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DECRETO N. 825
Prot. n. 5862
del 04/11/2016
DECRETO DI COSTITUZIONE DEL GLI D’ISTITUTO A.S. 2016/2017
Il GLI COMPRENDE E SOSTITUISCE IL GLHI PREESISTENTE
COSTITUZIONE DEL GLI D’ISTITUTO
GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE
IL DIRIGENTE
PREMESSO CHE, la Repubblica assicura alle persone e alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi
sociali, promuove interventi per garantire la qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti
di cittadinanza, previene, elimina o riduce le condizioni di disabilità, di bisogno e di disagio individuale e
familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia, in coerenza
con gli articoli 2, 3 e 38 della Costituzione.
TENUTO CONTO delle particolari esigenze espresse nel territorio e nella scuola, avendo cura di integrare
comunque l’attività dei predetti Gruppi di studio e di lavoro con quella di analoghe aggregazioni preesistenti
nel circolo o istituto, al fine di non disperdere in ogni caso le eventuali esperienze efficacemente condotte e
consolidate.
VISTA La L. 104/92, Art. 15, Comma 2 - Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle
persone handicappate, che istituisce i gruppi di studio e di lavoro di Circolo e di Istituto
CONSIDERATO CHE la «diversità» sta al centro della scuola, e con essa l'handicap, che nerappresenta il
paradigma. Proprio nei confronti degli alunni in difficoltà, la scuola dell'autonomia sollecitaun utilizzo più
razionale delle risorse umane e materiali comunque presenti nel contesto.
VISTOl’Art. 8 del D.M. 122/94 – che ha integrato l’Art. 15 della L. Quadro, in merito alle competenze richieste
ai componenti dei Gruppi di lavoro sia provinciali, sia Locali, che di singolo Istituto
VISTO Il DPR 24 febbraio 1994 - Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle Unità Sanitarie
Locali verso gli alunni in situazione di handicap – di cui l’applicativa regionale dell’art. 12 comma 7 della legge
quadro in riferimento a: Individuazione dell’alunno -Diagnosi Funzionale -Profilo Dinamico Funzionale -Piano
Educativo Individualizzato.
ACCERTATO CHEi gruppi di studio e di lavoro di Circolo e d’istituto, previsti dall’art. 15, comma 2, della legge
n. 104/92, sono costituiti a cura del Capo d’Istituto,
VISTO l’art. 396, del D.Lgs 297/1994, al primo comma, attribuisce espressamente al capo d’istituto la
“funzione di promozione e di coordinamento delle attività di circolo o di istituto;
VISTO il DPR 122/2009, Regolamento sulla Valutazione
VISTE le Linee Guida del 2009
VISTA la DIRETTIVA MINISTERIALE del 27/12/2012
VISTA la C.M. n. 8 del 6/03/2013
RITENUTO chele istituzioni scolastiche, nel determinare il curricolo, debbano partire dalle effettive
esigenze formative degli alunni concretamente rilevate.
VISTO L’art. 4 del Dlgs. n. 165 del 2001, che attribuisce ai Dirigenti Scolastici la funzione gestionale tecnico –
amministrativo - finanziaria, consistente nell’adozione di atti e provvedimenti, anche di rilevanza esterna,
con assunzione della relativa responsabilità per i risultati conseguiti.
DECRETA
LA COSTITUZIONE DEL GLI - GRUPPO DI LAVORO PER L'INCLUSIONEPER L’A.S. 2016/2017
IL GLI E’ COMPOSTO DA:
DIRIGENTE SCOLASTICO
DOCENTE FUNZIONE STRUMENTALE
VICARIA
DOCENTI CURRICOLARI
REFERENTE DOCENTI SPECIALIZZATI
DOCENTE REFERENTE GLI
SPECIALISTI ASL
RAPPR. ENTE LOCALE PROVINCIA
PROF. VINCENZO SPINELLA
PROF.SSA ISGRÒ GIUSEPPINA
PROF.SSA ANNA MARIA MONTALTO
PROF.SSA STELLA VITTORIA
PROF.SSA MARIA GRAZIA MINERI
PROF.SSA GIUSI PALERMO
PROF.MARISA CASELLA
PROF.LUIGI SICURELLA
DOTT.SSA MIRABELLA GRAZIA
ASS. SOCIALE RITA INGRASSIA
ASS. SOCIALE ROSANNA MONTAGNA
ASS. SOCIALE ANNA MARIA PAPPALARDO
RAPPRESENTANTE ALUNNI
PRESIDENTE C.I.
PROF.BENINA ANTONINO
GENITORI
SIG.RA RITA LAMANNA
Fermo restando quanto previsto dall’art. 15 comma 2 della L. 104/92, i compiti del Gruppo di lavoro e di
studio d’Istituto (GLHI) si estendono alle problematiche relative a tutti i BES. A tale scopo i suoi componenti
sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola (funzioni strumentali,
insegnanti per il sostegno, AEC, assistenti alla comunicazione, docenti “disciplinari” con esperienza e/o
formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in
regime di convenzionamento con la scuola), in modo da assicurare all’interno del corpo docente il
trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese e un’efficace capacità di rilevazione e
intervento sulle criticità all’interno delle classi.
Il GLI: GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE,svolge le seguenti funzioni:
-
rilevazione dei BES presenti nella scuola;
raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di
apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;
focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle
classi;
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
-
-
raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive
esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI
come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122 ;
elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere
al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).
AZIONI A LIVELLO DI SINGOLA CLASSE SCOLASTICA
Di seguito si esplicitano alcuni compiti dei cdc/team docenti
1)Verificare il bisogno di un intervento didattico fortemente personalizzato:
 esaminare la documentazione clinica (dei servizi pubblici o dei centri autorizzati) presentata dalla
famiglia;
 esaminare qualsiasi altro documento (ad esempio relazione dello psicologo, servizi sociali, lettere di
segnalazione di disagio provenienti da chiunque purché verificata…);
 prendere in considerazione ogni situazione che necessita di un possibile intervento di tipo pedagogicodidattico e che, pur in assenza di documentazione clinica o diagnosi, motiva l’assunzione delle
stesse.
2)Deliberare l’adozione da parte dei docenti di strategie didattiche personalizzate (soprattutto per favorire
lo sviluppo di abilità), di modalità di insegnamento inclusive e di misure dispensative (le dispense
sono una scelta didattico metodologica da parte dei docenti) ed inoltre stabilire l’uso di strumenti
compensativi da parte degli studenti. Rispetto alle misure dispensative, si raccomanda un’attenta
riflessione.
3)Elaborare collegialmente e corresponsabilmente il PDP, puntando non sulla quantità di dispense e
di compensazioni, ma sulla loro effettiva pertinenza ed efficacia nel processo di apprendimento,
strettamente personale, di ciascuno studente e su criteri d’azione e di valutazione condivisi
fattivamente dai docenti.
Adrano04/11/2016
Il Dirigente Scolastico
Prof. Vincenzo Spinella
(Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai
sensi dell’art.3, comma 2, D. L.vo n. 39/1993)