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Quindicinale della Comunità Italiana del Cile
www.presenza.cl
16 ottobre 2016
Anno XLVII Nº 923
Franqueo Convenido • Res. Nº 1062/1979 • Santiago • Av. Bustamante 180 • Fono: 222229328 • Fax: 226354127 • [email protected] • Aderente alla FUSIE e FSS
Riforme costituzionali
Senato e federalismo,
ecco cosa cambia
Più di 107mila gli italiani espatriati nel 2015
Mattarella: “E’ impoverimento, non è scelta”
Sono oltre 107 mila gli
italiani espatriati nel 2015.
A iscriversi all'Anagrafe degli italiani residenti
all'estero (Aire) sono state
6.232 persone in più rispetto
all'anno precedente, con un
incremento pari al 6,2%.
Hanno fatto le valige soprattutto i giovani tra i 18 e
i 34 anni, la meta preferita
è la Germania, le regioni con
le maggiori partenze sono
Stop al bicameralismo perfetto, un Senato con meno poteri
legislativi e composto da 95 senatori eletti dai Consigli regionali ma con legittimazione popolare. Un nuovo federalismo,
con abolizione delle materie di competenza concorrente tra
Stato e Regioni e alcune competenze strategiche riportate in
capo allo Stato. Sono i pilastri della riforma costituzionale.
La riforma modifica e completa quella del Titolo V del marzo
del 2001, che ha introdotto il federalismo.
27 ottobre
Omaggio a
Cristoforo Colombo
CAMERA Sarà l’unica Assemblea legislativa e anche
l’unica a votare la fiducia al governo. I deputati rimangono
630 e verranno eletti a suffragio universale, come oggi.
SENATO Continuerà a chiamarsi Senato della Repubblica, ma sarà composto da 95 eletti dai Consigli Regionali (21
sindaci e 74 consiglieri-senatori), più cinque nominati dal
Capo dello Stato che resteranno in carica per 7 anni. Avrà
competenza legislativa piena solo su riforme costituzionali e
leggi costituzionali. Potrà chiedere alla Camera la modifica
delle leggi ordinarie, ma Montecitorio non sarà tenuta a dar
seguito alla richiesta. Su una serie di leggi che riguardano
il rapporto tra Stato e Regioni, la Camera potrà non tener
conto delle richieste del Senato solo respingendole a maggioranza assoluta.
58º Pellegrinaggio Italiano
al Santuario di “Lo Vásquez”
Domenica 13 novembre
ASSOCIAZIONE
LIGURE DEL CILE
1986 - 30 anni - 2016
Per concludere le attività celebrative del nostro
trentennio, il 27 ottobre,
nell’Istituto Italiano di Cultura di Santiago lo scrittore,
poeta e professore universitario Juan Antonio Massone
detterà una conferenza con
appoggio di Power-Point:
“La Parola in America
prima dell' arrivo di Cristoforo Colombo”.
Una visione sul pensiero
parlato e scritto delle culture
esistenti in America prima
dell’arrivo di Cristoforo Colombo.
Per il giorno
dei Defunti
S. Messa al
Mausoleo N.2
Tutta la comunità italiana è cordialmente invitata a unirsi
a noi nel tradizionale Pellegrinaggio Italiano al Santuario
Mariano di “Lo Vásquez”.
Dalla Parrocchia Italiana di Santiago (Av. Bustamente
180 - Providencia) partirà un pullman alle ore 9,00.
Eventuali interessati preghiamo si rivolgano alla segreteria
(Tel 222229328).
La Santa Messa al Santuario inizierà alle ore 11,00.
Seguirà la recita del Santo Rosario; si può consumare il
pranzo al sacco nelle dipendenze del Santuario che dispone
di spazi confortevoli.
Sappiamo che ci sarà una grande partecipazione anche
dalla Quinta Regione.
La Vergine e noi vi aspettiamo con gioia.
Il Consiglio della Società Culturale Mutuo
Soccorso Italia e l’Umanitaria Casa degli
Italiani ricorda a tutte le
famiglie della comunità
che martedì 1 Novembre
alle ore 11,00 sarà celebrata la consueta Santa
Messa in suffragio dei
nostri defunti nel Mausoleo N.2 della Società
nel Cimitero Generale.
In seguito si effettuerà
una benedizione anche
al Mausoleo N.1.
Si raccomanda vivamente la partecipazione.
Lombardia e Veneto, rileva il rapporto
"Italiani nel mondo
2016" presentato a
Roma dalla Fondazione Migrantes.
La Lombardia,
infatti, con 20.088
partenze, è la prima regione in valore assoluto per
partenze, seguita
dal Veneto (10.374)
che fa scendere la
Sicilia (9.823) alla
terza posizione (era
seconda nel 2014).
Al quarto posto il
Lazio (8.436) e ancora Piemonte (8.199) ed Emilia
Romagna (7.644).
Nel 2015 la Germania
(16.568) è la meta preferita
dagli italiani andati oltreconfine, a seguire, con una
minima differenza, il Regno
Unito (16.503) e poi, più distaccate, la Svizzera (11.441)
e la Francia (10.728).
Ormai sono quasi
5 milioni gli italiani
all'estero.
Dal 2006 al 2016 la mobilità italiana è aumentata del
54,9% passando da poco più
di 3 milioni di iscritti all'Aire
(Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero) a oltre 4,8
milioni.
Su 107.529 espatriati
nell'anno 2015, i maschi sono
in leggera maggioranza,
oltre 60 mila 56,1%).
L'analisi per classi di età
mostra che la fascia 18- 34
anni è la più rappresentata
(36,7%) seguita dai 35-49
anni (25,8%). I minori sono
il 20,7% (di cui 13.807 mila
hanno meno di 10 anni) mentre il 6,2% ha più di 65 anni
(di questi 637 hanno più di
85 anni e 1.999 sono tra i 75
e gli 84 anni).
L'analisi della Fondazione
Migrantes evidenzia che
l'Italia vive un'emorragia di
talenti: i giovani migliori e
più preparati se ne vanno e il
Paese è incapace ad attrarne
di nuovi. "La mobilità è una
risorsa - sottolinea il Rapporto - ma diventa dannosa se
è a senso unico, quando cioè
è una emorragia di talento
e competenza da un unico
posto e non è corrisposta
da una forza di attrazione
che spinge al rientro". Pur
restando indiscutibilmente
primaria l'origine meridionale dei flussi, il Rapporto
Migrantes sottolinea che "si
sta progressivamente assistendo a un abbassamento dei
valori percentuali del Sud
a favore di quelli del Nord
del Paese. Ciò consegue dal
fatto che, negli ultimi anni,
pur restando la Sicilia con
730.189 residenti la priCont. in ultima pagina
Referendum del 4 dicembre
:….ad ogni modo spedisci il tuo voto
all’Ambasciata
Il metodo del voto già lo conosciamo:
ogni avente diritto riceverà per tempo
una busta con le indicazioni per eseguire la semplice operazione di marcare
la preferenza. Preghiamo tutti (con
il passaparola a parenti ed amici) a
compiere con il dovere civico che ci fa
sentire “più italiani del solito”.
La nostra comunità del Cile, purtroppo, non brilla nel concerto delle
comunità italiane del mondo per
l’adempimento a questo dovere classificandosi sistematicamente negli ultimi
posti. Speriamo che la percentuale dei
partecipanti, in questo importante
appuntamento che pone sulla bilancia
il futuro dell’Italia, superi in modo significativo le magre raccolte anteriori.
Da tempo è stata fissata la data
del voto in Italia: il 4 dicembre. Noi
dovremo spedire le nostre risposte
all’ambasciata alcuni giorni prima
per permettere l’invio aereo a Roma
delle schede il cui risultato sarà dato
a conoscere contemporaneamente allo
spoglio delle schede italiane. Prossimamente, quando le autorità ce le
forniranno, fisseremo le date.
Importante è partecipare anche
se siamo lontani dal mondo politico
italiano e non conosciamo bene le
riforme che il governo Renzi vuole
attuare per modificare, per esempio,
l’assetto parlamentare di un’Italia che ha più
parlamentari degli Stati Uniti. Cambiare la
mentalità di un’Italia che ha “paura di cambiare”. Partecipiamo e diamo la nostra preferenza liberamente, così a Roma sapranno che
i quattro gatti che normalmente votano in Cile
sono aumentati. Fate come vi pare, ma votate.
E’ di dominio pubblico fra coloro che si
interessano di emigrazione che la nostra partecipazione elettorale sia stata ultimamente
oggetto di contrasti politici fino a mettere in
dubio la nostra partecipazione al voto.
Questa tornata referendaria, poi, sulla
modifica costituzionale oltre a rivestire una
responsabilità ed un dovere civico, segna
anche la nostra partecipazione ad affermare
un nuovo corso nelle scelte fondamentali
dell’Italia; quindi una rinnovata opportunità
per avvicinarci alle istituzioni italiane, a conoscerne ed apprezzarne il ruolo e le funzioni,
ed in particolare, a rafforzare il civismo di cui
siamo portatori.
E, per concludere, riportiamo le parole del
Presidente Mattarella: “… Dobbiamo vivere
serenamente il referendum, come ogni passaggio
democratico. Il mondo si è molto interconnesso:
quindi ogni avvenimento che avviene in un paese
importante, e l’Italia è un paese importante, è
seguito con attenzione anche all’estero. Naturalmente questa considerazione non muta in
nulla il fatto che la sovranità sia demandata
agli elettori”.
Giuseppe Tomasi
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Presenza- 16 ottobre 2016
Cor­ri­spo­nden­za
La Di­re­zio­ne rin­gra­zia i let­to­ri che le scri­vo­no per­ché di­mo­
stra­no in­te­res­se per i pro­ble­mi e la vi­ta del­la no­stra co­mu­ni­tà.
Nel­lo stes­so tem­po si scu­sa se, per e­vi­den­ti ra­gio­ni di spa­zio,
qual­che let­te­ra do­vrà es­se­re ri­dot­ta. La Di­re­zio­ne i­nol­tre si ri­
ser­va la pub­bli­ca­zio­ne di let­te­re che ri­ter­rà mol­to con­flit­tuali.
Estimado Padre Tomasi,
singularmente estoy muy
contento de escribirle en
el día de San Francisco de
Asís, Patrono de Italia. Le
adjunto en exclusiva la buena nueva del libro editado
por Ediciones Universitarias
de Valparaíso, el libro será
presentado posteriormente
en la Universidad Católica y
es una donación a los Franciscanos.
Detrás del trabajo estuve
con la idea de poder llevar
este proyecto a cabo junto
con una editorial en Roma,
para lograr un libro bilingüe,
no obstante el director de esa
editorial en Roma, se enfermó por lo que continué este
proyecto para que se llevara
a cabo de manera local.
Ya han pasado 2 años
desde entonces y mi deseo
es hacerlo coincidir con el
70 aniversario del premio
Nobel entregado a Gabriela
Mistral, el día 7 de Octubre en
Ricevi in ritardo
PRESENZA?
Se sei di Santiago
chiama al Cel.
974789725
Grazie
EDITRICE
Parrocchia Italiana
N.S. Pompei Scalabriniana
***
RAPPRESENTANTE LEGALE
Giulio Rubin
***
DIRETTORE
RESPONSABILE
Claudio Massone Stagno
***
DIRETTORE
REDAZIONALE
Giuseppe Tommasi
***
COLLABORATORI
Paolo Castellani
Gloria Nocchi Frascoli
Consuelo Canessa
***
CORRISPONDENTI
Arica
Francisco Crispieri
Antofag. Rodolfo Sanchez B.
Iquique
Luz Savalli
La Serena Caterina Pezzani
Quillota E. Schiappacasse
V. Alemana Gilda Rivara
Valparaiso
Concep. Giancarlo Carro
P. Arenas Eduardo Pesce V.
***
Contribuzione annua
$ 20.000. Cheque nominativo
a «Presenza»
***
Stampa C. von Plate
Esce il 1º e il 16 di ogni mese
ceremonia del 14° aniversario
del Mirador Camogli.
Desde ya el Libro vio la
luz y el Señor Kamel Harire,
académico de la Pontificia
Universidad Católica de Valparaíso, como adelanto dedicó
este ejemplar a mi persona,
por el trabajo realizado. El esfuerzo que se hace
para estar presente con la
Italianidad viva, es fruto de
los apéndices del corazón que
se expresan en sentimientos,
amor, pero también en acción.
P.D: Le envié por carta, mi
discurso para la ocasión del
aniversario y libreto de la ceremonia, lo recibirá pronto.
Atte.
Pablo J. Peragallo
SPAZIO APERTO
Referendum
costituzionale 2016:
votare Sì o No?
Lo scontro tra il Sì e il
No è trasversale e coinvolge
tutti gli schieramenti politici
e ideologici. Ovviamente il
leader naturale del partito
del Sì è Matteo Renzi, ma a
predicare le ragioni della riforma costituzionale c’è anche
l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il
quale ha spiegato che “le due
debolezze fatali della storia
repubblicana sono stati la
minorità dell’esecutivo e il
bicameralismo perfetto”.
Contemporaneamente si
sono delineati anche i comitati
del No, presieduti da costituzionalisti ed esponenti delle
opposizioni, i quali hanno
definito la riforma costituzionale votata dalla maggioranza
“l’anticamera di uno stravolgimento totale dei principi della
nostra Costituzione e di una
sorta di nuovo autoritarismo”.
Molti dubbi sono stati sollevati anche in merito al nuovo
rapporto tra Stato centrale e
regioni disegnato dalla nuova
legge, che, secondo i costituzionalisti del No, non risolverebbe le criticità scaturite dalla
riforma del 2001.
Riforma costituzionale
2016, Sì o No?
Come funziona il voto
Per questo tipo di referendum, chiamato anche confermativo o sospensivo, non è
necessario il raggiungimento
del quorum.
Diversamente dal referen-
dum abrogativo - come quello
di aprile sulle trivellazioni,
per intenderci - vincerà l’opzione (Sì o No) che ha ottenuto
la maggioranza dei consensi
a prescindere dal numero di
votanti.
Referendum costituzionale
2016: perché votare Sì
Per i sostenitori del Sì, tra
cui troviamo non solo esponenti Pd ma anche docenti di
Diritto e studiosi della Costituzione, la riforma Boschi rappresenta un salto di qualità
per il sistema politico italiano
e per il suo farraginoso processo legislativo, garantendo
maggiore stabilità a un Paese
che ha visto 63 governi susseguirsi negli ultimi 70 anni.
Le più note ragioni per votare Sì al referendum costituzionale di dicembre sono:
-addio bicameralismo: si
supera il famoso ping-pong tra
Camera e Senato, con notevoli
benefici in termini di tempo;
-il fatto che solo la Camera
sia chiamata a votare la fiducia al governo implica l’instaurazione di un rapporto di
fiducia esclusivo con quest’ala
del Parlamento;
-la diminuzione del numero
dei parlamentari e l’abolizione
del Cnel produrrà notevoli
risparmi;
-grazie all’introduzione del
referendum propositivo e alle
modifiche sul quorum referendario migliora la qualità delle
democrazia;
-il Senato farà da “camera
di compensazione” tra governo
centrale e poteri locali, quindi
diminuiranno i casi di contenzioso tra Stato e Regioni davanti la Corte costituzionale.
Referendum costituzionale
2016: perché votare No
Tutte le ragioni anti-riforma
sono dichiarate sul sito ufficiale del comitato del No. I motivi
per cui, secondo gli esponenti
del fronte del No, gli italiani
dovrebbero opporsi all’approvazione del ddl Boschi-Renzi
si possono riassumere nei
seguenti punti:
-si tratta di una riforma non
legittima perché prodotta da
un Parlamento eletto con una
legge elettorale (Porcellum)
dichiarata incostituzionale.
Inoltre, anche gli amministratori locali chiamati a comporre
il nuovo Senato godrebbero
dell’immunità parlamentare;
-anziché superare il bicameralismo paritario, la riforma
lo rende più confuso, creando
conflitti di competenza tra
Stato e Regioni e tra Camera
e nuovo Senato;
-la riforma non semplifica
il processo di produzione delle
leggi, ma lo complica: le norme
che regolano il nuovo Senato,
produrrebbero almeno 7 procedimenti legislativi differenti. Informazioni
ACLI
Bustamante 180 - Santiago
Tel: 2665-0340; 22225247 - E-Mail: [email protected]
Pagina web: www.patronatoacli.cl
Indignado
El “Consiglio dei Ministri” fijó definitivamente para el
domingo 4 de diciembre, la fecha de la votación. Para la
votación por correspondencia (voto en el exterior) los ciudadanos recibirán en el domicilio registrado en el Consulado
el sobre que contiene la cédula electoral. Se recomienda
actualizar el domicilio.
A mi juicio, el aumento del plazo, permite un proceso de
mayor información, cosa siempre útil y muy necesaria, en
Italia y en los países de nuestro continente, también, en Chile
y el resto de la costa del Pacifico.
Lo que me causó desconsuelo y malestar, es en cambio,
constar una vez más el desprecio por nuestra comunidad y
los ciudadanos italianos residentes en Chile y gran parte del
continente. La discriminación entre iguales es más dolorosa.
En este referéndum constitucional se pierde y se gana por
un voto. Todos los electores son necesarios, y lo son más
aquellos que si bien no superan los números que exhiben
los países del Atlántico, Argentina, Uruguay y Brasil, no
son menos importantes. Yo diría por ser los más alejados
de Italia y menos considerados por tradición permanente y
sostenida en todos los tiempos, debiéramos ser más oídos y
mejor tratados.
La ministra María Elena Boschi visitó a Brasil, Argentina y Uruguay en campaña electoral para que publicitar la
opción SI, excluyendo el resto de los países del Continente.
Para Italia, sud-américa se reduce a esos tres países.
Argentina y Brasil concentra la totalidad de los diputados
y de los senadores electos en la circunscripción exterior, seis
en total: 4 diputados y 2 senadores. Y a pesar de esta ventaja
la ministra de la Reforma constitucional Boschi, los visitó
para informar de las ventajas de votar por el SI.
La necesidad de informar a los ciudadanos de las comunidades residentes en países de la costa Pacífico es mucho
más necesaria e urgente. El propio Renzi nos da la razón al
priorizar la campaña en los centros urbanos menores, “en
los grandes existe mayor información”.
