Il Sole 24 Ore Mercoledì 16 Novembre 2016 ­ N. 315

Norme e tributi

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LAVORO

Extra­Ue.

Chiarimento nel Dlgs di recepimento della direttiva Ue

Stagionali stranieri solo per l’agricoltura e il turistico-alberghiero

Semplificato il rinnovo dei permessi pluriennali

Marco Noci

p L’ingresso  di 

l a v o r a t o r i  stranieri  stagionali

 riguar­ derà solo 

agricoltura

 e

 turistico­ alberghiero

.

A chiarirlo è il Decreto legisla­ tivo 29 ottobre 2016, n. 203, di at­ tuazione della Direttiva 2014/36/ UE, il quale determina le condi­ zioni di ingresso e di soggiorno  per lavoro stagionale dei cittadi­ ni stranieri e definisce i diritti dei medesimi lavoratori. La diretti­ va, a sua volta, intende contribui­ re all’attuazione della strategia  “Europa 2020” e ad una gestione  efficace dei flussi migratori.  Il decreto legislativo, pubblica­ to sulla Gazzetta Ufficiale n. 262  del 9 novembre 2016, semplifica  ed accelera le procedure relative  all’utilizzo di lavoratori extra Ue  nell’ambito dei settori agricolo e  turistico/alberghiero.

Il testo normativo introduce mo­ difiche agli articoli 5, comma 3­ter, e 24 del Decreto legislativo 25 luglio  1998, n. 286 (Testo Unico Immigra­ zione) e abroga gli articoli 38 e 38 bis del relativo regolamento di attua­ zione (decreto del Presidente della  Repubblica 31 agosto 1999, n. 394).

Duplice l’obiettivo della rifor­ ma: da un lato, consentire ai datori di lavoro di soddisfare il proprio  fabbisogno di manodopera stagio­ nale e, dall’altro garantire che i la­ voratori stagionali non siano im­ propriamente utilizzati per altra  tipologia di lavoro.

Con le nuove norme si rende, in primo luogo, più semplice il rila­ scio dei permessi pluriennali all’in­ gresso, laddove, trattandosi di im­ pieghi ripetitivi, allo straniero che  dimostra di essere venuto in Italia  almeno una volta nei cinque anni  precedenti (e non più due anni co­ me in precedenza) per prestare la­ voro stagionale, può essere rila­ sciato  un  permesso  pluriennale  con indicazione del periodo di vali­ dità per ciascun anno.

Vengono, inoltre, modificate le condizioni della sistemazione alloggiativa soprattutto nell’ipo­ tesi in cui questa è fornita dal da­ tore di lavoro.  Il datore di lavoro, infatti, al momento della sottoscrizione del contratto di soggiorno, dovrà esi­ bire un titolo idoneo a provare  non solo l’effettiva disponibilità dell’alloggio e il certificato comu­ nale di idoneità alloggiativa, ma  dichiarare che l’eventuale canone di locazione non sarà decurtato  automaticamente  dalla  retribu­ zione del lavoratore.

Tra le ulteriori novità c’è la pre­ visione per legge della possibilità, per il lavoratore stagionale che ha svolto, per almeno tre mesi, rego­ lare attività lavorativa, di conver­ tire il permesso di soggiorno per  lavoro stagionale in quello per la­ voro subordinato, nei limiti delle  quote definite annualmente con  decreto del Presidente del Consi­ glio dei Ministri.

Le nuove norme elencano speci­ ficamente i casi di rifiuto o revoca  del nulla osta al lavoro stagionale  per cause imputabili al datore di la­ voro. Tra queste vi è anche il caso in cui il datore abbia effettuato licen­ ziamenti nei 12 mesi precedenti l’in­ vio della domanda di assunzione.

Nei casi di revoca del nulla osta e del permesso di soggiorno per  lavoro stagionale per colpa del da­ tore di lavoro è prevista la liquida­ zione, a favore del lavoratore, di  un’indennità la cui misura è rap­ portata  alla  retribuzione  com­ plessiva che il lavoratore avrebbe dovuto percepire sulla base del  contratto di lavoro.

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Inps.

Annunciata una nuova circolare per i versamenti da parte delle aziende

Addizionale Cig, più tempo per i conguagli

Antonino Cannioto Giuseppe Maccarone

p Le innovazioni apportate in  ambito  nuovo 

Cig

 dal Dl 148/15 sono state introdotte circa 14 mesi fa e ­ nel  frattempo ­ su taluni aspetti si è an­ cora in attesa della regolamenta­ zione da parte dell’

Inps

.

