Scarica il pdf - Milano Finanza

Download Report

Transcript Scarica il pdf - Milano Finanza

Visto &
MILANO FINANZA
4
12 Novembre 2016
L’ULTIMA SETTIMANA
segue da pagina 3
durante gli otto anni di
amministrazione Obama.
Difficile dire se sarà un
mondo migliore, mentre non
è azzardato dire che per gli
errori compiuti sul piano internazionale dal marito di
Michelle non sarà sicuramente peggiore, almeno sul
piano delle relazioni fra Usa
e Cina.
L’elemento più interessante che si raccoglie a Pechino
ai vertici del governo e delle sue espressioni e di cui
dà conferma, con la consuetà lucidità, l’ambasciatore
d’Italia Ettore Sequi, riguarda un ruolo molto
importante che da qui alla
metà del 2017 potrà avere
il Belpaese. Per più motivi:
1) perché l’Italia sarà presidente di turno del G7 che
il presidente Matteo Renzi
ha deciso di tenere in Sicilia,
a Taormina, per replicare a
quel ministro straniero che
identificava l’Isola nella
Mafia; 2) perché nonostante
l’obbligo di porre le sanzioni economiche alla Russia
imposto anche all’Italia,
Renzi ha saputo barcamenarsi bene, mantenendo un
buon rapporto con Putin;
ora che quasi sicuramente Trump muterà approccio
con Putin, non foss’altro per
riconoscenza, Renzi è l’interlocutore ideale non solo
dal lato europeo ma globale verso Mosca; 3) perché la
combinazione di accettabili
buoni rapporti di Renzi con
Putin e la presidenza del G7
offre all’Italia la possibilità
di una posizione molto forte in Europa, finalizzabile
anche ai fini di una politica della Ue che abbandoni
la logica dell’austerità e
del rigore ad ogni costo, anche al prezzo (ben venga)
di dover seguire Trump nel
taglio delle tasse, come del
resto fece Ronald Reagan
all’inizio degli anni 80, che
divenne una sorta di decennio d’oro.
Trump non è Reagan,
che pur con le stigmate
dell’attore, aveva misura
e saggezza. Ma se il buon
giorno si vede dal mattino,
cioè dal discorso di celebrazione della vittoria, Trump
sa essere anche un moderato educato. Fatto ancora
più importante, come del
resto avvenne con Reagan,
lo staff che si sta formando
intorno al presidente eletto
degli Stati Uniti è rassicurante. In particolare è da
segnalare la possibile assunzione di una posizione
di altissima responsabilità
dell’avvocato di origine libanese Tom Barrack. Negli
ultimi anni Barrack è stato
conosciuto soprattutto come finanziere specializzato
nel private equity: con il suo
fondo Colony Capital è stato proprietario della Costa
Smeralda, poi venduta al
Qatar. Ma ha un passato
governativo di rilievo, essendo stato sottosegretario
agli Interni e ascoltatissimo
advisor nelle amministrazioni di Richard Nixon e
Reagan. Allora era molto
giovane ma già con un alto
credito politico. E Barrack
è stato molto importante
nel convincere una parte
dell’establishment finanziario e del business che Trump
poteva portare alla Casa
Bianca una linea politica
opposta ad Obama, per ridare slancio agli Stati Uniti.
Ha scritto anche un saggio
molto solido che MF-Milano
Finanza ha pubblicato il 23
luglio scorso e che di fatto
costituisce il libro rosso di
Trump (come si sa, il rosso
è il colore dei repubblicani,
in Usa, come quello che fu
di Mao).
Sia per i numerosi affari
impostati da Cina e Russia,
sia per il taglio da businessman che inevitabilmente
Trump si porta dietro, sia
per la volontà espressa dal
presidente Xi di ripartire
con il presidente eletto da
un punto di relazioni nuo-
Mps. La Qatar
Investment Authority (Qia)
entro fine mese
potrebbe mettere sul piatto fino a 1,5
miliardi candidandosi al ruolo di anchor investor della
banca. Intanto il titolo Mps
guadagna il 22,2%.
