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Il Forum di Pietrarsa: patto con il Governo e l'obiettivo di
"fare sistema"
Forum Logistica e Industria in treno a Pietrarsa
Il convegno di Assoferr, Confetra e Confindustria
ASSTRA al PAYVOLUTION di Milano, l'impatto del cliente digitale
per i trasporti pubblici locali
Numero 77 - 16 Novembre 2016
numero 77 - 16 Novembre 2016
Editoriale
Il Forum di Pietrarsa: logistica e industria in treno, patto con il Governo e
l'obiettivo di "fare sistema"
“Fare sistema”: è l’obiettivo del Governo –
secondo il ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti, Graziano Delrio – ed è la principale richiesta rivolta agli oltre 500 partecipanti (rappresentanti di imprese, associazioni)
riuniti negli storici capannoni del Museo
nazionale ferroviario di Pietrarsa per il Forum su “Logistica e industria in treno”, organizzato da Assoferr, l’associazione degli
operatori ferroviari e intermodali, Confetra
e Confindustria.
Fare sistema è stata anche l’esigenza rappresentata dagli operatori, dai rappresentanti
dell’industria ferroviaria (Anie Assifer) ma
anche dagli esponenti degli altri comparti
riuniti in Unindustria, nonché dalle imprese di servizi rappresentate in Confetra. L’assemblea di Pietrarsa è nata all’insegna di un
“patto con il Governo per la crescita”, ma ha
sancito soprattutto l’unità di intenti che in
questo momento sembra prevalere tra tutti gli operatori, convinti che la partita per
un rilancio del trasporto ferroviario merci e
intermodale si gioca “ora o mai più”. Il trasporto merci per ferrovia ha subìto in questi
ultimi anni un autentico tracollo: solo le imprese ferroviarie merci nate dopo la liberalizzazione hanno sostanzialmente tenuto in
piedi il mercato, che ha comunque accusato
il colpo di una riduzione di oltre il cinquanta
per cento dei traffici dell’operatore incumbent Ferrovie dello Stato, che del resto effettuava quei servizi “accumulando milioni
di perdite”, come confessato dallo stesso
amministratore delegato Renato Mazzoncini. La novità, anche in questo settore, è la
nascita di una nuova società del gruppo FSI,
Mercitalia, che funzionerà da sub-holding e
riunirà tutte le società finora operanti nel-
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la logistica e nel cargo ferroviario: un’unica
strategia e un unico interlocutore, proprio
gli obiettivi che ha cercato di raggiungere
lo stesso Governo, dando chiarezza nella
definizione degli obiettivi, certezza nella
programmazione degli investimenti, nella
destinazione dei fondi e dei tempi di realizzazione delle opere infrastrutturali, ma
anche dell’attuazione dei provvedimenti di
semplificazione e innovazione normativa. In
parole povere, un complesso di interventi
che “fanno sistema”, per ripetere il mantra
del ministro Delrio ma anche del responsabile delle nuove linee strategiche del mini-
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stero, quell’Ennio Cascetta posto alla guida della Struttura tecnica di missione del
MIT, che ha cambiato ruolo “liberandosi”
dei compiti di gestione della realizzazione
delle opere, ma riservandosi il compito (in
un certo senso più importante) di guidare
la programmazione delle opere stesse e la
strategia complessiva “di sistema”, per ri-
chiamare ancora una volta questo termine
dalla valenza decisiva.