No disponemos de parlamentarios y los existentes no nos
visitan por las mismas sinrazones de la Boschi. Una razón
más para no desatendernos.
La discriminación contra los electores de comunidades
de menor consistencia numérica no se compadece con una
política exterior coherente y realista. En efecto, la población
de Brasil y de Argentina son respectivamente, 13 veces mayor
y 3 veces superior a la de Chile. Si tuviésemos la población
italiana que tienen esos países, el porcentaje alcanzaría a
dos dígitos de la población local, lo que es un absurdo absoluto. Todos los extranjeros en Chile no superan el 3% de
la población local.
Del punto de vista de la importancia país, la relación es
inversa. Chile en ese aspecto no es socio menor, al contrario,
exporta e importa de Italia más que Brasil e igual o más
que Argentina.
Yo no acepto, y no lo digo a la distancia y por las páginas
de “Presenza”, lo repetí hasta el cansancio frente a las más
altas autoridades de mi país, en algunas ocasiones con rabia
y desprecio, hoy con la ausencia de la Boschi en Chile para
hacer lo que vino hacer en los otros países, me indigna. Por
cierto, no tanto como para no votar o tanto menos votar por
el NO. No soy taimado.
Luego de este desahogo, me permito invitar a los electores
que cuando en sus domicilios reciban el sobre de la votación
del referéndum, VOTEN. No debemos y no podemos faltar
a este compromiso ciudadano para demostrar que existimos
y que somos responsables, más que otros, en el cumplimiento
de nuestro deber cívico a pesar del abandono que debemos
soportar.
PRESENZA y el suscrito hemos insistentemente profundizado en la materia, lo seguiré haciendo hasta el día de la votación. Es más, he manifestado mi preferencia, VOTARÉ SI.
Sugiero la conveniencia de que los órganos de representación hagan su trabajo e informen a sus electores. No bastan
las lamentaciones, es necesario asumir el deber de ciudadanos y los que tienen mandato de representación, ejercerlo. Paolo Castellani
Abbonamento 2016 - Fiducia reciproca
Tanti lettori fedeli ci seguono da anni dimostrando fiducia nel nostro operato. Per poter
continuare a seguirlo chiediamo ancora un segno di fedeltà.
Molti pensionati ci chiedono l’abbonamento gratuito (che neghiamo a nessuno).Il fatto
ci obbliga a creare una èlite di “sostenitori” che conguagliano gli abbonamenti gratuiti. Vi
ringraziamo cordialmente della collaborazione.
Per facilitare il versamento dell’abbonamento abbiamo aperto nel Banco de Chile la
“Cuenta de Ahorro N. 08-166-01126-03” a nome di “Giuseppe Tommasi B.”.
Il RUT di Giuseppe Tommasi B. è 8.322.945-4
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o semplicemente informarci per E-mail o per telefono. Vedi in prima pagina, in alto. i dati.
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TERZA PAGINA
Presenza- 16 ottobre 2016
3
Così è nato, sulla M/N Antoniotto Usodimare
Mario Antoniotto Giuseppe
Esta es la historia del
nacimiento del niño chileno MARIO ANTONIOTTO
GIUSEPPE VILCHES SARMIENTO que por circunstancias del destino nace en
el barco italiano de carga y
pasajeros llamado “ANTONIOTTO USODIMARE “ .
En el 1958 en el mes de
Febrero se encontraba en el
norte de Chile el matrimonio
constituido por la señora
Cecilia Inés Sarmiento Romero de 18 años de edad y
su marido Héctor Hernán
Vilches Durán de 23 años .
-La joven esposa se encontraba en un avanzado
embarazo y manifestaba
constantemente fuertes dolores en su vientre, situación que originaba a la vez
dolencias corporales siendo
esta situación reiterada día
tras día.- Ella se encontraba
viviendo en el puerto de Arica y habían emigrado a esa
lejana ciudad en busca de
mejores expectativas de vida
a insinuación de un amigo de
su esposo, Florencio Galaz a
trabajar en la construcción
de un edificio.- Ellos son nacidos y criados en el puerto
de San Antonio que está
ubicado en la zona central
del país.Es 2 de febrero, en la ciudad de la eterna primavera
amanece un día muy caluroso transcurren las horas y
la situación de Cecilia Inés
continuaba complicándose,
nuevamente van al hospital
de la ciudad y en ese lugar
les informan que se deben
trasladar lo mas urgente
posible a un centro médico
con mayor adelantos tecnológicos ya que para el procedimiento de parto que se
necesitaba se requería un nivel de especialización que en
esos momentos en ese lugar
no era posible tenerlos, pero
que los podrían encontrar
en el puerto de Valparaíso o
en Santiago la capital.
En ese momento se dan
cuenta que la vida está en
peligro para ella y para el
bebé. Son los momentos
mas difíciles de su joven
matrimonio. El mundo se les
viene encima , no hallaban
a quien pedir ayuda en una
ciudad que para ellos era
desconocida, se les cerraban
las puertas, su situación económica no era de las mejores,
mas bien era mala.
Es importante también
considerar que en su crítico estado de embarazo la
posibilidad de realizar el
traslado aéreo no era viable
de acuerdo a las normas
y protocolos que rigen a
las líneas áreas para este
tipo de emergencias.-Fue
en esos momentos es que
les sugieren dirigirse a los
recintos portuarios y ver
la posibilidad que algún
barco que tuviera como destino Valparaíso los pudiera
llevar.- La joven pareja se
dirige rápidamente al puerto
y la suerte está con ellos, el
milagro se está por producir,
en esos momentos se encontraba terminando las faenas
operacionales de descarga y
embarque el barco italiano
“ANTONIOTTO USODIMARE “ que era de carga y
de pasajeros y en un par de
horas mas aproximadamente zarparía hacia el puerto
de Valparaíso.
Conversan con representantes de la compañía naviera, posteriormente con el
capitán de la nave MARIO
CREPAZ y en conjunto con
la Autoridad Marítima de
Arica acceden de inmediato
a lo solicitado.
Cuando iban a la cuadra
del puerto de Antofagasta y
se encuentran navegando
en aguas internacionales se
produce lo que nadie quiere
que se produzca y es el agravamiento de la paciente, se
inician síntomas de parto
y comienza el proceso del
nacimiento del bebé.
Después de momentos difíciles el temporal comienza
a amainar, la calma empieza
a llegar lentamente y el
equipo médico se mira como
diciendo, la situación ya está
controlada y siendo las 06,50
horas del día 3 de Febrero de
1958 nace un sano y robusto
bebé de sexo masculino, su
madre logra superar la crisis
Mausoleo Italiano
Dr. Augusto Brizzolara
specialista in
Geriatria e
Gerontologia
El Trovador 4280
Of. 1108 -Las Condes
Fono-Fax: 2342 5139
Beeper 737 8087 -Cod 8784
Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500
, gracias a Dios , la madre
naturaleza realiza su obra ,
los médicos de la nave logran
con éxito su trabajo dirigidos
por el Dr. GIUSEPPE COLAIZZO.- Este médico tenía
29 años y era nacido en la
capital de Italia, Roma.Integraron el equipo de
enfermeros a bordo, PIETRO GIORELLO de 48 años
proveniente de PRÁ lugar
que pertenece a Génova,
Región Liguria de profesión
1º Oficial. y BARTOLOMEO
PIANA de 57 años de edad
natural de la Comuna de
Ovada, Provincia de Alessandria, Región Piemonte de
profesión 1º Comisario.
Después de unas horas el
capitán del barco MARIO
CREPAZ les informa que el
bebé será bautizado al otro
día y les solicita con mucho
respeto y amabilidad a los
padres que su deseo es que el
niño se llame de la siguiente
manera:
MARIO, por el nombre
de él.
ANTONIOTTO, por el
nombre del barco
GIUSEPPE , por el nombre del doctor.
En el acta de bautismo
realizado por el Sacerdote
Ministrante Cappellano ,
FILIPPO MAGLIO, queda registrado lo siguiente:
hoy martes 4 de Febrero
a la hora 10 mientras se
encuentran navegando de
Antofagasta a Valparaíso
se bautiza a MARIO ANTONIOTTO JOSE.
Además el padrino de
bautizo fue el propio Comandante de la nave Cap.
L. C. MARIO CREPAZ , la
madrina fue la señora Luisa
Mujica de la Masa, esposa
del Cónsul de Perú en Chile ,
testigos fueron los pasajeros
y la tripulación que participaron en el bautizo.
Este nacimiento quedó
posteriormente registrado
con la Cittadinanza italiana
en la Ambasciata D’Italia
de Santiago por Il 2º Segretario Dr. FRANCESCO
SPINELLI de la Embajada
de Italia y con fecha 7 de
marzo de 1958 con el Nº
3372 queda Legalizado por
EDUARDO GALLARDO
ARTEAGA como Jefe Oficina
de Pasaportes del Ministerio
de Relaciones Exteriores
La nave llega a Valparaíso
de acuerdo al itinerario, le
dan el alta al otro día de su
arribo entregándole las felicitaciones y agradecimientos
al equipo médico y a toda la
tripulación por los padres,
regresan a San Antonio no
volviendo nunca mas a Arica.
El padre ingresa a trabajar
en la Empresa portuaria de
Chile donde estuvo hasta su
jubilación.- Mario Antoniotto
Giuseppe Vilches Sarmiento
tiene en la actualidad 58
años de edad y vive en San
Antonio, siempre sus trabajos han estado relacionados
con el mar, puerto y barcos.Desde 1 de Enero de 1976
a 1981 estuvo en la Armada
de Chile sirviendo primero
como Grumete y posteriormente como soldado.- Después se desempeñó como
guardia de seguridad para
la EMPORCHI, Empresa
portuaria de Chile, con posterioridad trabajó en su
sucesora, EPSA, Empresa
portuaria San Antonio.- Se
retiró de estas funciones en
el año 2011 iniciando una
pequeña empresa de transporte de carga en camiones
relacionados con el puerto,
trabajo que desempeña en
la actualidad.
Para Mario Antoniotto
Giuseppe, siempre ha sido
un tema importante en su
vida esta historia, su historia,
tener la nacionalidad italiana
es su tremendo orgullo y de
mucho agradecimiento hacia
ese país llamado Italia que
prácticamente le dio la vida
y, que al país lo tiene tan cercano y lejano a la vez.
-Se emociona por los recuerdos por su padre que ya
partió y junto a su madre que
aún vive con ella, nunca se
han olvidado de la tripulación del barco “ANTONIOTTO USODIMARE” y se
estremece cuando escucha
su nombre y su sueño es
conocer algún día Italia e ir
a la ciudad de Trieste que es
el lugar de nacimiento de ese
señor de los mares llamado
MARIO CREPAZ Capitán y
Comandante de la nave.
Este barco vino varias veces al puerto de San Antonio
a cargar cobre para llevarlo al
puerto de Génova y posterior
a este suceso el Capitán de la
motonave MARIO CREPAZ
continuó manteniendo el
vínculo con el niño .
Indirizzi Utili
Ambasciata d’Italia - Clemente Fabres 1050, - Providencia
Tel.: 224708400 - E-Mail: [email protected]
Consolato - Román Diaz 1270, Santiago
Tel: 224708400 - E-Mail:[email protected]
Camera di Commercio- Luis Thayer Ojeda 073,Piso l2, Provi.
Tel.: 562/222322618 - Fax: 562/222330973- E-Mail: [email protected]
Istituto Italiano di Cultura - Triana 843, Providencia
Tel.: 23 2038170 www.iicsantiago.estei.it
ICE Agenzia per la promozione all 'estero e
l'internazionalizzazione delle imprese italiane
Clemente Fabres 1050 (Prov.)Tel. 223039330 E.mail: Santiago@ice.
it COMITES -Av.Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel. 222129455
Radio Anita Odone on line 24 ore su 24 di musica italiana
Circolo di Professionisti di Origine Italiana
Av. Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel: 222425012 - 222481503
Club Stadio Italiano
Av. Apoquindo 6589, Las Condes -Tel: 224847000 Central.
Scuola Italiana Vittorio Montiglio
Las Flores 12707, Las Condes - Tel: 225927500
Parrocchia Italiana- Av. Bustamante 180 Providencia
[email protected] - Te: 22229328 - Fax: 226354127
Hogar Italiano - Holanda 3639, Ñuñoa - Tel: 222055476
Umanitaria - Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500
Pompa Italia - República 96 - Santiago -Tel: 226992222 - [email protected]
www.vigilidelfuoco.cl
ACLI -Asociación Cristiana de los Trabajadores Italianos
Bustamante 180 (Parrocchia Italiana) - Tel 22665-0340
COIA: Bustamante 180 -Providencia Tel. 26345247
Associazione Ligure contatto Sig.ra Rina Garibaldi 02 2192144;
Sig. Aldo Solari al telefono 02 7926752
ITALIA E ITALIANI
4
Presenza- 16 ottobre 2016
Alla marcia della pace Perugia-Assisi anche gli studenti di Amatrice
Migliaia di persone presenti. Gli organizzatori:
«Un messaggio contro l’indifferenza»
Aperta da uno
striscione con la
scritta “Vincere l’indifferenza” è partita
la Marcia della pace
e della fraternità
Perugia-Assisi. Migliaia le persone
che stanno partecipando. Tantissimi
anche i gonfaloni di
Comuni, Province
e Regioni italiane
ed i sindaci con le
fasce tricolori. Molte le associazioni
del volontariato e
del mondo civile.
In marcia anche un
gruppo di ragazzi
della Scuola superiore di
Amatrice.
Partecipano alla Marcia
«per guardare avanti» gli
studenti, una decina, e gli insegnanti. A guidarli è la preside Maria Rita Pitoni. «È la
prima volta che noi e questi
ragazzi partecipiamo a questo appuntamento - ha detto
la dirigente scolastica - e lo
facciamo con entusiasmo.
Una tappa del percorso cominciato il 13 settembre con
la riapertura della scuola.
Tra i ragazzi alcuni provengono anche da Accumuli, un
altro tra i centri più colpiti
dal sisma». Un gruppo ospitato a Perugia per iniziativa
dell’Assemblea legislativa
dell’Umbria. «Abbiamo voluto così testimoniare la nostra
solidarietà» ha detto la presidente Donatella Porzi. «Per
cercare di condividere - ha
aggiunto - sentimenti indispensabili per una cultura
di pace che parte anche da
questo genere di accoglienza.
È un momento di rinascita,
condivisione, partecipazione,
di comunità come forse non
mai in questo momento».
Gli organizzatori: “Messaggio contro indifferenza”
È un messaggio contro
«l’indifferenza delle istituzioni internazionali ma anche
di tutti coloro che dicono
“io non c’entro”» la Marcia
della pace Perugia-Assisi
di oggi. A dirlo è il coordinatore Flavio Lotti. Per il
Tenga el mejor
punto de vista
P. de Valdivia 3015 F. 22690791
Moneda 708
F. 26649244
San Antonio 325 F. 26325512
SILVANO TAVONATTI A.
[email protected]
RePlast: i nuovi mattoni in
plastica riciclata
quale «se non ci assumiamo
ciascuno la nostra responsabilità non sarà possibile
avere una società di pace,
senza conflitti». «Vogliamo
reagire - ha ribadito Lotti - al
silenzio e all’indifferenza di
chi ci governa». Per il coordinatore «è la gente il tratto
dominante dell’edizione di
quest’anno della Marcia».
Sono infatti rappresentate
500 città, quasi 300 enti
locali e 118 scuole. Poche e
molto meno che in passato
invece le bandiere dei partiti
politici. Con i colori dell’iride
simbolo della bandiera della
pace ancora a predominare
nel lungo corteo.
Balzo in avanti (+4,1%) della
produzione industriale ad agosto
La produzione industriale ad agosto 2016 cresce dell’1,7%
rispetto a luglio 2016, e addirittura del 4,1% da agosto 2015
nei dati corretti per gli effetti di calendario. È l’aumento
tendenziale maggiore da cinque anni, comunica l’Istat, a
partire da agosto 2011.
Questa crescita, si legge nella nota, deriva «da variazioni
realizzate in un mese tipicamente caratterizzato da livelli di
produzione molto bassi» e porta a un incremento dello 0,4%
nel trimestre giugno-agosto 2016 rispetto al precedente. Nei
primi otto mesi l’aumento è dell’1% rispetto al 2015.
L’indice destagionalizzato mensile presenta variazioni
congiunturali positive nei raggruppamenti dei beni strumentali (+6,6%), dei
beni intermedi
(+3,1%) e dell’energia (+1,4%).
Segnano invece
una variazione negativa, i
beni di consumo
(-0,5%).
In termini
tendenziali gli
indici corretti
per gli effetti di calendario registrano un significativo aumento nel raggruppamento dei beni strumentali (+12,5%) e
dei beni intermedi (+7,6%); diminuiscono invece i comparti
dell’energia (-4,1%) e dei beni di consumo (-1,3%).
Per quanto riguarda i settori di attività economica,
ad agosto 2016 i comparti che registrano la maggiore
crescita tendenziale sono quelli della fabbricazione di
mezzi di trasporto (+19,2%), della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e
impianti (+13,6%) e della fabbricazione di macchinari e
attrezzature n.c.a.(+11,7%). In particolare per le automobili agosto è stato un mese eccezionale: rispetto all’agosto
del 2015 il rialzo è del 41,9%. Considerando i primi 8
mesi del 2016, la produzione degli autoveicoli segna un
aumento del 9,5%.
Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori dell’attività estrattiva (-17,7%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-5,3%) e delle
industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-5%).
Il problema dello smaltimento e della dispersione della plastica negli oceani è più che
mai attuale e in tanti si stanno adoperando
per ideare sistemi ecologici ed efficaci per
poter riutilizzare questi materiali dannosi
per l’ambiente e trasformarli una risorsa
invece che in un flagello.
Già alcuni importanti marchi della moda,
come ADIDAS, hanno scelto di riciclare e
lavorare le plastiche raccolte dal mare per
produrre capi d’abbigliamento eco-friendly,
ma purtroppo non è sufficiente ed è per questo
che stanno nascendo numerose startup che
studiano soluzioni innovative e risolutive per
poter limitare questo
annoso problema.