Tra le questioni da disciplinare un posto di rilievo è occupato dal 

contributo  addizionale 

che, nella versione aggiornata, si  differenzia dal precedente sia in  termini di oneri, sia con riguardo  ai criteri di calcolo. Le istruzioni  dell’Istituto sono così indispen­ sabili per guidare gli addetti ai la­ vori. Tuttavia, le aziende e gli in­ termediari dovranno ancora at­ tendere. Chi si aspettava che la  circolare 199/16, diffusa ieri, con­ tenesse l’attesa prassi, non può  che  rimanere  deluso.  Infatti,  l’Inps assegna al documento un  profilo meramente interlocuto­ rio, con cui si limita a fornire alcu­ ne informazioni e ad annunciare  una prossima circolare che con­ terrà la completa disciplina della  materia, nonché l’introduzione di nuovi codici per il conguaglio dei  trattamenti di cassa. Inoltre, per i  recuperi ­ così come per il versa­ mento del nuovo contributo ad­ dizionale, le aziende avranno a di­ sposizione tre mesi di tempo a  partire dalla pubblicazione della  circolare in corso di definizione.

Ricordiamo che con la regola­ mentazione prevista dal decreto  di riordino, i datori di lavoro han­ no – a pena di decadenza ­ solo 6  mesi di tempo per procedere al  conguaglio delle integrazioni cor­ risposte  ai  lavoratori.  Relativa­ mente a questo importante aspet­ to l’Inps tranquillizza le imprese.  Viene precisato, infatti, che l’as­ senza delle istruzioni operative  farà slittare la decadenza seme­ strale che interverrà una volta de­ corso il giorno 16 del terzo mese  successivo a quello di adozione  delle disposizioni che saranno re­ se note dall’Istituto.

Riguardo, infine, al contributo addizionale, va rilevato che le nuove misure si applicheranno  ai trattamenti richiesti a partire dal 24 settembre 2015 anche se si  riferiscono a sospensioni o ridu­ zioni antecedenti.

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Liquidazioni.

Coefficiente di rivalutazione a quota 1,320093

Calcolo Tfr, definito il valore di ottobre

Nevio Bianchi Pierpaolo Perrone

p A 

ottobre 

2015 è pari a  il coefficiente  per rivalutare le quote di Trat­ tamento di fine rapporto (

1,320093

per il calcolo del Tfr.

Tfr

) accantonate  al  31  dicembre  . L’artico­ lo 2120 del codice civile stabili­ sce che alla fine di ogni anno la quota di Tfr accantonata va ri­ valutata.  Per  determinare  il  coefficiente  di  rivalutazione  del Tfr, o delle anticipazioni, si parte dall’indice dei prezzi al  consumo  per  le  famiglie  di  operai e impiegati diffuso ogni mese dall’Istat, nel nostro caso quello “senza tabacchi lavora­ ti”. In particolare, si calcola la  differenza in percentuale tra il mese  di  dicembre  dell’anno  precedente e quello in cui si ef­ fettua la rivalutazione. Poi si  calcola il 75% della differenza a cui si aggiunge, mensilmente,  un tasso fisso di 0,125 (che su  base annua è di 1,500). La som­ ma tra il 75% e il tasso fisso è il  coefficiente  di  rivalutazione  L’indice Istat per ottobre è, come il mese precedente, pari a 100,0. A partire dai dati di gen­ naio 2016 la base di riferimento  dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di  operai e impiegati è il 2015 (la  base precedente era 2010 = 100).

La differenza in percentuale ri­ spetto a dicembre 2015, su cui si calcola il 75%, applicando il co­ efficiente di raccordo emanato dall'Istat (1,071) è 0,093458. Per­ tanto il 75% è 0,070093.

A ottobre il tasso fisso è pari ad 1,250 . Sommando quindi il  75% (0,070093) più il tasso fisso (1,125), si ottiene il coefficiente  di rivalutazione pari a 1,320093.

In caso di corresponsione di una anticipazione del Tfr, il tas­ so di rivalutazione si applica  sull’intero importo accantona­ to fino al periodo di paga in cui  l'erogazione viene effettuata.  Per il resto dell’anno l’aumento si  applica,  invece,  solo  sulla  quota al netto dell’anticipazio­ ne, quella che rimane a disposi­ zione del datore di lavoro.