Guido Gazzola, presidente di Assoferr, ha
avuto il merito di interpretare l’esigenza di
un convegno che riunisse tutte le componenti di un “sistema”, che va al di là dei semplici operatori come i componenti della sua
associazione che riunisce chi materialmente
mette a disposizione i carri e i servizi per
svolgere i trasporti ferroviari e intermodali:
per andare in direzione di una svolta nella
crescita del settore e puntare all’ambizioso
obiettivo indicato da Cascetta e dal governo
(aumentare, cioè, del 50 per cento la quota
del trasporto merci ferroviario e intermodale nei prossimi cinque anni, per tornare
perlomeno ai livelli prima della “caduta”),
serve non solo una rinnovata capacità degli operatori unita alla serie di concreti interventi finalmente messi in atto
(tra cui una seria politica di incentivi - approvata dopo molto lavoro
anche dall’Unione Europea - per
sostenere la competitività del trasporto merci su rotaia, penalizzato
non solo dall’impossibilità di realizzare il porta a porta, ma anche
da una struttura dei costi che ne
riducono fortemente la capacità
di fare effettivamente concorrenza al trasporto stradale), ma serve
anche la collaborazione e il dialogo con le imprese manifatturiere
o con gli stessi autotrasportatori,
che da uno sviluppo di un efficace
sistema logistico hanno alla fine
molto da guadagnare, perché valorizza il ruolo del camion in quei trasporti di ultimo raggio che il treno
non sarà mai capace di garantire.
In questa nuova visione di “sistema”, si inseriscono le molte novità
del settore su cui si è fatto il punto nel convegno di Pietrarsa e da
cui sono partite le proposte per un’ulteriore
evoluzione positiva del comparto: i 120 milioni di euro stanziati non per sovvenzioni
“a pioggia” agli operatori, ma come sconto
pedaggio o ferrobonus o marebonus per ridurre il prezzo finale pagato dal cliente che
si rivolge al trasporto ferroviario o intermodale; gli oltre 32 miliardi di euro di investimenti programmati da RFI-Rete Ferroviaria
Italiana per realizzare le grandi opere sui
principali corridoi della rete europea Ten-T
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(e, dunque, la Torino-Lione, il Brennero e il
Terzo Valico, ma anche tutte le opere per
adeguare l’ampiezza delle gallerie per consentire il transito dei grandi container, la
formazione di treni lunghi 750 metri e con
capacità di carico adeguate agli standard
europei, e via via altri interventi sui terminali, sui raccordi e via dicendo); la riforma
del sistema portuale, con la riorganizzazione delle Autorità portuali ma – soprattutto
– la semplificazione e l’unificazione del quadro strategico; i provvedimenti di semplificazione e innovazione normativa, grazie anche all’introduzione delle nuove tecnologie,
che consentiranno finalmente di dare attuazione al progetto dello sportello unico doganale (sempre auspicato, ma di fatto finora
mai realizzato) e alla possibilità di svolgere
le operazioni di sdoganamento e presa in
carico delle merci già nella fase che precede
l’attracco al porto, adeguandosi alle pratiche già in vigore nei principali porti europei
e mondiali. Insomma, una serie di interventi
che – mai come in questa contingenza storica – obbediscono ad una logica che punta
a far crescere tutte le componenti del “sistema” e che costituiscono l’unica ricetta
vincente nell’attuale contesto competitivo.
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Secondo il presidente di Confetra, Nereo
Marcucci, le officine storiche di Pietrarsa
nacquero “per una straordinaria intuizione
calata dall’alto”, ma poi furono condannate
alla decadenza perché non riuscirono ad inserirsi nel sistema industriale nato dopo l’unificazione della nostra nazione: anche per
questo, Pietrarsa è un luogo simbolico per
richiamare l’esigenza che la crescita si realizza unificando le forze d tutte le componenti e non a scapito dell’una o dell’altra. E’
il messaggio forte che è venuto da Pietrarsa, e che vale la pena di raccogliere, anche
per ridare slancio a quel Mezzogiorno che
in quelle storiche officine rende uno splendido omaggio al passato, ma ha bisogno di
riprendere la strada verso il futuro.
A.D.
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L'evento: Forum Logistica e Industria in treno a Pietrarsa
Con il Governo un patto per la crescita
Il convegno di Assoferr, Confetra e Confindustria
Di seguito gli interventi dei partecipanti alla
convention su Logistica e Industria che si è tenuta lunedì 14 novembre presso il Museo ferroviario nazionale di Pietrarsa, organizzata da
Assoferr, insieme a Confetra e Confindustria.