ByFusion è proprio
una di queste. Questo
gruppo di ricercatori
statunitensi è riuscito,
infatti, a trasformare i
rifiuti plastici in mattoni da costruzione. Adeguatamente sfruttata e
implementata questa
invenzione potrebbe realmente rivoluzionare
il sistema di smaltimento della plastica oltre
che le tecniche di costruzione.
L’idea di questa startup super ecologica
trae ispirazione dal macchinario messo a
punto dall’inventore neozelandese Peter
Lewis che comprime i rifiuti di plastica fino a
trasformarli in blocchi compatti di differenti
dimensioni. I mattoni ottenuti con questo
sistema si chiamano RePlast e possono essere
ottenuti con una strumentazione portatile
alimentata con l’elettricità e, soprattutto,
senza dover selezionare e lavare i rifiuti da
riciclare.
Il processo di trasformazione avverrebbe in
maniera del tutto atossica e sicura e le nuove
costruzioni edificate con i mattoni in plastica
sarebbero, dunque, ecosostenibili ed idonei
ad ottenere la certificazione Leed.
I blocchi RePlast ottenuti mediante questo
processo innovativo ed
ecologico sono, inoltre,
robusti e resistenti nel
tempo e garantirebbero il 95% di emissione
di gas serra in meno
rispetto ai mattoni tradizionali.
Il loro impiego nell’edilizia, dunque, contribuirebbe a mantenere
più pulito l’ambiente
che ci circonda non soltanto riciclando tutti i tipi di rifiuti plastici
senza discriminazione alcuna, ma anche
realizzando edifici a bassissimo impatto.
Attualmente i mattoni di plastica sono stati
utilizzati per la costruzione di muri e barriere stradali ma non è detto che a breve non
trovino spazio anche in altri ambiti.
L’effetto Brexit sulle matricole “born in Italy”,
che ora guardano all’Olanda
Ogni anno sempre più
ragazzi decidono di frequentare l’Università all’estero e
la meta più ambita fino ad
oggi è stata l’Inghilterra.
Nel 2014 le matricole «born
in Italy» che hanno varcato
la Manica sono state quasi
5mila. Un venti per cento in
più dell’anno precedente e
in controtendenza rispetto
gli altri paesi i cui numeri
di studenti espatriati in
Uk sono diminuiti. Poi è
arrivata la Brexit e le cose
potrebbero cambiare drasticamente. Perché anche se
le Università non volevano
uscire dalla Ue e fanno ponti
d’oro ai ragazzi che vogliono
studiare da loro, almeno
emotivamente l’uscita della
Gran Bretagna dall’Unione
europea pesa.
E quest’anno ci sarà la prova del nove, si vedrà quanti
ragazzi rinunceranno al loro
sogno anglosassone causa
Brexit. D’altronde andare in
un paese dove il primo ministro Theresa May parla di
liste di lavoratori con i nomi
dei lavoratori non nati nel
paese può far venire più di
un dubbio. «Finisco quest’anno la mia triennale all’Università di Bristol», racconta
Marco. «Pensavo di rimanere
qui anche per il master, ma
credo che farò domanda alla
Bocconi. La situazione in
Benigni e maligni
Gran Bretagna
è troppo fluida,
incerta, meglio
cambiare».
Ma, spiega
Beatrice Cito Filomarino, consulente dell’educazione, che aiuta
gli studenti italiani ad andare
a studiare fuori
dai nostri confini , la Gran
Bretagna non è certo l’unica
meta possibile. Anzi la Brexit sta cambiando le rotte di
studio.
«Molti ragazzi si stanno
orientando verso le università olandesi ma anche di
altri paesi del nord europa.
E anche la Spagna è molto
ambita».
Insomma, non solo Uk, e
oltre Manica devono iniziare
a preoccuparsi visto che la
voce «Educazione» è tra quelle fondamentale del loro pil.
«L’importante, dice la
Cito Filomarino, è avere le
idee chiare e muoversi per
tempo».
Per chi sta pensando a
espatriare causa studio Martedì 11 ottobre ci sarà un
workshop a Roma, al Polo
Hotel per scoprire tutte le
implicazioni dello studio
all’estero e per fare tutte le
possibili domande in proposito.
Dunque l’Olanda tenta di
prendere il posto alla Gran
Bretagna ai vertici della
classifica dei paesi più ambiti per studiare. «In Olanda
ci sono ottime università»,
spiega la consulente Cito
Filomarino. «Si è nel cuore
dell’ Europa e i costi sono
molto contenuti.
Tra le altre cose ci sono
anche incentivi, aiuti economici e la possibilità di
svolgere delle ore di lavoro».
Rotterdam, Amsterdam e
Maastricht, dunque iniziano
a parlare italiano.
E l’approccio critico e attivo allo studio è molto interessante per i ragazzi nativi
digitali che soffrono la classica lezione frontale, dove
si interagisce poco e niente.
La didattica «olandese» si
basa sulla partecipazione
attiva degli studenti; occorre scrivere tesine (papers),
lavorare in piccoli gruppi
per analizzare e risolvere
specifici problemi.
di MASSIMO GRAMELLINI
Montanelli morì martire della sinistra antiberlusconiana che lo aveva considerato un borghese reazionario per tutta la
vita. Al contrario la Fallaci è diventata un’icona della destra e della cristianità sotto attacco, dopo essere stata considerata per decenni una comunista mangiapreti. Dev’essere un destino dei toscani, perché oggi tocca a Benigni passare nel
breve volgere di un’intervista da genio comico che prendeva in braccio Berlinguer e in giro Berlusconi a Johnny Lecchino,
approfittatore e voltagabbana, cantore non più di Dante ma di Renzi e addirittura di Verdini. Tutto perché ha detto che a
ottobre voterà sì al referendum sulle riforme costituzionali. Come se un premio Oscar avesse bisogno di baciare le natiche
al potere del momento per ottenere uno strapuntino di visibilità. Hanno persino cercato maldestramente di prenderlo in
castagna sulla Costituzione, fingendo di ignorare che la sua esaltazione televisiva della Carta si riferiva ai principi fondamentali e non al ruolo del Senato. Benigni ha dato voce a un pensiero assai diffuso a sinistra: questa riforma non sarà un granché, ma dopo quarant’anni
di dibattiti sterili anche il poco è meglio del nulla. Opinione discutibile, però legittima. E invece per il comitato di liberazione da Renzi chiunque la pensi in modo diverso dev’essere per forza un traditore e un venduto. La visione della politica
come lotta tra clan, che gli antirenziani attribuiscono al premier, appartiene anche a loro. In Italia c’è sempre un tiranno
da abbattere o da osannare, una squadra da applaudire o da fischiare. E nemmeno Benigni può concedersi il lusso di avere
un’idea in contrasto con la maglia che indossa. ITALIA E ITALIANI
Marijuana a chilometro zero. Il nuovo
business dei clan è «made in Italy»
L’oro verde dei clan cresce
tra le masserie diroccate
dell’entroterra palermitano,
sulle pendici dell’Aspromonte, nascosto tra i campi di
pomodori del Foggiano e
sulle colline a sud di Napoli.
La produzione di cannabis
è diventata un business
milionario per i narcos italiani. Nel 2016 i sequestri di
piante sono più che triplicati
rispetto allo scorso anno.
Nell’intero 2015 gli arbusti di marijuana scoperti
dalle forze di polizia
sono stati 139mila,
nei primi 9 mesi di
quest’anno siamo a
quota 405mila con un
picco a settembre.
Secondo i dati della
Direzione centrale dei
servizi antidroga del
ministero dell’Interno,
la provincia che detiene il primato è Trapani: oltre 26mila piante
sequestrate da gennaio ad
agosto. Seguono Napoli,
Siracusa, Reggio Calabria e
Catanzaro. Le coltivazioni
sorgono in aree remote. La
beffa per lo Stato è doppia:
spesso l’erba delle mafie cresce sui terreni demaniali e
a spese della collettività. “È
così – rivelano i finanzieri -.
I criminali disboscano aree
per renderle coltivabili e, a
volte, si allacciano abusivamente al servizio idrico
pubblico”.
Il ciclo produttivo
La semina è a inizio aprile. Dopo due mesi le infiorescenze cariche di Thc
(il principio attivo della
cannabis) sono pronte per
il primo raccolto. Servono
una ventina di giorni per
essiccare la marijuana, poi
il prodotto è pronto per lo
spaccio. Da ogni pianta si
può ricavare mezzo chilo di
droga. Il prezzo finale per il
consumatore varia tra i cinque e i dieci euro al grammo.
Solo il valore delle piantagioni sequestrate quest’anno si aggira sul miliardo di
euro. Ma per ogni campo di
marijuana scoperto dalle
forze dell’ordine, almeno
altri dieci sfuggono ai controlli.
La Direzione Nazionale
Antimafia, nell’ultima relazione annuale al Parlamento, stima che il quantitativo
sequestrato di cannabis sia
di almeno 10/20 volte inferiore a quello consumato.
L’inchiesta “Monte Rea-
le”, conclusa martedì scorso
con 16 persone arrestate
nel Palermitano, ha svelato
come i boss di San Giuseppe
Jato avessero investito nella
marijuana per sopperire
alla crisi di liquidità. “La
piantiamo sotto le prugne”,
assicuravano gli agronomi
di Cosa nostra intercettati
al telefono. Al Sud, in questa stagione, si va avanti
al ritmo di quasi un blitz
al giorno. Sicilia, Calabria,
Sardegna e Puglia: il 29
settembre i carabinieri scoprivano centinaia di piante
di cannabis tra i vigneti a
Cerignola. Poca cosa rispetto
alle 180mila sequestrate tre
giorni prima nelle campagne
foggiane, dove i narcos locali
avevano destinato sei ettari
alla coltivazione di cannabis.
Una guerra hi-tech
Domenico Tavone, tenente
colonnello della Finanza, comanda il Reparto operativo
aeronavale di Vibo Valentia,
che va a caccia di piantagio-
ni di cannabis in territorio
calabrese. “Per scovare la
marijuana monitoriamo il
contesto, individuiamo le
aree a rischio, mappiamo il
territorio. Ma l’attività più
importante è l’esplorazione
dal cielo”.
Già, perché nella “Colombia italiana” la guerra
ai signori della droga si
combatte con strumenti ad
alta tecnologia. “Il telerilevamento aereo registra le
radiazioni elettromagnetiche del terreno e ci
permette di individuare
le piantagioni anche se
sono protette da arbusti
più alti”, spiega Tavone.
L’Albania
Dietro il boom della
marijuana autoprodotta
dalla criminalità organizzata c’è anche l’intensificarsi della lotta
alla droga da parte delle
autorità albanesi. Tirana ha
chiesto aiuto al governo italiano, che ha messo a disposizione conoscenze e mezzi.
Anche le rotte dei gommoni che attraversano l’Adriatico sono diventate meno
sicure. Così, accanto all’importazione, le mafie hanno
deciso di mettersi in proprio.
’ndrangheta, camorra, Cosa
Nostra, criminalità organizzata pugliese, bande sarde.
Nel grande business della
cannabis a chilometro zero
ognuno vuole la sua fetta
di torta.
L'Isis approva una legge anti gatto:
nel Califfato parte lo sterminio
L'Isis vieta la presenza dei gatti nelle case dello Stato
Islamico e ha dato il via allo stermino di tutti i mici presenti
a Mosul. Al Sumaria riporta che «L'organizzazione ha emesso
una fatwa - un decreto di legge islamica - contro la presenza
dei gatti all'interno delle case di MosuI», la più grande città
occupata dall'Isis
Tutti i residenti sono stati avvertiti di non violare la legge
e di non opporsi alla ricerca dei gatti da parte dei soldati del
Califfato, che hanno avuto l'ordine di requisirli e ucciderli.
Secondo quando scritto sul decreto, i gatti andrebbero «contro la visione, l'ideologia e le credenze» jihadiste. E il gruppo
terroristico ha quindi vietato ogni tipo di allevamento e cura
di questo animale.
Una legge in controtendenza con l'Islam, che considera i
gatti animali puri e persino benedetti. Celebre è infatti la
storia di Maometto e della gatta Muezza: un giorno si addormentò nella sulla veste e, arrivata l'ora della preghiera,
il profeta preferì tagliare la stoffa piuttosto che svegliarla.
Il divieto rappresenta una sorpresa anche dal punto di
vista militare, dal momento che in questi anni i gattini hanno
giocato un ruolo chiave nella presenza sui social dell'Isis.
Molti soldati hanno dimostrato calore e sensibilità verso
i cuccioli in immagini e video pubblicati sulle loro pagine
Facebook.
Oncologi Ue premiano italiano Sobrero
per studi cancro colon
COPENAGHEN - Gli
oncologi europei premiano l'italiano Alberto Sobrero, responsabile della Divisione
di Oncologia medica
dell'Irccs San Martino
Ist di Genova, per le
sue ricerche sul cancro
al colon-retto e gli studi sui benefici clinici
dei nuovi farmaci. Il
prestigioso riconoscimento Esmo Award è
stato infatti assegnato
a Sobrero in occasione della
sessione di apertura oggi a
Copenaghen del Congresso
della Società europea di oncologia medica (Esmo).
''Un riconoscimento importante - ha commentato Sobrero - e che, in realtà, premia
insieme a me anche tanti altri
colleghi con cui, negli ultimi
10 anni, ho collaborato
per portare avanti nuove studi, in un orizzonte
della ricerca che oggi è
ormai 'globalizzato'''.
Un appuntamento internazionale, l'Esmo
2016, al quale partecipano oltre 19mila oncologi da 130 paesi e
che, quest'anno, segna
un grande successo per
l'Italia. Insieme a Stati
Uniti, Spagna, Francia
e Giappone, sottolinea
la Società scientifica europea,
l'Italia è stato infatti il Paese
che si è collocato tra i primi
cinque per numero di studi
presentati.
Presenza- 16 ottobre 2016
5
Il popcorn alla piemontese che conquista
i gourmet di tutto il mondo
«Ormai i negozi non
li conto nemmeno più».
Fabio Fontana, 37 anni,
lo dice senza spocchia, ma
perché davvero fa fatica
a tenere tutto assieme.
Nonostante un impiego
sicuro, un paio di anni fa,
ha aperto con altri tre amici torinesi, ex compagni
del Politecnico come lui, il
primo ristorante italiano
di popcorn: è a Torino e si
chiama «Fol», in piemontese «matto».
«Perché tutti ci dicevano di mettere da parte
i soldi per pagare il mutuo della casa, altro che
diventare imprenditori»,
racconta, facendosi portavoce del gruppo, composto
anche da Alberto Buniato,
Alessandro Lapadula e
Fabio Costa.
L’idea è venuta pensando a ciò che all’estero c’era
e in Italia ancora no. Da
«Fol» i popcorn si servono
conditi con il cioccolato, il
caramello, all’Eporediese,
cioè aromatizzati all’arancia, al gusto mojito,
leggermente alcolici e pure
all’amatriciana, per aiutare i terremotati.
E da via Maria Vitto-
ria, a due passi
dal Museo Egizio, il prodotto sta conquistando il mondo. I gourmet
popcorn sono
già arrivati a
Madrid, Amsterdam, Bucarest, Limassol,
Barcellona e a
Roma. Presto aprirà il
punto vendita di Firenze e
quello in Messico, il primo
oltreoceano, gestito da Gabriel Cristerna.
«Qui - spiegano - i nostri
prodotti saranno preparati
in loco. In tutti gli altri negozi in Europa, invece, arrivano da Torino. Non vogliamo
svelare i segreti delle nostre
ricette».
Ad averle messe a punto è
Simone Lapadula, fratello di
uno dei fondatori, inviato a
imparare l’arte di «cucinare»
i popcorn negli Usa.
Destinazione: Dallas. È
servito un mese per prendere
confidenza con le tecniche e
le macchine, le stesse che
adesso si trovano a Torino: il
popper, dove scoppia il mais,
e il coater, la pentola in cui si
condiscono i popcorn. «È un
alimento ricco di antiossidanti - spiega Fontana - e per
prepararlo non aggiungiamo
né olio né burro e utilizziamo
solo ingredienti italiani di
qualità».
Ma l’innovazione sta anche nel come è nata l’azienda, senza mutui e senza
crowdfunding. «Non potevamo farcela con i nostri risparmi, così abbiamo chiesto
ad amici e parenti di versare
una quota. Oltre a noi, ci
sono 23 soci, due dei quali
gestiscono il negozio nel
quotidiano».
Sì, perché saranno anche matti, ma nessuno dei
«founder» lo è stato al punto da lasciare l’impiego.
«Seguiamo tutto nel tempo
libero, anche il nostro vero
lavoro è un altro. Finora è
andata bene, ma c’è ancora
molto da fare».
Volkswagen battezza l’elettrica da 600 km
Parte decisamente
all’insegna dell’elettrico il Salone dell’auto
di Parigi, un’offensiva
che parla soprattutto
tedesco e che rispetto
al passato si distingue per un elemento
fondamentale: quasi
tutti i modelli e concept
presentati superano la soglia
psicologica dei 400 Km di
autonomia. Significa in
sostanza che guidare un’auto
100% elettrica non sarà più
un limite per gli spostamenti
e che presto questa vettura
potrà diventare l’unica auto
di famiglia, da utilizzare
sia quotidianamente che
per i viaggi, senza paura di
rimanere a secco all’improvviso. Questo, ovviamente, in
teoria. Perchè di futuro si
parla, e la realtà attuale è
ben diversa.
A guidare la svolta comunque sono tre costruttori
tedeschi, a partire
da Volkswagen che ha
preso lo spunto del Salone
di Parigi per
annunciare la sua offensiva post-dieselgate, ad un
anno dallo scandalo, illustrando il programma “TOGETHER - Strategy 2025”
basato su tre pilastri: mobilità elettrica, digitalizzazione e servizi di mobilità,
sui quali si fonderà un nuovo settore di business che
diventerà il 13° brand del
Gruppo, e che verrà lanciato
a novembre. Lo ha annunciato lo stesso ceo Matthias
Müller che ha parlato di
“sviluppo e produzione, entro il 2025, di oltre 30 nuovi
veicoli elettrici”.