LUNEDÌ
ORSI & TORI
vo e probabilmente opposto
a quello di Obama, sembra
per tutto questo che ci possano essere davanti anni
più materiali ma anche di
maggiore sviluppo economico. Almeno queste sono
le volontà e la necessità che
si colgono nella capitale del
Paese che sta per diventare il numero 1 sul piano
economico e che ha almeno
altri 350 milioni di individui da sottrarre a una vita
miserrima. Ma soprattutto,
come osservano a Pechino
sia i vertici del governo sia
il mondo diplomatico con in
testa l’ambasciatore Sequi,
con il filotto Brexit, Trump,
senza contare Beppe Grillo,
la Germania e la Francia si
debbono rendere conto che
nelle elezioni del prossimo
anno il potere potrà andare
a chi non ha ideologia, ma
solo populismo. A meno che,
ed è sicuramente una chance, Renzi (o chi per lui, se
accadesse l’assurdo), anche
grazie al ruolo di presidenza
del G7 non riesca a far cambiare linea alla Ue. Talvolta
non tutto il male vien per
nuocere.
P.S. Intanto, per fortuna,
alla commissione finanze
della Camera è stato presentato l’emendamento
richiesto da questo giornale
per condizionare lo sgravio
fiscale totale sui guadagni
di capitale degli istituendi
Pir (Piani individuali di risparmio) a un investimento
del 20% in società piccole
e medio-piccole quotate e
quotande, prevalentemente
al mercato alternativo Aim.
Le piccole aziende sono il
tessuto economico fondamentale del Paese e non
ricevono più finanziamenti
dalle banche, per i vincoli imposti da Francoforte.
Quindi devono poter attingere all’enorme risparmio
degli italiani. (riproduzione
riservata)
Paolo Panerai
7
Pir. Il presidente dell’Ania,
Maria Bianca
Farina, ha lamentato la
difficoltà di accesso alle agevolazioni dei Piani Individuali di
Risparmio per le polizze vita.
MARTEDÌ
8
Elezioni Usa. La
vittoria di Donald
Trump non travolge le borse
internazionali.
Francoforte guadagna l’1,6% e il
Dow Jones sale dell’1,4%.
MERCOLEDÌ
9
Unione bancaria. La deputata
olandese Esther
De Lange (Ppe)
ha riscritto la proposta sull’assicurazione comune
dei depositi, vincolandone l’introduzione ad alcune condizioni, tra
cui una nuova Asset Quality Review. In bilico tutta l’Unione
Bancaria.
GIOVEDÌ
10
Ftse Mib. In Europa le borse
hanno chiuso in
calo. Tengono il
Ftse Mib, che
chiude la seduta sulla parità a
16.812 punti (+0,04%) e Francoforte (+0,17%). Deboli le altre
piazze europee: Parigi -1,1%,
Londra -1,53% e Madrid -1,45%.
A sostenere Piazza Affari è stato il settore finanziario. Da
segnalare le performance di Ubi
Banca (+8,3%), Anima Holding
(+18,3%) e Unipol (+7,4%) Bene
Fca (+5,63%), Fincantieri
(+3,9%) e Ferrari (+2,3%), Prysmian perde il 4,2%.
VENERDÌ
11
S&P. Standard & Poor’s conferma il rating dell’Italia a
BBB-/A-3 con outlook stabile e
abbassa le previsioni sulla crescita del Pil allo 0,9% nel 2016
e allo 0,8% nel 2017 (rispettivamente dall’1,1 e 1,3%).
Cariverona. Il ritorno della
Fondazione nel cda di Unicre-
dit «è una cosa possibile, in
linea di massima credo che essere tra coloro che dialogano
sia positivo». Lo ha indicato
il presidente dell’ente, Alessandro Mazzucco, «non è un
obiettivo fondamentale, però
lo teniamo presente».
Datalogic. Ricavi in crescita del
7,8% su base annua, a 421,8 milioni, grazie all’andamento del
mercato europeo, che contribuisce
per 216,2 milioni. L’utile netto va
a 40,9 milioni (+34,4%).
Tas Group. Nei primi nove mesi
i ricavi, pari a 35 milioni di euro,
perdono il 2,8% su base annua
ma sale il mol del 62,2% a 1,7
milioni. In negativo l’utile netto
a 3,6 milioni, che migliora però
del 25,2%.
Atlantia. Crescono gli utili a 4,1
miliardi e il mol a 2,6 miliardi
grazie alle attività autostradali
italiane. Il cash flow operativo è
di 1,8 miliardi.