Apre i lavori Cantamessa, direttore
della Fondazione FS Italiane
L’intervento di David Sassoli: concorrenza e IV Pacchetto
Concorrenza e IV pacchetto ferroviario: sono
stati i temi dell’intervento di David Sassoli,
parlamentare europeo e componente della
commissione trasporti
UE.
Sassoli è intervenuto
dopo il saluto del presidente di Unindustria
Campania, che ha ricordato l’importanza
strategica delle prospettive di sviluppo
della logistica al Sud e
David Sassoli
il nuovo ruolo che può
giocare la riforma del sistema portuale e l’impulso che può venire dalla nomina del nuovo
presidente dell’Autorità portuale di Napoli,
Castellamare e Pietrarsa, Pietro Spirito, presente anch’egli al convegno.
I lavori sono stati aperti nella sala della locomotive dello storico
Museo dal direttore
della Fondazione FS,
Luigi Cantamessa, alla
presenza di oltre 500
invitati,
rappresentanti non solo delle
Luigi Cantamessa
principali imprese che
operano nel settore
della logistica o dell’industria ferroviaria, ma
anche rappresentanti dei clienti che devono
alimentare il mercato logistico, cioè le imprese del commercio e dei servizi e dell’industria
Ottolenghi (Confindustria), alleanza
e della grande distribuzione.
tra industria e logistica fondamentale
Cantamessa ha ricordato il valore storico di
per sviluppo progetto Italia 4.0
Pietrarsa, dove è nato lo sviluppo delle ferrovie e insieme dell’intera economia nazionale.
L’alleanza tra logistica e industria è fonda“Pietrarsa – ha spiegato Cantamessa – può
mentale per realizzare gli obiettivi di crescita
essere oggi il motore di una nuova
del progetto Italia 4.0, la svolta in
rinascita del trasporto ferroviario
direzione di un paese capace di svisoprattutto nel settore delle merci e
luppare le reti infrastrutturali e le
– guardando ad una storica locomoinfrastrutture immateriali, attravertiva esposta nel museo progettata
so i processi di digitalizzazione e di
proprio per trasportare le merci sul
semplificazione normativa.
valico appena costruito del BrenneGuido Ottolenghi ha ricordato l’imro – ha invitato a coniugare insieme
portanza di un convegno come
la memoria del passato e l’investiquello di Pietrarsa che vede riunite
mento nel futuro per lo sviluppo del
le imprese industriali, rappresenGuido Ottolenghi
traporto su ferrovia.
tate da Confindustria, e le impre-
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se commerciali e di servizi, rappresentate da
te di Confetra ha in particolare evidenziato
Confetra, insieme agli operatori del settoche oggi non ci sono solo parole ma fatti che
re merci riuniti in Assoferr. Il presidente del
perseguono una filosofia integrata. “Ma -ha
Gruppo Tecnico Logistica, Trasporti, Economia
proseguito Marcucci – nel momento in cui si
del Mare di Confindustria, ha ricorrealizzano i valichi alpini si può pendato le criticità del sistema logistico
sare che con la nostra portualità
italiano che è arretrato anche nelle
possiamo fare noi l’offerta all’Eurosue componenti finora più produtpa e non viceversa”.
tive come l’autotrasporto, oggi a ri“Finalmente si è rotto un meccanischio colonizzazione da parte degli
smo di ipertrofia burocratica con
aggressivi concorrenti Esteri, mentre
una regia nazionale sugli investiil porto di Rotterdam cresceva svilupmenti,con la riforma portuale e con
pando tutti i comparti della logistica
Nereo Marcucci
gli sportelli unici amministrativi e
e sviluppando una capacità di offerdei controlli delle dogane. Questi
ta capace di penetrare anche nei mercati del
interventi ci portano ad avere una logistiNord del nosto paese.
