Tavola rotonda politica sulle competenze della città e quadro

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Transcript Tavola rotonda politica sulle competenze della città e quadro

Tavola rotonda politica sulle competenze della città e quadro legislativo
La sharing economy crea nuove opportunità per l’economia locale, ma allo stesso tempo può essere
percepita come paralizzante. Le città hanno bisogno di trovare un equilibrio tra regolamentazione e
apertura per sfruttare al massimo il potenziale della sharing economy, garantendo che i bisogni e gli
interessi dei cittadini rappresentino il focus principale.
All’interno della sharing economy chiunque può diventare un fornitore o un imprenditore dando
enorme risalto a creatività e innovazione a livello locale. Ciò potrebbe anche condurre a nuove
opportunità di lavoro e crescita in una economia europea.
Le città possono in varia misura, a seconda del loro contesto nazionale, regolare la sharing economy
al fine di stabilire diritti e responsabilità di tutti i portatori di interesse coinvolti. Uno dei potenziali
problemi risulta essere il non rispetto di regolamenti, licenze e tasse, che potrebbe portare a un
contesto economico non allineato all’economia convenzionale e all’aumento di rischi sia per
produttori sia per consumatori. La scelta del consumatore e l’enfasi sulle soluzioni locali può
contrastare il consolidamento del potere a favore delle più grandi piattaforme di sharing.
Le città possono fare accordi con gli attori della sharing economy per intervenire su alcuni di questi
interessi. Le città possono anche sostenere gli attori minori attraverso fondi e incubatori.
INTERVENGONO:
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Gerardo Pisarello Prados, Barcellona
Morten Kabell, Copenhagen
Ulf Kampfer, sindaco di Kiel
Laurance Navelesi, Nizza
Alessandro Tommasi, public policy manager, Airbnb Italy
Benedetta Brighenti, membro del Comitato delle Regioni (CdR)
Christian Svanfeldt, Joint Research Centre, Commissione Europea
Moderatore: Graham Colclough, city thought leader di Urban DNA
Tavola rotonda politica sui modelli di new business
La condivisione di risorse e prodotti in scala ridotta è sempre esistita, tuttavia lo sviluppo digitale
ha portato la sharing economy a una nuova dimensione, accelerando il processo. Un modello di
business che funziona è centrale per costruire fiducia e la sharing economy può essere la base per
modelli che incontrano le esigenze dei cittadini e della società. Le autorità cittadine possono anche
beneficiare delle opportunità della sharing economy per supportare le loro strategie economiche,
ambientali e sociali.
I più comuni modelli “sharing” di business sono:
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product-service systems – beni che sono di proprietà privata possono essere condivisi o affittati
attraverso mercati peer-to-peer
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redistribution markets – beni usati o pre-posseduti trasmessi da qualcuno che non li vuole a
qualcuno che li vuole.
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collaborative lifestyles – basati su persone con esigenze o interessi simili uniti dalla
condivisione e dallo scambio di asset meno tangibili come tempo, spazio, abilità e denaro
Qual è il ruolo delle città nel supportare modelli di new business nella sharing economy? Temi
del dibattito
Il modello di business della sharing economy non consiste sempre nei regolamenti e nelle leggi
esistenti stabilite quando le tecnologie sottostanti erano inesistenti. La sfida per i regolamenti e le
leggi è garantire l’effettiva protezione dei consumatori e dei lavoratori in questo nuovo contesto
economico, e nello stesso tempo incoraggiare i benefici potenziali per la sharing economy. Le città
possono supportare i modelli di new business a diversi livelli, dal supporto finanziario (come la
tassazione) al supporto pratico (come incubatori), rendendo aperti per l’uso le loro informazioni.
