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Comunicato stampa LAV 16 novembre 2016
TRAFFICO CUCCIOLI: PRIMA UDIENZA A ROMA DEL PROCESSO A CARICO DI CINQUE
PERSONE IMPUTATE DI MALTRATTAMENTO ANIMALI E TRAFFICO CUCCIOLI. UNA PERSONA
IMPUTATA ANCHE PER IL POSSESSO DI UN CUCCIOLO DI SCIMMIA UISTITI’. LAV SI E’
COSTITUITA PARTE CIVILE
E’ iniziato oggi presso il Tribunale di Roma il processo per traffico illecito di animali da
compagnia e maltrattamento animali, ai sensi dell’art.4 L.201/2010 e dell’art. 544ter, a carico
di cinque persone, tra cui un veterinario e la titolare di un negozio di animali, per aver
introdotto sul territorio italiano 17 cuccioli di cane, appartenenti a varie razze, privi di sistemi
di identificazione, di certificazioni sanitarie e in età inferiore a quella prevista dalla normativa
vigente. Uno degli imputati in precedenza era già stato condannato nell’ambito di un
procedimento penale per traffico cuccioli.
I fatti risalgono a ottobre del 2013. Tre uomini, I.K., G.F., e A.D. importavano i cuccioli
dall’estero a bordo di un’auto, e li trasportavano a Roma, precisamente presso lo studio del
veterinario E.B., dove era presente anche O.P., la titolare del negozio in cui gli animali
sarebbero stati presumibilmente venduti. I.K. deve rispondere anche del reato di cui all’art. 2
della L.150/92 per il possesso di una scimmia Uistitì (Callithrix) senza possedere la prescritta
documentazione Cites.
Per tutti gli animali il magistrato aveva immediatamente disposto il sequestro e nominato la
LAV custode giudiziaria e responsabile dell’individuazione di famiglie disposte ad occuparsi
dei quattro zampe in attesa della fine del processo.
“Per tutti abbiamo trovato una famiglia e una casa – commenta la LAV, che si è costituita
parte civile - E grazie a un provvedimento dell’autorità giudiziaria chiesto dalla LAV gli animali
potranno restare per sempre nelle loro case.”
“Ci auguriamo questo processo si concluda rapidamente con una condanna, e con il massimo
della pena a carico degli imputati. Sequestri come quello che ha dato il via a questa azione
giudiziaria sono resi possibili dalla Legge 201/2010, che ha finalmente dotato le nostre Forze
dell'ordine di un'efficace strumento di contrasto – prosegue Ilaria Innocenti, responsabile
nazionale Area Animali Familiari LAV – Il reato di traffico illegale di cuccioli, fenomeno che ogni
anno in Italia coinvolge migliaia animali, grazie all'Art.4 della Legge fortemente voluta dalla LAV,
è punito con la reclusione da tre mesi a un anno e con la multa da euro 3.000 a euro 15.000. Pena
aumentata se gli animali hanno un'età accertata inferiore a dodici settimane o se provengono da
zone sottoposte a misure restrittive di polizia veterinaria adottate per contrastare la diffusione
di malattie trasmissibili proprie della specie”.
LAV Onlus
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