico
-Il campo elettrico prodotto da in prossimità di una carica e
una carica puntiforme e da più determinare il vettore campo
cariche
elettrico risultante da una
-Rappresentazione del campo
distribuzione di cariche
elettrico attraverso le linee di
- Disegnare le linee di campo
forza
per rappresentare il campo
-Il flusso del campo elettrico e elettrico prodotto da una carica
il teorema di Gauss
o da semplici distribuzioni di
-Il campo elettrico generato da cariche
una distribuzione piana o
- Calcolare il flusso del campo
lineare infinita di
elettrico attraverso una
carica,all’esterno di una
superficie
distribuzione sferica di carica e
all’interno di una sfera
omogenea di carica
MODULO 6: IL POTENZIALE ELETTRICO
CONOSCENZE
ABILITA’
-L’energia potenziale elettrica - Confrontare l’energia
-Il potenziale elettrico
potenziale elettrica e meccanica
-La differenza di potenziale
- Calcolare il potenziale
-Le superfici equipotenziali
elettrico di una carica
-La circuitazione del campo
puntiforme
elettrico
- Dedurre il valore del campo
elettrico dalla conoscenza del
potenziale
- Comprendere il significato di
campo conservativo e il suo
legame con il valore della
circuitazione
COMPETENZE
- Utilizzo del campo elettrico
generato da una o più cariche
- Utilizzare il teorema di Gauss
per calcolare il campo elettrico
in varie situazioni
COMPETENZE
- Utilizzare il concetto di
potenziale elettrico e di
differenza di potenziale per la
comprensione di vari fenomeni
naturali e artificiali
MODULO 7: FENOMENI DI ELETTROSTATICA
CONOSCENZE
-Campo elettrico e potenziale
in un conduttore carico
-Il teorema di Coulomb
-La capacità e i condensatori
-Collegamento di condensatori
in serie e in parallelo
-L’energia immagazzinata in un
condensatore
ABILITA’
- Comprendere il concetto di
equilibrio elettrostatico
- Descrivere come la carica si
distribuisce all’interno e sulla
superficie di un conduttore
carico
- Calcolare la capacità di un
condensatore piano e di una
sfera conduttrice isolata
- Analizzare circuiti contenenti
COMPETENZE
- Illustrare alcune applicazioni
pratiche dei fenomeni di
elettrostatica
- Comprendere l’utilizzo della
messa a terra
condensatori collegati in serie e
in parallelo e calcolare la
capacità equivalente
MODULO 8: LACORRENTE ELETTRICA CONTINUA NEI METALLI
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
-Intensità e verso della corrente - Distinguere verso reale e
- Utilizzare in maniera corretta
continua
verso convenzionale della
i simboli per i circuiti elettrici
-La resistenza elettrica e le
corrente nei circuiti
- Utilizzare in modo
leggi di Ohm
- Identificare dalla curva
conveniente i collegamenti in
-Resistività e temperatura
caratteristica i vari tipi di
serie e in parallelo
-Collegamento in serie e in
conduttori
- Utilizzare le leggi di
parallelo di resistori
- Descrivere l’andamento della Kirchhoff nella risoluzione dei
- Le leggi di Kirchhoff
resistività al variare delle
circuiti, riconoscendo le
-La potenza dissipata in un
temperatura
proprietà dei nodi e delle
circuito per effetto Joule
- Applicare le leggi di Ohm
maglie
-L’effetto termoionico
nella risoluzione dei circuiti
-L’effetto Volta e l’effetto
- Calcolare la potenza dissipata
Seebeck
per effetto Joule in un
conduttore
- Comprendere il ruolo
dell’effetto Volta in una pila
- Spiegare il funzionamento di
una termocoppia
MODULO 9: LA CORRENTE ELETTRICA NEI LIQUIDI E NEI GAS
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
-La dissociazione elettrolitica
- Comprendere i fenomeni che -Illustrare e distinguere il
avvengono nelle celle
funzionamento di una pila a
-Il fenomeno dell’elettrolisi
elettrolitiche
secco e quello di un
accumulatore
-Le due leggi di Faraday per
-Descrivere i processi di
l’elettrolisi
deposizione elettrolitica
-Illustrare alcune applicazioni
del tubo a raggi catodici
-La conduzione nei gas
-Applicare le leggi di Faraday
per calcolare la massa di una
-Utilizzo della fluorescenza
sostanza liberata per via
elettrolitica
-Spiegare come avviene la
ionizzazione e la conduzione di
un gas
MODULO 10: IL MAGNETISMO
CONOSCENZE
ABILITA’
-Caratteristiche del campo
- Confrontare le caratteristiche
magnetico
del campo magnetico e di
-La legge di Ampere
quello elettrico
COMPETENZE
- Utilizzare il teorema di Gauss
per il magnetismo e il teorema
di Ampere
-Intensità del campo magnetico
e sua unità di misura
-Induzione magnetica di alcuni
circuiti percorsi da corrente
-Il flusso del campo magnetico
e il teorema di Gauss per il
magnetismo
-La circuitazione del campo
magnetico e il teorema di
Ampere
- Momento torcente su una
spira
-Il magnetismo nella materia
- Ferromagnetismo e ciclo di
isteresi
- La forza di Lorentz
- Moto di una carica in un
campo magnetico uniforme
- Calcolare l’intensità della
forza che si manifesta tra fili
percorsi da corrente e la forza
magnetica su un filo percorso
da corrente
- Determinare intensità,
direzione e verso del campo
magnetico prodotto da fili
rettilinei, spire e solenoidi
percorsi da corrente
- Cogliere il collegamento tra
teorema di Gauss per il
magnetismo e non esistenza del
monopolo magnetico e tra
teorema di Ampere e non
conservatività del campo
magnetico
- Interpretare a livello
microscopico le differenze tra
materiali
ferromagnetici,diamagnetici e
paramagnetici
- Determinare intensità
direzione e verso della forza
agente su una carica in moto e
analizzare tale moto
- Utilizzo del motore elettrico
- Illustrare il principio di
funzionamento degli strumenti
di misura analogici a bobina
mobile
- Distinguere le modalità di
collegamento di un
amperometro e di un voltmetro
in un circuito
-Descrivere la curva di isteresi
magnetica e utilizzarla per
cogliere le caratteristiche dei
materiali ferromagnetici
-Illustrare alcune applicazioni
tecniche dei fenomeni
METODOLOGIE DIDATTICHE
 Lezione frontale
 Dialogo costruttivo e cooperativo con gli alunni (didattica della matematica per problemi,
con l’attenzione alla ricerca e alla scoperta)
 Esercizi applicativi guidati
 Esercizi applicativi individuali
 Lavoro di gruppo
 Lettura guidata del libro di testo
 Attività di ricerca, anche con l’utilizzo di Internet
 Attività di recupero
 Attività di approfondimento
CRITERI METODOLOGICI
1. Impostazione metodologica basata sul coinvolgimento attivo degli alunni per accrescere
l’interesse, la partecipazione costruttiva e quindi l’assimilazione con minor sforzo dei vari
argomenti.
2. Trattazione teorica dei contenuti accompagnata
 da numerosi esercizi volti a rafforzare l’acquisizione di padronanza e speditezza nei
calcoli, la capacità di scegliere i procedimenti più adatti, la consapevolezza delle
operazioni eseguite;
 da numerosi esempi e controesempi (nell’introduzione dei nuovi concetti) che ne
rafforzino la comprensione, mettano in luce i casi particolari e ne diano, ove
possibile, una visualizzazione grafica.
3. Impostazione didattica che renda possibile agganci e collegamenti interdisciplinari.
4. Cercare di inquadrare storicamente gli argomenti trattati con l’obiettivo di far comprendere
agli studenti quanto lungo e laborioso sia stato il travaglio di una determinata legge o teoria
per raggiungere la “perfezione”con cui appare.
INTERVENTI
INDIVIDUALIZZATI
PER
SOSTEGNO/RECUPERO
E
APPROFONDIMENTO
Ripresa dei contenuti non assimilati alternata all’esecuzione di esercizi di vario tipo (a scelta
multipla, vero/falso, di completamento), nonché di problemi articolati in più punti di diverso livello
di difficoltà che permettano di verificare diversi livello di apprendimento.
MODALITA’ DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE
 Ricevimenti settimanali su richiesta delle famiglie e con appuntamento
 Convocazione straordinaria dei genitori per colloqui individuali in caso di comportamento
scorretto o di carenze gravi nella disciplina
 Comunicazioni telefoniche per assenze “ strategiche” in occasione di compiti in classe o di
interrogazioni
STRUMENTI DIDATTICI
 Libro di testo
 Lavagna
 Dispense
 Testi di approfondimento
 Video proiezioni da PC
VERIFICA
Per la verifica dei risultati dell’apprendimento, a seconda delle circostanze e del tipo di obiettivi che
si vogliono verificare, si utilizzeranno:
 Verifiche orali: per verificare la capacità di esprimersi, di definire, di collegare, di cogliere
analogie e differenze. Durante tali verifiche verrà stimolato l’uso del linguaggio specifico al
fine di valutarne la padronanza e verranno chiarite eventuali inesattezze nella preparazione e
nell’esposizione dei diversi argomenti.
 Prove scritte tradizionali: risoluzioni di esercizi e/o problemi di diverso grado di difficoltà
per verificare la capacità di applicazione.
 Quesiti a risposta breve e stesura di brevi relazioni: per verificare la capacità di
concettualizzazione
 Prove strutturate e semistrutturate: prove oggettive per controllare le conoscenze specifiche.
Le tipologie più utilizzate per queste prove, che gli studenti devono imparare a svolgere per
affrontare adeguatamente la terza prova dell’Esame di Stato, sono: quesiti vero/falso, quesiti
a scelta multipla, completamenti, corrispondenza.
Le verifiche effettuate sistematicamente consentiranno di monitorare il processo di insegnamentoapprendimento ed in particolare il grado di acquisizione degli obiettivi programmati, in modo da
apportare gli aggiustamenti necessari e, quindi, inserire ciascun allievo in attività adeguate alle
proprie necessità.
VALUTAZIONE
La valutazione del processo formativo si articolerà in tre fasi:
1. Valutazione iniziale: consente al docente di rilevare i requisiti di partenza degli studenti e di
individuare le strategie da attivare per la sua azione educativa-didattica
2. Valutazione in itinere: tende a cogliere i livelli di apprendimento dei singoli, a controllare
l’efficacia delle procedure seguite, a verificare il raggiungimento degli obiettivi didattici
prefissati, a impostare attività di recupero e/o sostegno e a valorizzare, con attività di
approfondimento, le eccellenze.
3. Valutazione finale: si esprime a fine trimestre ed a fine pentamestre in scala decimale e tiene
conto dei seguenti fattori
 Conoscenza dei contenuti disciplinari ed applicazione dei medesimi nella soluzione
di problemi
 Possesso del linguaggio specifico
 Impegno, attenzione e motivazione allo studio
 Partecipazione al dialogo educativo-didattico
 Metodo di studio
 Confronto tra la situazione iniziale e quella finale per individuare la crescita
culturale ed i progressi raggiunti nel processo di formazione
 Capacità di analisi, sintesi e valutazione
 Capacità di approfondimento e di rielaborazione, anche a livello interdisciplinare
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione delle prove, scritte ed orali, si utilizzerà la tabella, allegata, che tiene conto delle
conoscenze possedute, dell’impegno profuso, del metodo di studio adottato e delle capacità di
applicazione , di esposizione e di rielaborazione.
Classe V
MATEMATICA
Disciplina:
Finalità della disciplina al quinto anno di corso
In un triennio di liceo scientifico e in particolare al quinto anno di corso, il livello delle conoscenze
matematiche richieste, sia dal punto di vista teorico che applicativo, diventa sempre più elevato.
Tuttavia tutti i docenti di Matematica e Fisica sono d'accordo nel ritenere che le finalità siano molto
più ambiziose in quanto si è convinti che le valenze culturali e formative della matematica vadano
ben al di là del possesso di nozioni algebriche, analitiche, geometriche e di analisi, per quanto esse
possano essere approfondite. Per questo motivo le finalità da perseguire sono:

sviluppare la capacità di costruire concetti e modelli, passando dal concreto all'astratto e
viceversa;

potenziare il gusto della ricerca e della scoperta, che prende avvio dall'analisi attenta delle
ipotesi e dei dati, e dalla capacità di individuare relazioni ed analogie tra situazioni diverse;

fornire conoscenze teoriche e competenze operative utilizzabili in ambiti diversi: fisico,
chimico, economico

suscitare un interesse sempre più penetrante a cogliere momenti storico-filosofici del
pensiero matematico.