A fare da apripista la
Volkswagen ha presentato a Parigi, in anteprima
mondiale, la concept I.D, la
madre di tutte le future elettriche del brand: è in grado
di percorrere sino a 600 km
con una sola carica delle
batterie. Per ora è solo un
prototipo, ma il destino del
concept I.D. è di entrare in
produzione e di diventare
la prima di una nuova famiglia di
veicoli ecologici made in
VW. Entro il 2020 sarà lanciato il modello di serie ed
entro il 2025 aprirà la strada al primo veicolo a guida
autonoma del brand. Con
questa macchina, la prima
di una nuova famiglia di
modelli, dalla Germania
puntano a far affermare la
mobilità a zero emissioni su
scala mondiale e a vendere
un milione di auto elettriche
San Luis 5358 (60-62-64) Peñalolen
(02) 298 15 58 298 24 02 Fax (02) 322 03 95
www.carnessori.cl
l’anno a partire dal
2025.
La I.D. fornisce interessanti anticipazioni
grazie alla disponibilità
della modalità di
marcia automatizzata (I.D. Pilot) che fa
sparire il volante multifunzione all’interno della
plancia. Tra i servizi telematici sperimentati con questo
concept ci sono poi anche la
possibilità di comandarne
l’apertura e la chiusura delle porte a distanza per far
consegnare buste e pacchi
ai corrieri direttamente nel
bagagliaio, anche quando
il proprietario del veicolo è
fuori casa/ufficio.
Realizzato sulla piattaforma di nuova concezione
MEB, il pianale modulare
per veicoli elettrici del gruppo, questo concept presenta
un design rivoluzionario per
la Casa tedesca che in futuro
sarà comune nei tratti salienti a tutte le vetture elettriche
made in VW. La show car
mostrata alla kermesse transalpina monta un motore
elettrico da 170 Cv (125 kW)
e promette, appunto, un’autonomia da 400 a 600 km per
carica, dati che abbinati
ai sistemi di ricarica veloci
permettono di utilizzarla
come oggi si fa con le normali
vetture a benzina o a gasolio.
Sempre in teoria, s’intende.
Vacuno
Cerdo
Sub productos
Arrollados
Hamburguesas
Cordeo Lechón
Pollo
Pavo
Jabalí Puro
Ciervo
Avestruz
Codornices
Pato Neozelandés
Conejo
Guayu 100% Orgánico
Quesos
6
Presenza- 16 ottobre 2016
SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO
Speciale “Fiestas Patrias”
Gigliola Pacciarini /Alejandra Calcagni
Con la gentile collaborazione
della Prof.ssa Silvia Perroni
www.scuola.cl / [email protected]
Seconda Fiera
Universitaria 2016
Martedì 13 settembre si è svolta la Seconda Fiera Universitaria dell’anno che è stata visitata dagli alunni delle II°,
III° e IV° Medie, oltre ai figli dei professori e dei funzionari
interessati ad ottenere informazioni sulle diverse alternative
disponibili nelle università.
A questo incontro, organizzato dal Dipartimento di Orientamento e Psicopedagogia, hanno partecipato universià
private e statali ed alcuni istituti tecnici.
I nostri alunni sono stati ricevuti dai rappresentanti di
ogni istituzione potendo chiarire dubbi e conoscere più da
vicino i corsi da loro offerti. Erano presenti anche ex alunni
della Scuola che hanno potuto trasmettere la loro esperienza.
Durante il mese di settembre abbiamo avuto diverse attività per celebrare le “Fiestas Patrias” nella nostra Scuola in
coincidenza con i festeggiamenti dei 125 anni della nostra
istituzione. Martedì 13, nel cortile della Scuola Primaria,
sono stati organizzati dei divertenti giochi tipici cileni con
l’aiuto degli alunni delle III° Medie Superiori e del Dipartimento di Educazione Fisica.
La tanto attesa Geografia dei Sapori si è svolta il giovedì 15
ed è stata inaugurata con un bellissimo spettacolo di balli a
carico dei nostri alunni. In questa occasione gli alunni dalla
1° Elementare alla IV° Media hanno preparato degli stand
per presentare i piatti tipici della gastronomia nazionale.
Quest’anno i vincitori sono stati la 7°B della Media Inferiore
e la III°B della media Superiore.
Geografía de los Sabores
(Por Prof. Sergio Molina)
Atto Nido, Infanzia
e Primaria 125 años
Venerdì 16 settembre le Scuole Nido, dell’Infanzia e Primaria hanno presentato insieme un bellissimo atto nella
Palestra per celebrare le “Fiestas Patrias” 2016.
Per aprire lo spettacolo, è stato mostrato il video “La Storia
della nostra Scuola in 125 anni” e poi gli alunni hanno mostrato le varie attività preparate con i personaggi ed i balli
tipici ispirati al nostro patrimonio cileno.
Il nostro ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso
possibile questa meravigliosa mattinata a scuola!
Messaggio del Preside:
Cara Comunità,
A través de estas palabras, deseo expresar mis más sinceros
agradecimientos a todos quienes participaron en la organización y realización de las actividades de celebración de Fiestas
Patrias que se desarrollaron los días 15 y 16 de Septiembre,
en las cuales se demostró en toda su magnitud, la gran cali-
dad humana, la creatividad, el compromiso y el entusiasmo
presentes en los miembros de nuestra Comunidad.
Un especial agradecimiento al cariño y esfuerzo desplegados por los niños, las tías y las maestras de las Scuola Nido,
Scuola dell’Infanzia y Scuola Primaria; al Departamento de
Historia y al Departamento de Educación Física, que como
todos los años, nos mostraron su creatividad y capacidad
organizativa; al personal de Mantención por su dedicación
El 15 de septiembre, en el contexto de celebración
de las Fiestas Patrias, nuestra Scuola celebró la 7ª
versión de la Geografía de los Sabores, encuentro
que reúne a alumnos de la Scuola Elementare, Media
Inferiore y Superiore y que este año contó, por primera
vez, con la visita de los cuatro cursos de Kinder que
fueron invitados a disfrutar de la presentación de
bailes nacionales típicos y luego a degustar junto a
los otros cursos.
La 7ª versión de la Geografía de los Sabores reunió
a más de 1.000 personas entre invitados y alumnos y
presentó 26 stands, entre los que se contó con el del
Centro Genitori y los IV° Medios, que no quisieron
estar ausentes.
En un ambiente de camaradería nuestros alumnos
y alumnas compartieron sus recetas de comida chilena a toda la comunidad y que en su mayoría fueron
preparadas por ellos, destacando empanadas, pan
amasado, churrascas, Barros Lucos, lengua de vaca,
asado de tira, empolvados, entre otros.
Felicitamos a todos nuestros alumnos y alumnas,
mamás y papás que vinieron a colaborar, auxiliares,
profesores jefes y en especial a los departamentos
de Educación Física, Música, Tecnología e Historia,
que trabajaron de forma interdisciplinaria para la
actividad.
y compromiso, en fin, a todos
quienes hicieron posible esta
tan especial celebración de
Fiestas Patrias, que coincide con nuestros 125 años de
historia.
Con la ocasión, les deseo
unas felices Fiestas Patrias
junto a sus seres queridos.
Italo Oddone
Rector
Salida al Hogar Italiano
(Por Martín Virrueta Sippa, I°B)
El miércoles 14 de
septiembre, el curso
I°B realizó una salida al Hogar Italiano,
llevando pasteles y
jugos para convivir
con los “nonnos”. La
visita comenzó con los
alumnos socializando
con los abuelos, lo que
pronto se transformó
en un bailoteo, acompañado de música en
vivo. ¡Los abuelitos
del Hogar estaban
más prendidos bailando que los alumnos
mismos!
La visita del IºB terminó con la lectura de
una historia escrita
por algunos alumnos.
Definitivamente los
“nonnos” y los jóvenes
quedamos con ganas
de más. Fue una experiencia alegre e inolvidable.
SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO
La Pérgola las flores
(Por Ma. Gabriela Castillo)
En el Centro Cultural
Scuola, concluimos el Mes
de la Chilenidad con la
destacada obra de teatro
"La Pérgola de las Flores".
Esta emblemática pieza
teatral del teatro nacional,
fue escrita por Isidora
Aguirre y musicalizada
por Francisco Flores del
Campo, y es un fiel reflejo
de la identidad urbana
de Chile en las primeras
décadas del siglo XX, que
además tiene una fuerte
reflexión de contenido social que hasta el día de
hoy perdura.
El masivo público que
asistió a verla, disfrutó
de una adaptación más
renovada, fresca y divertida, que fue interpretada
magistralmente por el
talentoso elenco de actores
pertenecientes a la compañía Teatro Alcalá, dirigida por Gustavo Becerra.
Sin duda alguna la función fue un gran acierto y generó mucho interés por parte de
público, ya que esta obra se ha transformado en parte patrimonio cultural de nuestro país
que todos alguna vez deberían ver.
“Pinocchio”
nel Teatro Municipal
Il venerdì 30 settembre gli alunni del 4° anno della Scuola Primaria sono andati a vedere
il balletto Pinocchio nel Teatro Municipal.
Lo spettacolo si ispira al film di Walt Disney e presenta la musica di brillanti compositori come Georges Bizet, Claude Debussy e Robert Schumann, con la coreografia di Jaime
Pinto e la partecipazione del Corpo di Ballo di Camera della Scuola di Balletto del Teatro
Municipal di Santiago.
Questa uscita pedagogica è ormai diventata una tradizione nella Scuola ed è coordinata
dal Dipartimento di Musica come chiusura del ciclo della Scuola Primaria.
Presenza- 16 ottobre 2016
7
Visita del 5°B al Hogar Italiano
(Por Valentina Di Cola, Profesora Jefe 5° B)
El martes 13 septiembre, los alumnos del 5°B realizaron una linda visita al Hogar Italiano. Esta iniciativa nació desde la inquietud de mostrar a los niños el hogar al cual ellos
ayudan mensualmente.
Como son niños más pequeños, tenía dudas acerca de cómo se relacionarían ambos, sin
embargo la reacción de los niños y abuelitos fue espectacular, y bailaron, cantaron y escucharon historias. Sin duda una experiencia a repetir; cabe destacar que los niños expresaron
su deseo de volver a realizar una visita de este tipo lo más pronto posible.
Una instancia hermosa de compartir y entregar amor, nos quedamos con el corazón
hinchado y felices de dar amor a i nostri cari nonni.
Sfilata di Moda
I genitori e gli alunni delle II° Medie
Superiori hanno organizzato nel Salone
Michelangelo dello Stadio Italiano, una
divertente ed originale Sfilata di Moda per
raccogliere fondi per il Viaggio di Studi
2017. La sfilata è stata presentata da Clau-
dia Conserva, genitore della Scuola. Con
uno squisito cocktail di benveuto e molte
sorprese, il pubblico presente ha trascorso
un’allegra serata ed ha potuto vedere le
nuove generazioi di modelli della Scuola
dalla 1° Elementare alla IV° Media.
Ciclo di Cinema Italiano "Io vi presento..."
Con motivo delle celebrazioni dei 125 anni della Scuola Italiana, il Centro Culturale Scuola
invita alla nona edizione del Ciclo di Cinema Italiano “Io vi presento...”, che si realizzerà
durante il mese di ottobre nel Teatro Giuseppe Verdi.
Quest’anno il ciclo contiene una selezione di quattro film italiani classici e contemporanei,
scelti e presentati da Andrea Tessa, Claudia Conserva, Pedro Carcuro e Felipe Bianchi,
riconosciuti personaggi dell’ambito nazionale, discendenti da italiani ed amanti del cinema. Ognuno di loro ha scelto il suo film italiano preferito ed il giorno della presentazione
spiegheranno i motivi della loro scelta.
Il programma è il seguente:
Pedro Carcuro: “Il Sorpasso”. Mercoledì 5 ottobre / ore 19:30.
Felipe Bianchi: “Una giornata particolare”. Mercoledì 12 ottobre / ore 19:30.
Andrea Tessa: “Amici Miei”. Mercoledì 19 ottobre / ore 19:30
Claudia Conserva: “Perfetti Sconosciuti”. Mercoledì 26 ottobre / ore 19:30.
Vi invitiamo a partecipare a questa tradizionale attività che ha come scopo diffondere la
cultura e la lingua italiana.
* I film sono sottotitolati in spagnolo e sono proibiti ai minori di 14 anni.
[email protected] /225927544
Teatro Giuseppe Verdi, Avda. las Flores 12.707, Las Condes.
8
COLLETTIVITÁ
Presenza- 16 ottobre 2016
Primeros egresados del Diploma en Lengua y
Cultura Italiana recibieron certificados.
En una ceremonia, realizada en el auditorio UdeC,
el Programa de Formación
Permanente y Carreras
Vespertinas graduó a los
17 egresados de la primera versión del Diploma en
Lengua y Cultura Italiana,
impartido en conjunto con
la Facultad de Humanidades
y Arte de la Universidad de
Concepción.
Los diplomados recibieron
el saludo de la Coordinadora General del Programa,
Cecilia Cisternas, quien se
refirió a las exigencias de
perfeccionamiento, cada
vez mayores, a que se ven
enfrentados los profesionales en la actualidad, “sobre
todo por la competitividad
del mundo laboral, que requiere habilidades comunicacionales y del manejo de
idiomas”.
La directiva señaló que este
diploma surge del convencimiento de la importancia
“de difundir los idiomas en
general”, siendo la primera
de una serie de iniciativas en
esa línea. “Quedaron detallados en un diploma en lengua
y cultura francesa; uno de
inglés para funcionarios del
área de la salud, además
de un programa para la
preparación de exámenes
internacionales en inglés,
que está en desarrollo”, contó
la académica.
En tanto, el Decano de
Humanidades y Arte, Dr.
Alejandro Bancalari, señaló
que este diploma es una forma de llevar hacia fuera los
conocimientos académicos
de la Facultad, particularmente de su Departamento
de Idiomas Extranjeros “que
además de las lenguas tradicionales como el inglés, el
alemán y el francés, también tiene la posibilidad de
compartir estos cursos en
italiano”.
Por otra parte, señaló que
una cualidad de este programa ha sido la integración
del idioma con aspectos de la
cultura italiana, que “tanto
ha aportado a Europa y a
Occidente”.
Asimismo, instó a los
egresados a continuar profundizando en el idioma
“y en lo posible vivir la experiencia de visitar Italia,
porque la lengua y la cultura
se aprende viviéndola in
situ”.
Junto con destacar el apoyo
que la Facultad, Formación
Permanente y el consulado
italiano brindaron desde sus
inicios a este diploma, su
coordinadora, la académica
de Idiomas Extranjeros,
Graciela Carro, subrayó el
empeño y el interés de los
alumnos en las materias del
programa. “Era un grupo
aspectos lingüísticos y materias como arte, literatura,
arquitectura e historia de
Italia. Si bien, dijo, éste es
un primer acercamiento a la
lengua, “la idea es que ellos
quedan capacitados para
defenderse en el idioma en
todo ámbito”.
Alla Dante di Viña del Mar omaggio
ad Ettore Scola
Un commovente omaggio
al recentemente scomparso regista cinematografico
Ettore Scola hanno offerto
gli avvocati Silvio Cuneo ed
Eduardo Marzi, lo scorso
mese di settembre nella Sede
della Dante Alighieri di Viña
del Mar.
Hanno iniziato con una
breve presentazione della sua
biografia per poi analizzare
alcune particolarità della
sua filmografia sulla base
della proiezione di alcune
scene, delle più significative
dei suoi film.
Nato a Trevico (Avellino)
il 10-05-1931
I suoi inizi furono prima
da sceneggiatore. Comincia
una carriera giornalistica
collaborando con la rivista
umoristica Marc’Aurelio
mentre frequenta Giurisprudenza a Roma.
Inizia la carriera sceneggiando varie commedie
insieme a Age e Scarpelli,
tra le quali le notissime “Un
americano a Roma” (1954) e
“Il Sorpasso” (1962).
L’esordio alla regia è nel
1964 con il film Se permettete parliamo di donne con
Vittorio Gassman.
Nel 1974 dirige C’eravamo
tanto amati. Il film è il capolavoro che lo consacra
definitivamente tra i grandi
del cinema italiano regalandogli anche la fama internazionale.
Negli anni ’80. Il regista
Servizio del Patronato
ACLI
L'ufficio del Patronato attende il pubblico presso la
Parrocchia Italiana (Bustamante 180)
con il seguente orario:
da Lunedi a Venerdi
dalla ore: 08:30 alle 14:30
Tel: 2665-0340; 22225247 - E-mail: [email protected]
ávido de conocimiento por la
lengua y la cultura italiana,
muy participativo y realmente interesados”, contó.
La académica, que a su vez
dirige el Instituto Italiano en
Concepción, señaló que la capacitación abordó un total de
diez módulos, que incluyeron
gira La terrazza (1980) e
La famiglia (1987); il suo
percorso narrativo inizia
con Concorrenza sleale e
con il documentario Gente
di Roma, concludendo la sua
carriera cinematografica, facendo poi una sola eccezione
per un altro documentario, Che strano chiamarsi
Federico, realizzato nel 2013
in occasione del ventennale
della morte di Fellini.
Il regista è morto nella
serata del 19 gennaio 2016
a Roma, nel reparto di cardiochirurgia del Policlinico
dove era ricoverato.
Tra gli innumerevoli film
che sono stati ricordati mediante la proiezione di alcune
delle scene più significative,
meritano menzione speciale
La celebre scena degli
spaghetti di Un americano
a Roma con Alberto Sordi: «
Maccarone, m’hai provocato
e io ti distruggo adesso, maccarone! Io me te magno...! »
Un americano a Roma è
un film del 1954 diretto da
Steno.
Oltre l’aspetto comico, il
film è una penetrante satira
di costume dell’Italia del
dopoguerra, evidenziando
brillantemente il mito esterofilo dell’America, terra
agognata e sospirata, di
cui si conoscevano abiti e
abitudini solo attraverso il
cinema, i fumetti, le riviste.
Il personaggio di Ferdinando
Mericoni, detto Nando, nasce
l’anno precedente dal film,
Venga a un lugar especial a probar lo mejor de la gastronomía italiana.
Lo esperamos
*Providencia 1975 (Esq. Pedro de Valdivia)
*Vitacura con Charles Dickens
sempre di Steno, Un giorno
in pretura.
Se permettete parliamo
di donne è un film a episodi
del 1964, qui al suo esordio
alla regia.
