LA Comunità - Benvenuti nel sito della Parrocchia di San Pietro

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Transcript LA Comunità - Benvenuti nel sito della Parrocchia di San Pietro

LA Comunità
Sante Messe
Giuseppe e Agostino
Camillo e MariaLuisa
Giuseppe D'Agostino
08,00
10,00
18,00
13 09,30
11,00
16,30
17,00
DOMENICA
defunti famiglia di Alfredo
Guerrina Pozzoli
Rosario
Tino, Angela ed Antonio
Rosario
Gaetano e Maria
Rosario
Lina Ciuffreda
12 16,30
17,00
SABATO
17,30
18,00
Rosario
Attilio Muggiati
15,30
16,00
Giuseppe Letiza
11 08,30
VENERDI
Rosario
15,30
16,00
GIOVEDI
10 08,30
Rosario
15,30
16,00
9
MERCOLEDI
08,30
Rosario
per il popolo
15,30
16,00
08,30
8
MARTEDI
Vito Equalia
Rosario
PER TUTTI I DEFUNTI
17,30
18,00
Umberto
08,30
16,30
17,00
7
LUNEDI
Learco, Afra e Gino
Pasquale Siciliano
Girolamo e Giovanna
08,00
10,00
18,00
Fam. Torregiani e Passera
Carla Bergamaschi e
Giuseppe Castellazi
Rosario
09,30
11,00
6
DOMENICA
GIORNO
GG delle
A SAN PIETRO APOSTOLO
delle
A SAN CARLO Borromeo
Settimana dal 6 NOVEMBRE 13 NOVEMBRE 2016
Ciclostilato in proprio Data 06/11/2016 Numero 560
Piano pastorale 2015 - 2016
“Misericordiosi come il Padre”
Anno Liturgico - Anno C
6 NOVEMBRE 2016
TEMPO ORDINARIO
Dal vangelo secondo Luca (20,27-38)
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i
quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa
domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello
di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda
la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano
dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì
senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e
sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la
donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie?
Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono
moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni
della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né
moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono
uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono
figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche
Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio
di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei
morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Parrocchia di San Pietro Apostolo
via S. Pietro in Verzolo,1 27100 Pavia
Parroco don Gabriele Pelosi
tel. 0382.466560 cell. 338.7084258
e_mail:
[email protected]
www.sanpietroapostolopv.it
Parrocchia di San Carlo Borromeo
via Montebolone,21 27100 Pavia
Parroco don Rosario Chirico
tel. 0382.571565 cell. 339.5356739
e_mail:
[email protected]
www.parrocchiasancarloborromeo.wordpress.com
AVVISI
CENTRO DI ACCOGLIENZA E ASCOLTO
Sabato 5 Novembre dalle ore 10 alle ore 11,30
nella sala parrocchiale di S. Pietro si svolgerà il
“centro di accoglienza e ascolto” dedicato a don Enzo Boschetti.
INCONTRO DEI PREADOLESCENTI
Sabato 5 Novembre, pr esso l' Or ator io di viale Cremona 46,
alle ore 18 .30 si ter r à l’incontro di formazione rivolto
ai ragazzi delle Parrocchie di San Pietro e San Carlo
che frequentano la seconda e terza media e la prima superiore.
FESTA PATRONALE DELLA PARROCCHIA DI SAN CARLO.
Domenica 6 Novembre.
Programma:
ore 8.00 Santa Messa
ore 10.00 Santa Messa presieduta dal Molto Rev. Don Innocente
Garlaschi che ricorda il 50° anniversario della propria
ordinazione sacerdotale.
La celebrazione sarà animata dal coro parrocchiale.
ore 11.00 Apertura in Oratorio degli stand, della mostra "Le opere di
misericordia" e della pesca di beneficenza. In piazza della
chiesa vendita delle torte e delle castagne.
ore 12.00 Pranzo insieme. La cucina propone risotto, salamelle, arrosto,
patatine fritte, buon vini e dolci.
ore 15.30 Intrattenimento musicale nel cortile dell'Oratorio con la
Banda Santa Cecilia - Città di Belgioioso.