ca più efficiente e bisogna ricordare che ben
“Il convegno di Pietrarsa – ha spiegato ancora
3500 sono gli operatori logistici con fatturato
Ottolenghi – è importante se riesce a realizzadi 11 miliardi e dando occupazione a 200 mila
re una svolta che vede la compartecipazione
addetti”
di tutti gli attori per assicurare lo sviluppo sia
Una rappresentazione del settore, quella fatta
della competitività dell’industria che del comda Marcucci, che ha voluto sottolineare il conparto dei trasporti, che è del resto essenziale
tributo che questo dà all’economia del paese:
per assicurare lo sbocco verso il consumatore
“in tal senso il traffico ferroviario deve crescefinale delle merci prodotte”.
re se no gli spazi occupati dalle nostre imprese saranno occupati da imprese straniere. BiMarcucci, organizzare subito un tavolo
sogna investire oggi per generare traffico – ha
ferro-porti per competere in Europa
concluso Marcucci – il che vuol dire ricchezza
e occupazione”.
“Va subito organizzato un tavolo porti-ferro
poiché esso è assolutamente necessario per
Delrio, c’è garanzia per piano investiarrivare a competere in Europa”. Cosi Nereo
menti pluriennale a vantaggio anche
Marcucci, presidente di Confetra concludenimprese private
do il suo intervento. Marcucci ha sottolineato
che la cura del ferro è sicuramente un buon
“Il nostro piano di inricostituente per il paese ma in Italia il traffico
vestimenti infrastrutè condizionato dal ruolo della strada.
turale è focalizzato sui
“La ferrovia ha una quota del tutto marginale
valichi ed è un piano di
nel settore merci pari al 9 per cento e siamo
investimenti plurienpassati dai 70 milioni di tonn/km del 2008 ai
nale, che dà garanzia a
42 milioni di due anni fa. Questa situazione –
tutti gli operatori e che
ha sottolineato Marcucci – registra il fatto che
deve favorire anche gli
negli ultimi vent’anni non si è mai cercato di
investimenti dei privaGraziano Delrio
riequilibrare le modalità di trasporto. A parti, che devono fare la
tire dal 2014 si è registrato un cambiamento
loro parte”. Così il ministro alle Infrastrutture
con il Discussion Paper sul cargo”. Il Presidene Trasporti, Graziano Delrio.
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Delrio ha risposto alle sollecitazioni degli opeparte per riorganizzare il settore e successivaratori che chiedevano rassicurazioni sulla conmente rilanciarlo. All’inizio del prossimo anno
tinuità delle strategie di intervento nel settore
– ha sottolineato Gosso – costituremo il polo
merci. Il ministro ha confermato
Mercitalia che avrà come obiettivo
che la priorità per l’Italia è svilupquello di realizzare metà del proprio
pare la potenzialità dei traffici di
fatturato in Europa con l’obiettivo di
collegamento con l’Europa, vale a
realizzare una sostenibilità economidire attraverso i valichi del Brenca che rappresenta la prima parte del
nero, attraverso la Torino Lione e
nostro piano di risanamento. Il nostro
la linea del Terzo Valico. “Ma – ha
piano guarda inoltre alla centralità
sottolineato il ministro – questo
del cliente, alla produttività e punta
processo deve accompagnarsi con
sugli investimenti. Questi ultimi sono
Marco Gosso
lo sviluppo di tutto il resto del siprevisti nella misura di un miliardo
stema logistico italiano, altrimenti il rischio
e mezzo di cui uno dedicato ai materiali roè di aprire nuove strade alla penetrazione di
tabili mentre un centinaio di milioni saranno
concorrenti esteri”.
investiti sui terminali di Milano, Piacenza e
Delrio ha espresso soddisfazione per alcuni riBrescia oltre a cifre rilevanti sull’information
sultati già raggiunti o che saranno conseguiti
tecnology. Questo processo organizzativo – ha
nel corso dei prossimi anni: al Sud, l’apertuconcluso Gozzo – inizierà con la costituzione
ra della nuova stazione di Napoli Afragola nel
di Mercitalia Rail cui seguirà successivamen2017, la realizzazione di un nuovo corridoio di
te la riorganizzazione delle attuali società del
traffico intermodale da Gioa Tauro a Taranto
gruppo operanti nel comparto merci”.
e poi lungo il corridoio Adriatico sempre nello
stesso anno, l’avvio dei servizi merci sulle liGentile (RFI), la cura del ferro è già conee Alta velocità, partendo dagli interporti del
minciata, ma ha bisogno degli investiSud nel 2018 e gli altri investimenti nei porti
menti anche degli operatori
e nello sviluppo dell’integrazione e della logistica.
