Soichiro Honda e la ricostruzione del Giappone

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giovedì 17 novembre 2016, 07:00
Accadde oggi
Soichiro Honda e la ricostruzione del Giappone
Il 17 novembre 1906 nasce Soichiro Honda, uno degli artefici della ricostruzione industriale del Giappone
di Gianni Lucini
Il 17 novembre 1906 nasce a Komyo, in Giappone, Soichiro Honda, uno degli artefici della grande ricostruzione
industriale del Giappone devastato e semidistrutto dopo la fine della seconda guerra mondiale. Figlio di un meccanico
ciclista, impara ad aggiustare automobili in un garage di Tokio. A partire dal 1925 su suggerimento di Yuzo
Sakakibara, il suo datore di lavoro, costruisce un'automobile da corsa utilizzando un telaio Mitchell del 1916 e un motore
d'aereo Curtiss-Wright V-8 da 8 litri. Da quel momento diventa uno dei più geniali progettisti di vetture con
soluzioni innovatrici come automobili da corsa dotate di motori Ford fuori centro per i circuiti ovali con curve rialzate. È un
pilota spericolato e nel 1936 un incidente nell'All-Japan Speed Rally gli regala permanenti cicatrici al viso. Nell'ottobre del
1946, in un Giappone provato dalla guerra, fonda la Honda Technical Research Institute, che diventa poi Honda
Motor Company. Inizialmente lavora per conto di altre aziende e, soprattutto, costruisce componenti per la Toyota, ma
vorrebbe avere una maggior libertà d’azione. Sogna di trasferire nella produzione di serie le sue intuizioni tecniche e decide
di farlo nel settore meno rischioso. A partire dal 24 settembre 1948 sceglie di dare una prima apparentemente
modesta risposta alle esigenze di nuova motorizzazione del Giappone uscito malconcio dalla guerra. Monta un
motore di piccola cilindrata su un telaio di bicicletta creando un mezzo di trasporto semplice ed economico che
va a ruba. Progressivamente introduce numerosi modelli di ciclomotori e motociclette andando anche alla conquista di altri
mercati e diventando, a partire dagli anni Settanta, l’azienda leader nei veicoli a due ruote. A partire dal 1960 la Honda
inizia anche la produzione di autovetture, destinate inizialmente in via esclusiva al mercato interno giapponese. La
Honda debutta in Formula 1 nel 1964 con un team interamente giapponese e ci resta ininterrottamente fino al 1968,
dopo la morte del pilota Jo Schessler nel Gran Premio di Francia. Nel 1967 le vetture Honda vincono tutte le prove del
campionato mondiale con il team di Jack Brabham. La partecipazione alle competizioni automobilistiche è finalizzata al
tentativo di imporre la sua immagine sui mercati mondiali, in particolare su quello statunitense. Il primo modello di
successo è la Honda Civic, che in una versione più grande di quella destinata al mercato interno si impone proprio negli
Stati Uniti dei primi anni Settanta, grazie anche alla prima grande crisi petrolifera che esalta la sua economicità d’esercizio.
Nel settembre del 1973, in occasione delle celebrazioni per il venticinquesimo anniversario di fondazione della società,
Soichiro Honda lascia la presidenza per dedicarsi alla neonata Fondazione Honda, una sua creatura che ha la
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/soichiro-honda-la-ricostruzione-del-giappone/
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missione esplicita di creare un rapporto armonico tra tecnologia ed ecologia.Con lui lascia la società anche il suo amico
Takeo Fujisawa, l’alter ego di Honda, cervello e stratega dell'immensa espansione della società. La conquista del mercato
statunitense e occidentale segna una nuova tappa positiva nel 1976 con la nascita della Accord. Nel 1983 la Honda torna in
Formula 1 come fornitrice di motori inizialmente alla Spirit e, successivamente, a Lotus, McLaren, Tyrrell e Williams. Negli
ultimi anni Ottanta la casa automobilistica giapponese decide di fare un nuovo salto di qualità. È del 1986 la creazione di un
marchio specifico destinato a distinguere la produzione di autovetture di classe alta, lasciando il logo classico a
rappresentare la produzione più normale. Nel 1991 Soichiro Honda muore. Nello stesso anno la rete di strutture di
produzione e commercializzazione distribuita in tutto il mondo si dimostra una formula vincente e porta a venti milioni di
vetture prodotte il nuovo record della casa giapponese. https://www.youtube.com/watch?v=Q5PR5hIMi4Y
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