INTERVENGONO:
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Valentina Orioli, assessore Urbanistica e Ambiente, Comune di Bologna
Zoran Janković, sindaco di Lubiana
Duarte Cordeiro, Lisbona
Sir Richard Leese, Manchester
Markus Lewe, sindaco di Munster
José Ballesta, sindaco di Murcia
André Sobczak, Nantes
Roman Himmler, Solutions Manager di Kapsch TrafficCom AG
Pierfrancesco Maran, assessore Urbanistica, Verde e Agricoltura, Comune di Milano
Moderatore: Pieter Van de Glind, ShareNL
Tavola rotonda politica su lavoro qualificato e abilità
La sharing economy porta con sé opportunità e sfide: le opportunità sono la creazione di lavoro e il
supporto della microimprenditoria, per costruire la partecipazione della comunità e potenziare
l’innovazione digitale. La sharing economy può essere la base per modelli di business che incontrano
le esigenze dei cittadini e della società, che danno maggiore flessibilità e risalto alla creatività
piuttosto che agli approcci tradizionali.
Attraverso questa discussione vogliamo capire meglio le opportunità e le sfida della sharing
economy e esplorare come le città possono lavorare insieme con gli altri portatori di interesse per
creare un ambiente in cui la sharing economy può avere un impatto positivo anche sul tasso di
occupazione a livello locale.
Saranno inoltre affrontati il tema dell’impatto dei modelli di business della sharing economy sui
regolamenti del mercato del lavoro, la tassazione, la sicurezza sociale, la tutela dei consumatori
così come la salute. Le città hanno bisogno di creare una cornice che protegge i lavoratori e i
consumatori, che assicuri che le tasse vengano pagate e che attivi l’innovazione, creando più servizi
flessibili ed efficienti che rispondano alle necessità degli utenti e supportino la creazione di nuovi
business.
I settori e le attività che saranno la colonna portante della sharing economy dovranno essere viste in
un modo positivo e offrire impieghi qualificati a coloro che hanno intenzione di fare carriera in
questi campi.
INTERVENGONO:
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Pawel Adamowics, sindaco di Danzica
Daniël Termont, sindaco di Ghent
Estella Tincknell, Bristol
Flavia Marzano, Assessore Roma semplice, Comune di Roma
Thiebaut Weber, Confederal Secretary, European Trade Union Confederation (ETUC)
Willem Pieter de Groen, Research Fellow al Financial Institutions and Prudential Policy Unit del Centre
for European Policy Studies (CEPS)
Brando Benifei, membro del Parlamento Europeo, Gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e
Democratici
Moderatore: Ivana Pais, sociologa economica - Università Cattolica del Sacro Cuore, Milan
Tavola rotonda sugli approcci alternativi a welfare e servizi
I tradizionali sistemi europei di salute e attenzione sociale stanno cambiando; un approccio codisegnato e collaborativo che renda effettivo l’uso di tecnologie avanzate può contrastare un gran
numero di sfide attuali e future. L’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle malattie
croniche insieme con una domanda crescente di servizi più personalizzati e la riduzione del budget a
disposizione del settore pubblico sono parte delle sfide del sistema europeo di assistenza sanitaria e
sociale. Attività e risorse come la collaborazione della comunità e la ricerca di intelligenza
collettiva, digitalizzazione e coprogettazione di servizi innovativi sono alla base di un modello a
guida della comunità nuovo e aperto a tutti.
Le amministrazioni locali possono essere una guida nell’incoraggiare una cultura dell’innovazione
all’interno del sistema di assistenza sanitario e sociale, provando nuovi modelli e metodi in cui i
servizi possono essere progressivamente ridisegnati in un modo più sostenibile che rifletta la
crescente complessa domanda proveniente dagli utenti, attraverso la raccolta di dati da tutti gli
operatori chiave del settore (utenti, badanti, professionisti…) .
Questi approcci dovrebbero essere inclusivi nell’identificazione delle necessità di assistenza, in
grado di coinvolgere e riunire in modo concreto tutte le differenti comunità e i cittadini ad esempio
attraverso i social media e l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT). Gli
strumenti di ICT sono in grado di attivare un approccio all’assistenza più collaborativo, vantaggioso
dal punto di vista economico e del tempo.
INTERVENGONO:
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Maria Stratigaki, Atene
Mary-Ann Schreurs, Eindhoven
Maura Gambarana, responsabile politiche sull’immigrazione, Comune di Milano
Anna-Kaisa Ikonen, sindaco di Tampere
Tanja Wehsely, Vienna
Tommaso Vitale, professore associato di sociologia, Sciences Po (CEE), Parigi
Moderatore: Katrina Sichel