Allofus e non solo: il `Tea Party` di sinistra contro Trump

Download Report

Transcript Allofus e non solo: il `Tea Party` di sinistra contro Trump

L'Indro - L'approfondimento quotidiano indipendente
Politica > News
Allofus e non solo: il ‘Tea Party’ di sinistra contro Trump | 1
giovedì 17 novembre 2016, 10:30
Proteste negli USA
Allofus e non solo: il ‘Tea Party’ di sinistra contro
Trump
la sinistra di Sanders potrebbe ritagliarsi un suo spazio all'interno del Partito Democratico
di Redazione
«Probabilmente assisterete alla nascita di una sorta di Tea Party della sinistra». Questo ha auspicato Moumita Ahmed, 26
anni, membro dei 'Millennials for Bernie'. Si riferisce all'esito pratico delle proteste che per la terza notte consecutiva
hanno infiammato gli Stati Uniti dopo la vittoria elettorale di Donald Trump, e che culmineranno con la 'RootsCamp
convention' di Venerdì a Washington. Si tratterà di un meeting di 3 giorni durante i quali i progressisti potranno discutere e
stabilire le linee guida delle loro battaglie politiche per i prossimi tre anni. Le proteste, che apparentemente raccolgono
manifestanti da tutto lo 'spettro anti-Trump', hanno in realtà una colonna portante e una figura unificatrice: la
sinistra di Bernie Sanders, uomo attorno al quale sono nate diverse organizzazioni: il People's Action, per esempio.
Un'organizzazione progressista che conta più di un milione di volontari e circa 600 stipendiati. Il co-direttore George Goehl
ha spiegato che il suo gruppo lavorerà in particolare sugli stati del 'rust belt' (gli Stati dell'industria pesante che più di tutti
hanno pagato il prezzo e subìto gli effetti della globalizzazione) e su quegli elettori indecisi che alla fine hanno scelto Trump
con un voto di protesta. «L'anno prossimo si terranno le elezioni comunali in 48 delle 100 maggiori grandi città del Paese.
Credo che vedrete una grande spinta in quella direzione», ha spiegato. Probabile anche la preparazione di un'unica
organizzazione e campagna per le elezioni del mid-term per il 'rinnovo' del Congresso. Di stampo socialisteggiante e
europeo, considerata improponibile negli Stati Uniti, e snobbata come possibile ostacolo ad una netta vittoria di Hillary
Clinton, questa parte 'estrema' del partito Democratico sta quindi cavalcando l'onda della preoccupazione e dello stupore
per la vittoria repubblicana per costruire una nuova alternativa 'di sinistra' all'establishment che Clinton e democratici nemmeno troppo velatamente - rappresentano. «Penso che si debba capire che è ora più che mai imperativo per gli
Americani attivarsi nel processo politico. Molte posizioni che Trump ha preso durante la campagna elettorale non sono
condivise dalla maggioranza del popolo americano», ha affermato lo stesso Sanders, principale figura che ispira il nuovo
'tea-party di sinistra'. Dopo giorni di proteste di piazza contro l'elezione del nuovo presidente, il senatore del Vermont ha
chiesto al suo popolo di non abbassare la guardia e di continuare la mobilitazione contro Trump. «Dobbiamo proteggere tutti
gli americani che si sentiranno a rischio durante la presidenza di Trump: le donne, le minoranze, gli anziani, gli studenti e i
lavoratori», ha anche aggiunto Winnie Wong, co-fondatrice di 'People for Bernie', altra organizzazione pro-Sanders.
Specialmente gli studenti sembrano recepire l'invito, e basta dare un'occhiata alla demografia della protesta:
moltissimi i giovani (paradossalmente
hanno online
ancora
raggiunto
l'età
legalesuper votare), come molti
Estratto ad usopersino
rassegna quelli
stampa che
dalla non
pubblicazione
integrale
e ufficiale,
reperibile
http://www.lindro.it/allofus-e-non-solo-il-tea-party-di-sinistra-contro-trump/
L'Indro è un quotidiano registrato al Tribunale di Torino, n° 11 del 02.03.2012, edito da L'Indro S.r.l.
Copyright L'Indro S.r.l. Tutti i diritti riservati.
L'Indro - L'approfondimento quotidiano indipendente
Politica > News
Allofus e non solo: il ‘Tea Party’ di sinistra contro Trump | 2
sono i supporter provenienti dalle file degli ambientalisti di 350.org, da Black Lives Matter, All of Us, e dell'ormai storico
'Occupy Wall Street', il movimento anti-capitalista che anni fa protestò a New York contro la diseguaglianza economica e
l'1% più ricco del paese. L'0biettivo a breve e medio termine e quindi quello di opporsi «punto per punto» all'azione del
nuovo Governo. Sul lungo periodo, invece, si auspica di dare una forma coerente alla protesta, attraverso le
primarie dei democratici, e renderla effettivamente appetibile e in grado di incidere sul processo politico, ispirandosi
(certamente per modi e non idee), appunto, a quello che sono riusciti a fare i militanti dell'ultraconservatore 'tea-party', che
anni fa andarono a pescare consensi dal bacino elettorale dei repubblicani delusi, della middle class impoverita, e della
galassia libertaria. L'esperimento del tea party «diede un'identità al popolo repubblicano che provava rabbia per
l'establishment», sostiene ancora Ahmed. Il supporto per la linea 'organizzata' e più matura è venuto anche Micah White,
una delle menti dietro 'Occupy Wall Street': «gli attivisti americani stanno finalmente iniziando a capire che la protesta non
funziona. Il popolo non può ottenere la sovranità sul proprio governo tramite un'azione in strada. In questo mondo si può
ottenere la sovranità solo in due modi: vincendo una guerra o vincendo un'elezione. La protesta in strada non è un'opzione e
vedremo la resistenza anti-Trump spaccarsi in due: una corrente userà il movimento per vincere le elezioni, un'altra tornerà
al buio sentiero della guerriglia e dell'insurrezione degli anni '70. Io supporto la prima ipotesi». Non tutti sembrano essere
ottimisti, comunque. Ben Wikler, esponente del gruppo liberal MoveOn, è convinto che «ci sarà una massiccia opposizione
all'agenda Trump, sia organizzata che non, ma non si vedrà un epicentro». L'unico modo che gli 'arrabbiati' anti-trump
hanno di far valere le loro idee sembra in ogni caso essere quello di liberarsi della porzione più centrista del Partito
Democratico. Insomma, il sostegno per Sanders, a quanto pare mai sopito nemmeno dopo la sconfitta alle primarie, si
trasformerebbe in una piccola rivincita per il Senatore del Vermont, contro i moderati compagni di partito che lo attaccavano
accusandolo di dare risonanza alla retorica di Trump con le sue denunce della corruzione dell'establishment e della
candidata Clinton.
di Redazione
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su
http://www.lindro.it/allofus-e-non-solo-il-tea-party-di-sinistra-contro-trump/
L'Indro è un quotidiano registrato al Tribunale di Torino, n° 11 del 02.03.2012, edito da L'Indro S.r.l.
Copyright L'Indro S.r.l. Tutti i diritti riservati.