stessa_strada_VII_39 - Unità Pastorale Giudecca

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Anno VII, n. 39
Venezia, 5 novembre 2016
XXXII Domenica
del Tempo Ordinario
2Mac 7,1-2.9-14
Sal 16
2Ts 2,16-3,5
Lc 20,27-38
Intenzioni delle S. Messe
A
S. Eufemia
A
Sabato
5: deff. Eugenio, Irma, Emilia
A
Sabato 12: deff. fam. Sambo
A
S. Gerardo Sagredo
A
Sabato 5: deff. Mario, Nerina, Adele, GueA
rina, Ulderico
Martedì 8: deff. Raffaella, Salvatore
A
Venerdì
11: def. Donatella
A
A
AVVISI PARROCCHIALI
A
A
S. Eufemia
 Sabato 5 e Domenica 6, dopo le
A
S. Messe: vendita dei “San Martini”. Il riA
cavato è per le attività della parrocchia
A
S. Gerardo Sagredo
A
 Venerdì 11: la S. Messa sarà celebrata
A
alle ore 18.30, anziché alle ore 10.00
 Sabato 12 e domenica 13, durante le
S. Messe, sarà comunicata la ripresa dei
Gruppi di ascolto, al fine di sensibilizzare i
fedeli ad una più numerosa partecipazione.
Il Gruppo di ascolto, animato da Alessandro Gaburro, si incontrerà lunedì 14 alle
ore 21.00 in patronato
AVVISI DELL’UPG
 Domenica 6, Istituto Salesiano alla
Gazzera: Festa Diocesana delle famiglie,
presente il Patriarca, dalle 9.30 e per
l’intera giornata
 Martedì 8, ore 21.00, sala parrocchiale
201 al Redentore: incontro sulle opere di
misericordia (vedi locandina in 2a pagina)
 Mercoledì 9, ore 20.45, patronato del
SS. Redentore: incontro di formazione per
tutti i catechisti sul Documento di base “Il
rinnovamento della catechesi”
 Domenica 13: pellegrinaggio delle nostre tre parrocchie alla Madonna della Salute, con partenza alle ore 7.30 davanti
alla chiesa dei Gesuati. Segue alle ore 8.00
la S. Messa
 Domenica 13, ore 15.30 in Basilica di
San Marco: chiusura della Porta Santa e
S. Messa di ringraziamento a conclusione
dell’Anno giubilare straordinario della Misericordia. La partecipazione è aperta a tutti
NEL MONDO DI DIO
Abbiamo bisogno di parole vere,
parole di vita autentica, piena. Gesù,
oggi, ci ricorda: “Il Signore è Dio di
Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Il nostro Dio non è Dio di
un luogo, né di un’istituzione, perché
i luoghi possono scomparire, le istituzioni cambiare. Il nostro Dio è Dio
delle persone, degli uomini, perché
con essi Egli intesse un dialogo di vita. “Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui”. Se
Abramo, Isacco e Giacobbe fossero
morti per sempre, Dio sarebbe dei
morti; invece Egli non abbandona i
suoi amici alla morte, ma li fa viveresuoi
dellaamici
sua stessa
vita, chema
è eterna.
alla morte,
li fa vivere
Nel Vangelo secondo San Marco leggiamo
il giovane,
di biandella sua che
stessa
vita, chevestito
è eterna.
co, che sta accanto al sepolcro dice alle Nel
donne:
“Non abbiate paura. Voi cerVangelo
cate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui”. (Mc 16,6). È entrato nel mondo di Dio, nella vita dell’Eterno. Non, quindi, una edizione
migliorata di questa vita, ma una vita nuova, definitiva, destinata a tutti
coloro che si fidano delle parole di Gesù Cristo, morto e risorto. Dice
l’apostolo Paolo: “Come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della
gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova”
(Rm 6,4). E se tutto questo è vero, allora ha senso anche l’impegno quotidiano a costruire già ora il Regno di Dio attraverso le opere dell’amore,
unico capace di vincere per sempre la morte per farci entrare nella piena
comunione con il Dio dei viventi.
Ascoltiamo ancora quanto scriveva san Paolo alla comunità cristiana di
Tessalonica, preoccupata del ritorno del Signore: “E lo stesso Signore nostro
Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia,
una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li
confermi in ogni opera e parola di bene” (2Ts 2,16).
Fra Luciano
Idee chiare
Sacchi di bontà
Siamo nel mese tradizionalmente
dedicato alla memoria dei nostri defunti. Può essere utile conoscere
una breve sintesi dell’Istruzione
della Congregazione per la Dottrina
della Fede circa la “sepoltura dei
defunti e conservazione delle ceneri
in caso di cremazione”.