“Il piano industriale del
gruppo Ferrovie delGosso con Merci italia il gruppo FS
lo Stato Italiane ha un
punta a contribuire al rilancio del comorizzonte pluriennale
parto
di dieci anni e prevede
nel settore infrastrut“Il piano decennale del gruppo FS punta a riturale
investimenti
lanciare il comparto merci”. Così Marco Gosper oltre 50 miliardi
so, amministratore delegato di FS Logistica.
di euro, ma questo
Maurizio Gentile
“Con questo piano vogliamo diventare un insviluppo di capacità
terlocutore importante per tutti gli operatori.
infrastrutturale deve accompagnarsi con l’imOggi questo comparto è l’unico in perdita ma
pegno da parte degli operatori di sviluppare a
noi vogliamo risanarlo e rilanciarlo. Attualloro volta investimenti sui raccordi industriali,
mente vi sono aree sovrapposte e situazioni
di realizzare accordi quadro per dare garanzie
polverizzate e a fronte di questa situazione
che l’aumento di capacità garantito dal potennon viene data alla clientela un servizio effiziamento di trasporto sulle linee venga effetticiente. Lo scorso anno il settore ha perso 150
vamente sfruttato dal mercato e, infine, di sumilioni ed è marginale in Europa. Da qui si
perare tutte le inefficienze e le sovrapposizioni
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soprattutto per quanto riguarda le manovre
dell’ultimo miglio e, in particolare, il sistema
di movimentazione nei porti”. Maurizio Gentile, AD di RFI ha ricordato gli assi strategici di
intervento per aumentare la capacità del trasporto merci per ferrovia: adeguamento delle
sagome delle gallerie per consentire il transito
dei grandi container, aumento della capacità
delle linee per formare treni lunghi 750 metri,
capaci di portare oltre 40 container di grandi
dimensioni, incremento del peso assiale consentito. Interventi che si vanno ad aggiungere
al potenziamento delle linee sui valichi, ed in
particolare su quelle con la Svizzera, un programma che è stato particolarmente lodato
dal ministro dei trasporti elvetico durante l’ultimo incontro avuto con il ministro Delrio.
Gazzola (Assoferr), convincente la
“cura del ferro” messa in campo dal
Governo
“Quello di oggi, qui a
Pietrarsa, nel primo
Forum dal titolo “Logistica e industria del
treno” vuole essere un
momento di riflessione
sul ruolo del trasporto
ferroviario merci nello
sviluppo dei servizi loGuido Gazzola
gistici per l’industria”.
Così Guido Gazzola,
presidente di Assoferr, associazione che ha
organizzato l’iniziativa assieme a Confetra e
Confindustria.
“La storia economica di tutti i paesi industrializzati – dice Gazzola – ha messo in evidenza
come la relazione tra industria e ferrovia sia
sempre andata ben oltre il canonico rapporto
cliente – fornitore. La rete ferrata ha da sempre rappresentato, soprattutto nei momenti
di maggiore espansione industriale del nostro
Paese, la naturale estensione della filiera produttiva fino a quella distributiva. Le recenti
crisi economiche, il limite dato da investimenti mal programmati, un processo di liberalizzazione del mercato ferroviario non particolarmente attento alle esigenze del mondo
industriale e forse eccessivamente autoreferenziale, il tutto accompagnato da un graduale e contestuale trend di deindustrializzazione
del Paese dovuto anche ad altri fattori, hanno
portato ad un utilizzo sempre meno intensivo
della ferrovia al servizio dell’industria.”