Obiettivi formativi
Acquisire una metodologia di studio e di lavoro;
Assumere un personale atteggiamento valutativo, riflessivo e critico:
Favorire lo sviluppo della propria personalità in tutte le dimensioni.
Obiettivi minimi cognitivi
Conoscere gli argomenti limitatamente agli elementi fondamentali;
Applicare le conoscenze in modo sostanzialmente corretto in situazioni semplici;
Effettuare operazioni di analisi e sintesi corrette ma non approfondite.
Obiettivi didattici

utilizzare un linguaggio chiaro e rigoroso;

risolvere equazioni e disequazioni esponenziali e logaritmiche;

classificare le funzioni;

conoscere definizioni formali ed applicarle

aver acquisito il concetto di limite;

saper collegare proprietà enunciate in modo formale con l'espressione analitica e la
rappresentazione grafica della funzione;

comprendere il significato degli elementi fondamentali dell'analisi e le loro applicazioni alla
geometria e alla fisica;

risolvere con lo strumento più adeguato una questione matematica;

studiare i rapporti quantitativi fra i diversi fenomeni e i diversi aspetti di un problema
matematico, cercando il legame esistente fra le variabili che li caratterizzano;

capire il contributo dato dalla disciplina allo sviluppo delle altre scienze.
MODULI RECUPERO/APPROFONDIMENTO:
I numeri complessi
CONOSCENZE
MODULO A:
CAPACITA’
COMPETENZE
- numeri complessi in forma
algebrica
- i numeri complessi come
vettori
- numeri complessi in forma
trigonometrica
-Operare con i numeri
complessi in diverse forme
- Interpretare i numeri
complessi come vettori
- Utilizzare consapevolmente
tecniche e procedure di calcolo
-Calcolare la radice n-esima di
un numero complesso
- radice n-esima di un
numero complesso
- numeri complessi in forma
esponenziale
MODULO B: Lo spazio
CONOSCENZE
-Punti, rette e piani nello
spazio
- I poliedri
-Solidi di rotazione
-Aree e volumi di solidi
notevoli
CAPACITA’
-Valutare la posizione reciproca
di punti, rette e piani nello
spazio
-Acquisire la nomenclatura
relativa ai solidi nello spazio
-Calcolare le aree e i volumi di
solidi notevoli
-Valutare l’estensione e
l’equivalenza di solidi
Calcolare il volume di solidi
notevoli
MODULO C: Le trasformazioni geometriche
CONOSCENZE
CAPACITA’
- Trasformazioni geometriche
- Determinare gli elementi uniti
- Elementi uniti di una
di una trasformazione
trasformazione
- Operare con le traslazioni
- Operare con le rotazioni
- Le traslazioni, le rotazioni, - Operare con le simmetrie:
le simmetrie centrali e assiali centrali e assiali
- Riconoscere e studiare una
- Le isometrie
isometria
- Operare con le omotetie
- le omotetie
- Riconoscere e studiare una
similitudine
- La similitudine
- Riconoscere e studiare
un’affinità
- Le affinità
MODULO D: La statistica
CONOSCENZE
CAPACITA’
COMPETENZE
-Confrontare e analizzare figure
geometriche individuando invarianti
e relazioni
- Utilizzare le strategie più
appropriate per la soluzione di
problemi
COMPETENZE
-Confrontare e analizzare figure
geometriche individuando invarianti
e relazioni
- Utilizzare le strategie più
appropriate per la soluzione di
problemi
COMPETENZE
- I dati statistici, caratteri e
tabelle
-La rappresentazione grafica dei
dati
-Gli indici di posizione centrale
-Gli indici di variabilità
-I rapporti statistici
- Analizzare, classificare e
interpretare distribuzioni singole e
doppie di frequenze
- Rappresentare graficamente dati
- Utilizzare consapevolmente
tecniche e procedure di calcolo
- Analizzare dati ed interpretarli,
sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli stessi con
l’ausilio di rappresentazioni
grafiche
statistici
- Calcolare gli indici di posizione
centrale di una serie di dati
- Calcolare gli indici di variabilità
di una distribuzione
-Calcolare i rapporti statistici fra due
serie di dati
- Utilizzare le strategie più
appropriate per la soluzione di
problemi
MODULO E: Il calcolo combinatorio
CONOSCENZE
1. Le disposizioni semplici e con
ripetizione; le permutazioni semplici
e con ripetizione; le combinazioni
semplici e con ripetizione
CAPACITA’
1. Calcolare disposizioni,
permutazioni e combinazioni
COMPETENZE
1. Utilizzo dei coefficienti binomiali
2. Utilizzare i procedimenti del
calcolo combinatorio per verificare
identità, risolvere equazioni e
problemi
2. I coefficienti binomiali
MODULO F: Il calcolo delle probabilità
CONOSCENZE
- la probabilità (classica) di
eventi semplici
-
-
-
CAPACITA’
- Calcolare la probabilità
(classica) di eventi semplici
a probabilità di eventi
- Calcolare la probabilità di
semplici secondo la
eventi semplici secondo la
concezione statistica,
concezione statistica,
soggettiva o assiomatica
soggettiva o assiomatica
- Calcolare la probabilità della
la probabilità della somma
somma logica e del prodotto
logica e del prodotto logico logico di eventi
di eventi
- Calcolare la probabilità
condizionata
la probabilità condizionata - Calcolare la probabilità nei
problemi di prove ripetute
la probabilità nei problemi - Applicare il teorema di Bayes
di prove ripetute
- il teorema di Bayes
MODULO 1: Le funzioni e le loro proprietà
COMPETENZE
- Utilizzare consapevolmente
tecniche e procedure di calcolo
- Utilizzare le strategie più
appropriate per la soluzione di
problemi
CONOSCENZE
1. Le funzioni reali di
variabile reale
COMPETENZE
1. Utilizzare le equazioni e le
disequazioni per la determinazione del
campo di esistenza e per lo studio del
segno di una funzione.
2. Le proprietà delle funzioni
e la loro composizione
2. Utilizzare le proprietà delle funzioni
per realizzare il grafico probabile.
CAPACITA’
1. Stabilire se una funzione è
invertibile , pari ,dispari ,
crescente decrescente
periodica ed eseguire la
composizione di funzioni.
MODULO 2: Limiti e funzioni continue
CONOSCENZE
1. Concetto di limite
2. Nozione di limite finito o
infinito
3. Definizione di asintoto
4.
5.
verticale e orizzontale
Limiti notevoli e forme
indeterminate
Infiniti e infinitesimi
COMPETENZE
1.
1. Utilizzare limiti di funzioni
2.
note per calcolare limiti di
altre funzioni.
Riconoscere il carattere
problematico di un lavoro
assegnato, individuando
l’obiettivo da raggiungere
sia nel caso di problemi
proposti dall’insegnante ,
sia nel vivo di una
situazione problematica in
cui occorre porsi con
chiarezza il problema da
risolversi
2.
3.
4.
5.
CAPACITA’
Verificare se un dato valore
è il limite di una funzione
per x tendente a c ( finito o
infinito).
Esporre con appropriata
terminologia i teoremi
fondamentali sui limiti.
Stabilire se il grafico di una
funzione ha asintoti
verticali o orizzontali.
Applicare i teoremi per la
risoluzione di semplici
esercizi
Risoluzione delle forme
indeterminate.
MODULO 3: Successioni e limiti di successioni
CONOSCENZE
1.Le successioni
2.Alcuni tipi di successioni
3.Il limite di una successione
4.I teoremi sui limiti delle
successioni
5. Progressioni aritmetiche e
geometriche
COMPETENZE
1.Dominare attivamente i concetti e i
metodi del calcolo algebrico e delle
funzioni elementari dell’analisi
CAPACITA’
- Rappresentare una successione con
-
espressione analitica e per
ricorsione
Verificare il limite di una
successione mediante la
definizione
Calcolare il limite di successioni
mediante i teoremi sui limiti
Calcolare il limite di progressioni
MODULO 4: Serie numeriche
CONOSCENZE
1.Definizioni e carattere di una serie
2.Proprietà delle serie numeriche
COMPETENZE
-Utilizzare il concetto di somma
infinita in contesti problematici
-
CAPACITA’
Stabilire il carattere di una serie
Calcolare la somma di una serie
geometrica
3.Serie geometriche
MODULO 5: La derivata di una funzione e i teoremi del calcolo differenziale
CONOSCENZE
1. Concetto di rapporto
incrementale
2. Concetto di derivata e suo
significato geometrico
3. Definizione di funzione
derivabile
4. Definizione di punto di
flesso, di cuspide, di punto
angoloso
5. Concetto di derivata di
ordine superiore al primo
6. I teoremi del calcolo
differenziale
CAPACITA’
COMPETENZE
1. Riconoscere quando una
2.
3.
4.
1. Valutare i procedimenti
funzione è derivabile
Distinguere i diversi casi di
non derivabilità
Calcolare le derivate delle
funzioni ottenute da quelle
elementari
Calcolare la derivata di
funzioni composte
2.
3.
esaminati con riferimento
alla economia di pensiero,
alla semplicità di calcolo e
alla possibilità di applicarli
in altre situazioni
Realizzare formalizzazioni e
possibili generalizzazioni di
un procedimento risolutivo
seguito, ad es. passando dal
problema considerato ad una
classe di problemi
Utilizzare la definizione di
continuità per la verifica
dell’applicabilità dei teoremi
MODULO 6: I massimi, i minimi ed i flessi. Lo studio di funzione
CONOSCENZE
1. I massimi ed i minimi relativi ed
assoluti
CAPACITA’
1. Disegnare il grafico di una
funzione
2. La concavità ed i punti di flesso
2. Risolvere problemi di minimo e
massimo
3. Lo studio di funzione
COMPETENZE
1.Partendo dall’espressione analitica
di una funzione determinarne le
proprietà ed il suo andamento
grafico, utilizzando il calcolo dei
limiti e delle derivate.
2. Rappresentare in modi diversi la
situazione problematica al fine di
creare un ambiente di lavoro
favorevole per la risoluzione del
problema
MODULO 7: Gli integrali
CONOSCENZE
1. La primitiva di una funzione e
l’integrale indefinito
2. L’integrale definito ed il teorema
fondamentale del calcolo integrale
3. Gli integrali impropri
CAPACITA’
1.Applicare le regole di derivazione
per individuare la primitiva di una
funzione
2. Analizzare l’integrale per
individuare un adeguato metodo di
integrazione
3. Analizzare una figura piana per il
calcolo dell’area o del volume di un
solido di rotazione
COMPETENZE
1.Utilizzare il teorema del calcolo
integrale per il calcolo degli integrali
definiti, per calcolare l’area di una
figura piana ed il volume di un solido
di rotazione
MODULO 8: Le equazioni differenziali
CONOSCENZE
1.Le equazioni
differenziali del primo
ordine
2.le equazioni
differenziali del tipo
y’=f(x)
3.Le equazioni
differenziali a variabili
separabili
4.Le equazioni
differenziali del secondo
ordine
COMPETENZE
- Utilizzare il concetto di equazione
CAPACITA’
- Risolvere le equazioni differenziali del
differenziale anche in fisica
- Dominare attivamente i concetti e i
metodi delle funzioni elementari
dell’analisi e del calcolo differenziale e
integrale
-
primo ordine del tipo y’ = f(x), a variabili
separabili, lineari
Risolvere le equazioni differenziali del
secondo ordine lineari a coefficienti
costanti
Risolvere problemi di Cauchy del primo
e del secondo ordine
MODULO 9: Le distribuzioni di probabilità
CONOSCENZE
1.Variabili casuali discrete e
continue
2.Distribuzoni di probabilità di
variabili discrete: distribuzione
binomiale, distribuzione di Poisson
3.Distribuzioni di probabilità di
variabili continue: distribuzione
normale
4.I giochi aleatori
COMPETENZE
- Operare con le distribuzioni di
CAPACITA’
- Determinare la distribuzione di
probabilità di uso frequente di
variabili casuali discrete
-Utilizzare i concetti e i modelli delle
scienze sperimentali per investigare
fenomeni sociali e naturali e per
interpretare i dati
-
- Operare con le distribuzioni di
probabilità di uso frequente di
variabili casuali continue
-
probabilità e la funzione di
ripartizione di una variabile
casuale discreta, valutandone
media, varianza, deviazione
standard
Valutare l’equità e la posta di un
gioco aleatorio
Studiare variabili casuali che
hanno distribuzione binomiale o di
Poisson
Standardizzare una variabile
casuale
Studiare variabili casuali continue
che hanno distribuzione uniforme
continua o normale
METODOLOGIE DIDATTICHE
 Lezione frontale
 Dialogo costruttivo e cooperativo con gli alunni (didattica della matematica per problemi,
con l’attenzione alla ricerca e alla scoperta)
 Esercizi applicativi guidati
 Esercizi applicativi individuali
 Lavoro di gruppo
 Lettura guidata del libro di testo
 Attività di ricerca, anche con l’utilizzo di Internet
 Attività di recupero
 Attività di approfondimento
CRITERI METODOLOGICI
5. Impostazione metodologica basata sul coinvolgimento attivo degli alunni per accrescere
l’interesse, la partecipazione costruttiva e quindi l’assimilazione con minor sforzo dei vari
argomenti.
6. Trattazione teorica dei contenuti accompagnata
 da numerosi esercizi volti a rafforzare l’acquisizione di padronanza e speditezza nei
calcoli, la capacità di scegliere i procedimenti più adatti, la consapevolezza delle
operazioni eseguite;
 da numerosi esempi e controesempi (nell’introduzione dei nuovi concetti) che ne
rafforzino la comprensione, mettano in luce i casi particolari e ne diano, ove
possibile, una visualizzazione grafica.
7. Impostazione didattica che renda possibile agganci e collegamenti interdisciplinari.
8. Cercare di inquadrare storicamente gli argomenti trattati con l’obiettivo di far comprendere
agli studenti quanto lungo e laborioso sia stato il travaglio di una determinata legge o teoria
per raggiungere la “perfezione” con cui appare.
MODALITA’ DI SOSTEGNO/RECUPERO
Ripresa dei contenuti non assimilati alternata all’esecuzione di esercizi di vario tipo (a scelta
multipla, vero/falso, di completamento), nonché di problemi articolati in più punti di diverso livello
di difficoltà che permettano di verificare diversi livelli di apprendimento.
STRUMENTI DIDATTICI
 Libro di testo
 Lavagna
 Dispense
VERIFICA
Per la verifica dei risultati dell’apprendimento, a seconda delle circostanze e del tipo di obiettivi che
si vogliono verificare, si utilizzeranno:
 Verifiche orali: per verificare la capacità di esprimersi, di definire, di collegare, di cogliere
analogie e differenze. Durante tali verifiche verrà stimolato l’uso del linguaggio specifico al
fine di valutarne la padronanza e verranno chiarite eventuali inesattezze nella preparazione e
nell’esposizione dei diversi argomenti.
 Prove scritte tradizionali: risoluzioni di esercizi e/o problemi di diverso grado di difficoltà
per verificare la capacità di applicazione.
 Quesiti a risposta breve e stesura di brevi relazioni: per verificare la capacità di
concettualizzazione
 Prove strutturate e semistrutturate: prove oggettive per controllare le conoscenze specifiche.
Le tipologie più utilizzate per queste prove, che gli studenti devono imparare a svolgere per
affrontare adeguatamente la terza prova dell’Esame di Stato, sono: quesiti vero/falso, quesiti
a scelta multipla, completamenti, corrispondenza.
VALUTAZIONE
La valutazione del processo formativo si articolerà in tre fasi:
4. Valutazione iniziale: consente al docente di rilevare i requisiti di partenza degli studenti e di
individuare le strategie da attivare per la sua azione educativa-didattica
5. Valutazione in itinere: tende a cogliere i livelli di apprendimento dei singoli, a controllare
l’efficacia delle procedure seguite, a verificare il raggiungimento degli obiettivi didattici
prefissati, a impostare attività di recupero e/o sostegno e a valorizzare, con attività di
approfondimento, le eccellenze.
6. Valutazione trimestrale-pentamestrale: si esprime in scala decimale e tiene conto dei
seguenti fattori
 Conoscenza dei contenuti disciplinari ed applicazione dei medesimi nella soluzione
di problemi
 Possesso del linguaggio specifico
 Impegno, attenzione e motivazione allo studio
 Partecipazione al dialogo educativo-didattico
 Metodo di studio
 Confronto tra la situazione iniziale e quella finale per individuare la crescita
culturale ed i progressi raggiunti nel processo di formazione
 Capacità di analisi, sintesi e valutazione
 Capacità di approfondimento e di rielaborazione, anche a livello interdisciplinare
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione delle prove scritte non strutturate si terrà conto delle seguenti competenze:
correttezza nell'uso dei simboli, proprietà di calcolo, consequenzialità logica, esattezza dei risultati,
ordine formale e discussione dell’elaborato. Le verifiche effettuate sistematicamente consentiranno
di monitorare il processo di insegnamento-apprendimento ed in particolare il grado di acquisizione
degli obiettivi programmati, in modo da apportare gli aggiustamenti necessari e, quindi, inserire
ciascun allievo in attività adeguate alle proprie necessità.
Classe V
Disciplina: FISICA
Finalità della disciplina al quinto anno di corso
L'insegnamento della fisica, deve concorrere ad un progetto che prevede di fornire all'alunno una
preparazione che faccia da substrato ai futuri studi universitari o all'inserimento nel mondo del
lavoro. Per questo motivo, un alunno del liceo scientifico, alla fine del ciclo di studi, deve aver
acquisito una cultura di base che interagisca con tutte le altre discipline, la capacità di comprendere
e saper valutare le informazioni che ci vengono dal mondo scientifico-tecnologico esterno alla
scuola e possedere entusiasmo e desiderio di conoscere.
Obiettivi formativi
1) Acquisire una metodologia di studio e di lavoro;
2) Assumere un personale atteggiamento valutativo, riflessivo e critico;
3) Favorire lo sviluppo della propria personalità in tutte le dimensioni.
Obiettivi cognitivi minimi
1) Conoscere gli argomenti limitatamente agli elementi fondamentali;
2) Applicare le conoscenze, in modo sostanzialmente corretto, in situazioni semplici;
3) Effettuare operazioni di analisi e sintesi corrette, ma non approfondite.
Obiettivi didattici
 avere padronanza dei concetti fondamentali degli anni precedenti;
 saper descrivere le analogie e le differenze tra campo gravitazionale e campo elettrico;
 conoscere le proprietà del campo elettrico, il concetto di potenziale e di flusso;
 sapere la differenza fra conduttori e isolanti anche dal punto di vista microscopico;
 conoscere il comportamento delle cariche in moto nei liquidi e nei gas;
 conoscere i fenomeni magnetici, la loro formalizzazione matematica e le analogie e
differenze col campo elettrico;



