PROGRAMMA E RAZIONALE appr prescr

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APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA
Riflessioni ed Opportunità
MANFREDONIA – Regio Hotel Manfredi
19 Novembre 2016
PROGRAMMA
Ore 8,30-9,00: Registrazione dei partecipanti, assegnazione dei gruppi di
lavoro, Presentazione del corso, compilazione del pre-test.
I SESSIONE: Stato dell’appropriatezza - ( Giorgio Ciccarelli animatore di
formazione)
Ore 9,00 – 10,00: Stato dell’arte dell’appropriatezza - Dott. Teresa Cazzato
Ore 10,00 - 10,15: Confronto dibattito tra pubblico ed esperto guidato da un
conduttore
Ore 10,15 – 11,15: L’appropriatezza: le due facce della medaglia - Dott.
Teresa Cazzato
Ore 11,15 – 11,30: Confronto dibattito tra pubblico ed esperto guidato da un
conduttore
Ore 11,30 – 12,30: Riflessioni sul decreto legge dell’appropriatezza
prescrittiva delle prestazioni pubblicato il 20 Gennaio 2016: applicabilità e
criticità
Ore 12,30 – 12,45: Confronto dibattito tra pubblico ed esperto guidato da un
conduttore
Ore 12,45 – 13,45: Analisi del profilo prescrittivo dei Pediatri di Libera Scelta
di Foggia e Provincia – Dott. Alessandra Pepe
Ore 13,45 – 14,00: Confronto dibattito tra pubblico ed esperto guidato da un
conduttore
II SESSIONE: Dalla teoria alla pratica - (Giorgio Ciccarelli animatore di
formazione)
Ore 14,00 – 15,15: Lavoro a piccoli gruppi di casi clinici: “Dalla teoria alla
pratica” con produzione di rapporto finale da discutere con l’esperto
Ore 15,15 – 16,15: Strumenti di misura dell’appropriatezza prescrittiva –
Dott. Teresa Cazzato
Ore 16,15 – 16.30: Confronto dibattito tra pubblico ed esperto guidato da un
conduttore
Ore 16.30 – 17.00: Compilazione del Post-test, conclusione lavori con il
commento finale dei docenti e dell’animatore.
Razionale del Corso:
L’idea di appropriatezza in sanità è stata inizialmente esplicitata in un editoriale del British
Medical Journal (1994; 308: 218-19) dal titolo “Appropriateness: the next frontier”, che la
voleva proporre per orientare le scelte di amministratori e clinici. Da allora, in poco tempo,
è divenuta una specie di parola d’ordine per gli amministratori che volevano risolvere la
crescente crisi finanziaria della sanità. Occorre sottolineare che vi è una differenza
sostanziale tra l’appropriatezza organizzativa e quella clinica, oltre a considerare ulteriori
voci come l’appropriatezza temporale, professionale e prescrittiva. Quest’ultima nasce dalla
esigenza di coniugare l’efficacia delle cure con le risorse disponibili, rendendole in tal modo
accessibili a tutti. E’ quindi una ricerca delle migliori modalità per ottimizzare le risorse, per
garantire ad ogni assistito la terapia adeguata nella dose, forma e tempi opportuni, anche
se questo aspetto è vissuto, applicato e concepito in maniera diversa a seconda dell’angolo
di osservazione, da parte del clinico e dell’azienda sanitaria. Questo non significa che non
ci possa essere un punto di incontro. Perciò, essendo il tema dell’appropriatezza
prescrittiva sempre al centro dell’attenzione degli amministratori pubblici e dei tecnici che
operano nel settore Sanità, la normativa nazionale e regionale è sempre in evoluzione e si
occupa puntualmente dell’utilizzo appropriato delle risorse. Non si può prescindere dal
fatto che l’appropriatezza si basa sulle migliori evidenze scientifiche e deriva da un altro
concetto che è quello della qualità. In questi ultimi tempi visto le sempre ridotte risorse a
disposizione del medico e dell’azienda è stato varato un ulteriore decreto che legifera le
condizioni di erogabilità di alcune particolari prestazioni diagnostiche, prescrittive
eterapeutiche. Questa circostanza ha stimolato questo gruppo di pediatri a riflettere
collegialmente sull’argomento confrontandosi sia dal punto di vista quantitativo e
qualitativo mettendo a confronto i dati locali, le evidenze scientifiche, le esigenze del
paziente, le criticità e le conoscenze del medico proscrittore. Ricordiamo che il Codice di
Deontologia Medica, al capo IV, art. 12 recita testualmente: “Le prescrizioni e i trattamenti
devono essere ispirati ad aggiornate e sperimentate ad acquisizioni scientifiche anche al
fine dell’uso appropriato delle risorse, sempre perseguendo il beneficio del paziente.
In tale contesto, è chiamato a svolgere un ruolo chiave il pediatra di famiglia.