“Il Governo e le Imprese – dice ancora il presidente di Assoferr – sono impegnati in un forte
sforzo comune per il rilancio dell’Industria in
Italia con la consapevolezza che non sono immaginabili scenari di significativi e duraturi incrementi occupazionali e di reddito procapite
senza una ripresa strutturale della produzione
industriale.Ma è anche evidente che il reshoring dell’industria in Italia debba necessariamente essere accompagnato dal supporto di
investimenti infrastrutturali mirati rispetto
ai quali la ferrovia deve rappresentare l’asse
portante di una nuova logistica sostenibile”.
“La convincente “cura del ferro” messa in
campo dal Governo – conclude – pone condizioni e potenzialità di crescita assolutamente
non immaginabili solo qualche anno fa”.
Camanzi (ART), azione regolatoria ART
ha già avuto effetti a vantaggio del settore merci
“L’azione regolatoria dell’ART ha già prodotto
effetti a vantaggio del settore merci”. Così Andrea Camanzi, Presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti italiana.
“L’azione dell’ART – ha
spiegato Camanzi – è
stata veloce e si è confermata in sintonia con
i processi reali. La delibera 96/2016 sui pedaggi entrerà in vigore
nel 2017 e stabilisce
Andrea Camanzi un “cap” sulle tariffe
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che le imprese ferroviarie merci devono corrispondere al gestore dell’infrastrutture. È stata
garantita l’indipendenza e l’equilibrio economico di RFI per i prossimi 5 anni. In questo
modo ART è stata tra le prime autorità in Europa ad aver applicato la direttiva Recast. Un
altro intervento importante dell’Autorità – ha
proseguito Camanzi – sarà svolto a breve con
una decisione sugli spazi di manovra ferroviaria, con evidenti interesse per tutto il settore
dell’intermodalità, con nuovi spazi per la programmazione dei servizi di manovra. ART è
inoltre il coordinatore del corridoio TEN merci Mediterraneo”.
Infine prossimamente sarà sottoscritto un
protocollo di collaborazione con ANSF.
“Dopo un’iniziale scetticismo – ha concluso
Camanzi – oggi si avverte un comune sentire”.
Corradi (Assifer), industria ferroviaria
patrimonio nazionale per svolta nel
settore merci
“L’industria ferroviaria
può essere presente
sul mercato con nomi
stranieri (Bombardier,
Alstom, Hitachi), ma
rappresenta un patrimonio
interamente
nazionale per le professionalità, le comLuigi Corradi
petenze e soprattutto
i siti di produzione: un patrimonio che non
attende altro di essere utilizzato per contribuire a quella svolta nel settore merci ferroviario che tutti auspichiamo prenda le mosse
proprio da questo convegno organizzato a
Pietrarsa”. E’ quanto ha affermato Luigi Corradi, vice-presidente di Anie-Assifer (ma anche
amministratore delegato di Bombardier Transportation Italy).
Corradi ha ricordato la necessità di procedere
ad un grande rinnovo del parco mezzi circolante non solo su rotaia ma anche su strada,
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che darebbe prospettive anche all’industria
produttrice nazionale e, in tal senso, ha ricordato l’importanza della programmazione pluriennale, che – ha sottolineato – per la prima
volta viene esplicitamente confermata nei documenti strategici presentati dal governo, ma
anche coniugata in piani di investimento coerenti, anche a livello di grandi imprese pubbliche come le Ferrovie dello Stato Italiane.
Il vice-presidente di Anie-Assifer ha poi insistito sulla considerazione che, a prescindere
dal valore degli investimenti come fattore di
stimolo alla produzione, lavorare per lo shift
modale a favore della ferrovia e dello sviluppo di una logistica intermodale rappresenta
un vantaggio anche in termini macroeconomici: “la tematica dei costi esterni non può più
essere trascurata anche da chi fa industria o
opera nei servizi; il trasporto ferroviario e intermodale deve fare la sua parte per diventare competitivo, ma dall’altra parte questa
svolta va appoggiata pienamente da tutti gli
altri soggetti e questo è il messaggio forse più
importante che viene da questa convention”,
ha affermato in conclusione Corradi.