saper descrivere qualitativamente e quantitativamente il moto delle cariche in un campo
magnetico;
conoscere le leggi dell'induzione elettromagnetica;
conoscere le equazioni di Maxwell come sintesi dell'elettromagnetismo.
MODULI DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTO
MODULO 1


LA CARICA
ELETTRICA E LA
LEGGE DI
COULOMB



MODULO 2
IL CAMPO
ELETTRICO





CONOSCENZE
Fenomeni
elementari di
elettrostatica
Induzione
elettrostatica
Polarizzazione
degli isolanti
La legge di
Coulomb
La costante
dielettrica relativa e
assoluta
ABILITA’
 Distinguere tra
elettrizzazione per
strofinio, per
contatto e per
induzione
 Calcolare la forza
tra corpi carichi
applicando la legge
di Coulomb e il
principio di
sovrapposizione
COMPETENZE
 Utilizzare i
fenomeni di
elettrizzazione dei
conduttori e i
fenomeni di
polarizzazione degli
isolanti
 Utilizzare la forza
tra corpi carichi nel
vuoto e in un
dielettrico
CONOSCENZE
Il vettore campo
elettrico
Il campo elettrico
prodotto da una
carica puntiforme e
da più cariche
Rappresentazione
del campo elettrico
attraverso le linee
di forza
Il flusso del campo
elettrico e il
teorema di Gauss
Il campo elettrico
generato da una
distribuzione piana
o lineare infinita di
carica, all’esterno
di una distribuzione
sferica di carica e
all’interno di una
ABILITA’
 Calcolare il campo
elettrico in
prossimità di una
carica e
determinare il
vettore campo
elettrico risultante
da una
distribuzione di
cariche
 Disegnare le linee
di campo per
rappresentare il
campo elettrico
prodotto da una
carica o da semplici
distribuzioni di
cariche
 Calcolare il flusso
del campo elettrico
attraverso una
COMPETENZE
 Utilizzo del campo
elettrico generato
da una o più cariche
 Utilizzare il
teorema di Gauss
per calcolare il
campo elettrico in
varie situazioni
MODULO 3




IL POTENZIALE
ELETTRICO

sfera omogenea di
carica
superficie
CONOSCENZE
L’energia
potenziale elettrica
Il potenziale
elettrico
La differenza di
potenziale
Le superfici
equipotenziali
La circuitazione del
campo elettrico
ABILITA’
COMPETENZE
Confrontare
 Utilizzare il
l’energia potenziale
concetto di
elettrica e
potenziale elettrico
meccanica
e di differenza di
potenziale per la
Calcolare il
comprensione di
potenziale elettrico
vari fenomeni
di una carica
naturali e artificiali
puntiforme
Dedurre il valore
del campo elettrico
dalla conoscenza
del potenziale
Comprendere il
significato di
campo conservativo
e il suo legame con
il valore della
circuitazione




MODULO 4
FENOMENI DI
ELETTROSTATICA





CONOSCENZE
Campo elettrico e
potenziale in un
conduttore carico
Il teorema di
Coulomb
La capacità e i
condensatori
Collegamento di
condensatori in
serie e in parallelo
L’energia
immagazzinata in
un condensatore




ABILITA’
Comprendere il
concetto di
equilibrio
elettrostatico
Descrivere come la
carica si
distribuisce
all’interno e sulla
superficie di un
conduttore carico
Calcolare la
capacità di un
condensatore piano
e di una sfera
conduttrice isolata
Analizzare circuiti
contenenti
condensatori
collegati in serie e
COMPETENZE
 Illustrare alcune
applicazioni
pratiche dei
fenomeni di
elettrostatica
 Comprendere
l’utilizzo della
messa a terra
in parallelo e
calcolare la
capacità
equivalente
 Calcolare l’energia
immagazzinata in
un condensatore
MODULO 5




LA CORRENTE
ELETTRICA
CONTINUA NEI
METALLI




CONOSCENZE
Intensità e verso
della corrente
continua
La resistenza
elettrica e le leggi
di Ohm
Resistività e
temperatura
Collegamento in
serie e in parallelo
di resistori
Le leggi di
Kirchhoff
La potenza
dissipata in un
circuito per effetto
Joule
L’effetto
termoionico
L’effetto Volta e
l’effetto Seebeck







MODULO 6
LA CORRENTE
ELETTRICA NEI
LIQUIDI
CONOSCENZE
 La dissociazione
elettrolitica
 Il fenomeno
dell’elettrolisi
 Le due leggi di
Faraday per
l’elettrolisi
ABILITA’
Distinguere verso
reale e verso
convenzionale della
corrente nei circuiti
Identificare dalla
curva caratteristica
i vari tipi di
conduttori
Descrivere
l’andamento della
resistività al variare
delle temperatura
Applicare le leggi
di Ohm nella
risoluzione dei
circuiti
Calcolare la
potenza dissipata
per effetto Joule in
un conduttore
Comprendere il
ruolo dell’effetto
Volta in una pila
Spiegare il
funzionamento di
una termocoppia
ABILITA’
 Comprendere i
fenomeni che
avvengono nelle
celle elettrolitiche
 Descrivere i
processi di
deposizione
COMPETENZE
 Utilizzare in
maniera corretta i
simboli per i
circuiti elettrici
 Utilizzare in modo
conveniente i
collegamenti in
serie e in parallelo
 Utilizzare le leggi
di Kirchhoff nella
risoluzione dei
circuiti,
riconoscendo le
proprietà dei nodi e
delle maglie
COMPETENZE
 Illustrare e
distinguere il
funzionamento di
una pila a secco e
quello di un
accumulatore
elettrolitica
 Applicare le leggi
di Faraday per
calcolare la massa
di una sostanza
liberata per via
elettrolitica
MODULO 7
IL MAGNETISMO











CONOSCENZE
Caratteristiche del
campo magnetico
La legge di Ampere
Intensità del campo
magnetico e sua
unità di misura
Induzione
magnetica di alcuni
circuiti percorsi da
corrente
Il flusso del campo
magnetico e il
teorema di Gauss
per il magnetismo
La circuitazione del
campo magnetico e
il teorema di
Ampere
Momento torcente
su una spira
Il magnetismo nella
materia
Ferromagnetismo e
ciclo di isteresi
La forza di Lorentz
Moto di una carica
in un campo
magnetico
uniforme





ABILITA’
Confrontare le
caratteristiche del
campo magnetico e
di quello elettrico
Calcolare
l’intensità della
forza che si
manifesta tra fili
percorsi da corrente
e la forza magnetica
su un filo percorso
da corrente
Determinare
intensità, direzione
e verso del campo
magnetico prodotto
da fili rettilinei,
spire e solenoidi
percorsi da corrente
Cogliere il
collegamento tra
teorema di Gauss
per il magnetismo e
non esistenza del
monopolo
magnetico e tra
teorema di Ampere
e non conservatività
del campo
magnetico
Interpretare a
livello
microscopico le
differenze tra
materiali
ferromagnetici,
diamagnetici e






COMPETENZE
Utilizzare il
teorema di Gauss
per il magnetismo e
il teorema di
Ampere
Utilizzo del motore
elettrico
Illustrare il
principio di
funzionamento
degli strumenti di
misura analogici a
bobina mobile
Distinguere le
modalità di
collegamento di un
amperometro e di
un voltmetro in un
circuito
Descrivere la curva
di isteresi
magnetica e
utilizzarla per
cogliere le
caratteristiche dei
materiali
ferromagnetici
Illustrare alcune
applicazioni
tecniche dei
fenomeni
paramagnetici
 Determinare
intensità direzione e
verso della forza
agente su una carica
in moto
 Analizzare il moto
di una particella
carica all’interno di
un campo
magnetico
uniforme
MODULI DEL QUINTO ANNO
MODULO 8
L’INDUZIONE
ELETTROMAGNETIC
A
MODULO 9
LE EQUAZIONI DI
MAXWELL E LE ONDE
ELETTROMAGNETICHE
CONOSCENZE
 La corrente indotta e
l’induzione
elettromagnetica
 La legge di FaradayNeumann
 La legge di Lenz sul
verso della corrente
indotta




CONOSCENZE
Esporre il concetto
di campo elettrico
indotto.
Campo elettrico
variabile come
sorgente di campo
magnetico.
Significato delle
equazioni di
Maxwell.
Produzione,
ricezione e
propagazione di
onde
ABILITA’
 Spiegare come
avviene la
produzione di
corrente indotta
 Ricavare la formula
della legge di
Faraday-Neumann,
analizzando il moto
di una sbarretta in
un campo
magnetico
 Interpretare la legge
di Lenz come
conseguenza del
principio di
conservazione
dell’energia
COMPETENZE
 Utilizzo delle leggi
di FaradayNeumann e di Lenz
 Modi diversi per
produrre energia
elettrica
ABILITA’
 Individuare cosa
rappresenta la
corrente di
spostamento.
 Discutere le
equazioni di
Maxwell nel caso
statico e nel caso
generale.
 Analizzare la
propagazione di
un’onda
elettromagnetica.
COMPETENZE
 Stabilire direzione e
verso di un campo
elettrico indotto e di
un campo
magnetico indotto.
 Determinare la
quantità di energia
trasportata da
un’onda
elettromagnetica su
una superficie in un
certo intervallo di
tempo.
 Descrivere