Nel 9º episodio, la moglie
di un carcerato, interpretato
da Vittorio Gassman, ottiene
una licenza premio al marito
di due giorni dicendo che la
madre sta per morire, … per
potergli poi attribuire il figlio
che porta in grembo.
Il film all’epoca fu accolto
duramente dalla criticò come
a che lo consider “una serie
di barzellette” sceneggiate e
anche per la sua “volgarità
efferata ma divertente”. Ebbe
comunque un gran successo
di pubblico.
Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca) è
un film del 1970 diretto da
Ettore Scola, interpretato
da Marcello Mastroianni,
Monica Vitti e Giancarlo
Giannini.
Presentato in concorso al
23º Festival di Cannes, valse
a Mastroianni il premio per
la migliore interpretazione
maschile.
Buona parte del film
rappresenta degli eventi
ricostruiti sulla base delle testimonianze addotte
a un processo, la causa del
quale verrà chiarita solo
alla fine. Oreste Nardi, muratore romano ormai maturo e un po’ malridotto,
comunista convinto, ad una
Festa dell’Unità incontra e
s’innamora, corrisposto, di
Adelaide Ciafrocchi, una
fioraia che ha un banco al
cimitero del Verano a Roma.
Tra i due nasce una passione
di cui viene a conoscenza
Antonia, la moglie di Oreste,
molto più anziana di lui.
Oreste, da buon attivista,
partecipa ad una manifestazione del PCI dove viene
manganellato assieme a
Nello Serafini, un pizzaiolo toscano, di cui diventa
amico e a cui incautamente
fa conoscere Adelaide, che
ben presto s’innamora del
toscano.
Ancora un film della cosiddetta “commedia
all’italiana” che fin dal titolo,
caratteristico degli articoli di cronaca giornalistica
riguardanti drammi passionali, s’inserisce nel filone
Segue in ultima pagina
Il nostro amico Pablo Peragallo, poco a poco, è riuscito a
costruire una idea e a plasmarla in questo "Mirador Ciudad
de Camogli" che mette su di un piedestallo ben elevato un
simbolo della nostra migrazione in Cile e del suo apporto
alla cultura, industria e sviluppo in genere.
Noi siamo di quelli che applaudono, in qualsiasi parte
accadano, significazioni che illuminano le nostre origini!
Juan Pablo Agostini González
Psicólogo clínico
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Atención Santiago y Vta. Región
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COLLETTIVITÁ
Associazione Ligure del Cile
1986 – 30 anni – 2016
Nell’anno 1986 si costituisce in Santiago del Cile, con
sede nella Parrocchia Italiana, l’Associazione Ligure
del Cile. Organizzazione
senza fini di lucro, quale organo culturale e sociale dei
naturali provenienti dalla
Regione Liguria e residenti
in Cile, i loro coniugi e i loro
discendenti.
L’Associazione è retta dal
proprio Statuto, ed è un sodalizio culturale, ma senza
pretese dottorali.
Culturale in quanto è
suo compito trasmettere,
mantenere e divulgare tra i
suoi soci - specialmente tra
i nostri discendenti e nelle
eventuali pubbliche relazioni con altre società italiane
o straniere – la storia, le
tradizioni, gli usi e le abitu-
dini antiche e odierne della
regione, e far conoscere pure
il contributo degli immigrati
Liguri al progresso del Cile.
A tale scopo si preoccupa di
diffondere la lingua italiana,
il dialetto genovese, commemorare le date storiche
della regione e dell’Italia e
celebrare le loro feste tradizionali e pure contribuire
alla formazione di gruppi
culturali incaricati di diffondere con rappresentazioni,
conferenze, corsi, ecc., le
manifestazioni del carattere Ligure, del suo folclore,
dell’arte, della letteratura,
della musica, ecc.
L’altro compito della nostra Associazione è quello
sociale; infatti il nostro sodalizio deve essere la forza
e il motivo per mantenere
ed approfondire fra i suoi
soci quei rapporti sociali
così necessari alla nostra
esistenza, cosa di mantenere
vincoli di confraternità tra
i loro membri, stimolare il
progresso, il miglioramento
delle virtù, le tradizioni e i
valori della cultura Ligure.
L’Associazione deve anche
solidarizzare con le persone
che ne formano parte valorizzando la dignità dell’emigrante e lo spirito Ligure,
a contatto con Autorità e
Istituzioni italiane e cilene.
Ugualmente deve stabilire
dei vincoli con organizzazioni simili, promuovere programmi comuni e procurare
la partecipazione a Borse
di Studio nelle Università,
Istituti, Scuole Tecniche,
Industriali o Commerciali
della Regione e dell’Italia.
Chi si chiude in se stesso
e disdegna la comunicazione renuncia a un aspetto
importantissimo della vita
e inaridisce il cuore in un
inconscio egoismo.
Noi abbiamo il dovere di
praticare e secondare questi
umani rapporti per i nostri
legami di nazionalità e regionalità.
L’Associazione Ligure
del Cile per celebrare i
30 anni ha organizzato le
seguenti attivitá:
EL PROF. BLANCO EN LA SOCIEDAD
DE ESCRITORES DE CHILE
+ A Valparaiso, nella “Sala
Viña del Mar”, tra il 20 settembre e 15 ottobre:
“Una Mostra Fotografica” - Presencia Italiana
en el Gran Valparaiso.
Le fotografie, in quanto
impronta reale del passato,
ci fanno ricordare momenti
di vita nascosti dal tenue
velo della dimenticanza, ci
offrono nuove emozioni e risvegliano un tanto di nostalgia nell’osservare la bellezza
spontanea dei nostri incontri
familiari, dei luoghi in cui si
lavorò duramente per raggiungere un certo benessere
economico oppure degli spazi
dove si svolse la vita sociale,
sportiva o educativa.
+ A Santiago, nel “Museo
de Santiago”, tra il 23 e 30
settembre;
“Una Mostra di Pittura”
– Artisti Liguri.
Questa manifestazione
artística vuole evidenziare
la creatività degli artisti
d’origene Ligure ed anche
essere un omaggio alla presenza italiana nel Cile.
Una presentación hizo el Prof. José Blanco acerca del más
de meglio siglo que ha dedicado a la obra de Dante Alighieri
en la Sociedad de Escritores de Chile (SECH). En la ocasión
fue presentado y acompañado en un provechoso coloquio con
el escritor y poeta Edmundo Moure (en la foto).
+ A Santiago, nel Salore
Rossini dello Stadio Italiano,
il 1º ottobre.
“Cocktail ai soci ricordando il giorno della fondazione”
Il 1° ottobre, giorno della
fondazione del sodalizio, alle
ore 20, nel Salone Rossini
dello Stadio Italiano, il Consiglio Direttivo dell’Associazione Ligure del Cile, riunitosi in Assemblea Generale
rilasciarà una “Solenne Dichiarazione”, al commemorare il 30mo. Anniversario,
rinnovando il ferreo impegno
di mantenere vivi lo spirito
e i principi iniziali stabiliti
nei propri Statuti. Abbiamo
chiuso questa attività offrendo un cocktail ai nostri soci
e amici.
Claudio Massone Stagno
Presidente
Presenza- 16 ottobre 2016
9
Italia presente en el Campeonato mundial
de Hockey-patín femenino en Iquuique
La Municipalidad de Iquique, en conjunto con la Firs
y la Federación Chilena de
Hockey y Patinaje se adjudicaron la sede del Campeonato Mundial de Hockey
Femenino en Patines.
Gran asistencia e interés
de la comunidad y de los
extranjeros residentes, que
cada noche repletó la Pista
Municipal de Hockey, en el
sector de Playa Brava.
Con trece países participantes. Italia estuvo presente
con un equipo de jóvenes entusiastas y apasionadas por
este juego que lo dieron todo,
hasta el último momento.
Retornaron igualmente
felices a Italia, de conocer
una ciudad de Mar y Desierto juntos, algo que llamo
mucho su atención e hicieron
nuevas amistades. Si porque
no todo fue competencia, el
poco tiempo libre lo aprovecharon al máximo: pasearon
por Cavancha, se fueron de
shopping a Zona Franca
y degustaron de nuestras
típicas empanadas chilenas.
La colectividad italiana
residente las agasajó con un
refrigerio, en la Casa Degli
Italiani. Las Damas Italiana y la Asociación Lucana
les entregaron recuerdos al
equipo y a toda la Comitiva
Italiana.
Los jóvenes de la Asociación Lucana, en un improvisado baile de la Tarantela,
invitaron para que los acompañaran en esta celebración,
posteriormente pasaron a las
canchas donde se entretuvieron jugando Bocha.
Hicieron uso de la palabra
el Presidente de la Federación Italiana, el Sr. Paolo
Centomo, quien manifestó su
satisfacción con la Organización del Campeonato, y Dn.
Enrique Lombardi.
Lo acompañaban el Director Técnico, Sr. Pino Marzella, la Asistente Técnico,
ex jugadora de Hockey, Sra.
Giovanna Maurantonio,
Jefe de Prensa, Sr. Marcello
Bulgarelli y la Asistente de
Apoyo Femenino, Sra. Magdalena Castello.
Fue una convivencia bastante alegre la cual las grandes protagonistas fueron las
jóvenes jugadoras que con su
energía y encanto pusieron
ese aire fresco primaveral que
ya comenzó a lo largo de nuestro país, en este año 2016.
Luz Savalli.
L’ultimo sopravvissuto racconta la storia
del sommergibile Liuzzi
Cari congiunti ed amici:
vi saluto con affetto ed in
calce vi invio il link di un breve video (6 min) con la testimonianza di Aldo Carnevalini, l’ultimo sopravvissuto del
Sommergibile Liuzzi, in cui
c’era anche mio padre, Cap.
G.N. Gaetano Tosti-Croce,
come Ing. Direttore di Macchina, nell’ormai lontano 27
giugno 1940.
Come molti di voi sapete, mio padre ha avuto un
ruolo assai speciale durante
l’episodio bellico dato che è
riuscito a riportare a galla
il battello e così salvare la
maggior parte dell’equipaggio, ma inoltre ha avuto il
gesto generoso di cedere il
suo salvagente proprio a (il
nostro) Aldo Carnevalini,
fatto che gli ha permesso
di salvare in vita e a mio
padre ricevere la Medaglia
d’Argento al Valore Militare.
La responsabile di elaborare questo video ed intervistare Aldo è stata Flavia
Amabile, giornalista della
redazione romana del giornale La Stampa.
Agli inizi del 2000, Flavia
e suo marito Marco Tosatti
hanno scrito il magnifico
libro “L’Ammiraglio”, in cui
raccontano le vicende degli
uomini del Liuzzi durante
l’episodio bellico e dopo nella lunga prigionia in India
(all’epoca colonia inglese).
Il bello di questo regalo
che ci ha inviato Flavia è
che arriva a pochi giorni di
commemorare il 22esimo anniversario della scomparsa
di mi padre, il 6 ottobre 1994,
all’età di 83 años, quindi
considero questo video con la
testimonianza di Aldo come
un omaggio alla sua memoria ed è per questo che ho
voluto condividerlo con voi.
Un grande abbraccio a
tutti
Edoardo Tosti-Croce
Questa è la storia del
sommergibile Liuzzi
raccontata dall’ultimo
sopravvissuto, Aldo
Carnevalini, 96 anni.
Nel 1940 ne aveva venti, era un marinaio alle
prime armi che nemmeno sapeva nuotare,
fu imbarcato sul sommergibile Liuzzi, fiore
all’occhiello della Marina militare della seconda guerra mondiale, affondato dai cacciatorpediniere
della marina britannica non
durante un combattimento
ma grazie all’intercettazione dei loro fonogrammi con
le indicazioni della rotta
seguita. Morirono in 10,
compreso il comandante
Lorenzo Bezzi che «messo in
salvo l’equipaggio dopo aver
ordinato il saluto alla voce,
divideva volontariamente
la estrema Sorte dell’unità
al suo comando rientrando
nello scafo e chiudendo, con
freddo e cosciente atto, su di
sé il portello della torretta»,
come è scritto nella motivazione con cui gli fu asse-
gnata la medaglia d’oro alla
memoria. Carnevalini invece
si salvò perché il direttore
di macchina Gaetano TostiCroce prima di abbandonare
il sommergibile gli diede il
suo salvagente. Carnevalini,
infatti era salito tra gli ultimi
in coperta quando questa era
già semisommersa: non sapeva nuotare ed era intossicato
dai vapori di acido solforico.
Tosti-Croce era tornato a
bordo per aprire le valvole
per l’autoaffondamento e
per tentare, inutilmente, di
convincere il comandante
Bezzi a salvarsi. Si salvarono entrambi, Tosti-Croce fu
premiato con una Medaglia
d’argento al Valor Militare.
[email protected]
10
Presenza- 16 ottobre 2016
COLLETTIVITÁ
L'Italia incontra il Cile
Grande successo per la visita del Professor Merlone alla Scuola Italiana di Concepción
L’Italia incontra il Cile:
Si è da poco conclusa l’esperienza del Prof. Merlone
presso la Scuola italiana di
Concepcion. Dal confronto
avuto sono emersi tanti punti
di contatto tra due paesi geograficamente lontani. Tanti i
momenti di socializzazione e
cultura tra il corpo docente,
gli alunni cileni e la Dirigenza Scolastica dell’Ambasciata Italiana in Cile.
Il Professor Merlone, ha
visitato la Scuola italiana
dove è stato accolto dalla Direttrice, Prof.ssa Elisabeth
Aguirre ed ha avuto modo
di visitare le aule e gli alunni della Scuola. Il progetto
educativo della scuola mira
a promuovere e sviluppare i
rapporti culturali tra Cile e
Italia: “Una vera apertura
verso nuovi orizzonti” ha
spiegato la Prof.ssa Rosa
Tridico, che si è impegnata
a creare un percorso di cambiamento che ha l’obiettivo
di portare la lingua italiana
anche fuori dalle mura scolastica. Ed infatti, al fine
di perseguire la missione,
è nato un corso di lingua
Italiana anche all’Istituto
di Cultura di Concepción diretto dalla Prof.ssa Graziella
Carro.
Merlone, nella sua breve
ma ricca permanenza, ha
avuto poi la possibilità di
toccare con mano la realtà
della Scuola “Republica De
Italia”, diretta dalla Direttrice Cecilia Gallegos, che dopo
il terremoto degli anni ’60
è stata ristrutturata grazie
ai fondi ricevuti dallo Stato
Italiano.
Un incontro forte, solidale
e accogliente che lascia spazio, sicuramente, a nuove
prospettive di collaborazione
internazionale.
Rimembranze
La foto ritrae il “factotum” della Parrocchia (oltre che gran Pompiere) Ugo Stagno,
la Signora Ilde Valdatta (speriamo di non sbagliarci) e la nostra indimenticabile
Rina, poco più che ragazza. Era il tempo in cui si stava costruendo il grande
edificio e la parrocchia aveva un movimento accelerato di amici e collaboratori
che si impegnavano con quote volontarie mensili.
Senz’altro anche la Signora, il cui nome non conosciamo, sta firmando il suo
impegno di onore per la costruzione dell’edificio. Ricordo che P. Antonio (con
orgoglio) mi diceva: tutto quello che vedi è stato costruito solo con i contributi
degli italiani.
Messa in ricordo delle vittime del
terremoto in Italia
Care Lettrici e Cari Lettori,
se avete qualche foto di archivio (di famiglia o di comunità) e ce le inviate con
una breve didascalia, saremo felici di inserirla in questa serie di "rimembranze"
iniziativa dell'Arch. Claudio Massone
La collettivitá italiana di
Talcahuano e Concepción si
é radunata la sera della domenica 4 settembre, presso
la Cattedrale della capitale
della Regione del Biobío, per
pregare Iddio per tutte le
persone decedute nel terremoto nelle regioni del Lazio
e Le Marche il 24 agosto
scorso, in una Santa Messa,
presieduta dal Arcivescovo di
Concepción mons. Fernando
Chomalí e concelebrata dal
* Despacho exacto de Recetas de Médicos Oculistas
*Gran surtido de Armazones y Cristales de las mejores marcas
Dean della Cattedrale padre
Luis Figueroa.
Tra le numerose persone
che sono arrivate alla Cattedrale, sono stati presenti
la signora Console di Concepción Luisella Gasparini,
l’ex Console signor Mario
Boero, il sindaco della cittá
signor Alvaro Ortiz e signora, i signori consoli di Argentina, Germania, Ungheria
e Polonia, il Sovrintendente
del Corpo di Pompieri di
Concepción signor Rubén
Panes, delegazioni della
Quarta Compagnia Italiana
di Pompieri “Umberto I” di
Talcahuano, Sesta Compagnia di Pompieri “Joita.iane
di Concepción e sé Quintino
Fravega” di Concepción,
alunni della Scuola Italiana di Concepción, Circolo
delle Donne Italiane di Concepción e Talcahuano e membri delle singole istituzioni
della collettivitá.
Prima di cominciare la
Santa Messa, la signora Console ringrazió la presenza
delle autoritá, istituzioni e
tutti i connazionali che sono
venuti alla casa del Signore
per pregare per tutte le vittime del terremoto, e per la
consolidazione dei feriti ed
abitanti di quelle regioni.
Manuel Sánchez
Ackermann
Corrispondente
Foto: Autoritá e membri
della collettivitá presenti
nella Messa.
STADIO ITALIANO
Presenza- 16 ottobre 2016
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Presenza- 16 ottobre 2016
SCUOLA ITALIANA DI VALPARAISO
SETTEMBRE A SCUOLA:
FESTE PATRIE E SPIRITO DI CILENITÁ
scuola si lavora in gruppo,
si rispettano le regole, si
ascolta e si condivide, si é
solidali e generosi…A scuola correggiamo gli errori
senza penalizzare; a scuola
trasmettiamo l’amore e il
rispetto verso il nostro paese ma anche verso l’Italia,
terra pure nostra, per via
dell’intercultura; a scuola
formiamo i cittadini del
domani.
Che significa questo valore di cui parlano tutti i
programmi ministeriali di
Educazione? Che significa,
in un mondo come il nostro,
pervaso di consumismo e
di esacerbato amore verso
il foraneo, l’affetto per le
radici, per la terra che ci
ha visti nascere, per le tradizioni e i costumi locali?