Cattolica Ass. La raccolta complessiva di 3,49 miliardi perde il
17,4% su base annua per la debolezza dei canali distributivi legati
alla Banca Popolare di Vicenza.
L’utile netto consolidato a 56 milioni perde il 44%.
Caltagirone Ed. I ricavi dei primi nove mesi scendono del 7% su
base annua a 110,4 milioni per il
calo di vendite nel cartaceo e della raccolta pubblicitaria. Mol ed
ebit vanno in passivo rispettivamente di 2,5 e 8,6 milioni.
Fs. Saranno investiti oltre 200
milioni di euro per sviluppare
tre terminal utili a potenziare
le infrastrutture della «Regione
Logistica Milanese» per gestire
l’aumento di volumi di traffico
merci che seguirà all’attivazione
del tunnel di base del Gottardo. Alla base dell’investimento
una ricerca commissionata da
Terminal Alptransit (Teralp),
partnership tra il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e il
Gruppo Hupac.
Maire Tecnimont. Il gruppo,
con la controllata Tecnimont,
si espande in Malesia con una
nuova commessa per Petronas.
Il valore del progetto è di circa
328 milioni di dollari per implementare un’unità di polietilene
ad alta densità.
Previsto
12 Novembre 2016
MILANO FINANZA
5
VENERDÌ 11 NOVEMBRE
Feedback positivi dal vertice Bce. Verso doppio intervento di Atlante e Fitd,
che potrebbe entrare nel capitale. Closing a fine anno. Per il gruppo il Cet1 all’11,68%
BANCHE
Ubi in arrivo sulle good bank
di Luca Gualtieri
U
bi Banca imbocca
il rettilineo finale
nella trattativa per
l’acquisto di tre delle quattro good bank
messe in vendita dal fondo di risoluzione. Secondo quanto risulta
a MF-Milano Finanza, nei giorni scorsi la vigilanza della Bce
avrebbe esaminato con attenzione lo schema del deal messo
a punto dal gruppo lombardo e
ne sarebbero emersi segnali positivi, per quanto non ancora
definitivi. «La situazione ormai è chiara. Aspettiamo solo
la parola finale da Francoforte»,
spiega una fonte vicina al dossier.
L’obiettivo sarebbe coinvolgere
sia il fondo Atlante nell’acquisto
di una quota consistente di sofferenze e incagli dei tre istituti
(Banca Marche, Banca Etruria
e Carichieti) sia lo schema volontario del fondo di tutela dei
PROFITTI QUADRUPLICATI PER TAMBURI INVESTMENT PARTNERS
FISSATO PREZZO CONVERSIONE BOND DA 1,3 MLD A 0,7634 EURO
Tip, l’utile balza a 80 mln
Tim lancia un nuovo brand
Nei primi nove mesi dell’anno il gruppo Tamburi Investment
Partners (Tip) ha realizzato un utile netto di 80,3 milioni, più che
quadruplicato rispetto ai 19,1 milioni realizzato nello stesso periodo del 2015. Il gruppo ha anche superato i 10 milioni di euro di
ricavi (rispetto ai 2,5 milioni di un anno prima) e ha realizzato 110
milioni di euro di proventi finanziari rispetto ai 25,5 milioni del gennaio-settembre 2015. Il patrimonio netto consolidato ha superato i
405 milioni dopo aver distribuito un acconto di 78,4 milioni di euro ai soci di minoranza di una società controllata nonché dividendi
per circa 9 milioni. Il risultato del periodo ha beneficiato dei realizzi sulle cessioni delle partecipazioni in Bolzoni e Noemalife, che
hanno generato plusvalenze complessive di 10,3 milioni. Prosegue
intanto l’attività di ricerca e analisi di target in linea con i livelli di
eccellenza delle partecipazioni già in portafoglio.
Telecom Italia è pronta a lanciare accanto a Tim un secondo marchio senza servizi aggiuntivi («no frill») che sarà indipendente
e complementare con una struttura tutta propria (dal marketing alla gestione del cliente). Il nuovo brand opererà a partire
dai primi mesi del 2017, come operatore mobile virtuale, sulla rete Tim attraverso la piattaforma di Noverca (acquistata
da Acotel). Nel frattempo venerdì la società telefonica guidata
da Flavio Cattaneo ha comunicato il prezzo definitivo di conversione del bond 2016 da 1,3 miliardi, che sarà di 0,7634 euro.