MODULO 10



LA RELATIVITÀ DELLO
SPAZIO E DEL TEMPO


MODULO 11
LA MASSA-ENERGIA
RELATIVISTICA E LA
RELATIVITÀ
GENERALE





elettromagnetiche.
Relazione fra
campo magnetico e
campo elettrico di
un’onda
elettromagnetica
armonica.
Classificazione e
caratteristiche delle
onde
elettromagnetiche
in funzione della
loro lunghezza d’
onda.
CONOSCENZE
Significato
dell’esperimento di
Michelson e
Morley.
Enunciati dei due
postulati della
relatività ristretta.
Concezione
relativistica dello
spazio-tempo.
Implicazioni dei
postulati
relativistici nei
concetti di
simultaneità,
intervallo di tempo
e distanza.
Riformulare le
trasformazioni di
Lorentz alla luce
della teoria della
relatività.
CONOSCENZE
Concetto relativistico
di massa.
Conservazione della
massa-energia.
Formulare le
espressioni
dell’energia totale, e
della quantità di moto
in meccanica
relativistica.
Definire il quadrivettore energiaquantità di moto.
Alla luce della teoria
l’utilizzo delle onde
elettromagnetiche
nel campo delle
trasmissioni radio,
televisive e nel
settore della
telefonia mobile.
ABILITA’
 Discutere
l’esperimento di
Michelson-Morley.
 Analizzare la
relatività del
concetto di
simultaneità.
 Indagare su cosa
significa
confrontare tra loro
due misure di
tempo e due misure
di lunghezza fatte
in luoghi diversi.
COMPETENZE
 Applicazione della
legge di
composizione
relativistica delle
velocità e delle
leggi di dilatazione
dei tempi e di
contrazione delle
lunghezze.
 Capire in che modo
le teorie sulla
relatività hanno
influenzato il
mondo scientifico.
ABILITA’
 Analizzare la
relazione massaenergia di
Einstein.
 Discutere le
espressioni
dell’energia totale,
della massa e della
quantità di moto in
meccanica
relativistica.
 Illustrare
l’equivalenza tra
caduta libera e
COMPETENZE
 Applicare la
relazione tra massa e
velocità e le altre
relazioni della
dinamica
relativistica.
 Descrivere, sulla
base dell’annichilazione di due
particelle con
emissione di energia,
il funzionamento e
l’importanza di
esami diagnostici,
della relatività, lo
spazio non è più solo
lo spazio euclideo.
 Formalizzare i principi
della relatività
generale.
 Osservare che la
presenza di masse
“incurva” lo
spaziotempo.
MODULO 12



LA CRISI DELLA
FISICA CLASSICA

MODULO 13
LA FISICA
QUANTISICA





assenza di peso.
 Analizzare i
principi della
relatività generale.
 Illustrare e
discutere la
deflessione
gravitazionale
della luce.
quali la PET
CONOSCENZE
Il corpo nero
Illustrare la legge di
Wien.
Illustrare l’ipotesi di
Planck dei
“pacchetti di
energia” e come,
secondo Einstein si
spiegano le proprietà
dell’effetto
fotoelettrico.
Proprietà dell’effetto
Compton
ABILITA’
 Descrivere
matematicamente
l’energia dei quanti
del campo
elettromagnetico.
 Analizzare e
discutere le proprietà
dell’effetto
fotoelettrico e
dell’effetto
Compton.
COMPETENZE
 Applicare a casi
particolari
l’equazione di
Einstein dell’effetto
fotoelettrico e la
legge che esprime
l’effetto Compton.
CONOSCENZE
Illustrare il dualismo
onda-corpuscolo e
formulare la
relazione di de
Broglie.
Significato della
funzione d’onda di
Schrodinger.
Illustrare le due
forme del principio
di indeterminazione
di Heisenberg.
Identificare le
particelle che
seguono la
distribuzione
statistica di BoseEinstein e quelle che
seguono la
distribuzione
statistica di FermiDirac.
Enunciare e
ABILITA’
 Analizzare il
concetto di ampiezza
di probabilità (o
funzione d’onda).
 Spiegare il principio
di indeterminazione.
 Introdurre il concetto
di “banda” di
energia. Analizzare il
concetto di
probabilità
quantistica.
COMPETENZE
 Calcolare la
lunghezza d’onda di
De Broglie di una
particella e
analizzare fenomeni
di interferenza e di
diffrazione che
coinvolgano
elettroni o altre
particelle.
discutere il principio
di sovrapposizione
delle funzioni
d’onda.
MODULO 14
CONOSCENZE
 Individuare le


LA FISICA
NUCLEARE




MODULO 15
LA FISICA OGGI
particelle del nucleo
e le loro
caratteristiche
Descrivere le
caratteristiche della
forza nucleare.
Mettere in relazione
il difetto di massa e
l’energia di legame
del nucleo.
Descrivere il
fenomeno della
radioattività.
Descrivere i diversi
tipi di decadimento
radioattivo.
Formulare la legge
del decadimento
radioattivo.
Definire
l’interazione debole.
Proprietà della
fissione e della
fusione nucleare.
ABILITA’
 Analizzare la





struttura dei nuclei.
Analizzare le
reazioni nucleari.
Analizzare il motivo
per cui i nucleoni
riescono a stare
all’interno del
nucleo.
Definire il difetto di
massa.
Analizzare il
fenomeno della
creazione di
particelle.
Analizzare i
fenomeni della
fissione e della
fusione nucleare.
COMPETENZE
 Calcolare l’energia




di legame di un
nucleo.
Applicare la legge
del decadimento
radioattivo.
Descrivere il
funzionamento delle
centrali nucleari e
dei reattori a fusione
nucleare.
Discutere rischi e
benefici della
produzione di
energia nucleare.
Valutare le
applicazioni in
campo medicosanitario e biologico
dei radioisotopi.
CONOSCENZE
ABILITA’
 Descrivere a grandi
 Analizzare la
 Applicare i principi
fisica delle
particelle.
 Stabilire quali
interazioni
possono
compiere le
diverse particelle.
 Analizzare il filo
rosso che lega tra
loro argomenti
apparentemente
distanti alla
ricerca
di conservazione
della massa-energia
e della quantità di
moto relativistica per
analizzare processi
elementari.
 Essere in grado di
orientarsi e saper
maneggiare un certo
numero di modelli
scientifici,
riconoscendo
quando possono




linee le particelle
nucleari e le loro
proprietà.
Definire le forze
elettromagnetica e forte.
Individuare i tre tipi di
forze e le tre famiglie di
particelle-materia.
Inquadrare nel modello
standard la disposizione
delle particelle
fondamentali.
Descrivere le
COMPETENZE
progressive unificazioni
compiute dagli
scienziati nel corso dei
secoli.
dell’unificazione
delle grandezze e
dei concetti.
essere applicati, è
l’essenza della
visione scientifica
del mondo.
STRUMENTI METODOLOGICI
 Organizzazione della lezione il più possibile in forma dialogica e problematica, con la
partecipazione attiva degli studenti;
 Sollecitare l’intervento della classe sia nella ricerca delle soluzioni attraverso osservazioni
scaturite dalle intuizioni o dalle deduzioni degli alunni, sia nella successiva analisi e correzione
dei contributi emersi
Inoltre per il raggiungimento degli obiettivi suddetti ci si intende avvalere di una metodologia
unitaria fondata su:
 utilizzo intenzionale dello strumento della programmazione educativa e didattica con verifiche
puntuali e frequenti
 flessibilità della programmazione per la realizzazione di interventi compensativi curriculari
 coinvolgimento collaborativo e responsabile dei soggetti educativi e dei genitori per con dividere e realizzare gli obiettivi prefissati
 organizzazione dei contenuti in tematiche specifiche e pluridisciplinari
 lavoro individuale e di gruppo
 sviluppo dell'operatività nell'indagine, nell'analisi e nella sistemazione delle conoscenze, nella
realizzazione di tecniche e strumenti di lavoro
 utilizzo dell'errore come risorsa
Si assumono, quindi, due scelte fondamentali:
 centralità dell'allievo come persona con un proprio vissuto e proprie potenzialità che meglio si
esplicano e si sviluppano in un rapporto di interscambio sinergico
 centralità dell'allievo come persona che ricerca, progetta, elabora strategie, percorsi e strumenti
per risolvere un problema, che opera con consapevolezza, ha capacità di utilizzare l'errore come
risorsa ed è in grado di scegliere e usare le diverse fonti disponibili, ottimizzando la scelta.
Da quanto detto si evince che il ruolo del docente sarà quello del regista che, in una situazione
dinamica, progetta, controlla i processi, li modifica se necessario, li verifica e li valuta, facendo in
modo che acquisizioni dei saperi, delle abilità e delle competenze specifiche siano il risultato di una
ricerca operativa reale.
STRUMENTI DIDATTICI
Lezione frontale dialogata.
Uso di libri di testo, appunti, dispense, materiale di laboratorio.
VERIFICA/VALUTAZIONE
FASI DELLA VALUTAZIONE
La valutazione del processo formativo si articolerà in tre fasi:
Valutazione iniziale: fatta all’inizio dell’anno scolastico, consente al docente di rilevare i
requisiti di partenza degli studenti, attraverso test, questionari, esercizi, e di individuare le
strategie da attivare per la sua azione educativa e didattica.
Valutazione “in itinere”: tende a cogliere i livelli di apprendimento dei singoli, a controllare
l’efficacia delle procedure seguite, a verificare il raggiungimento degli obiettivi didattici
prefissati, a impostare attività di recupero e di sostegno delle situazioni di svantaggio e a
valorizzare, con attività di approfondimento, le eccellenze.
Valutazione finale: si esprime a fine trimestre e a fine pentamestre, in scala decimale, tenendo
conto dei seguenti criteri:






Conoscenza dei contenuti culturali;
Applicazione delle conoscenze acquisite nella soluzione di problemi;
Possesso del linguaggio specifico;
Metodo di studio e partecipazione al dialogo educativo;
Capacità di analisi, di sintesi e di valutazione;
Processo di apprendimento con individuazione di progresso o di regresso rispetto ai
livelli di partenza.
STRUMENTI DI VERIFICA
Per la verifica dei risultati dell’apprendimento, a seconda delle circostanze e del tipo di obiettivi
che si vogliono verificare, si utilizzeranno:
Prove non strutturate
Sono le prove “tradizionali” e la loro tipologia è ricchissima: interrogazioni, prove funzionali,
esecuzione di esercizi, impostazione di problemi, sviluppo di una tematica, dimostrazione di un
teorema.
Prove semistrutturate e strutturate
Sono prove oggettive perché a tutti gli allievi viene sottoposta la stessa prova e perché tutti i
quesiti, in sede di correzione, vengono misurati con lo stesso peso e lo stesso punteggio.
Le tipologie più utilizzate per queste prove, che gli studenti debbono imparare a svolgere per
affrontare adeguatamente la terza prova dell’Esame di Stato, sono:
1. TEST VERO/FALSO. Si formula una asserzione e l’alunno deve dire se l’affermazione è vera o
falsa, con breve argomentazione che giustifichi la risposta scelta.
2. TEST A SCELTA MULTIPLA. Si formula un’asserzione che viene completata e conclusa da più
alternative (in genere quattro o cinque) e lo studente deve individuare l’alternativa corretta.
Si pongono domande di tipo referenziale, riguardanti i contenuti (che cosa, chi, quando, dove,
come) e inferenziali (perché).
3. TEST DI COMPLETAMENTO. Si presenta un brano in cui sono state cancellate alcune parole,
indicate con dei puntini, e lo studente deve ricercarle in elenco in fondo al brano e collocarle al
posto giusto o deve collocarle senza nessuna indicazione.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per valutare la preparazione degli allievi saranno presi in considerazione i seguenti elementi:
1
Conoscenze possedute
1
Grado di comprensione
2
Capacità di applicazione
3
Capacità di esposizione
4
Capacità di elaborazione (analisi e sintesi)
CLASSE II
DISCIPLINA: FISICA
FINALITA’ DELLA DISCIPLINA AL SECONDO ANNO DI CORSO
La finalità della fisica è quella di far acquisire agli alunni un metodo che, partendo da situazioni
reali , porta , attraverso la speculazione mentale e la verifica di laboratorio, all’interpretazione dei
fenomeni naturali . Più che alla conquista di una parte più o meno vasta dei suoi contenuti , essa
tende alla comprensione della logica dei suoi ragionamenti e quindi alla comprensione dei
fenomeni. Lo studio della fisica contribuisce, in primo luogo, a dare una cultura di base che ha
stretti legami con le altre discipline, in particolare con la chimica, le scienze della terra, biologia, la
matematica, la filosofia. Essa consente di comprendere e interpretare le informazioni che ci
vengono dal mondo scientifico-tecnologico esterno alla scuola e concorre alla formazione, nel
giovane, di un "modus operandi" che trascende le finalità strettamente didattiche.
OBIETTIVI FORMATIVI
1. Acquisire una metodologia di studio e di lavoro;
2. Assunzione di un personale atteggiamento valutativo e riflessivo;
3. Favorire lo sviluppo della propria personalità in tutte le dimensioni.
OBIETTIVI MINIMI COGNITIVI
 Conoscere gli argomenti limitatamente agli elementi fondamentali;
 Applicare le conoscenze in modo sostanzialmente corretto in situazioni semplici;
 Effettuare semplici operazioni di analisi e sintesi.
OBIETTIVI DIDATTICI
- conoscere i moti nel piano
- riconoscere i vari tipi di moto
- conoscere i concetti fondamentali del moto
- conoscere e illustrare i principi della dinamica
- conoscere e analizzare l’azione delle forze nel movimento dei corpi
- conoscere e analizzare il concetto di energia, nelle sue varie forme, e di lavoro
- conoscere la temperatura, il calore e la loro influenza sui corpi
- saper collegare i concetti di lavoro e calore
- conoscere la luce e i relativi fenomeni connessi agli specchi e alle lenti
CONTENUTI:
NUCLEO 1( di recupero del 1° anno ): LA VELOCITA’
CONOSCENZE
ABILITA’
-Il punto materiale in
- Utilizzare i sistemi di
movimento
riferimento per rappresentare il
-I sistemi di riferimento
movimento
-Il moto rettilineo
-Riconoscere i vari tipi di moto
La velocità media
e saperne dare una corretta
-Calcolo della distanza e del
interpretazione
tempo
-Comprendere le leggi che
-Il grafico spazio tempo
regolano i vari moti
-Il moto rettilineo uniforme
-Calcolo della posizione e del
tempo nel moto rettilineo
uniforme
-Grafici spazio-tempo
COMPETENZE
-Saper costruire il grafico di un
moto utilizzando i sistemi di
riferimento
-Saper determinare le
grandezze fisiche coinvolte nei
vari tipi di moto
-Saper matematizzare una
semplice situazione di un corpo
in movimento
NUCLEO 2 ( di recupero del 1^ anno): L’ACCELERAZIONE
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
- Il moto vario su una retta
-Applicare le leggi relative ai -Sa applicare le leggi relative al
-La velocità istantanea
moti nell’analisi di semplici
moto di un corpo nelle sue
-Accelerazione media
situazioni
varie forme
-Il grafico velocità-tempo
-Modellizzare situazioni
- Sa risolvere semplici
-Il moto uniformemente
relative al moto dei corpi nelle problemi relativi a situazioni di
accelerato con partenza da
sue varie forme
corpi in movimento
fermo e con velocità iniziale
NUCLEO 3 : I MOTI NEL PIANO
CONOSCENZE
ABILITA’
- Vettore posizione e vettore
-Definire il vettore velocità e il
spostamento
vettore spostamento
-Il vettore velocità
-Utilizzare le leggi relative al
-Il moto circolare uniforme
moto circolare uniforme
-L’accelerazione nel moto
- Mettere in relazione tra essi
circolare uniforme
più moti cui è sottoposto un
-Il moto armonico
corpo
-La composizione dei moti
NUCLEO 4:I PRINCIPI DELLA DINAMICA
CONOSCENZE
ABILITA’
-La dinamica
-Applicare i principi della
-Il primo principio della
dinamica in semplici situazioni
dinamica
-I sistemi di riferimento
- Analizzare le forze che
inerziali
agiscono su un corpo
-L’effetto delle forze
-Il secondo principio della
-Adottare sistemi di
dinamica
riferimento idonei alla
-La massa
situazione problematica
-Il terzo principio della
dinamica
NUCLEO 5: LE FORZE E IL MOVIMENTO
CONOSCENZE
ABILITA’
- La caduta libera
-Utilizzare i concetti di
-La potenza
potenza ed energia
-L’energia
- Riconoscere le varie forme di
-L’energia cinetica
energia
-L’energia potenziale
-Analizzare il comportamento
gravitazionale
di un corpo in caduta libera
-L’energia potenziale elastica
-Analizzare i diversi tipi di
COMPETENZE
-Saper definire il concetto di
vettore velocità e vettore
spostamento
- Saper utilizzare le leggi dei
moti
- Saper distinguere i singoli
moti cui è soggetto un corpo e
saperli comporre
COMPETENZE
- Saper applicare i i principi
della dinamica
- Saper analizzare le forze
agenti su un corpo
- Saper analizzare le modalità
di rappresentazione delle forze
agenti su un corpo
- Saper discutere e analizzare i
principi della dinamica
COMPETENZE
-Saper utilizzare i concetti di
potenza e di energia
-Saper valutare l’energia di un
corpo in semplici situazioni
- Saper analizzare il
comportamento di un corpo in
-La conservazione dell’energia
meccanica
-La conservazione dell’energia
totale
energia
NUCLEO 6: LA TEMPERATURA E IL CALORE
CONOSCENZE
ABILITA’
- Il termometro
-Analizzare le caratteristiche
-La dilatazione lineare dei
del termometro
solidi
- Analizzare il comportamento
-La dilatazione volumica dei
dei corpi in presenza di
solidi e dei liquidi
cambiamento di temperatura
-La legge di Boyle
-Riconoscere e analizzare la
-Calore e lavoro
legge di Boyle
-Energia in transito
- Riconoscere e analizzare i
-Capacità termica e calore
vari cambiamenti di stato
specifico
-Il calorimetro
I cambiamenti di stato
NUCLEO 7: LA LUCE
CONOSCENZE
- I raggi di luce
-La riflessione e lo specchio
piano
-Gli specchi curvi
-La rifrazione
-La riflessione totale
-Le lenti
-La macchina fotografica
-Microscopio e cannocchiale
ABILITA’
-Applicare le leggi della
riflessione e della rifrazione
nella formazione delle
immagini
-Distinguere immagini reali da
quelle virtuali
-Riconoscere i vari tipi di
specchi e determinare
l’immagine di un oggetto
caduta libera
-Sa utilizzare il principio di
conservazione di energia in un
sistema
COMPETENZE
-Saper distinguere e analizzare
i diversi tipi di termometri
-Saper quantificare la
dilatazione dei corpi con l’uso
delle leggi che la regolano
-Saper applicare la legge di
Boyle
COMPETENZE
-Saper costruire le immagini
applicando le leggi opportune
-Saper determinare mediante
un procedimento grafico
l’immagine prodotta da uno
specchio
INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI PER SOSTEGNO/RECUPERO E
APPROFONDIMENTO
Ripresa dei contenuti non assimilati alternata all’esecuzione di esercizi di vario tipo (a scelta
multipla, vero/falso, di completamento), nonché di problemi articolati in più punti di diverso livello
di difficoltà che permettano di verificare diversi livello di apprendimento
STRUMENTI DIDATTICI