Non è soggetta a rivalutazio­ ne la quota di Tfr versata dai la­ voratori ai Fondi di previdenza complementare. Va invece ri­ valutata dal datore di lavoro la  quota di Tfr maturata dal di­ pendente di una azienda con al­ meno 50 dipendenti, che non  ha  aderito  alla  previdenza  complementare.  © RIPRODUZIONE RISERVATA

I coefficienti annuali e mensili

Mesi

Maggio

Tfr maturato fino al periodo compreso tra

— —

Indice Istat

134,7

Aumento prezzi al consumo operai e impiegati Diff. (1)

—

Incidenza % 75% di E Tasso fisso 1,5% 1982 ­ Da computare su quanto risultava accantonato al 31 maggio 1982 a titolo di ex indennità di anzianità

— — — 7,516703 0,875 Dicembre 5-12 14-1-83 148,2 13,5 10,02227

Da computare su quanto risultava accantonato al 31 dicembre dell’anno precedente

Dicembre 1984 15-12 14-1-85 181,8 14,7 8,797127 Dicembre 1985 Dicembre 1985 Dicembre 1986 15-12 — 15-12 14-1-86 — 14-1-87 197,4 103,5 (4) 108 15,6 — 4,5 8,580858 — 4,347826 6,597845 6,435643 — 3,260869 1,500 1,500 — 1,500 Dicembre 1987 Dicembre 1988 Dicembre 1989 Dicembre 1989 Dicembre 1990 Dicembre 1991 15-12 15-12 14-1-88 14-1-89 15-12 14-1-1990 — 15-12 15-12 — 14-1-1991 14-1-1992 113,5 119,7 127,5 102,657(5) 109,2 115,8 5,5 6,2 7,8 — 6,5 6,6 5,092592 5,462555 6,516290 — 6,373652 6,043956 3,819444 4,096916 4,887217 — 4,780239 4,532967 1,500 1,500 1,500 — 1,500 1,500 Dicembre 1991 Dicembre 1992 Dicembre 1992 Dicembre 1993 Dicembre 1994 Dicembre 1995 Dicembre 1995 Dicembre 1996 Dicembre 1997 Dicembre 1998 Dicembre 1999 Dicembre 2000 Dicembre 2001 Dicembre 2002 Dicembre 2003 Dicembre 2004 Dicembre 2005 Dicembre 2006 Dicembre 2007 Dicembre 2008 Dicembre 2009 Dicembre Dicembre 2010 Dicembre 2011 Dicembre 2012 Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Dicembre 2015 — 15-12 — 15-12 15 -12 15-12 — 15-12 15-12 15-12 15-12 15-12 15-12 15-12 15-12 15-12 15-12 15-12 15-12 15-12 15-12 15-12 — 15-12 15-12 Dicembre 2013 Dicembre 2014 15-12 15-12 14-1-14 14-1-15 107,1 107,0 0,6 0,0 0,56338 0,000000 0,422535 0,000000

2015 ­ Da computare su quanto risultava accantonato al 31 dicembre 2014 a titolo di Tfr