Cascetta, project review e programmazione per obiettivo aumento 50% merci per ferrovia
Project review e programmazione strategica
pluriennale per riuscire a raggiungere l’obiettivo di aumentare del 50 per cento il traffico
merci per ferrovia e intermodale. Ennio Cascetta, Coordinatore della Struttura tecnica di
missione per l’indirizzo strategico, lo sviluppo
delle infrastrutture e l’alta sorveglianza del
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
concludendo i lavori.
Cascetta ha ricordato innanzitutto il valore
simbolico della scelta di un luogo come Pietrarsa: “Qui è sorta una grande occasione
industriale per il Mezzogiorno, ma successivamente è intervenuta la decadenza ed oggi
rinasce come grande luogo culturale: biso-
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gna saper gestire i cambiamenti, altrimenti
opere più importanti, vale a dire le linee che
c’è solo il declino e questo è ancora più vero
insistono sui valichi e fanno parte dei grandi
nel mondo odierno”, ha spiegato
corridoi europei, l’integrazione tra
Cascetta, che citando alcuni esemferrovia, porti e interporti e interpi concreti ha proseguito: “Il primo
venti di semplificazione normativa
progetto dell’Alta velocità ferroviaria
e burocratica”, ha spiegato ancora
risale al 1986, ma una vera e propria
Cascetta.
rete (anche se non intera) capace di
L’ultimo tema ha riguardato la pocambiare le sorti del sistema è stata
litica di incentivi e l’obiettivo di incompletata solo nel 2010: non poscrementare del 50 per cento il trafsiamo più permetterci questi tempi
fico merci per ferrovia nei prossimi
nella realizzazione delle infrastrutEnnio Cascetta
5 anni: “La politica degli incentivi
ture, vanno approvati solo i progetti
(ferrobonus e sconto pedaggio) serconcretamente fattibili e poi portati avanti nei
ve per ridurre lo svantaggio competitivo del
tempi annunciati e prefissati, anche per dare
trasporto su rotaia fino a quando non sarancertezze agli investitori e agli operatori”.
no realizzati quegli interventi infrastrutturali
Il nuovo responsabile strategico del MIT ha rie normativi previsti dalla strategia del govercordato le principali azioni messe in atto dal
no ed è importante che Assoferr, Confetra e
ministero e dal governo in questo ultimo peConfindustria abbiano condiviso in questa asriodo: la presentazione di un “discussion pasemblea l’orientamento del governo su queper” sottoposto al contributo di imprese ed
sto argomento, ma che abbiano anche assicuoperatori, il lavoro di coordinamento e definirato il loro impegno per realizzare l’obiettivo
zione degli indirizzi strategici in cinque tavoli
di aumento del traffico: un incremento che
tematici, l’avvio dei piani di riforma della porci riporterebbe solo ai volumi di traffico reatualità, l’aggiornamento del piano di investilizzati prima della caduta delle percentuali di
menti infrastrutturali di Rete Ferroviaria Italiamerci trasportate su rotaia e che rappresenta
na e l’avvio di una serie di interventi concreti
solo una tappa nel percorso da realizzare per
sempre sul piano infrastrutturale: “L’Italia, olun’autentica svolta, in una partita che si giotre alla spending review, ha bisogno anche di
cherà negli anni decisivi che vanno dal 2021 al
una seria project review, per evitare overdesi2026”, ha concluso il coordinatore della Strutgn ma soprattutto per definire la priorità delle
tura di missione del MIT.
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Focus
ASSTRA al PAYVOLUTION di Milano, l'impatto del cliente digitale per i
trasporti pubblici locali
Eccezionale affluenza di pubblico al primo
Salone dei pagamenti. Nel corso della tre
giorni di Milano conclusasi venerdì scorso il
mondo bancario si è interrogato sulle strade
giuste da percorrere per essere all’altezza
dell’era del cliente digitale in un dialogo
aperto a tutti i settori influenti (dall’industria,
ai servizi e alla PA).
Così ASSTRA, l’associazione delle società ed
enti del trasporto pubblico locale in una nota.