Libro di testo
Lavagna
Dispense
CRITERI METODOLOGICI
1) Impostazione metodologica basata sul coinvolgimento attivo degli alunni per accrescere
l’interesse, la partecipazione costruttiva e quindi l’assimilazione con minor sforzo dei vari
argomenti.
2) Trattazione teorica dei contenuti accompagnata
 da numerosi esercizi volti a rafforzare l’acquisizione di padronanza e speditezza nei
calcoli, la capacità di scegliere i procedimenti più adatti, la consapevolezza delle
operazioni eseguite;
 da numerosi esempi e controesempi (nell’introduzione dei nuovi concetti) che ne
rafforzino la comprensione, mettano in luce i casi particolari e ne diano, ove
possibile, una visualizzazione grafica.
3) Impostazione didattica che renda possibile agganci e collegamenti interdisciplinari.
4) Cercare di inquadrare storicamente gli argomenti trattati con l’obiettivo di far comprendere
agli studenti quanto lungo e laborioso sia stato il travaglio di una determinata legge o teoria
per raggiungere la “perfezione”con cui appare.
5)
METODOLOGIE DIDATTICHE
 Lezione frontale
 Dialogo costruttivo e cooperativo con gli alunni (didattica della matematica per problemi,
con l’attenzione alla ricerca e alla scoperta)
 Esercizi applicativi guidati
 Esercizi applicativi individuali
 Lavoro di gruppo
 Lettura guidata del libro di testo
 Attività di ricerca, anche con l’utilizzo di Internet
 Attività di recupero
 Attività di approfondimento
VERIFICA
Per la verifica dei risultati dell’apprendimento, a seconda delle circostanze e del tipo di obiettivi che
si vogliono verificare, si utilizzeranno:
 Verifiche orali: per verificare la capacità di esprimersi, di definire, di collegare, di cogliere
analogie e differenze. Durante tali verifiche verrà stimolato l’uso del linguaggio specifico al
fine di valutarne la padronanza e verranno chiarite eventuali inesattezze nella preparazione e
nell’esposizione dei diversi argomenti.
 Prove scritte tradizionali: risoluzioni di esercizi e/o problemi di diverso grado di difficoltà
per verificare la capacità di applicazione.
 Quesiti a risposta breve e stesura di brevi relazioni: per verificare la capacità di
concettualizzazione
 Prove strutturate e semistrutturate: prove oggettive per controllare le conoscenze specifiche.
Le tipologie più utilizzate per queste prove, che gli studenti devono imparare a svolgere per
affrontare adeguatamente la terza prova dell’Esame di Stato, sono: quesiti vero/falso, quesiti
a scelta multipla, completamenti, corrispondenza.
VALUTAZIONE
La valutazione del processo formativo si articolerà in tre fasi:
1. Valutazione iniziale: fatta all’inizio dell’anno scolastico, consente al docente di rilevare i
requisiti di partenza degli studenti, attraverso test, questionari, esercizi per discipline o per
aree disciplinari, e di individuare le strategie da attivare per la sua azione educativa e
didattica.
2. Valutazione “in itinere”: tende a cogliere i livelli di apprendimento dei singoli, a controllare
l’efficacia delle procedure seguite, a verificare il raggiungimento degli obiettivi didattici
prefissati, a impostare attività di recupero e di sostegno delle situazioni di svantaggio e a
valorizzare, con attività di approfondimento, le eccellenze.
3. Valutazione finale: si esprime a fine trimestre e a fine pentamestre in scala decimale,
preceduta da un giudizio che tenga conto dei seguenti criteri:
 Conoscenza dei contenuti disciplinari ed applicazione dei medesimi nella soluzione di
problemi
 Possesso del linguaggio specifico
 Impegno, attenzione e motivazione allo studio
 Partecipazione al dialogo educativo-didattico
 Metodo di studio
 Confronto tra la situazione iniziale e quella finale per individuare la crescita culturale ed i
progressi raggiunti nel processo di formazione
 Capacità di analisi, sintesi e valutazione
 Capacità di approfondimento e di rielaborazione, anche a livello interdisciplinare
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione sia delle prove scritte che orali si utilizzerà la tabella allegata che tiene conto
delle conoscenze possedute, dell’ impegno profuso e del metodo di studio adottato e delle capacità
di applicazione, di esposizione e di rielaborazione.
MODALITA’ DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE
 Ricevimenti settimanali su richiesta delle famiglie e con appuntamento
 Convocazione straordinaria dei genitori per colloqui individuali in caso di comportamento
scorretto o di carenze gravi nella disciplina
 Comunicazioni telefoniche per assenze “ strategiche” in occasione di compiti in classe o di
interrogazioni
CLASSE I
DISCIPLINA:
FISICA
FINALITA’ DELLA DISCIPLINA AL PRIMO ANNO DI CORSO
La finalità della fisica è quella di far acquisire agli alunni un metodo che, partendo da situazioni reali ,
porta , attraverso la speculazione mentale e la verifica di laboratorio, all’interpretazione dei fenomeni
naturali . Più che alla conquista di una parte più o meno vasta dei suoi contenuti , essa tende alla
comprensione della logica dei suoi ragionamenti e quindi alla comprensione dei fenomeni. Lo studio
della fisica contribuisce, in primo luogo, a dare una cultura di base che ha stretti legami con le altre
discipline, in particolare con la chimica, le scienze della terra, biologia, la matematica, la filosofia.
Essa consente di comprendere e interpretare le informazioni che ci vengono dal mondo scientificotecnologico esterno alla scuola e concorre alla formazione, nel giovane, di un "modus operandi" che
trascende le finalità strettamente didattiche.
OBIETTIVI FORMATIVI
1. Acquisire una metodologia di studio e di lavoro;
2. Assunzione di un personale atteggiamento valutativo e riflessivo
3. Favorire lo sviluppo della propria personalità in tutte le dimensioni.
OBIETTIVI MINIMI COGNITIVI
 Conoscere gli argomenti limitatamente agli elementi fondamentali;
 Applicare le conoscenze in modo sostanzialmente corretto in situazioni semplici;
 Effettuare semplici operazioni di analisi e sintesi.
OBIETTIVI DIDATTICI
- conoscere i concetti di grandezze scalari e vettoriali
- saper operare con le grandezze fisiche
- conoscere la teoria della misura e degli errori
- riconoscere una legge fisica
- esprimere una grandezza in funzione di altre all’interno di una legge fisica
- saper osservare e descrivere le forze agenti su un corpo in equilibrio.
- conoscere i fluidi e il loro comportamento in presenza di forze agenti su di essi
- conoscere i concetti di velocità e di accelerazione
- conoscere i sistemi di riferimento
- descrivere il movimento attraverso le leggi
CONTENUTI:
NUCLEO 1 : LE GRANDEZZE
CONOSCENZE
-Definizione di grandezza fisica
- La misura delle grandezze
-Il sistema internazionale di
Unità
- Le unità di misura del S.I.
ABILITA’
- Calcolare la misura di una
grandezza
- Distinguere le diverse unità di
misura
-Usare correttamente le unità di
misura
NUCLEO 2 : STRUMENTI MATEMATICI
CONOSCENZE
ABILITA’
- I rapporti e le percentuali
-Applicare i rapporti e le
- La proporzionalità diretta e
percentuali in semplici
inversa
situazioni
-I grafici
-Modellizzare situazioni
COMPETENZE
- Saper calcolare una misura
- Saper distinguere le unità di
misura in relazione alle diverse
grandezze
-saper trasformare una unità
mediante i suoi multipli e
sottomultipli
COMPETENZE
-Saper applicare le relazioni di
proporzionalità diretta o inversa
in semplici situazioni
- Saper maneggiare le potenze
-Lettura di una formula e di un espresse da una legge
grafico
-Le potenze di 10 e le equazioni
NUCLEO 3: LA MISURA
CONOSCENZE
- Gli strumenti
- L’incertezza delle misure
- Il valor medio e l’incertezza
- L’incertezza delle misure
indirette
-Le cifre significative
-La notazione scientifica
NUCLEO 4 : LE FORZE
CONOSCENZE
- La misura delle forze
ABILITA’
- Descrivere gli strumenti e il
loro uso
-Utilizzare le strategie di
misura
- Utilizzare le cifre significative
e la notazione scientifica in
modo appropriato
del 10
-saper applicare le equazioni in
semplici contesti
COMPETENZE
-Sa Descrivere gli strumenti e
il loro uso
- Sa utilizzare le strategie di
misura
- Sa determinare le misure
usando cifre significative
ABILITA’
-Applicare i concetti di forza e
vettore
COMPETENZE
- Saper applicare i concetti di
misura
- Applicare le operazioni tra
forze
- Saper analizzare le situazioni
di composizione delle forze
- Utilizzare le conoscenze per
distinguere le forze
- Saper comporre le forze
usando le conoscenze sulle
operazioni coi vettori
-La somma delle forze
-I vettori
- Le operazioni coi vettori
- La forza peso e la massa
- Le forze d’attrito
-La forza elastica
NUCLEO 5: L’EQUILIBRIO DEI SOLIDI
CONOSCENZE
ABILITA’
- Il punto materiale e il corpo
-Utilizzare i concetti di punto
rigido
materiale e di corpo rigido
- l’equilibrio del punto materiale -Applicare adeguatamente le
-L’equilibrio sul piano inclinato forze per l’equilibrio
sotto l’effetto di più forze
-Analizzare il comportamento
- Il momento delle forze
di un corpo soggetto a più forze
-Le leve
su un piano inclinato
-Il baricentro
-Analizzare i diversi tipi di leve
NUCLEO 6: L’EQUILIBRIO DEI FLUIDI
CONOSCENZE
ABILITA’
- Solidi, liquidi e gas
-Analizzare le caratteristiche dei
- La pressione e la pressione nei corpi
liquidi
- Riconoscere e analizzare la
- La pressione della forza peso pressione nei liquidi
nei liquidi
-Riconoscere e descrivere il
-La spinta di Archimede
principio di Archimede
COMPETENZE
-Saper utilizzare i concetti di
punto materiale e di corpo
rigido
-Saper calcolare e applicare le
forze ad un corpo in situazione
di equilibrio su un piano
inclinato
- Saper analizzare il
comportamento dei diversi tipi
di leve calcolandone l’effetto
COMPETENZE
-Saper distinguere e analizzare i
diversi tipi di corpi
-Saper determinare la misura
della pressione della forza peso
nei liquidi
-Saper applicare il principio di
- La pressione atmosferica
- La misura della pressione
atmosferica
Archimede dandone la
valutazione
NUCLEO 7: LA VELOCITA’
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
-Il punto materiale in
- Utilizzare i sistemi di
-Saper costruire il grafico di un
movimento
riferimento per rappresentare il moto utilizzando i sistemi di
-I sistemi di riferimento
movimento
riferimento
-Il moto rettilineo
-Riconoscere i vari tipi di moto
La velocità media
e saperne dare una corretta
-Saper determinare le grandezze
-Calcolo della distanza e del
interpretazione
fisiche coinvolte nei vari tipi di
tempo
-Comprendere le leggi che
moto
-Il grafico spazio tempo
regolano i vari moti
-Saper matematizzare una
-Il moto rettilineo uniforme
semplice situazione di un corpo
-Calcolo della posizione e del
in movimento
tempo nel moto rettilineo
uniforme
-Grafici spazio-tempo
INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI PER SOSTEGNO/RECUPERO E
APPROFONDIMENTO
Ripresa dei contenuti non assimilati alternata all’esecuzione di esercizi di vario tipo (a scelta multipla,
vero/falso, di completamento), nonché di problemi articolati in più punti di diverso livello di difficoltà
che permettano di verificare diversi livello di apprendimento.
STRUMENTI DIDATTICI




