Clinton e Trump: ecco i programmi

Download Report

Transcript Clinton e Trump: ecco i programmi

L'Indro - L'approfondimento quotidiano indipendente
Politica > News
Clinton e Trump: ecco i programmi | 1
martedì 08 novembre 2016, 02:30
USA 2016 - Sfida Clinton / Trump
Clinton e Trump: ecco i programmi
Uno sguardo ai programmi elettorali dei due sfidanti sui temi cruciali, oltre la comunicazione
di Sara Giannaccini
Anche se queste elezioni si sono tramutate in un feroce circo mediatico, quando si tratta di decidere la prossima persona più
potente del mondo sarebbe auspicabile costruire tale decisione sulla base di argomentazioni razionali e centrate: i
programmi dei candidati. Per quanto sia vasto, l'elettorato che vota ‘di pancia’ e per il quale Tweet, scivoloni, slogan,
comparsate televisive, foto con bambini in braccio fanno la differenza. Non è un caso che la costruzione di un
personaggio politico si giochi prepotentemente sulla comunicazione, su un attento studio del linguaggio non verbale
e su una precisa strategia nell’uso dei social media. Nel 2016, esiste una mole impressionante di strumenti che un
personaggio politico può utilizzare per veicolare il suo messaggio a un pubblico vastissimo. Non solo. Tramite gli strumenti
offerti dalla tecnologia, il personaggio politico può decidere con quale sfaccettatura del suo messaggio
bombardare questa fetta di pubblico e non quella. La targhettizzazione del pubblico prevede queste ed altre
meraviglie, ed è un tema oggi molto dibattuto, non solo in ambito politico. Ma il 2016 rientra anche all’interno di un’epoca in
cui i personaggi politici sanno bene di non poter unicamente combattere a suon di slogan. Oggi ogni candidato è
presente sui social media e ha un sito internet organizzato e completo, in cui espone i propri punti di vista,
pubblicizza gli eventi che lo vedranno protagonista, richiede donazioni ma anche e sopratutto presenta il proprio programma
punto per punto. Nero su bianco. Condivisibile o meno. Alla mercé del fuoco incrociato della pubblica opinione.
Dunque,
nel 2016, presentarsi all’appuntamento con la scheda elettorale con un’idea precisa di cosa il proponga il candidato
prescelto appare più che mai come un imperativo civico. E se anche noi italiani non saremo chiamati a votare l’8 novembre,
è forse utile sapere quali sono i programmi di Trump e Clinton su questioni fondamentali come l’economia e la politica
estera, anche per dar sostegno alle opinioni che, immancabilmente, hanno iniziato ad affollare le nostre menti. ECONOMIA
Clinton è convinta che i ricchi non debbano assolutamente pagare meno tasse della classe media. Quindi propone
di aumentarle per loro e tagliarle per gli altri. L’ex Segretario di Stato pensa anche alla piccole e medie imprese, e in questo
senso rientra la sua proposta di semplificare il fisco. Per le grandi imprese invece propone di alzare le tasse in modo da
finanziare investimenti pubblici in infrastrutture. Clinton vuole inoltre creare esenzioni per chi ha figli o parenti da accudire e
innalzare il salario minimo a 15 dollari l’ora. Vuole inoltre penalizzare le imprese che muovono i propri
stabilimenti fuori dei confini degli States mentre intende premiare chi fa il percorso opposto. Sul commercio
internazionale, la sua posizione è di rigettare il trattato con i Paesi del Pacifico, contravvenendo quindi a quanto da lei
stessa promosso durante il suo periodo da segretario di Stato. Posizione difensiva, invece, per quanto riguarda gli accordi
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/clinton-trump-programmi/
L'Indro è un quotidiano registrato al Tribunale di Torino, n° 11 del 02.03.2012, edito da L'Indro S.r.l.
Copyright L'Indro S.r.l. Tutti i diritti riservati.
L'Indro - L'approfondimento quotidiano indipendente
Politica > News
Clinton e Trump: ecco i programmi | 2
con Messico e Canada. Su Wall Street, la sua proposta è tassare quelle società che fanno operazioni rischiose e
transazioni ad alta frequenza. Trump promette agevolazioni per la classe media. E in particolare, una tra le sue
promesse più eclatanti è quella di creare 25 milioni di posti di lavoro in 10 anni. Per farlo, il Pil dovrebbe crescere
del 3.5-4% all’anno. E questo, secondo il magnate, sarebbe possibile tagliando le tasse federali per rilanciare i consumi.
