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Comunicato Stampa
ECOMONDO 2016, IL TURISMO SOSTENIBILE
PROTAGONISTA DELL’ULTIMA GIORNATA
•
l’esperienza di Fondazione FS Italiane e
Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS)
• presentato il progetto “Binari senza tempo”
• l’esempio della linea Monte Antico - Asciano
Rimini, 11 novembre 2016
Coniugare le politiche dei trasporti a quelle del territorio e alle esigenze di un turismo
sostenibile, puntando sul valore ambientale, sociale, economico e paesaggistico.
Questi gli argomenti affrontati nella quarta e ultima giornata di Ecomondo dal Gruppo
FS Italiane che, alla Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello
Sviluppo Sostenibile, ha portato la propria esperienza sul tema della green economy e della
mobilità slow attraverso il ruolo delle ferrovie storico/turistiche.
Il Direttore della Fondazione FS Italiane, Luigi Cantamessa, ha aperto il panel
dedicato al turismo sostenibile illustrandone caratteristiche e numeri dal punto di vista
del trasporto ferroviario. Tra i temi dell’incontro il progetto “Binari senza tempo”,
iniziativa della Fondazione partita nel 2014, in sinergia con Rete Ferroviaria Italiana, che
ha visto l’individuazione di sette spettacolari linee in disuso della provincia italiana
riportate in esercizio su itinerari di natura, arte e cultura.
All’incontro di oggi svoltosi nell’ambito della fiera riminese era presente Ottavia Ricci,
consigliere per il Turismo Sostenibile del ministero dei Beni e delle Attività Culturali,
dicastero che, dal dicembre 2015, è entrato a far parte della Fondazione FS Italiane
come aderente istituzionale allo scopo di avviare una serie di azioni strategiche per
preservare e valorizzare il patrimonio paesaggistico e culturale del Paese, in
un’affascinante riscoperta del territorio con i suoi incantevoli borghi, parchi, castelli e
percorsi inconsueti da raggiungere con i treni storici per promuovere un turismo amante
dei ritmi lenti e allo stesso tempo competitivo.
Tra i progetti di linee riaperte e dedicate alle rotte turistiche percorse dai treni d’epoca,
c’è l’esempio concreto della linea Monte Antico - Asciano (altrimenti nota come
Ferrovia della Val D’Orcia), presentato dal Direttore Territoriale Produzione Firenze di
Rete Ferroviaria Italiana, Efisio Murgia. Progettata nel 1859 come ferrovia Siena Grosseto, la linea divenne un’importante via di comunicazione tra la Maremma e la
Toscana. Riaperta nel 1952 in seguito ai danneggiamenti subiti nella Seconda Guerra
Mondiale, dopo il 1980 venne utilizzata sempre meno, anche a causa di un vasto
movimento franoso tra le stazioni di Torrenieri e Monte Antico nel 1982. Oggi i suoi 51
2
Km si sviluppano attraverso l’incantevole paesaggio delle Crete Senesi, della Valle
dell’Asso e della Val D’Orcia, fino alle porte della Maremma, con un tempo di
percorrenza di 70 minuti.
Dall’8 all’11 novembre il Gruppo FS Italiane ha partecipato alla rassegna Ecomondo per
contribuire alla realizzazione di una piattaforma di conoscenza, progetti, incontri e
laboratori con altri stakeholder, mettendo a disposizione di visitatori e imprenditori uno
sportello denominato “Tavolo per la promozione di progetti sostenibili”.