Il prossimo 15 novembre le obbligazioni in circolazione saranno convertite sulla base del rapporto di conversione definitivo
in azioni che rappresentano l’11,2% del capitale ordinario della
società o l’8% di quello fully diluted. Con l’operazione il debito
di Telecom scenderà di 1,3 miliardi a 25,4 miliardi.
I PROFITTI A 844 MILIONI (+38%). NAV IN CALO A 12 MILIARDI $
IL RISULTATO SALE DEL 35% NEI NOVE MESI, MENO DISASTRI NATURALI
Profitti in salita per Exor
Allianz migliora i conti
Exor ha chiuso i primi nove mesi del 2016 con un utile di 844,2
Il colosso assicurativo tedesco Allianz ha chiuso i nove mesi con un
milioni, in crescita del 38% rispetto allo stesso periodo 2015. Il
utile di 1,9 miliardi, facendo registrare una crescita del 35% gravalore degli attivi (nav) è invece diminuito a 12 miliardi di dolzie al calo delle liquidazioni di sinistri legati a disastri naturali. Il
lari (-9,6% rispetto al 31 dicembre 2015). La holding
risultato supera le attese degli analisti che avevano stimato circa
di casa Agnelli ha spiegato che la variazione positiva
1,6 miliardi. Come nel caso di Allianz Italia che ha riportato un utiIL ROMPISPREAD
di 233,2 milioni nei profitti deriva dall’incremento
le operativo di 869 milioni, più alto delle previsioni sebbene in calo
«Donald Trump non conosce
della quota nel risultato delle partecipate (821,9 mirispetto all’analogo periodo del 2015. L’andamento ha beneficiato di
il mondo», sentenzia
lioni), da maggiori dividendi (11,4 milioni) e da altre
una strategia «focalizzata su un portafoglio clienti redditizio e un
il lussemburghese Jean-Claude
variazioni nette positive per 3,7 milioni. Dato parbusiness mix nel Vita sempre più basato su prodotti a basso assorJuncker dal basso del suo
zialmente compensato da minori plusvalenze sulla
bimento di capitale». Il Combined Ratio nei Danni si è mantenuto
paradiso fiscale
cessione di partecipate (565,3 milioni, di cui 521,3
a livelli di eccellenza (86,3%) e il New Business Value nel Vita è
milioni relativi alla cessione di C&W) e dall’increancora aumentato (+10,6%) rispetto al 2015, in un contesto commento degli oneri finanziari netti. Nel terzo trimestre del 2016
plesso caratterizzato dal perdurare di bassi tassi e alta volatilità.
depositi nel rafforzamento
l’utile consolidato è pari a 413,9 milioni, in salita di 22,2 milio«Benefici nei nove mesi sono venuti dagli investimenti nel digitale,
patrimoniale che seguirà al deni rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente.
con benefici per clienti e Agenti», dichiara Allianz Italia.
consolidamento degli npl. In base
a questo schema il veicolo potrebbe insomma diventare azionista
delle good bank insieme a Ubi,
OGGI SU MILANOFINANZA.IT
una situazione che però non piace a tutti gli stakeholder. Ecco
perché servirà ancora qualche
messa a punto, e non è escluso
che l’architettura possa subire
qualche cambiamento.
Intanto Ubi ha chiuso il terzo
trimestre con un utile di 32,5
milioni rispetto ai 37,6 milioni
dello stesso periodo del 2015. Il
L’impatto di Trump in 3 punti 5 giorni sui mercati
Le notizie più lette
Cet1 phased in si attesta a fine
Elettore infedele, l’ultima chance
Frame
Asset
Management
ha
ragionato
su
Svolta
a
destra:
chi
vince
con
Trump?
settembre all’11,68%, in cresciper Hillary Clinton
quali potrebbero essere le conseguenze
Domenica alle ore 8 e lunedì alle ore 10
ta rispetto all’11,43% di giugno,
Colpo letale alla garanzia
economiche
delle
politiche
del
nuovo
in
onda
su
Class
Cnbc
e
in
streaming
influenzato dalla contabilizsui depositi
presidente. Ecco i tre punti da considerare su video.milanofinanza.it
zazione degli oneri relativi al
Poste-Cdp-Anima,
piano industriale. (riproduziowww.milanofinanza.it
www.milanofinanza.it
un veicolo per Pioneer
ne riservata)
1
2
3