Come si riesce a svegliare
questo spirito civico? In altre parole, come possiamo
“fare patria” noi adulti, per
poi educare i nostri bambini, trasmettendo loro gli
stessi valori? Certamente
é una strada scoscesa, ma
non piú né meno difficile di
tante altre strade imboccate in educazione.
Quest’anno, guardando il
nostro edificio tutto abbel-
lito di ghirlande tricolori,
di bandierine di carta, di
aquiloni, di ragazzini vestiti come “huasos” e “chinas”;
ammirando la magnifica
presentazione folcloristica
organizzata dal Dipartimento di Educazione Fisica, formando parte del pubblico recatosi in palestra,
per scattare fotografie e
battere palme, mi é venuta in mente, come ormai
é solito da parecchi anni,
questa domanda: facciamo
patria insegnando ai nostri
alunni i balli tradizionali,
mangiando “empanadas”
e “anticuchos”, sollevando per aria “volantines” ,
ascoltando un “organillero”? É questo il concetto
di patria che vogliamo
trasmettere, lasciare ai
posteri, rinforzare in aula?
Pensato in questo modo, ci
sorge spontanea una risposta negativa. Tuttavia, anche questi festeggiamenti
sono, a mio avviso, un modo
positivo di fare patria.
Imparando le tradizioni,
i costumi, valorizzando
l’idiosincrasia del nostro
popolo, la nostra essenza
americana, siamo in grado
di dargli un senso, di riempire questo apprendimento
di un significato tutt’altro
che banale… Apprendimento che ricordiamo, pur
essendo stati giá valutati,
apprendimento che perdura perché é stato arricchito dalla presenza di altri
apprendimenti acquisiti
in modo simultaneo, dalla
presenza di altri valori, degni quanto l’amor patrio. A
La festa della cilenitá a
scuola desta un entusiasmo
di gran lunga superiore a
qualsiasi altro festeggiamento. Si potrebbe pensare che le vacanze ad
portas ne siano la causa.
Certamente, ma non soltanto per questo. Nessun’
altra festa in tutto l’anno
scolastico ha un carattere
collettivo come questa: ne
partecipano tutti gli alunni, dalla Scuola Materna
fino alle Superiori; il corpo
direttivo, i docenti, il personale amministrativo e
ausiliare; i nostri genitori.
La palestra é piena zeppa
di allegria ed entusiasmo
come mai.
Settembre se ne é andato, con la sua frizzante
allegria… Ma ci ha lasciati
alleggeriti per far fronte
all’ultima tappa, la piú impegnativa…, in cui avremo
bisogno di altri valori, di
altri apprendimenti saldamenti da acquisire quanto
l’amor patrio.
IL POLITECNICO DI TORINO
NELLA SCUOLA “ARTURO DELL’ORO”
Quest’anno, per la prima volta, grazie ad un accordo tra
la Scuola A. Dell’Oro ed il Politecnico, sarà somministrato
a tutti gli studenti interessati, nella sede di Valpraiso della
Scuola, il test per accedere ad uno dei corsi di laurea presenti
nell’offerta formativa del Politecnico di Torino.
Questo di Ottobre sará un mese, nella “Scuola”, caratterizzato dalla presenza di una delle Università più prestigiose
d’italia . In questo mese, quasi estivo, ci si rinfrescherà
all’ombra della Mole.
Il 26 di ottobre, infatti, la nota Universitá torinese, grazie ad un accordo da pochissimo stipulato con la Scuola
A. Dell’Oro, userà uno spazio della sede della Scuola di
Valparaiso per somminisitrare a tutti gli studenti inte-
ressati, di tutte le istituzioni
educative in Cile (italiane e
non), il test d’accesso ad uno
fra i numerosi corsi di laurea
presenti nella propria offera
formativa. Nello specifico, il
test sarà propedeutico per
l’iscrizone ai corsi di laurea
dell’area di Ingegneria, di Design e Comunicazione visiva e
di Pianificazione urbanistica e
paesaggistico-ambientale.
Come è noto, il Politecnico
di Torino (www.polito.it ) è,
per qualità, tra le prime università tecniche d’Europa. È
inoltre un’Università di riferimento nel panorama italiano e
internazionale per gli studi di
ingegneria ed architettura in
cui tradizione e innovazione
sono elementi che rendono il
campus un ambiente stimolante e ricco di opportunità.
Il Politecnico, proprio per venire in contro alle esigenze dei
sempre più numerosi studenti
stranieri iscritti nei propri corsi di lauera, offre l’opportunità
di seguire corsi interamente in lingua inglese (16 percorsi).
Dà inoltre la possibilità di conseguire titoli riconosciuti in
più Paesi con periodi di studio all'estero, grazie anche alla
collaborazione con le più prestigiose Università del Cile e del
mondo. Grazie ad un’ offerta didattica ampia e variegata
(https://didattica.polito.it/offerta), il Politecnico, infatti,
è partner di numerose università cilene tra cui, ad esempio:
la Pontificia Universidad Catolica de Chile, la Universidad
Católica de Valparaíso, la Universidad tecnica Santa Maria
e la Universidad de Chile.
I laureati del Politecnico di Torino, insomma, ricevono una
formazione che va ben oltre il sapere tecnico acquisito in una
scuola seria e selettiva, che premia il merito e offre le basi e
le premesse per un futuro lavorativo di successo.
Date tali premesse è stato un vero onore per la Scuola Arturo Dell'Oro poter accogliere l’invito del Politecnico a prendere
parte al Programma TOPoliTO, un’iniziativa finalizzata al
reclutamento di studenti internazionali di qualità per l'inserimento in corsi di studio di primo livello.
In particolare, TOPoliTO prevede, tra le altre iniziative,
l’organizzazione, in collaborazione con i migliori istituti secondari superiori, dei test di ammissione ai corsi di Laurea
summenzionati, presso alcune sedi estere opportunamente
individuate e selezionate e, inoltre, l’erogazione di borse di
studio, per l'intera durata del percorso, agli studenti che
otterranno i risultati migliori nei test, di importo pari a €
8.000 per tre anni ,per un totale di € 24.000( per maggiori
informazioni sulle borse TOPoliTO far riferimento al bando
per l’a.a. 2016/17 http://international.polito.it/it/supporto_economico/topolito_scholarships/laurea_di_i_livello).
I test di ammissione presso la Scuola Arturo Dell'Oro si
svolgeranno il 26 ottobre 2016 alle ore 13:00 alla presenza
di referenti accademici e amministrativi del Politecnico di
Torino e di referenti della Scuola stessa. Il test, somministrato
esclusivamente via pc presso la sede della scuola di Valparaiso, avrà durata pari a 1h30 e si comporrà di 42 quesiti
suddivisi in 4 sezioni relative a 4 diverse aree disciplinari a
seconda del Corso di Laurea per cui lo studente si candida
(http://orienta.polito.it/it/guida_alla_prova_di_ammissione ).
Per iscriversi alla prova, sarà necessario una registrazione
nell’applicationform che si trova all’ indirizzo http://apply.
polito.it/info_L_it.html dal 3 ottobre al 24 ottobre ore 18:00
(ora italiana) e un pagamento di contributo di iscrizione di
euro 20 tramite carta di credito.
Per ulteriori informazioni, come referente in Cile, potete
scrivere al seguente indirizzo: [email protected] o chiamare al seguente numero di telefono di
Valparaiso: 323184944.
PAGINA RELIGIOSA
Chiesa sia sempre più una casa aperta a tutti
Cercare risposte coraggiose agli interrogativi
del nostro tempo per raggiungere “nuovi poveri”.
Questo, in sintesi, l’invito
che il Papa affida nel discorso ai circa 100 membri
del Capitolo Generale dei
Missionari Oblati di Maria
Immacolata, ricevuti stamani in udienza nella Sala
Clementina. Quest’anno
ricorre il bicentenario della morte del fondatore,
Sant'Eugenio de Mazenod.
Bisogna lavorare per una
Chiesa che sia "per tutti",
accogliendo e accompagnando, esorta Francesco.
La vostra Congregazione
si è impegnata per riaccendere la fede che “la rivoluzione francese stava spegnendo
nel cuore dei poveri delle
campagne della Provenza,
travolgendo anche tanti
ministri della Chiesa”. Lo
sottolinea il Papa all’inizio
del suo discorso ai membri
del Capitolo Generale.
La Congregazione nasce
infatti nel 1816, per opera
di Sant'Eugenio de Mazenod,
che abbandonò la Francia
proprio a causa della rivoluzione francese. Tornato in
patria e divenuto sacerdote,
per far fronte all’abbandono
della pratica religiosa nelle
aree rurali della Provenza,
con alcuni compagni organizzò la predicazione nelle
campagne, ricorrendo anche
all’uso del dialetto provenzale per farsi capire anche dai
più semplici.
E la Congregazione, nel
giro di pochi decenni, si è
diffusa nei cinque continenti,
Monastero di clarisse nel
Madagascar «estremo»
Si chiama Klera Kintana Manasava che significa «Chiara,
stella che dona luce». Sorge in una vasta area verde nella
periferia sud di Ambanja, tra la città e i villaggi nel nord
ovest dell’isola dalla terra rossa, il Madagascar. Il monastero
verrà inaugurato oggi, da Rosario Vella, vescovo appunto
della diocesi di Ambanja, che l’ha fortemente voluto come
faro spirituale al servizio principalmente dei sacerdoti e
religiosi diocesani e dei missionari. Una casa di preghiera
abitata da monache clarisse al centro di un territorio in cui
solo il 10% della popolazione è cattolica, mentre la maggior
parte segue le religioni tradizionali.
«Un segno di contraddizione che ricorda a tutti che è la forza della preghiera a sostenere la Chiesa», spiega suor Chiara
Daniela Marletta, abbadessa del monastero “Santa Chiara”
di Alcamo, fondato alla fine del ’500, di cui quello malgascio
è una gemmazione. «Nel 2008 il vescovo Vella in visita nella
nostra comunità c’invitò in missione nella sua terra. In quel
momento non ci sembrava possibile una simile impresa fin
quando la voce del Signore non si è fatta più chiara.
Dopo un periodo di preparazione in Francia per imparare
la lingua, nel 2012 quattro delle nostre sorelle sono partite
per il Madagascar ospiti della diocesi, in attesa della costruzione del nuovo monastero, realizzato grazie alle donazioni di
amici e benefattori». Ambanja è uno dei territori più ricchi di
vegetazione del Paese ma anche più povero, isolato durante
la stagione delle piogge, battuto da alluvioni e cicloni che
spesso distruggono le coltivazioni di riso e mais che servono
alla sussistenza della popolazione.
Le alte temperature del clima caldo- umido rendono dura
la vita alle monache. Si cucina con il carbone che si acquista
nella foresta, non c’è l’acqua potabile. La vita delle clarisse
è faticosa ma serena. «Vedendoci pregare il Rosario le figlie
del nostro guardiano della casa ci hanno chiesto di pregare
con noi la Renin’n Mpamonjy, la Madre del Salvatore»,
racconta madre Miriam, responsabile della Fondazione
Klera Kintana, «qualche mese dopo hanno chiesto di essere
battezzate. Tanti episodi ci confermano che la presenza del
Signore evangelizza. Santa Teresina non ha mai messo piede
fuori da un monastero eppure è la patrona delle missioni.
Come ha detto Giovanni Paolo II, attraverso la preghiera
delle claustrali molti figli sono condotti a Cristo, i malati
confortati, i bisognosi assistiti, i cuori umani riconciliati. È
la preghiera che muove i passi dei missionari».
nota Francesco.
Due le caratteristiche centrali del fondatore messe
in evidenza dal Papa: “Ha
amato Gesù con passione e
la Chiesa senza condizioni”.
“Siete chiamati a rinnnovare questo duplice amore”,
dice Francesco ai presenti,
e la ricorrenza dei 200 anni
dalla fondazione dell’Istituto
cade proprio nel Giubileo
della Misericordia che deve
essere "il cuore della vostra
missione”.
Essere “uomini dell’Avvento” come Sant'Eugenio
de Mazenod, esorta il Papa
spiegando l’obiettivo centrale per la Congregazione
nel mondo di oggi: “La Chiesa sta vivendo, insieme al
mondo intero, un’epoca di
grandi trasformazioni, nei
campi più diversi. Ha bisogno di uomini che portino
nel cuore lo stesso amore per
Gesù Cristo che abitava nel
cuore del giovane Eugenio de
Mazenod, e lo stesso amore
senza condizioni per la Chiesa, che si sforza di essere
sempre più casa aperta. È
importante lavorare per una
Chiesa che sia per tutti, una
Chiesa pronta ad accogliere
e accompagnare!”.
La storia della Congregazione è quella di tanti
consacrati che hanno sacrificato la vita “per raggiungere
terre lontane dove ancora
c’erano 'pecore senza pastore'”, testimoniando “qualche
volta anche con il sangue” un
grande amore per Cristo e
per la Chiesa. Una chiamata
che si ripete ancora oggi:
“Oggi, ogni terra è ‘terra di
missione’, ogni dimensione
dell’umano è terra di missione, che attende l’annuncio
del Vangelo. Il Papa Pio XI
vi definì ‘gli specialisti delle
missioni difficili’.
Il campo della missione
oggi sembra allargarsi ogni
giorno, abbracciando sempre
nuovi poveri, poveri uomini e
donne dal volto di Cristo che
chiedono aiuto, consolazione,
speranza, nelle situazioni
più disperate della vita. Pertanto c’è bisogno di voi, della
vostra audacia missionaria,
della vostra disponibilità
a portare a tutti la Buona
Notizia che libera e consola”.
Una missione che si porta
con la gioia del Vangelo che
deve risplendere sul volto,
per “uno slancio missionario
nuovo”, punto di partenza
per “incontrare nuovi poveri”: “E’ necessario cercare
risposte adeguate, evangeliche e coraggiose, agli interrogativi degli uomini e delle
donne del nostro tempo. Per
questo occorre guardare il
passato con gratitudine, vivere il presente con passione
e abbracciare il futuro con
speranza, senza lasciarvi
scoraggiare dalle difficoltà
che incontrate nella missione, ma forti della fedeltà alla
vostra vocazione religiosa e
missionaria”.
Al centro c'è Maria Immacolata: un nome che Sant’Eugenio definì come “un passaporto per il Cielo”.
Si terrà nell'ottobre 2018
Papa: un Sinodo su giovani e fede
Un Sinodo dedicato ai giovani. Precisamente al tema «I
giovani, la fede e il discernimento vocazionale». Si terrà
nell'ottobre 2018.
Come informa una nota vaticana, Papa Francesco, «dopo
aver consultato, come è consuetudine, le Conferenze Episcopali, le Chiese Orientali Cattoliche sui iuris e l’Unione dei
Superiori Generali, nonché aver ascoltato i suggerimenti dei
Padri della scorsa Assemblea sinodale e il parere del XIV
Consiglio Ordinario, ha stabilito che nell’ottobre del 2018
si terrà la XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo
dei Vescovi sul tema: I giovani, la fede e il discernimento
vocazionale».
Spiega la nota vaticana: «Il tema, espressione della sollecitudine pastorale della Chiesa verso i giovani, è in continuità con quanto emerso dalle recenti Assemblee sinodali
sulla famiglia e con i contenuti dell’Esortazione Apostolica
post-sinodale Amoris Laetitia. Esso intende accompagnare
i giovani nel loro cammino esistenziale verso la maturità
affinché, attraverso un processo di discernimento, possano
scoprire il loro progetto di vita e realizzarlo con gioia, aprendosi all'incontro con Dio e con gli uomini e partecipando
attivamente all'edificazione della Chiesa e della società».
Come spiega il sito vaticano «il Sinodo dei Vescovi è
un’istituzione permanente voluta da Papa Paolo VI il 15
settembre 1965 in risposta al desiderio dei Padri del Concilio
Vaticano II di mantenere vivo lo spirito positivo generato
dall’esperienza conciliare. Letteralmente la parola “sinodo”,
derivata da due parole greche, syn che significa “insieme” e
hodos che vuol dire “strada” o “via “, significa “camminare
insieme”. Un Sinodo è un’assemblea o un incontro religioso
in cui vescovi, riuniti intorno e con il Santo Padre, hanno
l’opportunità di interagire e di condividere informazioni ed
esperienze, nella ricerca comune di soluzioni pastorali che
abbiano una validità e un’applicazione universali. Il Sinodo,
in generale, può essere definito come un’assemblea di vescovi
che rappresentano l’episcopato cattolico e che hanno il compito di aiutare il Papa nel governo della Chiesa universale
dando il proprio consiglio.
Presenza- 16 ottobre 2016
13
Cina
Conobbe i lavori forzati,
morto il vescovo Xu Iwei
È morto domenica notte, 25 settembre, monsignor Xu Jiwei,
vescovo della diocesi di Linhai (Taichow), nella provincia di
Zhejiang, nella Cina continentale. Ne dà notizia la Santa
Sede. Il presule aveva 81 anni; da
tempo era affetto da vari problemi di salute; nei mesi scorsi
era stato colpito da un ictus cerebrale e, successivamente, da
ricorrenti episodi di infezione polmonare.
Il vescovo era nato il 2 aprile 1935 a Shanghai. Dal 1948 al
1958 aveva studiato nei seminari di Ningbo e di Shanghai.
Nel 1960 fu arrestato e condannato a cinque anni di prigione,
poi venne costretto ai lavori forzati.
Negli stessi anni gli venne assegnato l'incarico di insegnante in una scuola secondaria.
Nel 1985 gli fu rimessa la precedente condanna e, quindi,
poté rientrare nel seminario di Shanghai e riprendere gli
studi teologici, fatti da giovane. All'età di cinquant'anni, il
21 novembre 1985, fu ordinato sacerdote. Restò nello stesso
seminario di Shanghai come formatore.
"Nel 1987 tornò nella sua diocesi di origine di Ningbo.
Nel 1999 assunse l'incarico di Amministratore Diocesano
e parroco di Shijiang, nella diocesi di Linhai (Taizhou).
Nello stesso anno, - spiega ancora la nota - la Santa Sede lo
nominò vescovo di Linhai (Taizhou), diocesi che era vacante
dal 1962. Per diversi motivi la sua consacrazione episcopale
avvenne undici anni dopo, il 10 luglio 2010, presieduta da
monsignor Giuseppe Li Mingshu, vescovo di Qingdao, con la
partecipazione di altri quattro vescovi legittimi".