Per i bambini gonfiabili per tutto il pomeriggio.
ore 18.00 Santa Messa.
Il ricavato della vendita delle torte e della pesca di beneficenza sarà destinato al bisogno economico della Parrocchia.
COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI
In occasione della celebrazione della FESTA PATRONALE,
Lunedì 7 novembre r icor der emo tutti i defunti della Par r occhia.
Alle ore 18.00 la concelebrazione dei sacerdoti del vicariato sarà presieduta
dal parroco di San Pietro in Verzolo, Don Gabriele Pelosi.
Al termine i sacerdoti presenti e i fedeli che hanno collaborato all'allestimento della festa sono inviati a fermarsi a cena in Oratorio.
CONCLUSIONE IN DIOCESI DEL
GIUBILEO DELLA MISERICORDIA
Domenica 13 Novembre alle ore 15,30 il Vescovo Sanguinetti concluder à
in Duomo il “Giubileo della misericordia”.
RITIRO SPIRITUALE IN PREPARAZIONE ALL'AVVENTO
Domenica 20 Novembre, pr esso la chiesa di San Pietr o, tutti i fedeli delle
Parrocchie di San Pietro e di San Carlo sono inviati a partecipare ad un
momento di spiritualità in preparazione all'inizio di un nuovo anno liturgico.
L'invito è rivolto in particolare ai catechisti e ai collaboratori che si prestano
con generosità per il bisogno delle parrocchie.
Programma
ore 15.30 meditazione offerta da don Paolo Pelosi,
docente di biblica presso il nostro Seminario.
ore 16.30 silenzio e meditazione personale.
ore 17.30 condivisione comunitaria
ore 18.30 celebrazione del Vespro.
MEDITAZIONE BREVE
"Molti dei nostri contemporanei si dimostrano piuttosto scettici quando sentono parlare dell'immortalità dell'anima e della risurrezione dei corpi. Ossessionati dal carattere tragico e rivoltante della morte, non riescono ad immaginare che la vita possa
sussistere sotto altre forme, dopo la fine dell'esistenza terrena. Anche certi cristiani,
a volte, si rassegnano a questo colpo d'arresto brutale e definitivo, e non sperano più
in una sopravvivenza individuale e nella risurrezione generale. Secondo loro, Gesù
rivive soltanto attraverso i suoi discepoli, nella misura in cui essi continuano a rendere presente il suo ricordo e il suo spirito. Nello scetticismo che li accomuna, gli
uni e gli altri ricordano i sadducei del tempo di Gesù: opportunisti in campo politico
e conservatori in campo religioso, costoro erano rimasti all'antica concezione di
un'oscura sopravvivenza delle anime in un problematico sheòl. Formulata molti secoli dopo Mosè, la dottrina della risurrezione dei morti era, secondo loro, un'innovazione sciocca ed inutile. Con questo spirito essi propongono a Gesù uno di quei problemi bizzarri cari alla casistica di tutti i tempi. Riferendosi alla legge del levirato
(applicata ancora oggi in alcune zone dell'Africa), esagerano le cose in modo da
mettere in ridicolo la dottrina che rifiutano. Ma Gesù va molto al di sopra del piano
puramente materiale in cui si muovono i suoi avversari: nel mondo della risurrezione, non sarà più necessario sposarsi e generare per sopravvivere. Alla questione di
fondo, Gesù risponde con un atto di fede in Dio, il Vivente: non un Dio per lo spazio breve e fugace di una vita umana, ma il Dio di un'alleanza che non può limitarsi
alla durata di un'esistenza corruttibile; non un Dio di uomini condannati a morire,
ma il Dio di coloro che ripongono in lui la propria speranza di vita. La risurrezione
non è una dottrina facoltativa: di questa speranza nel Dio dei viventi Gesù stesso è
stato il testimone, persino nel momento supremo della sua morte.