Per i trasporti pubblici locali è intervenuta
l’ASSTRA, nella persona del direttore
Emanuele Proia, che ha messo in evidenza
“gli sforzi eccezionali delle aziende del
settore per introdurre sistemi di pagamento
dei biglietti più semplici ed efficaci: già il 63
per cento dei nostri associati ha sistemi di
biglietteria elettronica, l’85
per cento di quelli che non ce
l’hanno pensa di introdurli a
breve.
I sistemi non cartacei di
emissione e validazione
dei biglietti sono essenziali
per combattere la piaga
dell’evasione tariffaria: oggi
su 100 passeggeri trasportati mediamente
20 non pagano. Tutti evasori volontari?
Ci sono alcuni pregiudizi da sfatare: molti,
sera e nei giorni festivi.
soprattutto fra
i
viaggiatori
occasionali, non
pagano perché
non
sanno
come fare per
procurarsi
i
biglietti a terra,
soprattutto
la
Fra quanti non pagano il biglietto
volontariamente la maggior parte non sono,
come molti pensano, gli extracomunitari,
ma gli studenti. Abbiamo constatato che
sistemi di pagamento come le App e gli
SMS, particolarmente graditi ai giovani,
contribuiscono a ridurre significativamente
l’evasione. L’altro sistema in uso, pagare
attraverso credito telefonico, sarebbe molto
comodo ma sconta commissioni ancora
elevate.
Sarebbe molto utile anche la possibilità
(che oggi non c’è perché il costo dei biglietti
lo decidono le regioni) di introdurre una
flessibilità
tariffaria
che tenga conto dei
flussi: pagare meno
nelle ore di morta, di
più in quelle di punta.
In altri paesi ha dato un
contributo fondamentale
a migliorare il servizio.
La nuova frontiera sono i
pagamenti con le carte di
credito contactless da cui
ci aspettiamo molto”.
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Regione Liguria: consegnati 21 nuovi bus
ad AMT. In arrivo altri quattro
Atac: in strada i primi 25 dei 150 nuovi bus.
Raggi, c’è fame di autobus e stanno arrivando
Trieste Trasporti: autobus elettrici, prosegue
la sperimentazione fino al 31 dicembre
Comune di Roma, Raggi: Atac, a breve in via
sperimentale controllori fissi sul bus
Piemonte: servizio Muoversi in Piemonte si
arricchisce di nuove funzionalità e si rinnova
Moovit aggiunge linee Air Pullman. Sulla APP anche il trasporto dell’aerea nordovest di Milano
Provincia di Bolzano: Funivia del Renon,
oltre 900.000 passeggeri in dieci mesi
Socialcar: carpooling per migliorare il trasporto
pubblico. BSM e studenti insieme per il progetto
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Emilia Romagna: accordo Trenitalia,
Bicinicittà e FIAB. Intermobilità dolce
RFI: presentato a Ecomondo atlante linee
dismesse per il riutilizzo turistico e sociale
NTV: al via la nuova campagna pubblicitaria di
Italo. Collegamenti Milano - Roma protagonisti
Liguria, treni: tavolo tecnico con pendolari e
associazioni consumatori per orario invernale
Regione Liguria: ferrovie, nuovo orario da
dicembre. Accolte le richieste degli utenti
Ecomondo/Key Energy 2016: Trenitalia, 120 fermate speciali e agevolazioni per partecipanti
Toscana: Treno della memoria 2017, 60
posti per gli universitari. Aperte le iscrizioni
Trenitalia Regionale Emilia Romagna: con il
nuovo biglietto più viaggiatori in regola
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numero 77- 16 Novembre 2016
Roma: Tuscolana, progetto per la “BikeLane”. Al momento in fase di analisi
Toscana: 100 mila euro per Ferro ciclo-vie della
Val d’Orcia e Leopoldine in Val di Chiana
Bologna: apertura collegamenti viario e
ciclopedonale tra via Zanardi e via Colombo
Roma: Bike Challenge 2016, nella capitale
vince l’Agenzia per la Mobilità con 1338 Km
Mobility Magazine
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