Durante gli anni del ministero, monsignor Xu Jiwei, spiega
ancora la nota, "si è dimostrato un pastore prudente e zelante,
animato da un profondo sentimento di comunione e di fedeltà
con il Successore di Pietro e con la Chiesa universale, e si è
preoccupato di dare un'adeguata formazione al clero locale.
Durante i sei anni di ministero episcopale sono stati ordinati circa metà degli attuali sacerdoti della sua comunità
diocesana e alcuni di loro sono stati inviati all'estero per
approfondire la propria formazione".
14
SPORT
Presenza- 16 ottobre 2016
Mondiali, qualificazioni:
Macedonia-Italia 2-3. Ci salvano Belotti e Immobile Italia-Spagna 1-1, bene difesa
Sofferenza azzurra a Skopje: il "Gallo" sblocca la gara, poi Nestorovski (che
colpisce anche una traversa) e Hasani firmano il clamoroso sorpasso. Ci pensa Ciro: doppietta. E Ventura è in testa insieme alla Spagna, prima solo per
differenza reti
Montagne russe in Macedonia. L'Italia ne esce coi
capogiri e un mal di testa tremendo, ma viva. Anzi, vivissima, perché il 3-2 di Skopje
è un risultato di importanza
incalcolabile nella rincorsa
al Mondiale di Russia 2018.
La Macedonia occupa la
posizione numero 142 del
ranking Fifa, dietro al Lussemburgo. E anche se forse meriterebbe di stare un
po' più avanti, gli azzurri
soffrono oltre ogni limite.
Quando già sono pronti titoli
tipo "Nazionale alla frutta",
compare Immobile e cambia
la serata. Doppietta per lui,
gol per Belotti alla prima
dall'inizio. E siamo in vetta
al girone con la Spagna,
anche se la Roja è prima per
differenza reti.
TRAVERSA DI NESTOROVSKI — Come annunciato, Ventura fa turn over, riadattando le caratteristiche
del suo 3-5-2. Cambiano i tre
interni di centrocampo, il c.t.
lancia Bernardeschi insieme
a Verratti e Bonaventura.
Rispetto al match di Torino,
a destra c'è Candreva e non
Florenzi, mentre in attacco
nasce la coppia ImmobileBelotti, due che Ventura
conosce bene.
L'intento è chiaro: dimenticare gli stenti con la Spagna,
costruire gioco, attaccare.
In avvio di gara, però, sono
i padroni di casa a rendersi
più pericolosi: Buffon deve
chiudere subito in uscita
bassa su Pandev, per poi
essere aiutato dalla traversa
al 18', sul destro improvviso
di Nestorovski. Primi segnali
di una serata difficile.
IL GALLO CANTA SUBITO — Verratti prova a
prendere in mano la regia
azzurra, ma è in condizioni
di forma non esaltanti ed
è lasciato troppo solo dai
Macedonia digerita appena
in tempo.
Nazionale: BelottiImmobile si prendono
l'attacco. Verratti e il
centrocampo flop
Ciro Immobile, 26 anni.
Blackout totale: Buffon ci
compagni di reparto: spesso
tiene in vita con un miracolo
concediamo il contropiede
in tuffo su Mojsov, l'Italia è
ai macedoni, che ci graziano
in sbandata tutt'altro che
sbagliando i tempi dell'ulcontrollata.
timo passaggio. Il pericolo
Dentro Sansone al posto
scampato sembra scuotere
di Bonaventura, l'ultima
un minimo gli azzurri, che
carta di Ventura sarà Eder
comunque si accendono a
per Belotti.
intermittenza. Candreva
CI SALVA IMMOBILE —
inizia a sfornare palloni
Quando sembra notte fonda,
dalla destra, trovando un
ecco che appare Immobile,
sinistro volante di Immobile
col suo ciuffo biondo che
(parato) e un colpo di testa
ci ridà speranza. Scocca la
impreciso di Bonaventura
mezz'ora della ripresa e Ciro
prima dell'intervallo. E sui
si fa trovare pronto, in mezzo
calci da fermo l'Italia è semall'area, a piazzare la zampre pericolosa.
pata del 2-2 sull'ennesimo
Nasce così il gol: Belotti
suggerimento di Candreva.
irrompe su un corner, apre
Da lì, inizia un finale conil destro al volo e gela Bovulso, coi macedoni stanchi
gatinov. Prima partita da
e improvvisamente timorosi
titolare per il "Gallo" e prima
di perdere, dopo aver sognarete. Non è moltissimo, ma è
to il colpaccio. E perdono,
qualcosa.
alla fine.
Cadrebbero già sul colpo
TERRIBILE UNO-DUE —
di testa di Parolo, annullato
Il guaio è che la lezione dei
per fuorigioco inesistente, inprimi 45 minuti non viene
vece il colpo del k.o. è ancora
recepita. E al 12' della riprefirmato da Immobile, sempre
sa, quando Nestorovski pasu assist di Candreva. E'
reggia, c'è poco da sorprenla notte di Ciro. E Ventura
dersi. L'errore è di Verratti,
tira un sospiro di sollievo.
ma è tutta la squadra ad
andare "in bambola". La riprova arriva 142 secondi più
tardi: stavolta a sbagliare è
SERIE A un deludente Bernardeschi
7° Giornata Classifica
(poi sostituito da Parolo),
che regala il 2-1 a Hasani.
Pescara 0 - 2 Chievo
PASTELERIA Y CONFITERIA
CALIFORNIA
Galletas finas - Tortas Heladas - Pasteles
- Confites Tortas para Novios - Pastelitos para cocktails
COCKTAIL A DOMICILIO
Irarrázaval 1570 Fono 22042382
Udinese 0 - 3 Lazio
Empoli 0 - 3 Juventus
Atalanta 1 - 0 Napoli
Bologna 0 - 1 Genoa
Cagliari 2 - 1 Crotone
Sampdoria 1 - 1 Palermo
Milan 4 - 3 Sassuolo
Torino 2 - 1 Fiorentina
Roma 2 - 1 Inter
Classifica
Juventus18
Napoli14
Roma
13
Lazio
13
Chievo13
Milan
13
Genoa
11
Torino11
Inter
11
Cagliari10
Bologna10
Atalanta9
Sassuolo9
Fiorentina8
Sampdoria7
Udinese7
Pescara6
Palermo6
Empoli4
Un bunker contro la Spagna, un colabrodo in Macedonia. Tra Torino e Skopje
c'è solo una cosa che aiuta a
riconoscere la nostra Nazionale: il cuore. Col carattere e
l'orgoglio, infatti, gli azzurri
sono riusciti a portare a casa
4 punti dalla doppia tornata
di qualificazioni mondiali,
dopo aver rischiato di totalizzarne zero. Non è poco.
Legare lo spirito di reazione
azzurro all'eredità di Conte
sarebbe ingeneroso verso
Ventura: il c.t., però, ha molto da lavorare sulla ricerca
di equilibrio e identità di
squadra. Per fortuna, i risultati positivi lo aiuteranno a
riflettere con calma.
Serie B
Risultati
Novara Ascoli 1-0
Cittadella - Frosinone 2-3
Verona - Brescia 2-2
Bari - Entella 1-1
Latina - TRapani 2-0
Perugia - Avellino 3-0
Pisa - Spal 0-1
Pro- Vercelli - Ternana 1-0
Spezia . Carpi 0-1
Vicenzza - Cesena 0-0
Salernitana - Benevento 2-1
CLASSIFICA
Cittadella18
Verona17
Benevento(-1)14
Carpi13
Spezia13
Virtus Entella12
Peruga12
Pisa12
Brescia11
SPAL11
Frosinone11
Bari10
Salernitana9
Pro Vercelli9
Cesena8
Latina8
Novara8
Ascoli7
Ternana7
Avellino6
Vicenza6
Trapani5
Azzurri bravi a reagire dopo 60' rinunciatari: il risultato
non è da buttare. Immobile e Belotti entrano bene, De Rossi
si salva a centrocampo. Bene la difesa, anche con Romagnoli.
Ma in Spagna servirà un'altra Italia...
Il bello di partite come Italia-Spagna è che si prestano alle
interpretazioni più diverse. “Pesa” di più la reazione azzurra
dopo lo svantaggio o la passività mostrata per buona parte
della gara? E’ un punto guadagnato o un’occasione persa,
visto che comunque giocavamo in casa? Fa discutere, l’1-1
di Torino. L’unica certezza è che il dna delle due nazionali
è stato rispettato: senso estetico non sempre concreto per la
Roja, praticità e gran cuore per l’Italia.
COSA VA — Il risultato non è da buttar via, soprattutto
pensando a cosa sarebbe potuto accadere in caso di sconfitta: un k.o. allo Juventus Stadium avrebbe compromesso la
rincorsa al primo posto nel girone, l’unico che assicura la
qualificazione diretta a Russia 2018.
Un altro aspetto positivo è la difesa: dopo i tentennamenti
visti con Francia e Israele, stavolta ha retto bene, anche
con Romagnoli al posto di Chiellini. L’errore di Buffon non
merita nemmeno menzione, è solo un incidente di percorso.
Che altro salvare? La freddezza di De Rossi dal dischetto e
soprattutto il modo in cui sono entrati in campo Immobile e
Belotti. L’impressione è che abbiano ampie chance di scalzare
Pellé ed Eder nelle gerarchie dell’attacco, e non solo perché
Ventura li ha allenati entrambi nel Toro: Ciro e Andrea sono
titolari nei loro club e hanno fisicità straripante, fondamentale per spaccare le partite.
COSA NON VA — Ciò che preoccupa maggiormente è l’atteggiamento rinunciatario con cui gli azzurri sono entrati in
campo: aspettare la Spagna e ripartire può essere un piano
tattico accettabile, ma se non si indovinano due passaggi di
fila in fase di ripartenza, si finisce spalle al muro. Davvero
è necessario andare in svantaggio, per aggredire un pò l’avversario? Seconda nota stonata: il centrocampo. Non tanto
De Rossi, quanto Parolo e Montolivo.
La prima mezz’ora è stata un incubo e le cose non sono
migliorate granché con Bonaventura: l’assenza di Verratti
si traduce in black-out di idee. In difficoltà anche gli esterni,
De Sciglio è sembrato meno sicuro di sé rispetto alla gestione
Conte e Florenzi ha alternato buone iniziative a qualche
sbandamento. Non bene nemmeno il nervosismo di Pellé:
frustrato per i pochi palloni giocabili, ha commesso qualche
fallo di troppo e non ha gradito platealmente la sostituzione. Non è l’ideale, in serate dure come quella di Torino. In
Spagna, tra poco meno di un anno, ci aspetta un impegno
ancora più difficile: ci vorrà un’altra Italia.
Nazionale, Pellè escluso: non aveva stretto la
mano a Ventura (Foto sopra)
L’attaccante è stato escluso in vista della partita con la
Macedonia di domenica. Paga il brutto gesto di ieri sera
quando, appena sostituito, non ha accettato il saluto del c.t.
Nella notte l’attaccante aveva già pubblicato le sue scuse
sui social
LE SCUSE DEL GIOCATORE — Già nella notte, peraltro, Pellè aveva mandato le sue scuse via social: “Eh
si!!Purtroppo, mi capita nuovamente di fare una cavolata.
Un comportamento inaccettabile, nei confronti del mister
in primis e di riflesso ai miei compagni, che hanno sempre
dimostrato di avere dei valori importanti all’interno di un
fantastico gruppo Italia nel quale facciamo parte. Come ogni
errore grave -si legge ancora nel post- si subiscono sempre
delle conseguenze. Ed è giustissimo che io mi prenda delle
responsabilità sull’accaduto. Era doveroso rivolgere le scuse
di cuore a tutti”.
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SPORT
Gp del Giappone, trionfa Rosberg. Le Ferrari ai piedi del podio
Il pilota della Mercedes, al termine di una
gara quasi sempre al
comando, ha preceduto
di oltre cinque secondi
la Red Bull di Max Verstappen
Nico Rosberg vince per la
prima volta il Gp del Giappone e fa un passo avanti,
forse decisivo, verso il mondiale. Il suo vantaggio su
Lewis Hamilton, terzo al
traguardo di Suzuka, sale
a 33 punti. Questo significa
che potrebbe diventare campione anche finendo sempre
al secondo posto i quattro Gp
che rimangono.
La sua gara è semplicemente perfetta, al contrario
di quella degli avversari.
Hamilton sbaglia la partenza, Vettel (4°) la strategia,
Raikkonen (5°) va a corrente
alternata, Ricciardo (6°)
è irriconoscibile. L’unico
all’altezza del leader della
classifica è Verstappen, che
protegge il secondo posto
dall’assalto finale di Hamilton. Festa anche per la
Mercedes, che festeggia in
anticipo il terzo titolo consecutivo dei costruttori.
Per Rosberg si tratta della nona vittoria stagionale
e della 23ma in carriera,
al pari di Nelson Piquet.
L’unico che potrebbe dargli
fastidio è il compagno di
squadra, che al via appoggia
la gomma posteriore sinistra
sull’asfalto umido e parte al
rallentatore.
Le Ferrari cominciano con
l’handicap: Raikkonen è retrocesso dal terzo all’ottavo
posto per la sostituzione del
cambio, Vettel dal quarto al
settimo per l’incidente di una
lucidi e la commozione a
bloccare le parole: più che
la gioia del momento, quelle
lacrime rappresentavano la
catarsi dopo anni di sacrifici
ed emarginazione per un
movimento sopportato con
malcelato fastidio, più che
supportato.
Del resto c’è ancora una
burocrazia ferma a 35 anni
fa, alla Legge 91 del 1981,
quella con cui il governo di
allora disciplinò il professionismo sportivo e de iure
- salvo escamotage - ancora
non permette alle donne, in
alcuno sport, di affrancarsi
dal dilettantismo, con tutto
ciò che consegue anche sotto
gli aspetti fiscali e previdenziali. Potrebbe bastare questo
per spiegare l’emozione della
Vignotto, che la traversata
del deserto l’ha vissuta in
prima linea e sa bene che il
professionismo che non c’è è
la vera istanza che blocca la
crescita del movimento.
Tuttavia, nonostante lo
scetticismo che permeava
l’ambiente al momento dell’elezione di Tavecchio a presidente Figc, bisogna dare
atto alla federazione di avere
mosso le acque attraverso
iniziative virtuose. Da una
parte, appunto, il coinvolgimento dei club maschili,
visto in realtà da alcune società più che altro come una
imposizione e sfruttato invece
con il miglior spirito da altre
(Fiorentina e Lazio in primis,
oggi il Sassuolo), dall’altro
il progetto di riforma dei
campionati che porterà, nella
stagione 20182019, ad un
assetto definitivo che vedrà
la partecipazione di 64 club:
Serie A e Serie B avranno 12
squadre ciascuna, mentre il
terzo livello sarà formato da
un Campionato Interregionale strutturato in quattro
gironi ai quali parteciperanno un totale di 40 società.
Quello cominciato lo scorso
weekend è pertanto il primo
15
Atletica, piccole azzurre
crescono: ecco Larissa, figlia
di Fiona May
La 14enne Larissa Iapichino ha vinto a
Cles il titolo italiano cadetti dei 300 hs con
un eclatante 44"25. In tribuna emozionati la
lunghista e papà Gianni, sei volte tricolore
dell'asta
settimana fa in Malesia. Ma
la partenza delle due Rosse
è veloce.
Vettel in particolare risale
in fretta fino alla terza posizione e sembra in grado di
insidiare Verstappen. E’ la
strategia a farlo scendere
dal podio: il pilota tedesco
monta nell’ultima parte di
gara le gomme morbide,
mentre i rivali anticipano
la sosta per mettere le dure.
“Dovevamo osare - commenterà Vettel -. Io difenderò
sempre le scelte del team”.
Concludono nei punti anche le Force India di Perez
e Hulkenberg e le Williams
di Massa e Bottas. Un disastro le McLaren-Honda, con
Alonso 16° e Button 18°.
Calcio femminile: Il pallone delle donne
La nuova stagione è cominciata da dove si era chiusa
quella passata: in Serie A, il
Brescia di Milena Bertolini
ha messo subito le cose in
chiaro debuttando con un
netto 6-0 contro il Chieti, e
allo stesso modo hanno esordito vincendo anche Agsm
Verona e Fiorentina, due fra
le favorite del torneo. Ma la
grande novità dell’annata
2016-2017 del calcio femminile è in Serie B dove, ai
nastri di partenza, compare
anche la società italiana che
va più di moda in questo
momento, dietro le grandi
storiche ovviamente: il Sassuolo, entrato nel pallone in
rosa attraverso la Reggiana
femminile e che ha cominciato la sua avventura con un
successo per 1-0 sul campo
del Gordige.
«Dopo 40 anni di calcio,
mi sembra di vedere la luce»,
dice Betty Vignotto, gloria
del calcio femminile azzurro
e presidente della Reggiana
entrata nell’orbita neroverde
attraverso la pratica dell’apparentamento, che al club
garantirà sostentamento e
visibilità. In una parola:
futuro.
L’apparentamento fra le
due società è l’ultima trovata di una federazione che
finalmente si sta muovendo
nella direzione delle affiliazioni tra squadre maschili
e femminili: dopo l’obbligo
per i club professionistici
maschili di tesserare 20
calciatrici Under 21, la Figc
ha proposto ai club, come
alternativa, la possibilità di
acquisire il titolo sportivo, o
partecipazioni di controllo,
di club femminili affiliati
alla Figc e partecipanti ai
campionati di Serie A o di
Serie B, oppure di concludere
con questi accordi di licenza,
per l’utilizzo della denominazione, del marchio e dei segni
distintivi.
Proprio quest’ultima è la
via scelta dal Sassuolo, che
ha concesso licenze e marchi
alla Reggiana: maglia azzurra (la tinta del munifico
sponsor Mapei) con stemma
del Sassuolo sul petto e della
Reggiana sulla manica. Una
rivoluzione, soprattutto se
vista in prospettiva.
Ecco perché, quando venerdì scorso il club ha presentato le squadre femminili,
Betty Vignotto aveva gli occhi
Presenza- 16 ottobre 2016
campionato di
transizione verso
il nuovo format.