Gennaio 15-1 14-2 106,5 0,0 0,000000 0,000000 15-2 15-3 15-4 15-5 15-6 15-7 15-8 15-9 15-10 15-11 15-12 — — 14-1-993 — 14-1-1994 14-1-95 14-1-1996 — 14-1-1997 14-1-1998 14-1-1999 14-1-00 14-1-01 14-1-02 14-1-03 14-1-04 14-1-05 14-1-06 14-1-07 14-1-08 14-1-09 14-1-10 14-1-11 — 14-1-12 14-1-13 14-3 14-4 14-5 14-6 14-7 14-8 14-9 14-10 14-11 14-12 14-1 — 115,695(6) 121,2 101,934 (7) 106 110,3 116,7 102,278 (8) 104,9 106,5 108,1 110,4 113,4 116 119,1 121,8 123,9 126,3 128,4 131,8 134,5 135,8 138,4 100 (9) 104 106,5 106,8 107,0 107,1 107,2 107,3 107,2 107,4 107,0 107,2 107,0 107,0 100 (10) — 5,5 — 4,0 4,3 6,4 — 2,6 1,6 1,6 2,3 3,0 2,6 3,1 2,7 2,1 2,4 2,1 3,4 2,7 1,3 2,6 — 4,4 2,5 0,0 0,0 0,1 0,2 0,3 0,2 0,4 0,0 0,2 0,0 0,0 — — 4,757410 — 3,988448 4,056603 5,802357 — 2,562896 1,525262 1,502347 2,127660 2,717391 2,292769 2,672414 2,267003 1,724138 1,937046 1,662708 2,647975 2,048558 0,966543 1,914580 — 3,173410 2,403846 0,000000 0,000000 0,093458 0,186916 0,280374 0,186916 0,373832 0,000000 0,186916 0,000000 0,000000 — — 3,568057 — 2,991336 3,042452 4,351768 — 1,922172 1,143947 1,126761 1,595745 2,038043 1,719577 2,004310 1,700252 1,293103 1,452785 1,247031 1,985981 1,536419 0,724907 1,435935 — 2,380058 1,802885 0,000000 0,000000 0,070093 0,140187 0,210280 0,140187 0,280374 0,000000 0,140187 0,000000 0,000000 — — 1,500 — 1,500 1,500 1,500 — 1,500 1,500 1,500 1,500 1,500 1,500 1,500 1,500 1,500 1,500 1,500 1,500 1,500 1,500 1,500 — 1,500 1,500 1,500 1,500 0,125 0,250 0,375 0,500 0,625 0,750 0,875 1 1,125 1,250 1,375 1,500 —

2016 ­ Da computare su quanto risultava accantonato al 31 dicembre 2015 a titolo di Tfr

Gennaio 15-1 14-2 99,7 -0,2 -0,206822 -0,155117 Febbraio 15-2 14-3 99,5 -0,4 -0,407009 -0,305257 Marzo 15-3 14-4 99,6 -0,3 -0,306916 -0,230187 Aprile Maggio Giugno 15-4 15-5 15-6 14-5 14-6 14-7 99,6 99,7 99,9 -0,3 -0,2 0,0 -0,306916 -0,206822 -0,006636 -0,230187 -0,155117 -0,004977 Luglio Agosto Settembre Ottobre 15-7 15-8 15-9 15-10 14-8 14-9 14-10 14-11 100,0 100,2 100,0 100,0 0,1 0,3 0,1 0,1 0,093458 0,293645 0,093458 0,093458 0,070093 0,220234 0,070093 0,070093 0,125 0,250 0,375 0,500 0,625 0,750 0,875 1,000 1,125 1,250

Totale F + G coefficiente di rivalutaz.

(2) — 8,391703 0,125000 0,250000 0,375000 0,570093 0,765187 0,960280 1,015187 1,280374 1,125000 1,390187 1,375000 1,500000 — 0,125000 0,250000 0,375000 0,500000 0,625000 0,750000 0,945093 1,220234 1,195093 1,320093 8,097845 7,935643 — 4,760869 5,319444 5,596916 6,387217 — 6,280239 6,032967 — 5,068057 — 4,491336 4,542452 5,851768 — 3,422172 2,643947 2,626761 3,095745 3,538043 3,219577 3,504310 3,200252 2,793103 2,952785 2,747031 3,485981 3,036419 2,224907 2,935935 — 3,880058 3,302885 1,922535 1,500000 Coefficiente di rivalutaz.

progressivo (3)

— 8,391703 30,133594 40,460531 — 47,147672 54,975110 63,648936 74,410155 — 85,035541 96,198674 — 106,142345 — 115,400891 125,185374 138,362699 — 146,519881 153,037735 159,684430 167,723597 177,195774 186,120305 196,116848 205,624293 214,160696 223,437184 232,322103 243,906789 254,349239 262,233180 272,868111 — 287,335609 300,128857 307,8215 313,938797 314,456220 314,973644 315,491067 316,298635 317,106203 317,913770 318,141050 319,238761 318,595608 319,693320 319,630455 320,147879 — 320,673064 321,198249 321,723434 322,248618 1,00500000 322,773803 1,00625000 323,298988 324,118669 325,274665 325,169039 325,694224

Montante mese (2)