Libro di testo
Lavagna
Dispense
Materiale di laboratorio
CRITERI METODOLOGICI
1) Impostazione metodologica basata sul coinvolgimento attivo degli alunni per accrescere
l’interesse, la partecipazione costruttiva e quindi l’assimilazione con minor sforzo dei vari argomenti.
2) Trattazione teorica dei contenuti accompagnata
 da numerosi esercizi volti a rafforzare l’acquisizione di padronanza e speditezza nei
calcoli, la capacità di scegliere i procedimenti più adatti, la consapevolezza delle
operazioni eseguite;
 da numerosi esempi e controesempi (nell’introduzione dei nuovi concetti) che ne
rafforzino la comprensione, mettano in luce i casi particolari e ne diano, ove possibile,
una visualizzazione grafica.
3) Impostazione didattica che renda possibile agganci e collegamenti interdisciplinari.
4) Cercare di inquadrare storicamente gli argomenti trattati con l’obiettivo di far comprendere
agli studenti quanto lungo e laborioso sia stato il travaglio di una determinata legge o teoria per
raggiungere la “perfezione”con cui appare.
METODOLOGIE DIDATTICHE
 Lezione frontale
 Dialogo costruttivo e cooperativo con gli alunni (didattica della matematica per problemi, con
l’attenzione alla ricerca e alla scoperta)
 Esercizi applicativi guidati
 Esercizi applicativi individuali
 Lavoro di gruppo
 Lettura guidata del libro di testo
 Attività di ricerca, anche con l’utilizzo di Internet
 Attività di recupero
 Attività di approfondimento
VERIFICA
Per la verifica dei risultati dell’apprendimento, a seconda delle circostanze e del tipo di obiettivi che si
vogliono verificare, si utilizzeranno:
 Verifiche orali: per verificare la capacità di esprimersi, di definire, di collegare, di cogliere
analogie e differenze. Durante tali verifiche verrà stimolato l’uso del linguaggio specifico al
fine di valutarne la padronanza e verranno chiarite eventuali inesattezze nella preparazione e
nell’esposizione dei diversi argomenti.
 Prove scritte tradizionali: risoluzioni di esercizi e/o problemi di diverso grado di difficoltà per
verificare la capacità di applicazione.
 Quesiti a risposta breve e stesura di brevi relazioni: per verificare la capacità di
concettualizzazione
 Prove strutturate e semistrutturate: prove oggettive per controllare le conoscenze specifiche.
Le tipologie più utilizzate per queste prove, che gli studenti devono imparare a svolgere per
affrontare adeguatamente la terza prova dell’Esame di Stato, sono: quesiti vero/falso, quesiti a
scelta multipla, completamenti, corrispondenza.
VALUTAZIONE
La valutazione del processo formativo si articolerà in tre fasi:
1. Valutazione iniziale: fatta all’inizio dell’anno scolastico, consente al docente di rilevare i
requisiti di partenza degli studenti, attraverso test, questionari, esercizi per discipline o per aree
disciplinari, e di individuare le strategie da attivare per la sua azione educativa e didattica.
2. Valutazione “in itinere”: tende a cogliere i livelli di apprendimento dei singoli, a controllare
l’efficacia delle procedure seguite, a verificare il raggiungimento degli obiettivi didattici
prefissati, a impostare attività di recupero e di sostegno delle situazioni di svantaggio e a
valorizzare, con attività di approfondimento, le eccellenze.
3. Valutazione finale: si esprime a fine trimestre e a fine pentamestre in scala decimale, preceduta
da un giudizio che tenga conto dei seguenti criteri:
 Conoscenza dei contenuti disciplinari ed applicazione dei medesimi nella soluzione di
problemi
 Possesso del linguaggio specifico
 Impegno, attenzione e motivazione allo studio
 Partecipazione al dialogo educativo-didattico
 Metodo di studio
 Confronto tra la situazione iniziale e quella finale per individuare la crescita culturale ed i
progressi raggiunti nel processo di formazione
 Capacità di analisi, sintesi e valutazione
 Capacità di approfondimento e di rielaborazione, anche a livello interdisciplinare
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione sia delle prove scritte che orali si utilizzerà la tabella allegata che tiene conto delle
conoscenze possedute, dell’impegno profuso, del metodo di studio adottato e delle capacità di
applicazione, di esposizione e di rielaborazione.
MODALITA’ DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE
 Ricevimenti settimanali su richiesta delle famiglie e con appuntamento
 Convocazione straordinaria dei genitori per colloqui individuali in caso di comportamento
scorretto o di carenze gravi nella disciplina
 Comunicazioni telefoniche per assenze “ strategiche” in occasione di compiti in classe o di
interrogazioni.
LICEO CLASSICO/LINGUISTICO/MUSICALE
PRIMO BIENNIO MATEMATICA
OBIETTIVI FORMATIVI
 sviluppare le capacità logiche ed intuitive;
 potenziare il ragionamento induttivo e deduttivo;
 sviluppare capacità di analisi e sintesi;
 individuare e applicare le procedure che consentono di affrontare situazioni
problematiche nel contesto quotidiano;
 imparare ad imparare;
 seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui;
 ricavare elementi di conoscenza da fonti diverse
ASSE MATEMATICO – COMPETENZE
M1 Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
.
rappresentandole anche sotto forma grafica
M2 Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
M3 Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
M4 Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.
OBIETTIVI COGNITIVI MINIMI (relativi a ciascuna competenza)
M1
Classe prima
Padronanza del calcolo in Q
Autonomia del calcolo letterale
Capacità di individuare gli elementi essenziali di un problema
M2
Conoscenza degli elementi geometrici fondamentali
Capacità di costruire figure geometriche con gli strumenti adeguati, seguendo l’indicazione
del testo
M3
Rappresentare i dati e le incognite del problema in forma grafica o tabellare
Individuare un’adeguata strategia per la risoluzione del problema
M4
Rappresentare graficamente classi di dati
Interpretare tabelle e grafici
Riconoscere una relazione tra variabili in termini di proporzionalità diretta o inversa
Classe seconda
M1
Capacità di applicare semplici regole del calcolo radicale
Autonomia dell’uso delle tecniche per la risoluzione algebrica di equazioni, disequazioni e
sistemi
M2 Conoscenza delle relazioni geometriche fondamentali
Capacità di costruire figure geometriche con gli strumenti adeguati, seguendo l’indicazione
del testo
M3 Individuare un’adeguata strategia per la risoluzione del problema
M4 Riconoscere una relazione fra variabili e rappresentarla attraverso una funzione
matematica
Elaborare e gestire un foglio elettronico per rappresentare in forma grafica i risultati dei
calcoli
eseguiti
PRIMO BIENNIO
LICEO LINGUISTICO/CLASSICO/MUSICALE
COMPETENZE
M1
M1 M3
CONOSCENZE
Gli insiemi numerici N, Z, Q;
rappresentazioni, operazioni,
ordinamento.
ABILITÀ/CAPACITÀ
Calcolare il valore di un’espressione nei diversi
insiemi numerici.
Calcolare potenze ed applicarne le proprietà.
Espressioni numeriche.
Trasformare numeri decimali e percentuali nelle
corrispondenti frazioni.
Insiemi ed operazioni con essi,
proposizioni e connettivi logici,
quantificatori.
Rappresentare un insieme.
Operare con gli insiemi.
Riconoscere e utilizzare i connettivi logici
M1 M3
Monomi, polinomi ed operazioni
con essi.
Prodotti notevoli.
Scomposizione in fattori
Utilizzare variabili per generalizzare.
Semplificare espressioni contenenti monomi e
polinomi.
Utilizzare le espressioni letterali per
rappresentare e risolvere un problema
Scomporre semplici polinomi
Risolvere equazioni di primo grado.
M1 M3
Equazioni di primo grado
Problemi.
Discutere semplici equazioni letterali.
Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio
algebrico e viceversa.
Utilizzare le equazioni per risolvere problemi.
M4
Relazioni e funzioni.
Il piano cartesiano e il concetto di
funzione.
M2 M3
Riconoscere il concetto di funzione nei diversi
ambiti in cui è applicato.
Rappresentare nel piano cartesiano il grafico di
una semplice funzione lineare
Associare ad una funzione una tabella, un
grafico, una rappresentazione analitica.
Gli enti fondamentali della
geometria e il significato dei
termini: assioma, teorema,
definizione.
Distinguere gli enti fondamentali della geometria
e utilizzare la terminologia e il simbolismo
relativi.
Il piano euclideo: relazioni tra
rette; congruenza di figure.
Disegnare figure geometriche con semplici
tecniche grafiche ed operative.
Trasformazioni geometriche
(traslazioni,rotazioni, simmetrie,
similitudini). Rette perpendicolari,
rette parallele.
Individuare le proprietà essenziali delle figure e
riconoscerle in situazioni concrete.
Teorema di Pitagora. Teoremi di
Euclide.
Teorema di Talete.
Riconoscere una isometria fra due figure e le
principali proprietà invarianti.
Applicare il teorema di Pitagora e riconoscere le
implicazioni nell’introduzione dei numeri
irrazionali
Sistemi lineari e loro risoluzione.
M1 M3 M4
Problemi.
Rette e sistemi.
Interpretare graficamente un sistema lineare di 2
equazioni in 2 incognite.
Risolvere sistemi lineari in 2 incognite con i vari
metodi.
Risolvere problemi che hanno come modello sistemi di
primo grado.
Numeri reali.
M1
Radicali quadratici ed operazioni
con essi.
Rappresentare un numero reale sulla retta dei reali e
saperlo approssimare.
Semplificare semplici espressioni irrazionali e
razionalizzare il risultato.
Risolvere equazioni di 2° grado.
M1 M3
Equazioni di 2° grado.
Risolvere disequazioni e sistemi di disequazioni
Disequazioni e sistemi di
disequazioni
Modellizzare e risolvere problemi utilizzando
equazioni e disequazioni.
Rappresentare la funzione f(x) = x2
I dati statistici.
Frequenza assoluta e relativa.
M4
Indici di posizione.
Indici di variabilità.
Nozione di probabilità.
Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di
dati.
Elaborare e gestire semplici calcoli attraverso un foglio
elettronico.
Elaborare e gestire un foglio elettronico per
rappresentare in forma grafica i risultati dei calcoli
eseguiti.
Calcolare la probabilità di un evento.
METODOLOGIA - VERIFICHE - VALUTAZIONE
Per quanto attiene alla scelta del metodo, tutti i docenti sono concordi che sia preferibile
presentare gli argomenti attraverso situazioni problematiche, da affrontare utilizzando conoscenze già
note, ovvero ricercandone di nuove, ciò per favorire anche l’attitudine alla ricerca.
Oltre al libro di testo ed al materiale d’uso, proprio della disciplina, saranno utilizzate le
attrezzature in dotazione all’Istituto.
Per quanto riguarda le verifiche, si stabilisce, in conformità a quanto concordato nel
dipartimento, di proporre in ogni trimestre almeno tre prove (scritte o orali), relativi agli argomenti
svolti, in . Le verifiche orali potranno essere di diverse tipologie: interrogazioni, domande da posto,
prove strutturate (quesiti del tipo vero/falso, quesiti a risposta multipla, esercizi di completamento) o
semistrutturate, esercitazioni di laboratorio.
La valutazione delle prove orali, espressa in decimi, sarà conseguenza del grado di
raggiungimento delle competenze, secondo l’allegata tabella unica generale di valutazione adottata
dall’Istituto.
Per la valutazione delle prove scritte si adotterà la griglia allegata.
I docenti ritengono di attuare il recupero metodologico attraverso:
f. lettura ed commento del libro di testo;
g. stimolare nell’alunno la capacità di schematizzare le informazioni ricevute;
h. suggerimenti per il potenziamento della capacità di memorizzazione;
i. utilizzo di mappe concettuali, per collegare i vari argomenti ;
j. particolare attenzione all’uso del linguaggio simbolico.
Nell’arco dell’intero anno scolastico le attività di recupero andranno regolarmente attuate nelle
ore curricolari, destinate a singoli o gruppi di alunni, ovvero a tutta la classe, secondo la necessità.
SECONDO BIENNIO MATEMATICA
OBIETTIVI FORMATIVI
L’obiettivo dell’azione didattica-educativa, secondo le Indicazioni nazionali, è quello di permettere
allo studente di concorrere e/o valorizzare pienamente il pieno sviluppo della propria persona, sia nel
relazionarsi correttamente agli altri, che nell’interagire positivamente con la realtà, attraverso
l’utilizzo di meccanismi mentali sempre più articolati. Quindi si perseguiranno i seguenti obiettivi:






acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile
saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline
curare l’esposizione orale imparando quindi ad esprimersi con proprietà di linguaggio
acquisire l’abitudine a ragionare, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni
essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di
comunicazione.
interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui
capacità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive,
nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare
ricerca, comunicare.
Il ruolo della disciplina, in questo contesto, è quello di mirare più che alla conquista di una parte più o
meno vasta dei suoi contenuti, alla comprensione della logica dei suoi ragionamenti e quindi alla
comprensione delle sue strutture interne: i contenuti risultano così implicati, per deduzione logica,
come una “piacevole applicazione”. Si concorrerà, quindi, all’acquisizione ed integrazione di quelle
competenze fondamentali, previste nelle Indicazioni nazionali, che permetteranno allo studente di
avere la possibilità effettiva di proseguire proficuamente il proprio percorso di istruzione:
 M1 Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandole
anche sotto forma grafica
 M2 Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
 M3 Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
 M4 Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico
In riferimento alle suddette competenze da acquisire, si definiscono i seguenti:
OBIETTIVI COGNITIVI MINIMI
 Conoscere gli argomenti limitatamente agli elementi fondamentali
 Applicare le conoscenze, in modo sostanzialmente corretto, in situazioni semplici
 Effettuare operazioni di analisi e sintesi corrette, ma non approfondite
L’acquisizione delle suddette competenze si realizza attraverso l’acquisizione di conoscenze teoriche e
abilità di tipo cognitivo e tecnico. La corrispondenza tra competenze, conoscenze e abilità è riportata
nei seguenti schemi:
CORRISPONDENZA TRA COMPETENZE, CONOSCENZE E ABILITA’ / CAPACITA’
SECONDO BIENNIO
LICEO LINGUISTICO/CLASSICO
COMPETENZE
CONOSCENZE
La divisione tra polinomi.
M1
La regola di Ruffini
La scomposizione in fattori
ABILITÀ/CAPACITÀ
Saper riconoscere la divisibilità tra due polinomi
Fattorizzare semplici polinomi
Saper risolvere un’equazione di secondo grado
incompleta o completa
Le equazioni di secondo grado
M1 M3
I sistemi di secondo grado
Modellizzare e risolvere problemi utilizzando
equazioni o sistemi.
I problemi di secondo grado
Risolvere disequazioni di secondo grado.
M1 M3
M2
Le disequazioni di secondo grado
La circonferenza e il cerchio
Le posizioni di una retta rispetto a
una circonferenza
Gli angoli al centro e alla
circonferenza
M1 M2 M3
La circonferenza
Risolvere graficamente nel piano cartesiano le
disequazioni di secondo grado
Disegnare figure geometriche con semplici
tecniche grafiche ed operative.
Individuare le proprietà essenziali delle figure e
riconoscerle in situazioni concrete.
Saper definire una conica come luogo
geometrico di punti, determinarne
l’equazione in casi semplici e saperne
disegnare il grafico
La parabola
L’ellisse
La funzione esponenziale
Le equazioni e le disequazioni
esponenziali
M1 M3 M4
La definizione di logaritmo e
proprietà
Saper riconoscere le posizioni reciproche di
una retta e della singola conica
Applicare le proprietà delle potenze e le proprietà
dei logaritmi
Rappresentare il grafico di funzioni esponenziali e
logaritmiche
La funzione logaritmica
Risolvere equazioni e disequazioni esponenziali
Le equazioni e disequazioni
logaritmiche
Risolvere equazioni e disequazioni logaritmiche
Le funzioni goniometriche
M1 M4
M1 M3
M4
Le formule goniometriche
Le equazioni goniometriche
elementari
I triangoli rettangoli
La probabilità di eventi
semplici secondo la concezione
statistica, soggettiva o
assiomatica
Conoscere e rappresentare graficamente le funzioni
seno, coseno, tangente
Risolvere una equazione goniometrica
Risolvere un triangolo rettangolo
Calcolare la probabilità di eventi semplici secondo
la concezione statistica, soggettiva o assiomatica
METODOLOGIE DIDATTICHE
 Lezione frontale
 Dialogo costruttivo e cooperativo con gli alunni (didattica della matematica per problemi, con
l’attenzione alla ricerca e alla scoperta)
 Esercizi applicativi guidati
 Esercizi applicativi individuali
 Lavoro di gruppo
 Lettura guidata del libro di testo
 Attività di ricerca, anche con l’utilizzo di Internet
 Attività di recupero
 Attività di approfondimento
CRITERI METODOLOGICI
5. Impostazione metodologica basata sul coinvolgimento attivo degli alunni per accrescere
l’interesse, la partecipazione costruttiva e quindi l’assimilazione con minor sforzo dei vari
argomenti.
6. Trattazione teorica dei contenuti accompagnata
 da esercizi volti a rafforzare la capacità di scegliere i procedimenti più adatti, la
consapevolezza delle operazioni eseguite;
 da numerosi esempi e controesempi (nell’introduzione dei nuovi concetti) che ne
rafforzino la comprensione e ne diano, ove possibile, una visualizzazione grafica.
7. Impostazione didattica che renda possibile agganci e collegamenti interdisciplinari.
STRUMENTI DIDATTICI
 Libro di testo
 Lavagna
 Dispense
 LIM
VERIFICA
Per la verifica dei risultati dell’apprendimento, a seconda delle circostanze e del tipo di obiettivi che si
vogliono verificare, si utilizzeranno:
 Verifiche orali: per verificare la capacità di esprimersi, di definire, di collegare, di cogliere
analogie e differenze.
 Prove scritte tradizionali: risoluzioni di esercizi e/o problemi di diverso grado di difficoltà per
verificare la capacità di applicazione.
 Quesiti a risposta breve e stesura di brevi relazioni: per verificare la capacità di
concettualizzazione
 Prove strutturate e semistrutturate: prove oggettive per controllare le conoscenze specifiche.
Le tipologie più utilizzate per queste prove, che gli studenti devono imparare a svolgere per
affrontare adeguatamente la terza prova dell’Esame di Stato, sono: quesiti vero/falso, quesiti a
scelta multipla, completamenti, corrispondenza.
Le verifiche effettuate sistematicamente consentiranno di monitorare il processo di insegnamentoapprendimento ed in particolare il grado di acquisizione degli obiettivi programmati, in modo da
apportare gli aggiustamenti necessari e, quindi, inserire ciascun allievo in attività adeguate alle proprie
necessità.
VALUTAZIONE
La valutazione del processo formativo si articolerà in tre fasi:
4. Valutazione iniziale: consente al docente di rilevare i requisiti di partenza degli studenti e di
individuare le strategie da attivare per la sua azione educativa-didattica
5. Valutazione in itinere: tende a cogliere i livelli di apprendimento dei singoli, a controllare
l’efficacia delle procedure seguite, a verificare il raggiungimento degli obiettivi didattici
prefissati, a impostare attività di recupero e/o sostegno e a valorizzare, con attività di
approfondimento, le eccellenze.
6. Valutazione finale: si esprime a fine trimestre ed a fine pentamestre in scala decimale e tiene
conto dei seguenti fattori:
 Conoscenza dei contenuti disciplinari ed applicazione dei medesimi nella soluzione di
problemi
 Impegno, attenzione e motivazione allo studio
 Partecipazione al dialogo educativo-didattico
 Metodo di studio
 Confronto tra la situazione iniziale e quella finale per individuare la crescita culturale
ed i progressi raggiunti nel processo di formazione
 Capacità di analisi, sintesi e valutazione
 Capacità di approfondimento e di rielaborazione, anche a livello interdisciplinare
Per la valutazione delle prove orali si utilizzerà la tabella allegata.
Per la valutazione delle prove scritte si utilizzerà la griglia allegata
QUINTO ANNO
OBIETTIVI FORMATIVI



Acquisire una metodologia di studio e di lavoro;
Assumere un personale atteggiamento valutativo, riflessivo e critico:
Favorire lo sviluppo della propria personalità in tutte le dimensioni.
OBIETTIVI COGNITIVI MINIMI

fondamentali;

in situazioni semplici;

approfondite.
Conoscere gli argomenti limitatamente agli elementi
Applicare le conoscenze in modo sostanzialmente corretto
Effettuare operazioni di analisi e sintesi corrette ma non
OBIETTIVI DIDATTICI

utilizzare un linguaggio chiaro e rigoroso;

classificare le funzioni;

aver acquisito il concetto di limite;

saper collegare proprietà enunciate in modo formale con l'espressione analitica e la
rappresentazione grafica della funzione;

comprendere il significato degli elementi fondamentali dell'analisi e le loro applicazioni alla
geometria e alla fisica;

risolvere con lo strumento più adeguato una questione matematica;