Dopo aver richiamato la visione
cristiana della morte e della risurrezione dei morti, il documento
dice: “Seguendo l’antichissima tradizione cristiana, la Chiesa raccomanda insistentemente che i corpi
dei defunti vengano seppelliti nel
cimitero o altro luogo sacro”. E,
affrontando il tema della cremazione, aggiunge: “La Chiesa continua a preferire la sepoltura dei
corpi poiché con essa si mostra
una maggiore stima verso i defunti;
tuttavia la cremazione non è vietata, a meno che questa non sia scelta per ragioni contrarie alla fede
cristiana. Qualora per motivazioni
legittime venga fatta la scelta della
cremazione del cadavere, le ceneri
del defunto devono essere conservate di regola in un luogo sacro,
cioè nel cimitero, o, se è il caso, in
una chiesa o in un’area appositamente dedicata a tale scopo dalla
competente autorità ecclesiastica”.
La conservazione delle ceneri in
un luogo sacro può contribuire a
ridurre di sottrarre i defunti alla
preghiera e al ricordo dei parenti e
della comunità cristiana. In tal modo, inoltre, si evita la possibilità di
dimenticanze e mancanze di rispetto, che possono avvenire soprattutto una volta passata la prima generazione, nonché pratiche sconvenienti o superstiziose. Pertanto
vengono escluse altre pratiche, come la conservazione delle ceneri del
defunto in casa o la loro dispersione “nell’aria, in terra o in acqua o in
altro modo”.
Infine la conclusione: “Nel caso
che il defunto avesse notoriamente
disposto la cremazione e la dispersione in natura delle proprie ceneri
per ragioni contrarie alla fede cristiana, si devono negare le esequie, a
norma del diritto”.
Le nostre tre comunità parrocchiali si sono date da fare per rispondere alla raccolta organizzata
dalla Caritas Veneziana e il risultato
è stato confortante: tanti i sacchi di
solidarietà e bontà!
Desideriamo dire un caloroso
grazie a tutti coloro che hanno collaborato a questa bellissima iniziativa: le famiglie, i giovani impegnati
nella raccolta, le parrocchie di supporto. È giusto sottolineare che, oltre alla quantità di materiale, anche
la qualità è apparsa buona. Lo spirito non è stato quello del liberarsi da
cose superflue, ma ha prevalso il desiderio di condividere qualcosa con
chi è nel bisogno. Ci viene da osservare: i poveri li abbiamo sempre tra
noi, non solo una volta l’anno! È
giusto sottolineare un particolare:
alcuni adolescenti delle nostre parrocchie hanno risposto alla chiamata
delle “72 ore con le maniche in su”,
offrendo tempo ed entusiasmo.
Grazie, bravissimi ragazzi!
San Martino di Tours
La tradizione veneziana festeggia
questo santo preparando dei dolci in
pastafrolla che sembrano sagomati
proprio per rappresentare il bassorilievo del XV sec. collocato sopra la
porta dell’oratorio attiguo alla chiesa
veneziana dedicata a S. Martino.
“Castagnata”
a San Gerardo Sagredo
La giornata, iniziata con la celebrazione della Santa Messa, è proseguita con il pranzo condiviso che
ha visto la partecipazione di circa 50
persone della Collaborazione Pastorale della Giudecca. “Allegria” e
“partecipazione” sono stati gli ospiti
graditi a questo incontro.
Nel pomeriggio l’amico Paride ha
cucinato, con dovizia, i maroni molto graditi da tutti i partecipanti. Giochi di bambini, ragazzi e adulti in fraternità hanno concluso la giornata.
Grazie a tutti i partecipanti e grazie a tutti quelli che hanno dato il
proprio tempo e lavoro per la riuscita della giornata.
Che il Signore ci accompagni in
questo nostro cammino di collaborazione e unità.
Esercitare la Carità
Le opere di misericordia
per il nostro tempo
Una serie di incontri organizzati dagli universitari della Casa Studentesca al Redentore, aperti a tutti.
Anche quest’anno potrete trovare
i dolci tipici preparati da alcune
mamme e dal gruppo dei Giovanissimi; le offerte raccolte saranno utilizzate per le attività del patronato e
le esigenze della parrocchia.
Vi aspettiamo vicino alla Chiesa
di S. Eufemia sabato 5 dalle 18.00
alle 19.30 e domenica 6 dalle 11.30
alle 12.30. Accorrete numerosi, anche perché ci sarà la possibilità di
avere qualche notizia in più sulla vita di S. Martino.
Martedì 8 novembre, ore 21.00
Misericordia:
dall’idea alla pratica
Giovanni Vian, docente di Storia
del Cristinanesimo all’Università Ca’
Foscari
Sala Parrocchiale del Redentore, vicino
alla fermata del vaporetto (Giudecca 201)
"Chi fa del bene al prossimo fa del bene a
se stesso" Sant’Antonio Abate