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Mercati
Martedì 8 Novembre 2016
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LA SGR DI INTESA APRE IL CANTIERE DEI PIANI DI RISPARMIO. IN NOVE MESI 290 MLN DI UTILI
Corcos (Eurizon): pronti ai Pir
L’ad: sono una grande opportunità
per i clienti e un concreto supporto
alle pmi e quindi all’economia reale
di Paola Valentini
E
urizon Capital chiude i
nove mesi in forte crescita e apre il cantiere dei
Piani di risparmio (Pir).
Da inizio anno le masse della
società di gestione del gruppo
Intesa Sanpaolo sono cresciute del 6,4% arrivando a quota
284 miliardi a fine settembre.
Nei nove mesi l’utile netto
consolidato è risultato pari a
290,4 milioni, derivante da un
margine da commissioni pari a
406,6 milioni. I flussi netti del
trimestre, circa 3,6 miliardi di euro, sono i più
elevati del sistema (secondo i dati Assogestioni) e
confermano la posizione
di leadership per raccolta
da inizio anno con oltre 12
miliardi complessivi.
Nel periodo sono stati
lanciati 60 nuovi prodotti: 43 fondi di diritto
italiano e 17 comparti
lussemburghesi e a breve,
quando saranno introdotti
nell’ordinamento italiano,
la società arricchirà la
gamma con i Pir, piani di
risparmio a lungo termine
destinati al retail che prevedono l’investimento di
almeno il 70% del capitale in
azioni o bond di società italiane
o Ue con stabile organizzazione
in Italia (di questo 70% almeno
il 30%, vale a dire il 21% del
totale, deve essere destinato
a strumenti emessi da società
italiane o Ue con stabile organizzazione in Italia non quotate
sul Ftse Mib). A fronte di questo impegno, per una durata del
piano di almeno cinque anni e
fino a un ammontare complessivo non superiore a 150 mila
euro, chi investe tramite i Pir
si vedrà azzerate le tasse sulle
rendite finanziarie (attualmente con aliquota del 26%), oltre
all’esenzione della fiscalità sulle successioni. «L’evoluzione
dei bisogni dei nostri clienti e
della normativa sono il punto di
partenza della continua innovazione di prodotto e di servizio
di Eurizon Capital», commenta
Tommaso Corcos, ad di Eurizon
Capital Sgr, nonché presidente
di Assogestioni. «Su queste
basi ci stiamo preparando per
l’introduzione in Italia dei Pir.
Siamo convinti che i Piani individuali di risparmio, grazie
alla loro natura di investimenti a medio termine soggetti a
un trattamento fiscale molto
favorevole per i risparmiatori
e finalizzati in particolare al
sostegno delle piccole e medie
aziende italiane, saranno una
grande opportunità per i clienti
e un supporto per l’economia
reale», prosegue Corcos. Nel
corso dell’anno, tra l’altro,
Eurizon ha lanciato un fondo
Raccolta di Azimut a ottobre a quota 452 milioni
di Valerio Testi
zimut in ottobre ha conseguito una raccolta
A
netta positiva per 452 milioni, portando così il
complessivo da inizio anno a 5,6 miliardi. Il dato
ha beneficiato del consolidamento di due società
australiane: Aspire, società acquisita tramite la
società Logiro, e Tkt, rilevata dalla società Wealthwise, entrambe già parte di Az Nga. Al netto
del consolidamento delle masse provenienti da
queste operazioni, il gruppo Azimut ha registrato
in ottobre una raccolta netta positiva per circa 335
milioni. La società ora condotta dall’ad Sergio
Albarelli segnala inoltre la partenza in Australia
del fondo Sestante diversified fund, inserito sulla
piattaforma di Colonial First Wrap, una delle più
importanti del Paese. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a
fine ottobre a 42,1 miliardi (34,4 miliardi le masse
gestite), pari a un aumento del 14% da inizio anno. «Il risultato beneficia», spiega il ceo Albareli,
«del rafforzamento delle attività all’estero sia con
il consolidamento di nuove realtà sia con la crescita organica». La società ha fatto sapere anche
che distribuirà ai soci un saldo di dividendo da 1
euro ad azione con stacco da lunedì 21.
Spafid (Mediobanca) ha pagato Fider mezzo milione
di Andrea Giacobino
mezzo milione il prezzo pagato da SpaÈla difid,
la fiduciaria di Mediobanca, per rilevare
fiduciaria milanese Fider che fa riferimento
a quattro professionisti dello studio Carnelutti.
Ma Spafid aveva anche esaminato l’acquisizione
del Centro Fiduciario dal gruppo Carige. Il dettaglio dell’operazione Fider è contenuto nell’atto di
cessione quote registrato pochi giorni fa a Milano
nello studio notarile Marchetti che ha visto da una
parte i venditori nelle quattro persone fisiche di
Luca Arnaboldi, Paolo Baruffi, Gilberto Comi,
Alberto Rittatore Vonwiller e la persona giuridica
Techinvest (che fa riferimento alla famiglia Rittatore Vonwiller) e dall’altra il compratore. La quota
di Arnaboldi è stata liquidata per 100 mila euro,
quella di Baruffi per 85 mila, quella di Comi per
115 mila, quella di Rittatore Vonwiller per 45 mila
e per 155 mila la restante quota di Techinvest.
L’atto definisce il prezzo come «provvisorio» a
fronte di un portafoglio commissionale garantito
di 168 mila euro e di un patrimonio netto di 50
mila, due condizioni che saranno oggetto di verifica. Successivamente all’acquisto del 100% Spafid
ha poi depositato il progetto di fusione per incorporazione della stessa Fider, avviando anche una
stretta collaborazione con lo studio Carnelutti.
Tommaso
Corcos
dedicato alle small e mid cap
italiane, destinato per ora ai soli
investitori istituzionali dato che
ha soglia minima di 3 milioni
di euro. Si tratta dell’Eurizon
Easy Fund Equity Small Mid
Cap Italy che si affianca allo
storico fondo della casa specializzato in pmi per il retail,
l’Eurizon Azioni Pmi Italia.
Nel frattempo diventa sempre più rilevante il contributo del canale estero. In Cina,
Penghua continua a registrare
consistenti volumi di raccolta:
6,6 miliardi di euro nel trimestre e 18,6 miliardi da inizio
anno, equamente distribuiti tra
gestioni individuali e gestioni
collettive. Considerando anche
il patrimonio gestito di questa
partnership cinese, che a fine
settembre ammontano a 78,4
miliardi di euro, il patrimonio
complessivo di Eurizon Capital
supera i 362 miliardi. (riproduzione riservata)
Credem punta sui giovani per crescere
opo le 179 persone assunte nei prmi sei mesi del 2016, il gruppo
D
bancario punta all’inserimento di 120 giovani entro la fine del
2017, continuando la strategia di crescita attraverso importanti
investimenti per il potenziamento dell’organico e delle attività di
formazione e sviluppo professionale. «Riteniamo che in un’impresa le persone siano la principale chiave di successo», ha dichiarato
Andrea Bassi, responsabile gestione del personale di Credem. Che
prosegue: «Motivazione, dedizione al lavoro, passione e responsabilità sono le caratteristiche che permettono di sostenere nel tempo
i risultati e sono gli aspetti su cui puntiamo maggiormente». Le
posizioni aperte riguardano Lombardia, Emilia Romagna, Lazio,
Campania, Calabria e Sicilia.
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