— 1,08391703 1,00125000 1,00250000 1,00375000 1,00570093 1,00765187 1,00960280 1,01015187 1,01280374 1,01125000 1,01390187 1,01375000 1,01500000 — 1,00125000 1,00250000 1,00375000 1,00750000 1,00945093 1,01220234 1,01195093 1,01320093 1,08097845 1,07935643 — 1,04760869 1,05319444 1,05596916 1,06387217 — 1,06280239 1,06032967 — 1,05068057 — 1,04491336 1,04542452 1,05851768 — 1,03422172 1,02643947 1,02626761 1,03095745 1,03538043 1,03219577 1,03504310 1,03200252 1,02793103 1,02952785 1,02747031 1,03485981 1,03036419 1,02224907 1,02935935 — 1,03880058 1,03302885 1,019225 1,01500000

Montante progressivo (3)

— 1,08391703 1,30133594 1,40460531 — 1,47146720 1,54975110 1,63648936 1,74101545 — 1,85035541 1,96198674 — 2,06142346 — 2,15400891 2,25185375 2,38362699 — 2,46519881 2,53037735 2,59684430 2,67723597 2,77195774 2,86120305 2,96146848 3,05624293 3,14160696 3,23437184 3,32322103 3,43906789 3,54349239 3,62233180 3,72868111 — 3,87335609 4,00128857 4,078215 4,13938797 4,14456220 4,14973644 4,15491067 4,16298635 4,17106203 4,17913770 4,1814105 4,19238761 4,18595608 4,19693320 4,19630455 4,20147879 — 4,20673064 4,21198249 4,21723434 4,22248618 4,22773803 4,23298988 4,2411867 4,25274665 4,25169039 4,25694224

NOTE:

(1)Anno 1982: dicembre su maggio. Dal 1983 al 2002: dicembre su dicembre. Per gli anni 2003 e 2004, mese di competenza sul mese di dicembre dell'anno precedente. (2)Il coefficiente della colonna “H” consente di determinare solo l'importo della rivalutazione; quello della colonna “L” consente di determinare il montante, cioè capitale e rivalutazione; ad esempio, ipotizzando un Tfr al 31 dicembre 2002 di 516,46 euro, la rivalutazione al 31 dicembre 2003 si ottiene calcolando il 3,200252%; l'intero ammontare (Tfr più rivalutazione si ottiene invece moltiplicando 516,46 x 1,03200252 = 532,99 euro). (3)Il coefficiente progressivo si usa soprattutto per determinare la “quota eccedente” che, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, del Testo unico delle imposte sui redditi, deve essere scomputato dal Tfr per determinare il reddito di riferimento e, quindi, l'aliquota in base alla quale la quota imponibile del Tfr deve essere tassata. La “quota eccedente” è quella parte della vecchia indennità di anzianità maturata in quanto il contratto prevedeva di considerare come base di calcolo un importo superiore a una mensilità. Ad esempio, un dirigente di azienda commerciale assunto il 1° gennaio 1978 e cessato il 31 dicembre 2003. Al 31 maggio 1982 l'indennità di anzianità è stata calcolata in base a una mensilità e mezza di servizio fino al 31 dicembre 1980 e in base a una mensilità fino al 31 maggio 1982. Ipotizzando una retribuzione di 1.032,91 euro si avrà 1.032,91 (una mensilità) x 4 anni + 5/12 = 4.562,04 e 516,46 (1/2 mensilità) x 3 anni (fino al 31 dicembre 1980) = 1.549,37 per un totale complessivo di 6.111,41 euro. La quota eccedente è costituita da 1.549,37 che, in sede di tassazione del Tfr al 31 dicembre 2003 deve essere detratta dal Tfr stesso solo ai fini della determinazione del reddito di riferimento dopo averla rivalutata del 205,624293 (colonna “I”). Per ottenere il montante si moltiplica per 3,05624293 (colonna “M”). (4)Nuova serie 1985 = 100. (5)Nuova serie 1989 = 100. (6)È il nuovo indice ottenuto depurando il mese di dicembre 1991 della voce “tabacchi lavorati” usciti dal paniere Istat dal febbraio 1992. (7)Nuova serie 1992 = 100. (8)Nuova serie 1995 = 100. (9) Nuova serie 2010 = 100. (10) Nuova serie 2015=100

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A CURA DI LUIGI PAINI

Live at The Marquee

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Un piano straordinario per occupare subito 200mila giovani nella pubblica amministra­ zione. È quanto propone il Governatore De Luca per evitare la fuga di cervelli dal Sud. Una proposta controversa che prevede un meccanismo retributivo a scalare in tre anni. Vincenzo de Luca è ospite di “Attenti a noi due” per parlare di Mezzogiorno, piano as­ sunzioni, referendum e politica nazionale.

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