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18 novembre 2016 delle ore 07:03
Fino al 21.XI.2016
Sylvia Plachy, Looking back while going forward
Magazzini Fotografici, Napoli
Un'attenta selezione di ventinove immagini a
colore e in bianco e nero, per la mostra di Sylvia
Plachy (1943) – nata in Ungheria ma
statunitense d’adozione, dopo la fuga da
Budapest avvenuta in seguito alla Rivoluzione
del 1956 – allestita presso i Magazzini
Fotografici, un contesto fervente per le proposte
di un certo rilievo. La personale, a cura di
Roberta Fuorvia e Yvonne De Rosa, esalta la
carriera della fotografa, con un percorso
accurato di ritratti intimi, scattati durante la
messa in opera di una spontaneità visibile e reale
per i personaggi inquadrati. Le figure sono tratte
dal suo fortunato percorso artistico, un
itinerario di volti, molti dei quali noti,
appartenenti cioè a un immaginario popolare di
divi e icone, personalità fotografate già migliaia
di volte. Sylvia Plachy è riuscita senz'altro a
caratterizzare singolarmente la sua popolazione
fotografica, applicandovi un gusto punk
fortemente qualificante. Emergono figure come
Pedro Almodovar, Adrien Brody, Michelangelo
Antonioni, Tom Waits, individui che appaiono
inquieti e, al contempo, perplessi, colti come in
un'interrogazione, come a dire "chi sei tu che
mi guardi?". La stessa Plachy ha dichiarato di
aver fatto molto affidamento «sull’osservazione
silenziosa di ciò che mi accadeva intorno», un
principio naturalmente ovvio per un fotografo,
tuttavia difficile da perseguire fino al limite
ultimo della sparizione.
è stata anche la linea guida del workshop curato
per l'occasione dai Magazzini Fotografici, con
una tre giorni dedicata all’approccio sensibile
di Sylvia Plachy.
Elvira Buonocore mostra visitata giovedì 27
ottobre
Dal 26 ottobre al 21 novembre 2016 Sylvia
Plachy, Looking back while going forward
Magazzini Fotografici Largo Proprio D’Avellino,
4 – 80138, Napoli Orari: su appuntamento Info:
[email protected] – 3386403215
Non scompaiono la mano e l'obiettivo ma la
resa è attraente e Plachy riesce a tenere viva
quell'attrattiva ben oltre la curiosità ambigua di
vedere un personaggio pubblico in una posa
impropriamente definibile come privata. Andy
Warhol, Dario Fo e Franca Rame, Donald
Trump, elementi rappresentativi di contesti
diversi, sono raccolti da una meccanica che
amalgama i singoli, li impasta nuovamente e li
rimette in circolo con un altro abito. Plachy, in
qualche modo, infila il dito negli ingranaggi di
questa meccanica, sorvola sulle ragioni delle
apparenze e scatta quando è pronta. L'artista
non si preoccupa della tecnica ma, come
sottolineano le curatrici, «concentra il lavoro su
quel quid che va oltre la pulizia dell’immagine
e che anzi cade piacevolmente nell’errore e
nelle sporcature». "Looking back while going
forward" prevede inevitabilmente uno sguardo
all'indietro, l'applicazione di una tecnica
incentrata sul passo falso, per un toccante
traballamento nel medium fotografico. E questa
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