Tutte a caccia
del Brescia scudettato e recente
vincitore della
Supercoppa, a
pochi mesi da
quel 26 maggio
in cui, per la prima volta, la Uefa
aveva portato in
Italia - proprio a Reggio
Emilia - la finale della Women’s Champions League,
vinta dall’Olympique Lione
sul Wolfsburg, ricche sezioni femminili di due società
nell’elite del calcio europeo
maschile. C’erano quasi 20
mila spettatori, quel giorno,
al Mapei Stadium. Un se-
gnale che ha fatto drizzare
le antenne anche ad alcuni
club maschili. Piccoli passi,
ma la strada è quella giusta,
in un’Italia che, pur vivendo
di calcio, ha appena 22.564
tesserate, contro le quasi 198
mila della Germania, Olanda e Svezia che superano le
150 mila, le 100 mila dell’Inghilterra o le 88 mila della
Francia (dati Uefa, dal report Women’s football across
the National associations
2015-2016). C’è insomma
un mondo di pregiudizi da
capovolgere, intanto però si
può cominciare a sperare in
una integrazione che può solo
portare benefici: gli esempi
di Patrizia Panico, entrata
nello staff della Nazionale
Under 16 maschile.
Larissa Iapichino, ha
vinto stamattina a Cles,
la finale tricolori dei
300 hs, categoria Cadetti. Ad applaudirla in
tribuna, mamma Fiona
May, 2 ori mondiali e
due argenti olimpici nel
lungo, e papà Gianni,
sei volte tricolore
Buon sangue non
mente: Larissa Iapichino, 14 anni compiuti il
18 luglio, figlia di Gianni, ex azzurro dell’asta
sei volte tricolore e di
Fiona May, vincitrice
di tutto del lungo, due
titoli mondiali compresi, è la nuova campionessa italiana cadetti dei 300 ostacoli.
L’«impresa» a Cles (Trento), sotto gli occhi di entrambi i
genitori, emozionatissimi in tribuna. La ragazza fiorentina,
già sabato, era stata la migliore in batteria, portando il personale di 45”28. Poi stamattina, correndo in terza corsia e
incurante del freddo, ha esagerato fino a un eclatante 44”25.
Larissa, pur al primo anno di categoria, ha dominato sin
dalle prime battute, rifilando alla pur meritevole seconda,
la piemontese Arianna Capobianco (fino alla finale detentrice della miglior prestazione stagionale) qualcosa come
76/100. La tecnica di passaggio sull’ostacolo della fiorentina
è perfezionabile, ma sul talento della signorina Iapichino,
portacolori dell’Atletica Calenzano, con quelle gambe lunghe
e affusolate e un’altezza superiore alla media delle coetanee,
c’è da scommetterci.
IL FUTURO — Larissa, promettente anche nella ginnastica artistica e volto noto al grande pubblico sin da
piccolissima per la partecipazione al fianco della mamma
a due riuscitissimi spot pubblicitari di fette al latte, come
molte ragazze della sua età, spazia su più specialità, dagli
80 (personale di 10”10) ai 600 (1’48”05), senza naturalmente
dimenticare il salto il lungo (4.99). Considerando che ha cominciato a far sul serio con l’atletica solo da questa stagione
(allenata da Enrico Mancini proprio a Calenzano), è chiaro
che i margini di miglioramento possano essere notevoli. La
doppia figlia d’arte farà parlare di sé. Intanto, che si diverta
senza alcuna pressione.
Cervino: morti presidente delle guide alpine e maestro di sci
Ottavio Gerard, 40 anni,
e Joel Deanoz, 36, stavano
salendo la Via Deffeyes:
l’incidente si è verificato attorno ai 4.000 metri, i corpi
sono stati recuperati a 3.600
metri
È stata probabilmente
una caduta di sassi a provocare la morte di Ottavio
Gerard, 40 anni, presidente
della Società delle Guide del
Cervino, una delle più prestigiose dell’arco alpino, e Joel
Deanoz, 36 anni, maestro di
sci e direttore della scuola
di sci di Breuil-Cervinia,
precipitati mentre salivano
sul versante sud del Cervino.
Lo ha riferito Lucio Trucco,
responsabile del soccorso alpino della zona. L’incidente
si è verificato a 3.900-4.000
metri. I corpi sono stati
recuperati a 3.600 metri di
quota, per una caduta di
alcune centinaia di metri.
Deanoz, figlio di una guida
alpina, intendeva seguire
le orme paterne e si stava
allenando per accedere al
corso professionale. “Le condizioni della montagna - ha
aggiunto Trucco - sono ottimali. I due erano alpinisti
molto preparati e molto ben
allenati”. La Via Deffeyes
è considerata una delle più
impegnative del Cervino
con 4-5 ripetizioni finora
realizzate. Dell’accaduto si
sta occupando la guardia di
finanza di Cervinia.
INSIDIE — “È una tragedia che colpisce nel profondo
tutta la nostra comunità, ci
sentiamo traditi dal Cervino,
una montagna che amiamo
profondamente”: è lo sfogo
del sindaco di Valtournenche, Debora Camaschella,
dopo il lutto che ha colpito
il comune con la morte di
Gerard e Deanoz. «Non ri-
usciamo ad accettare la scomparsa di questi
due dei nostri
figli migliori ha aggiunto il
primo cittadino che hanno tanto
amato la nostra
montagna e che
incarnavano tutti i valori belli dello sport e
dell’alpinismo. Conoscevano
perfettamente le insidie della montagna e ci andavano
rispettandone le regole di
sicurezza, deve essere suc-
cesso qualcosa di imprevisto,
altrimenti non sarebbero
morti”. Sono morti “a causa
di un politrauma dopo essere
precipitati”: lo ha detto il
medico Maurizio D’Intino.
16
Presenza- 16 ottobre 2016
Più di 107 mila
gli italiani
espatriati
ma regione di origine degli
italiani residenti all'estero
seguita dalla Campania, dal
Lazio e dalla Calabria, il confronto tra i dati degli ultimi
anni, pone in evidenza una
marcata dinamicità delle
regioni settentrionali, in
particolare della Lombardia
e del Veneto".
La Germania (16.568)
è stata, dicevamo prima,
lungo il corso del 2015, la
meta preferita dagli italiani andati oltreconfine: a
seguire, con una minima
differenza, il Regno Unito
(16.503) e poi, più distaccate la Svizzera (11.441) e la
Francia (10.728).
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha
commentato dicendo che "il
nostro Paese ha una storia
antica di emigrazione. Una
storia di sofferenze e di speranze. Una storia di riscatto
sociale, di straordinarie affermazioni personali e collettive, ma anche di marginalità patite e di lacerazioni.
Oggi il fenomeno degli italiani migranti ha caratteristiche e motivazioni diverse
rispetto al passato. Riguarda
fasce d'età e categorie sociali
differenti. I flussi tuttavia
non si sono fermati e, talvolta, rappresentano un segno
di impoverimento piuttosto
che una libera scelta ispirata
alla circolazione dei saperi e
delle esperienze".
La mobilità dei giovani
italiani verso altri paesi "è
una grande opportunità, che
dobbiamo favorire, e anzi
rendere sempre più proficua.
Che le porte siano aperte
è condizione di sviluppo,
di cooperazione, di pace, di
giustizia. Dobbiamo fare in
modo che ci sia equilibrio
e circolarità. I nostri giovani devono poter andare
liberamente all'estero, così
come devono poter tornare a
lavorare in Italia, se lo desiderano, e riportare nella nostra società le conoscenze e
le professionalità maturate"
prosegue Mattarella, secondo cui "i flussi migratori
che guardano oggi all'Europa
e agli Stati Uniti hanno una
portata di durata epocale.
Affrontarli con intelligenza e con visione è necessario per costruire un mondo
migliore con lo sviluppo dei
paesi di origine. La conoscenza e la cultura hanno
un grande compito: aiutarci
a vivere il nostro tempo cercando di essere costruttori
e artefici di uno sviluppo
sostenibile, che ponga al
centro il valore della persona
umana".
Il messaggio si chiude con
queste parole: "la nostra
cultura, del resto, è anche
l'immensa ricchezza che gli
italiani, nel tempo, hanno
seminato nel mondo, abbellendo e rendendo più prosperi tanti territori nei diversi
continenti. E questa cultura
è poi tornata, accresciuta,
nella nostra comunità".
Riforme
Costituzionali
LEGITTIMAZIONE POPOLARE È la novità introdotta in Senato su richiesta
della minoranza Pd. Saranno i cittadini, al momento di
eleggere i Consigli Regionali
a indicare quali consiglieri
saranno anche senatori. I
Consigli ratificheranno la
scelta.
SENATORI-CONSIGLIERI I 95 senatori saranno
ripartiti tra le Regioni in
base al loro peso demografico. I Consigli Regionali
eleggeranno con metodo proporzionale i senatori tra i
propri componenti; uno per
ciascuna Regione dovrà essere un sindaco. IMMUNITÀ: I
nuovi senatori godranno delle stesse tutele dei deputati.
Non potranno essere arrestati o sottoposti a intercettazione senza l’autorizzazione
del Senato.
TITOLO V Sono riportate
in capo allo Stato alcune
competenze come energia,
infrastrutture strategiche
e sistema nazionale di protezione civile. Su proposta
del governo, la Camera potrà
approvare leggi nei campi
di competenza delle Regioni, “quando lo richieda la
tutela dell’unità giuridica o
economica della Repubblica,
ovvero la tutela dell’interesse
nazionale”.
VOTO IN DATA CERTA
I regolamenti parlamentari
dovranno indicare un tempo
certo per il voto dei ddl del
governo; vengono introdotti
altri limiti al governo sui
decreti legge.
PRESIDENTE DELLA
REPUBBLICA Lo eleggeranno i 630 deputati e i 100
senatori (via i rappresentanti
delle Regioni previsti oggi).
Per i primi tre scrutini occorrono i due terzi dei componenti, poi dal quarto si scende ai tre quinti; dal settimo
scrutinio sarà sufficiente la
maggioranza dei tre quinti
dei votanti (oggi il quorum
è più basso, maggioranza
assoluta degli aventi diritto
dalla quarta votazione in
poi).
REFERENDUM Introdotto un quorum minore per
i referendum sui quali sono
state raccolte 800.000 firme
anzichè 500.000: per renderlo valido dovranno votare la
metà degli elettori delle ultime elezioni politiche, anzichè
la metà degli iscritti alle liste
elettorali. DDL DI
INIZIATIVA POPOLARE
Salgono da 50.000 a 150.000
le firme necessarie per presentare un ddl di iniziativa
popolare. Però i regolamenti
della Camera dovranno indicare tempi precisi di esame,
clausola che oggi non esiste.
LEGGE ELETTORALE
Introdotto il ricorso preventivo sulle leggi elettorali
alla Corte Costituzionale su
richiesta di un quarto dei
componenti della Camera.
Tra le norme transitorie c’è
anche la possibilità di ricorso
preventivo già in questa legislatura, quindi l’Italicum,
se fosse approvato, potrebbe
finire subito davanti alla
Corte Costituzionale.
PROVINCE Vengono cancellate dalla Costituzione,
atto necessario per abrogarle
definitivamente.
CNEL Abrogato il Consiglio nazionale economia e
Lavoro, organo costituzionale secondo la Carta del 1948.
Omaggio a
Ettore Scola
con personaggi tratti dalla
subcultura popolare fatta
di fotoromanzi e canzonette,
inserendo nella storia un
accento critico alla società
del benessere degli anni ‘70
italiani.
Il film comunque risulta gradevole soprattutto
per i dialoghi efficacemente comici. È una pellicola
FINALI
essenzialmente “parlata”
dove gli stessi protagonisti si
rivolgono dallo schermo agli
spettatori.
Trevico-Torino - Viaggio nel Fiat-Nam è un film
drammatico del 1973 molto
particolare: girato con una
piccola troupe dalla Unitelefilm, la casa cinematografica
dell’allora PCI, è però stato
scritto e diretto da un regista
famoso come Ettore Scola,
e vede come sceneggiatore
Diego Novelli, allora ancora giornalista, ma che due
anni dopo sarebbe diventato
sindaco di Torino.
La storia è chiaramente di
tipo militante; vuole infatti
presentare dal punto di vista
dei comunisti la difficile situazione in cui si trovano gli
operai emigrati dal Sud per
venire a lavorare in FIAT. Se
si eccettuano gli attori principali, tutti gli altri non sono
professionisti: nei titoli, attori e tecnici sono presentati in
puro ordine alfabetico, senza
alcuna indicazione di ruolo.
Trama: Fortunato Santospirito è un giovane originario
di Trevico, in provincia di
Avellino, che giunge a Torino
per lavorare in Fiat. Le sue
prime immagini della città
sono l’atrio della stazione
di Porta Nuova, la mensa
dei poveri e il dormitorio
pubblico. Conosce un prete
che gli espone la situazione
degli immigrati; in fabbrica
fa amicizia con un sindacalista comunista, anch’egli
meridionale. Le sue frequentazioni dopo il lavoro sono i
luoghi di riunione dei meridionali e i gruppi di estrema
sinistra, dove conosce Vicky,
ragazza fuggita di casa. Fortunato racconta tutto questo
nelle lettere che scrive ai suoi
familiari, a cui invia anche
i primi soldi guadagnati.
Alla fine Fortunato decide
di tornare al Sud, perché si
convince che i problemi del
Meridione si debbano risolvere sul posto.
Giudizi critici: Il film ha
avuto recensioni soprattutto
di stampo politico: ecco due
interventi di colore opposto.
Paolo Valmarana (Il Popolo): «Realistico e dimesso,
arrabbiato e dolente, più
crudele che tenero (...) Ha
forse il torto di forzare a fini
polemici i suoi temi oltre i
limiti della credibilità»
Alberto Moravia
(L’Espresso, 20 maggio
1973): «(...) La prima parte,
di piglio documentaristico,
è la migliore. Scola è molto
efficace nel mostrarci ciò
che avviene all’immigrato
meridionale a Torino (...). Secondo noi il tono impassibile
e dolente del documentario
andava tenuto fino alla fine.»
Ettore Scola muore a
Roma il 19-01-2016
Ex alumno de la Scuola, Diego
Daneri, candidado a concejal
Las Condes (H-26).
Circolo di Professionisti di
Origine Italiana
Estimados socios, socias y amigos del Círculo,
Tenemos el agrado de invitarlos a nuestra cena del próximo
miércoles 26 de Octubre. En esta ocasión nuestro invitado
de honor será
el Profesor Francisco Brugnoli Bailoni
con el tema:
“Tres Miradas Fundantes de Italia en el Arte
Contemporáneo”
Licenciado en Artes. Universidad de Chile
Estudios de Postgrado Universidad Internacional de Artes
( Florencia)
Director y Curador del Museo de Arte Contemporáneo
desde 1998
Actualmente, Profesor de Facultad de Artes ( U. de Chile)
Ha sido docente en Facultad de Arquitectura y Urbanismo
(U. de Chile) y en las Universidades Católica, Universidad
Central y Arcis.creando en esta última la carrera de Bellas
Artes.
Ha sido Profesor y ha dictado innumerables conferencias
tanto en Chile como en el exterior. La conferencia “10-20
Años de Arte en Chile” fue presentada en Ginebra, Laussanne, Barcelona y La Sorbonne.
Como artista visual es considerado iniciador de esta modalidad en el país.
Director y fundador de la revista de Teoría y Crítica editada por el departamento de Teoría de las Artes y el programa
de Magister en Teoría de las Artes ( U. de Chile)
Durante su destacada carrera docente y de difusión de las
artes ha recibido numerosas distinciones Ha sido invitado
a la Universidad de Sao Paulo, Círculo de Bellas Artes
,Madrid; University of Central England; Universidad de
Waseda, Tokio; Universidad Politécnica de Valencia. y otras
importantes instituciones
.Como de costumbre, los esperamos cordialmente, a partir
de las 20:30 horas en el Stadio Italiano, Av. Apoquindo 6589,
Las Condes.
Saludamos atentamente a Uds.
En nombre del Directorio
Rina Garibaldi Solari
Secretaria
Romolo Trebbi del Trevigiano
Presidente
Adhesión: $ 13.000
Se ruega confirmar la asistencia con anticipación, a más
tardar el día martes 25 del presente, a la Sra. Rina Garibaldi
(Cel. 9-2208143) o respondiendo a ginetto99@manquehue.
net Se ruega además puntualidad, considerado que la cena
se servirá a las 21:00 h.
Después de las 20:00 hrs, los participantes pueden hacer
uso del estacionamiento del Stadio Italiano por la calle
Esteban dell’Orto.
Referendum del 4 dicembre
Italiani temporaneamente all’estero:
opzioni entro il 2 novembre
Il Ministero dell’Interno ha emanato una circolare “con cui
ha dato indicazione ai comuni di considerare valide le opzioni
che perverranno entro il trentaduesimo giorno antecedente
la votazione, ossia entro il 2 novembre prossimo, anziché l’8
ottobre”.
Ad annunciarlo è stato il sottosegretario di Stato
all’Interno, Domenico Manzione, che venerdì scorso ha
risposto ad una interpellanza urgente dell’onorevole Dieni
sul voto per corrispondenza degli italiani temporaneamente
all’estero al prossimo referendum costituzionale.
Cara Comunitá:
Soy Diego Daneri, ex alumno de la Scuola Italiana (Generación 1999) y hoy estoy poniendo todas mis energias para
poder representar a nuestra colectividad en la comuna que
nos ha albergado por tanto tiempo.
Porque quiero hacer de Las Condes un lugar más seguro
para las nuevas generaciones, es que hoy voy como candidato a concejal por nuestra querida comuna, para hacer que
todas las inquetudes y necesitades de nuestra comunidad
tengan cabida dentro del Concejo Municipal. De esta forma,
estremos siempre apoyando a la Scuola, al Stadio Italiano y
por sobre todo, el anhelado proyecto de la Pompa Italia de
trasladarse al sector de San Carlos de Apoquindo.
Porque soy un convencido que nuestra colonia ha sido
un pilar clave en el desarrollo comunal, les pido el que el
próximo 23 de octubre me puedan apoyar con su voto, para
que podamos tener a uno de nuestros miembros como representante ante el Municipio. Desde ya cuento con su apoyo.