autismo, 14 le proiezioni

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“In alto mare” docufilm sardo sull’autismo, 14 le proiezioni
Cagliari. L’autismo, raccontato con gli occhi di chi lo vive quotidianamente, attraverso la
lente di ingrandimento di un viaggio. Questo il tema toccato da IN ALTO MARE, l’ultimo lavoro
firmato da Gabriele Meloni e Marco Spanu che verrà presentato in anteprima oggi giovedì 17
novembre alle 18 a Oristano presso il Centro Servizi Culturali UNLA.
Il film-documentario, che racconta l’esperienza di quattro famiglie con i rispettivi figli con
autismo – Marco, Federico, Angelica e Danilo – a bordo di una nave da crociera, nasce dalla
collaborazione di tre associazioni che operano in Sardegna: Diversamente Onlus, costituita da
familiari di persone affette da autismo, Inmediazione, che si occupa di cinema e teatro nel
sociale, e Marraiafura, che si occupa di partecipazione e sostenibilità.
Obiettivo del progetto la diffusione di una maggiore consapevolezza sull’autismo attraverso il
coinvolgimento delle associazioni europee di settore in un tour di proiezioni. Quella di
Oristano è infatti solo la prima delle 14 in programma nei prossimi mesi tra lItalia e il
resto d’Europa, 6 delle quali già fissate: il 26 novembre sarà la volta di Torino mentre il 2
dicembre si tornerà sull’isola con Sassari, il 9 dicembre con Cagliari, il 14 dicembre con
Mogoro per poi volare a Barcellona il 17 dicembre.
La troupe, composta da Gabriele Meloni (regista, operatore di camera, montatore), Marco
Spanu (regista, fonico), Micaela Cauterucci (operatore di camera) e Giorgio
Marturana(fotografo di scena) ha infatti seguito giorno per giorno la vita delle famiglie a
bordo della nave per testimoniare come sia possibile affrontare con chi soffre di questo
disturbo anche esperienze apparentemente complesse come una crociera, mettendo in luce quasi
come un “grande fratello” i tanti momenti di fragilità ma anche di profonda intimità che
queste famiglie vivono quotidianamente.
“Realizzare questo documentario è stato molto impegnativo, sia dal punto di vista operativo
che emotivo – racconta Gabriele Meloni, uno dei due registi – come sappiamo i finanziamenti
nel nostro settore non sono tantissimi e la campagna di crowdfunding non ha purtroppo
raggiunto l’obiettivo sperato, ma grazie al contributo della Fondazione di Sardegna è stato
possibile ultimare le fasi di post-produzione e successiva distribuzione di questo
documentario, un’esperienza unica che ci ha toccati nel profondo. Solo chi ha l’opportunità di
vivere a stretto contatto con chi soffre di questo disturbo può comprendere la forza di queste
famiglie e l’amore che le tiene unite”.
La realizzazione del film è stata finanziata in parte anche dall’associazione Diversamente
Onlus, di cui fanno parte tutti i protagonisti e in parte dai 100 sostenitori che hanno
aderito alla campagna di crowdfunding condotta lo scorso anno sulla piattaforma indiegogo.