Ma in questo modo il debito pubblico crescerebbe in modo esponenziale. Ovviamente Trump promette di tagliarlo. Anche se
le modalità tecniche per realizzare questo taglio sono largamente nebulose. In generale, vuole tagliare debito e deficit e
semplificare il codice fiscale. Nel suo immaginario post-elettorale, Trump vuole anche ribaltare le posizioni dei
repubblicani in materia di commercio internazionale: rigettare il trattato con i paesi del Pacifico e aprire un
contenzioso con la Cina alla World Trade Organization, rinegoziare il Nafta e ritirarsi dal TPP. Il magnate vuole
inoltre abolire la tassa di successione, abbassare le tasse sulle imprese al 15% - ora sono al 35% - e ridurre le aliquote
da 7 a 3. Per chi fa rientrare i capitali dall’estero sarà accordato un condono. Dura anche la sua posizione nei confronti di
Wall Street: saranno eliminate quelle scorciatoie che permettono alle società di eludere il fisco. Trump è inoltre
contrario all’innalzamento del reddito minimo e promette di abolire quelle leggi che obbligano le imprese a rispettare
standard a tutela dell’ambiente. SANITÀ Clinton vuole rinvigorire e rafforzare Obamacare, anche introducendo una
public option, cioè una polizza assicurativa venduta dal Governo a prezzo competitivo. Vuole espandere i
programmi Medicare e Medicaid che assicurano agli anziani o alle persone povere di rivolgersi al governo per ottenere
assistenza sanitaria. Nel suo programma trovano spazio anche i farmaci: quelli prescritti da un medico costeranno meno,
mentre gli americani saranno protetti dagli aumenti dei prezzi per mancata concorrenza o cessione di brevetti. Clinton
inoltre promette la possibilità d’acquisto di una polizza per gli immigrati. È favorevole alla ricerca sulle staminali e
sostiene che le donne debbano avere un accesso agevolato alla contraccezione e alla possibilità di abortire in
sicurezza e entro i limiti della legge. Per Trump Obamacare non è niente più di un disastro, quindi intende
abolirla. Vuole tornare al sistema precedente aggiungendo la possibilità per gli americani di mettere da parte denaro da
destinare alle cure mediche. Inizialmente anche il magnate era favorevole alla public option, ma ora non si esprime più in
merito e vuole creare un unico mercato federale per le società assicurative. In poche parole: più concorrenza uguale prezzi
più bassi. Promette di non tagliare Medicare e Medicaid e si dice favorevole a investire per il trattamento e la cura di
malattie mentali, per lui vera causa delle morti da arma da fuoco. Nebulosa la sua posizione sulle staminali, mentre
ha detto che le donne che praticano l’aborto devono essere punite - posizione poi ritrattata. POLITICA INTERNA
La rivoluzione messa in campo da Bernie Sanders, e il consenso che essa ha suscitato, non ha lasciato Clinton indifferente.
Oggi l’ex first lady promette di ribaltare la sentenza Citizens United della Corte Suprema. Essa, dal 2010,
permette alle grandi aziende di finanziare senza limiti i comitati politici, rendendo difficoltoso risalire all’origine di tali
donazioni. Per facilitare e aumentare l’adesione al voto, propone di iscrivere direttamente alle liste i cittadini al
compimento dei 18 anni. Vuole inoltre rendere più snelli i meccanismi di partecipazione al voto per le minoranze
etniche e le classi sociali più povere. Dopo aver passato gran parte della sua campagna a critica le lobby
democratiche e la sentenza Citizens United, oltre ai Super-PAC, proponendosi come unica alternativa lontana dai
consunti teatrini politici anche in virtù del fatto che si stava pagando la campagna da solo, oggi Donald Trump non solo ha
smesso di autofinanziarsi, ma non parla nemmeno più del problema né propone regole nuove in materia. Per le nomine
alla Corte Suprema, la sua posizione è quella di inserire una figura conservatrice. IMMIGRAZIONE In quello che,
una volta eletta, potrebbe essere il segno distintivo del suo primo mandato da Presidente degli Stati Uniti, Hillary Clinton
propone di dare la cittadinanza agli immigrati irregolari che non abbiano commesso reati. Propone inoltre di
applicare le leggi sulle espulsioni in modo umano, ad esempio evitando di separare i genitori entrati negli States
irregolarmente dai figli nati entro i confini a stelle e strisce. Vuole inoltre alleggerire il percorso di naturalizzazione e
dare la possibilità anche agli immigrati irregolari di ottenere un’assicurazione sanitaria. La proposta che ha fatto
più scalpore, quella che forse ha acceso davvero i riflettori d’oltreoceano sulla sua campagna elettorale è quella, ormai nota,
di costruire un muro lungo 3200 chilometri lungo i confini tra Stati Uniti e Messico. Non solo, nell’idea di Trump
sarebbe proprio il Messico a pagare per le operazioni di costruzione di tale struttura.