studiare i rapporti quantitativi fra i diversi fenomeni e i diversi aspetti di un problema
matematico, cercando il legame esistente fra le variabili che li caratterizzano;
CORRISPONDENZA TRA COMPETENZE, CONOSCENZE E ABILITA’ / CAPACITA’
QUINTO ANNO
LICEO LINGUISTICO/CLASSICO
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITÀ/CAPACITÀ
Stabilire se una funzione è invertibile , pari,
dispari , crescente, decrescente, periodica
M1 M3
Le funzioni reali di variabile
reale
Le proprietà delle funzioni
M1 M3
M1 M3
Concetto di limite
Nozione di limite finito o
infinito
Definizione di asintoto
verticale e orizzontale
Limiti notevoli e forme
indeterminate
Infiniti e infinitesimi
Concetto di rapporto
incrementale
Concetto di derivata e suo
significato geometrico
Concetto di derivata di ordine
superiore al primo
I teoremi del calcolo
differenziale
M1 M3
M1 M3
Utilizzare le equazioni e le disequazioni per
la determinazione del campo di esistenza e
per lo studio del segno di una funzione.
Calcolare semplici limiti di funzione
Stabilire se il grafico di una funzione ha
asintoti verticali o orizzontali.
Risoluzione di alcune forme indeterminate.
Riconoscere quando una funzione è
derivabile
Riconoscere graficamente i diversi casi di
non derivabilità
Calcolare le derivate delle funzioni ottenute
da quelle elementari
I massimi ed i minimi relativi
ed assoluti
La concavità ed i punti di flesso Disegnare il grafico di una funzione
Lo studio di funzione
La primitiva di una funzione e
l’integrale indefinito
Applicare le regole di derivazione per
individuare la primitiva di una funzione
L’integrale definito ed il
teorema fondamentale del
calcolo integrale
Calcolare l’area di una figura piana
METODOLOGIE DIDATTICHE
 Lezione frontale
 Dialogo costruttivo e cooperativo con gli alunni (didattica della matematica per problemi, con
l’attenzione alla ricerca e alla scoperta)
 Esercizi applicativi guidati
 Esercizi applicativi individuali
 Lavoro di gruppo
 Lettura guidata del libro di testo
 Attività di ricerca, anche con l’utilizzo di Internet
 Attività di recupero
 Attività di approfondimento
CRITERI METODOLOGICI
9. Impostazione metodologica basata sul coinvolgimento attivo degli alunni per accrescere
l’interesse, la partecipazione costruttiva e quindi l’assimilazione con minor sforzo dei vari
argomenti.
10. Trattazione teorica dei contenuti accompagnata
 da numerosi esercizi volti a rafforzare l’acquisizione di padronanza e speditezza nei
calcoli, la capacità di scegliere i procedimenti più adatti, la consapevolezza delle
operazioni eseguite;
 da numerosi esempi e controesempi (nell’introduzione dei nuovi concetti) che ne
rafforzino la comprensione, mettano in luce i casi particolari e ne diano, ove possibile,
una visualizzazione grafica.
11. Impostazione didattica che renda possibile agganci e collegamenti interdisciplinari.
12. Cercare di inquadrare storicamente gli argomenti trattati con l’obiettivo di far comprendere
agli studenti quanto lungo e laborioso sia stato il travaglio di una determinata legge o teoria per
raggiungere la “perfezione”con cui appare.
MODALITA’ DI SOSTEGNO/RECUPERO
Ripresa dei contenuti non assimilati alternata all’esecuzione di esercizi di vario tipo (a scelta multipla,
vero/falso, di completamento), nonché di problemi articolati in più punti di diverso livello di difficoltà
che permettano di verificare diversi livelli di apprendimento.
STRUMENTI DIDATTICI
 Libro di testo
 Lavagna
 Supporti multimediali
VERIFICA
Per la verifica dei risultati dell’apprendimento, a seconda delle circostanze e del tipo di obiettivi che si
vogliono verificare, si utilizzeranno:
 Verifiche orali: per verificare la capacità di esprimersi, di definire, di collegare, di cogliere
analogie e differenze. Durante tali verifiche verrà stimolato l’uso del linguaggio specifico al
fine di valutarne la padronanza e verranno chiarite eventuali inesattezze nella preparazione e
nell’esposizione dei diversi argomenti.
 Prove scritte tradizionali: risoluzioni di esercizi e/o problemi di diverso grado di difficoltà per
verificare la capacità di applicazione.
 Quesiti a risposta breve e stesura di brevi relazioni: per verificare la capacità di
concettualizzazione
 Prove strutturate e semistrutturate: prove oggettive per controllare le conoscenze specifiche.
Le tipologie più utilizzate per queste prove, che gli studenti devono imparare a svolgere per
affrontare adeguatamente la terza prova dell’Esame di Stato, sono: quesiti vero/falso, quesiti a
scelta multipla, completamenti, corrispondenza.
VALUTAZIONE
La valutazione del processo formativo si articolerà in tre fasi:
7. Valutazione iniziale: consente al docente di rilevare i requisiti di partenza degli studenti e di
individuare le strategie da attivare per la sua azione educativa-didattica
8. Valutazione in itinere: tende a cogliere i livelli di apprendimento dei singoli, a controllare
l’efficacia delle procedure seguite, a verificare il raggiungimento degli obiettivi didattici
prefissati, a impostare attività di recupero e/o sostegno e a valorizzare, con attività di
approfondimento, le eccellenze.
9. Valutazione trimestrale-pentamestrale: si esprime in scala decimale e tiene conto dei seguenti
fattori
 Conoscenza dei contenuti disciplinari ed applicazione dei medesimi nella soluzione di
problemi
 Possesso del linguaggio specifico
 Impegno, attenzione e motivazione allo studio
 Partecipazione al dialogo educativo-didattico
 Metodo di studio
 Confronto tra la situazione iniziale e quella finale per individuare la crescita culturale
ed i progressi raggiunti nel processo di formazione
 Capacità di analisi, sintesi e valutazione
Per la valutazione delle prove orali si utilizzerà la tabella allegata.
Per la valutazione delle prove scritte si utilizzerà la griglia allegata.
TABELLA DI VALUTAZIONE:
CONOSCENZE
definizioni, formule,
regole, teoremi
COMPETENZE
organizzazione dei contenuti, uso
della terminologia e della
simbologia
MATEMATICA E FISICA
CAPACITA’/ABILITA’
di rielaborazione, di
applicazione, di deduzione
Rifiuta la verifica,
consegna in bianco gli
elaborati
VOTO
(V)
2
Mancanza di
conoscenze basilari
Non è in grado di organizzare i
contenuti, uso improprio della
terminologia e simbologia
Non riesce ad applicare le
conoscenze e commette
gravi errori
2 v 3
< ≤
Conoscenza degli
elementi essenziali
molto frammentaria e
Organizza i contenuti in modo
disorganico, uso improprio della
terminologia e simbologia
Applicazione incerta, errori
(di calcolo e/ o concettuali)
nell’esecuzione di compiti
3 v 4
< ≤
lacunosa
Conoscenza parziale
e/o superficiale degli
elementi essenziali
Mostra incertezze nella gestione
delle procedure risolutive. Uso
impreciso della terminologia e
simbologia
Conoscenze essenziali,
ma confuse
È in grado di individuare le
giuste procedure, ma in maniera
imprecisa e meccanica. Uso
confuso della terminologia e
simbologia
Conoscenza degli
elementi essenziali
Organizza i contenuti in modo
sostanzialmente corretto. Utilizza
in modo appropriato la
terminologia e simbologia
Complete
Complete e
approfondite
Complete, sicure ed
approfondite
Complete, sicure,
ampliate e
personalizzate
Organizza i contenuti in modo
coerente. Utilizza in modo
appropriato e sicuro la
terminologia e simbologia
Organizza i contenuti in modo
logico e coerente, individua la
strategia risolutiva idonea.
Padroneggia la simbologia e la
terminologia
Contestualizza le conoscenze e le
organizza in modo logico e
coerente, individua l’efficacia
della strategia risolutiva.
Padroneggia la simbologia e la
terminologia
Evidenzia padronanza e
disinvoltura nell’individuare la
strategia risolutiva più efficace e
nell’applicarla in modo rapido,
ma chiaro, logico e coerente.
Possiede un linguaggio
appropriato, fluido e rigoroso
semplici
Applica le conoscenze
acquisite in modo ripetitivo,
errori (di calcolo e/o di
applicazione delle regole)
nell’esecuzione di compiti
semplici
Applica le conoscenze
acquisite in modo generico
con omissione di alcuni
passaggi essenziali
5<v<6
Applica correttamente le
conoscenze acquisite ed
esegue compiti semplici
senza commettere errori
concettuali
Applica correttamente i
procedimenti. Rielabora i
contenuti.
6<v 7
≤
Rielabora in modo
autonomo le conoscenze,
esegue compiti complessi
7<v 8
≤
Rielabora autonomamente le
conoscenze, deduce e esegue
compiti complessi
Rielaborazione dei contenuti
pienamente autonoma,
personale e critica; assoluta
padronanza nell’effettuare
collegamenti sia in ambito
disciplinare che
pluridisciplinare
Griglia per la correzione e valutazione delle prove scritte di matematica
Indicatori
CONOSCENZA
4<v≤5
Livelli
 limitata
 lacunosa
di regole e principi
 superficiale
 essenziale
 completa
 completa e approfondita
 ampliata
COMPETENZE
 limitate
 disorganizzate
Applicazione di regole e
 incerte
principi, organizzazione di
 adeguate
procedure risolutive, precisione
 complete
Punti
0,5
0,75
1
1,25
1,5
1,75
2
1,5
2
2,5
3
3,5
6
8<v 9
≤
9<v≤10
ed esattezza nel calcolo.
CAPACITÁ
Individuazione di risoluzioni
appropriate, originali e/o
matematicamente più valide









complete ed efficaci
rigorose
molto limitate
limitate
parziali
adeguate
puntuali
autonome
critiche
4
5
1
1,25
1,5
1,75
2
2,25
3
Osservazione: tutte le prove di verifica saranno valutate tenendo conto dei tre indicatori della griglia
(conoscenze, competenze e capacità) anche se non sempre espressi in modo esplicito. La verifica
consegnata in bianco viene valutata 2 (due).
Liceo Scientifico – SCIENZE APPLICATE
Dipartimento Matematica: Informatica
A. S. 2016/2017
FINALITA’
Le finalità di questo corso prevedono, oltre alla formazione culturale degli studenti, l’acquisizione
da parte degli stessi di quelle conoscenze base che garantiranno agli alunni un bagaglio di
competenze tali che permetterà loro, in futuro, un agevole inserimento nell’ambito sociale e nel
mondo del lavoro .
OBIETTIVI TRASVERSALI
Migliorare il metodo di studio; saper riutilizzare le informazioni apprese in contesti differenti; saper
lavorare in gruppo in modo costruttivo su semplici progetti; rispettare regole e relazioni; sapersi
orientare nel contesto socio ambientale; sviluppare le abilità espressive; saper utilizzare strumenti
operativi;essere in grado di interagire con culture diverse.
METODOLOGIE
Alla tradizionale lezione frontale, articolata attraverso le fasi della definizione del tema,
dall’esposizione dei contenuti e dall’esercitazione e/o della discussione di casi pratici, si
affiancheranno altri metodi come:
La lezione interattiva o partecipata, utilizzata per stimolare la partecipazione attiva e
l’interesse degli studenti e per facilitarne la comprensione dei concetti teorici;
Il lavoro di gruppo svolto sotto la supervisione dell’insegnante allo scopo di abituare gli
allievi ad interagire tra loro
Il problem solving utilizzato per superare la tradizionale lezione frontale, ponendo
l’argomento in chiave problematica e sollecitando proposte di soluzioni. Lo scopo del metodo
è di creare negli studenti una forte tensione cognitiva che li coinvolga, li stimoli e li interessi.
In questo modo si potenzia la capacità di analizzare i dati, di risolvere problemi, di pervenire
al possesso di conoscenze, partendo da una situazioni concrete non ancora organizzate né
ordinate.
Realizzare il percorso di apprendimento per contenuti attraverso collegamenti tra essi
quando è possibile, in modo tale da rendere più significativo l’apprendimento degli argomenti
che potrebbero essere incomprensibili parzialmente o totalmente.
 Flipped classroom quale metodologia innovativa.
In ogni caso sarà indispensabile mantenere sempre viva l’attenzione degli allievi, coinvolgerli
creando sempre un clima positivo e stimolante, effettuare riepiloghi all’inizio e alla fine di ogni
unità didattica per verificare e consolidare l’apprendimento, favorire la discussione ed il
confronto stimolando tutti gli allievi a dare il loro parere su un argomento senza condizionarne
il pensiero
METODI E CRITERI DI VALUTAZIONE
Coerentemente con l’impostazione metodologica proposta, le verifiche degli obiettivi raggiunti
saranno accertate mediante una serie di strumenti diversificati. In definitiva, la preparazione
conseguita dagli studenti sarà esaminata attraverso:





Prove non strutturate(compiti in classe,interrogazioni di tipo tradizionale)
Prove strutturate(scelte multiple, completamenti,corrispondenze)
Prove semi-strutturate(vero-falso;ricerca di errori)
Verifiche orali brevi
Attività di laboratorio e/o di gruppo
Non si privilegerà nessuna delle tre metodologie in quanto ciascuna ha pregi e difetti. Le verifiche
saranno sia di tipo formativo, per ottenere informazioni sul processo di insegnamento/apprendi
mento, sia di tipo sommativo per accertare le conoscenze e le capacità acquisite sui vari moduli
didattici.
I criteri di valutazione terranno conto di diversi fattori quali:





il livello di conoscenza dei contenuti del programma svolto
l’assimilazione dei concetti e dei principi esposti nel corso delle interrogazioni
l’acquisizione di un linguaggio corretto ed appropriato
la continuità nello studio e nella frequenza dei corsi
la partecipazione attenta ed attiva alle lezioni
ATTIVITA’ DI SOSTEGNO E INTEGRAZIONE
Nella programmazione di questo corso, sono previste anche delle opportune strategie di
consolidamento delle conoscenze acquisite, ed eventualmente, ove necessario, anche di sostegno.
A tale riguardo infatti, saranno effettuate delle lezioni specifiche per poter ripetere o approfondire ,a
richiesta da parte degli studenti, quegli argomenti che siano risultati piuttosto ostici e/o di difficile
assimilazione.
PRIMO ANNO :
OBIETTIVI COGNITIVI ED EDUCATIVI
Gli obiettivi cognitivi che si intendono conseguire si possono così riassumere:
1.
2.
3.
4.
Conoscenza delle caratteristiche e della struttura di un elaboratore elettronico.
Conoscenza ed utilizzo del sistema operativo Windows
Conoscenza della rappresentazione dei dati
Conoscenza dei concetti base di reti ,Office Automation:Excel, Power Point e Word;
OBIETTIVI MINIMI
In particolare, gli alunni devono, per l’ammissione alla classe successiva, conoscere i concetti base
dell’I.T., la struttura di un elaboratore elettronico, la rappresentazione dei dati e saper utilizzare, in
modo generale,i software applicativi di Microsoft Office in particolare EXCEL.
TESTI ADOTTATI
Testo in adozione
Programmazione
MODULO 1 STRUTTURA SISTEMA DI ELABORAZIONE
 Terminologia di base e Introduzione modello
U.D. 1 Unità Centrale di Elaborazione: La C.P.U.
U.D. 2 Le Memorie:
U.D. 2.1 La R.A.M
U.D. 2.2 La Memoria di Massa
U.D. 3 Dispositivi di input e di output:
U.D. 4
Il collegamento delle
periferiche
MODULO 2 SOFTWARE DI BASE
 Introduzione
U.D. 1Il Software
U.D.
2 Il Sistema Operativo U.D. 2.1
Funzionalità del S.O. U.D. 2.2
Cartelle e file.
U.D. 2.3 La Gestione delle Stampanti.
U.D. 2.4 Lavorare in rete.
MODULO. 3 DATO E INFORMAZIONE

Introduzione e Classificazione dei dati
U.D. 1 DATO NUMERICO E SISTEMI DI NUMERAZIONE.
U.D. 2 DATO ALFANUMERICO.
U.D. 3 OPERATORI.
MODULO 4 SOFTWARE APPLICATIVO
U.D. 1 IL FOGLIO ELETTRONICO
U.D. 2 WORD
MODULO 5 LA COMUNICAZIONE IN RETE
U.D. 1 RETI,WEB E COMUNICAZIONE
MODULO 6 PRESENTAZIONI MULTIMEDIALI
U.D. 5 POWER POINT
Laboratorio:Esercitazioni su attività assegnate
NUCLEI FONDAMENTALI DI CONOSCENZE
I TRIMESTRE
Classi prime:
Terminologia di base dell I.T. e
struttura di un sistema di
elaborazione
Conoscenze
Struttura di un sistema
di Elaborazione e sue
Rappresentazione dei dati e
concetto di Informazione
Conoscere
Excel,Power
Point,Word
II TRIMESTRE
Studio delle caratteristiche di
un
S.E. e dei parametri che ne
individuano
le
proprietà
implicite ed esplicite HW e SW.
La
rappresentazione
dell’
Informa zione e le operazioni
con essa.
Abilità
Individuare gli elementi di
un S.E.
Trasformare e/o rappresentare
i dati con i sistemi di
numerazione
e
la
loro
rappresentazione in virgola
mobile. utilizzare un foglio
Saper
Excel e le sue funzionalità per
la
rappresentazione
di
osservazioni di esperimenti
fisici o matematici e gli
strumenti per la presentazione
dei risultati.
III
TRIMESTRE
Concetti sulle reti e
le principali
applicazioni.
Software e
funzionalità per
Office Automation
(Excel, Power
Point,Word)
Competenza
Classificare un S.E. in base
alle sue caratteristiche HW e
Rappresentare e trattare
l’Informazione attraverso le
diverse modalità apprese
Rappresentare qualsiasi tipo
di dato e/o fenomeno con le
funzionalità
di
Excel
presentando le basi teoriche e
i risultati ottenuti.