[embed]https://www.youtube.com/watch?v=-yfIxBjOw3o[/embed] (Credits: CNN) È infatti opinione di Trump che
l’immigrazione non rappresenti un valore aggiunto per l’America. Fortemente protezionista, sostiene che l’America
sia “l’unico paese al mondo il cui sistema di immigrazione pone i bisogni di altre nazioni prima del nostro. Questo deve
cambiare”. Oggi gli immigrati irregolari presenti sul suolo statunitense sono 11 milioni: Trump promette di scovarli uno a
uno ed espellerli. Non solo, The Donald propone anche di sospendere l’immigrazione di persone di fede musulmana
o provenienti da Stati di cui lui non si fida. Quel che Trump sostiene è che l’immigrazione regolare debba andare di pari
passo con il tasso di crescita della popolazione americana, e che ad entrare dovrebbero essere individui debitamente
selezionati in base alle possibilità di successo professionale. Non manca inoltre un ammiccamento a un infelice
slogan ‘l’America agli americani’: Trump propone infatti, non si sa bene attraverso quale procedura, di applicare una sorta
di prelazione sui posti di lavoro disponibili, che andrebbero offerti prima agli americani, e poi a tutti gli altri.
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/clinton-trump-programmi/
L'Indro è un quotidiano registrato al Tribunale di Torino, n° 11 del 02.03.2012, edito da L'Indro S.r.l.
Copyright L'Indro S.r.l. Tutti i diritti riservati.
L'Indro - L'approfondimento quotidiano indipendente
Politica > News
Clinton e Trump: ecco i programmi | 3
SICUREZZA NAZIONALE Non c’è dubbio che il tema scottante della nostra epoca sia il terrorismo. In tal senso, Clinton
propone investimenti nelle attività di intelligence. Per la vendita di armi, argomento dibattuto da anni negli States,
propone un controllo sulla salute mentale dell’acquirente, ma anche sui precedenti penali a suo carico e sulla presenza
del suo nome nella lista dei sospettati di terrorismo. Non è favorevole alla tortura negli interrogatori e crede nella
pena di morte solo per reati particolarmente cruenti, come gli attentati dell’11 settembre. Auspica una maggiore
trasparenza per le attività dell’NSA ma riconosce come a questo ente debba essere garantita una maggior flessibilità nelle
sue operazioni. Il messaggio di Trump è tutto fondato sulla paura che regna nel presente, e sulla rabbia che immagini
televisive come quelle degli attentati di Parigi suscitano nell’elettorato. In tal senso, egli propone investimenti nelle forze
armate statunitensi che porterebbero l’esercito a contare 540mila unità. Vuole dotare l’areonautica di almeno 1200
caccia, la marina di 350 navi e estendere a 36 battaglioni il corpo dei marines. Vuole inoltre implementare un
sofisticato sistema di difesa missilistica. Gli ingenti investimenti che propone andrebbero realizzati in parte in deficit e in
parte tagliando i costi superflui della gestione del Pentagono. Il magnate non disdegna la tortura né la pena di morte
per i sospettati di terrorismo. Sostiene inoltre che i cittadini armati siano più sicuri. Quindi promette di rimuovere
qualsivoglia limitazione alla vendita di armi. Anzi, vuole estendere a tutti i 50 Stati il diritto d portare con sé armi in
luoghi pubblici e a vista, il cosiddetto open carry. POLITICA ESTERA In quattro anni da Segretario di Stato, Hillary Clinton
ha acquisito competenza in materia e ha anche rivelato il suo approccio, significativamente più duro rispetto a quello di
Obama e comunque interventista. In particolare, Clinton sostiene l’accordo sul nucleare con l’Iran, vorrebbe
estendere il sostegno militare ai curdi in Siria e i bombardamenti per combatte ISIS. Vorrebbe inoltre istituire una
no fly zone, argomento delicato in prospettiva russa. In Cina, Clinton propone maggior rigore per quanto riguarda il rispetto
dei diritti umani e dell’ambiente. Si è detta contraria alla Brexit e propone la chiusura di Guantanamo. Trump
sfrutta la politica estera per rimarcare le sue posizioni contro il terrorismo. Il magnate sostiene di avere un piano-lampo
per sconfiggere ISIS, ma non vuole rivelarlo per non concedere al Califfato un clamoroso vantaggio. Contrario
all’accordo sul nucleare con l’Iran, vuole rinegoziare quello con Cuba. Strizza l’occhio alla Russia, che pare
ricambiare, non vuole accogliere nessun rifugiato dalla Siria né intende chiudere Guantanamo. Sostiene che gli
USA difenderebbero solo i Paesi Nato in regola con i pagamenti all’organizzazione e ha più volte esortato i Paesi a investire
maggiormente per la difesa. Si è detto anche favorevole alla Brexit. WELFARE Clinton propone fino a 12 settimane di
congedo parentale pagato ai lavoratori oltre ad altre 12 settimane per i casi di grave malattia, tanto di se stessi
quanto dei un parente. In tale lasso di tempo, i lavoratori percepirebbero due terzi del loro stipendio. Propone di dare
alle donne strumenti per combattere le discriminazioni sul posto di lavoro, anche introducendo trasparenza
sugli stipendi in tutte le aziende. Vuole rafforzare la previdenza sociale e non intende aumentare l’età pensionabile.
Vuole inoltre limitare l’indebitamento dei giovani per garantirsi un’istruzione universitaria, oltre a voler rendere gratuite le
università pubbliche. Trump propone di dare alle madri fino a 6 settimane di congedo parentale pagato dopo la
nascita di un figlio. Propone sgravi fiscali per le coppie con figli e incentivi alle aziende all’inserimento di asili nido
dentro le loro strutture. Contravviene al suo partito e sostiene che non alzerà l’età pensionabile. Non vuole tagliare
fondi per la previdenza. Vuole garantire ai genitori la possibilità di scegliere tra una scuola pubblica e una privata tramite un
aumento di concorrenza tra le scuole. Propone l’abolizione del Dipartimento Federale dell’Istruzione.
[embed]https://www.youtube.com/watch?v=m-kFkt2CyuU&spfreload=10[/embed] (Credits: Patriotic-Populist-2) Sostiene
l’importanza dell’abbassamento del costo delle tasse universitarie e in generale intende rendere più agevole
laurearsi. AMBIENTE Favorevole alle energie pulite e contraria agli sprechi, Clinton propone di far installare 500 milioni
di pannelli solari in 4 anni. Propone di tagliare di un terzo il consumo di petrolio incentivando l’acquisto di auto ed
elettrodomestici meno inquinanti. Sostiene l’accordo sul clima di Parigi. Crede alla minaccia del riscaldamento globale e
vede nell’energia pulita il settore di punta su cui costruire la prosperità degli USA nei decenni a venire. Ambigua la sua
posizione sulle industrie di carbone. Non è uno dei temi di punta di Trump, che comunque sostiene la necessità di
stracciare l’accordo sul clima di Parigi e giudica una bufala il riscaldamento globale. Vuole investire nel petrolio,
nel gas naturale e nell’industria di carbone autorizzando trivellazioni offshore e il fracking. In tal senso vuole abrogare i
vincoli anti inquinamento proposti da Obama. L’obiettivo è quello di creare 50 milioni di posti di lavoro e ottenere
l’indipendenza energetica. TEMI SOCIALI Secondo Clinton, la giustizia penale statunitense vesserebbe le
minoranze etniche, in particolare modo gli afroamericani. Una delle sue promesse riguarda proprio la riforma di questo
sistema, come le leggi che regolano le incarcerazioni e le sentenze, oltre al procedimento giuridico stesso. Vuole abrogare
il racial profiling che, partendo dall’etnia di una persona permette di determinare un’azione delle forze dell’ordine. Clinton
ritiene fondamentale rafforzare il legame di fiducia tra Polizia e comunità locali. Vuole inoltre migliorare il
sostegno ai reduci di guerra e rafforzare leggi anti-discriminazioni per combattere quegli Stati che vogliono introdurre
leggi per discriminare gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. Trump essenzialmente pensa al pugno di ferro. Il magnate
vuole dare più poteri e libertà ai poliziotti. È anche favorevole a leggi che rendano complicato votare alle
minoranze etniche. È contrario ai matrimoni gay e sostiene la possibilità che ogni stato legiferi autonomamente in
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/clinton-trump-programmi/
L'Indro è un quotidiano registrato al Tribunale di Torino, n° 11 del 02.03.2012, edito da L'Indro S.r.l.
Copyright L'Indro S.r.l. Tutti i diritti riservati.
L'Indro - L'approfondimento quotidiano indipendente
Politica > News
Clinton e Trump: ecco i programmi | 4
materia, anche se questo ormai è di competenza -eventualmente- della Corte Suprema. Vuole inoltre riformare il
dipartimento che gestisce i reduci di guerra, spesso al centro di scandali, e vuole migliorare i servizi per i veterani e gli
ex soldati.
di Sara Giannaccini
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/clinton-trump-programmi/
L'Indro è un quotidiano registrato al Tribunale di Torino, n° 11 del 02.03.2012, edito da L'Indro S.r.l.
Copyright L'Indro S.r.l. Tutti i diritti riservati.