Bocenago ricorda la frana del 1966

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Valli Giudicarie ❖ Val Rendena
TRENTINO DOMENICA 6 NOVEMBRE 2016
Spiazzo in ricordo dei Caduti rendenesi
◗ SPIAZZO
A Spiazzo gli alpini hanno ricordato i Caduti di tutte le guerre
La commemorazione dei Caduti di tutte le guerre, organizzata dal Gruppo Ana di Spiazzo
ai comandi di Claudio Capelli è
stata molto sentita e partecipata. Accanto alle Penne nere della Val Rendena erano presenti
molti carabinieri e finanzieri in
congedo e in servizio, insieme
al Coro “Monte Iron" di Ragoli.
La celebrazione di quest’anno,
oltre a ricordare la festa delle
forze armate, dell’unità nazionale, i Caduti di tutte le guerre
e in special modo quelli della
nostra Valle, ha affidato a Dio
le tre vittime della tragica frana
che cinquant’anni fa ha sommerso la frazione di Ches.
Nell’omelia il parroco don
Federico Andreolli ha richiamato la memoria dei nostri defunti, i Caduti dei nostri paesi.
Ricordando «il loro spirito di
presenza, di partecipazione, di
generosità, del senso del dove-
Settant’anni a bottega
il record di Demi Zontini
Storo: in proprio a 17 anni dopo l’apprendistato da “mastro” Livio Giovanelli
Ora ha 86 anni e “per hobby” produce dal legno d’olivo taglieri e mestoli d’autore
di Aldo Pasquazzo
◗ STORO
Demetrio (Demi) Zontini ha 86
anni ma anche oggi è tutti i
giorni alle prese con gli arnesi
da falegname nel laboratorio di
famiglia. Indossa sempre quel
consueto grembiule di colore
blu per ripararsi da trucioli e segatura. Dentro lo stanzone sul
retro del punto vendita di Cà
Rossa, lui appiccicato alla lama
elettrica taglia e rimodella i
suoi capolavori.
La sua realtà imprenditoriale, articolata su più piani, in
questi giorni si appresta a festeggiare i 70' anni di attività.
Dentro c'è di tutto e quando
serve sono sempre i Zontini a
mettere mano al mobile. Nell'
occasione offerte convenienti
tant'è che anche la casa di famiglia del vescovo di Trento monsignor Lauro Tisi a Giustino , sarà nei prossimi giorni arredata
con mobili provenienti dall '
emporio di Demetrio e figli.
"Al momento, considerato
che siamo a Storo, paese di farina e polente, da pensionato
produco in maniera hobbystica taglieri, trise e porta gioie ricavate in legno di olivo. Un
contenitore - dice - spesso a forma di cuore che viene realizzato in cinquanta ore di paziente
lavoro a mano. Tradotto in costi, equivalgono a 2 euro ogni
60 minuti di lavoro...".
Demetrio è uno che si è fatto
da solo: un tempo lo affiancava
il fratello Bepi, poi alla fine degli anni 70' ha messo assieme
Demetrio “Demi” Zontini nel suo laboratorio di falegnameria
Bocenago ricorda la frana del 1966
BOCENAGO. Alle 16 nella sala pubblica all’ultimo piano del
municipio di Bocenago, “Giornata del ricordo dell’evento franoso
del 4 novembre 1966”. L’evento si aprirà col saluto del sindaco
Walter Ferrazza e un momento di preghiera. La frana obbligò le
autorità a sfollare l’intera popolazione: oggi sarà trasmesso il
filmato che illustra l’esercitazione compiuta dall’attuale Corpo dei
Vigili del Fuoco di Bocenago su un evento di frana che simula
l’evento calamitoso del 1966. Sarà poi dato spazio alle
testimonianze delle persone che vissero quei tristi momenti. (w.f.)
un Centro Arredi dove nel tempo hanno trovato posto come
affittuari altre sette realtà compresi bar e ristoranti. Assieme
al genitore ci sono ora i figli Pierantonio e Lorenzo che con
ruoli diversi portano avanti l’at-
tività di famiglia.
" Il mio maestro falegname racconta - è stato Livio Giovanelli (papà di Maria) che a quei
tempi era considerato un vero
artista. Era un artigiano in grado di creare in una settimana
un completo casa. Erano anni
in cui si lavorava anche dieci
ore al giorno, sabato compreso. Livio non solo sapeva usare
attrezzi e ricavare mobili, ma
insegnava. Quando sbagliavi
tornava ad invogliarti di nuovo
fin tanto che avevi imparato a
fare bene e tutto da solo".
" A 17 anni - torna a dire Demetrio - ho iniziato in proprio
quando ancora non avevo tutti
gli arnesi necessari per creare
mobili. Nel 1954 un primo capannone e un anno dopo, sempre all'altezza di Via Battisti, sono riuscito ad affiancare un
punto vendita. Da me sono
transitati ragazzi approdati appena finito l'ultimo anno di
scuola e a cui la voglia di imparare non mancava. Sono poi diventati dei bravi artigiani".
È il caso di Gianbattista Zontini che ora è andato in pensione e che in quarant'anni di attività si è assentato forse dieci
giorni dal lavoro per malattia.
Poi Riccardo Pezzarossi e qualche altro ancora. Erano gli anni
del boom quando molte famiglie rinnovavano cucine e salotti e nelle case entravano i primi
elettrodomestici, tv e radio
compresi.
Ma la svolta dei Zontini è riconducibile ad arredi realizzati
su misura per ristoranti ed esercizi pubblici. Dall'Ideal dei Bottamedi a Sarche ad altre strutture di Andalo sino all'albergo-caffè Centrale di Storo, dove
tutto a distanza di anni risulta
ancora rigorosamente "griffato
"Demetrio Zontini.
re che spesso manca al giorno
d’oggi. La loro offerta all’azione è un valore supremo, è con
questo spirito hanno dato la loro vita per la Nazione e guardando a loro chiediamo al Signore di risvegliare i nostri cuori e guardare alle persone che
vivono nei nostri paesi. C’è bisogno di persone che vivano
con spirito di generosità e servizio la loro vita e lottino contro la chiusura che caratterizza
i nostri tempi, perché così fa-
valle del chiese
Culturnova punta
su un vino “doc”
molto partecipato».
C'è anche il convegno del
prossimo 13 novembre...
In Valle del Chiese una delle re«Il titolo è "La vite ai confini
altà in ascesa in campo agrico- dell'impero". Siccome Culturlo è senza dubbio costituita nova si occupa di accrescere la
dall'associazione Culturnova cultura della vite in ogni suo
del Chiese. Il presidente Nello aspetto puntiamo a far conoLolli fa il punto della situazio- scere e confrontarci con altre
ne e lancia nuove iniziative.
realtà vitivinicole che come
Presidente, come va Cultur- noi storicamente risultavano
nova?
ai margini dell'impero austro
«Direi molto bene. I soci so- ungarico. Saranno presenti vino aumentati a 62 dai 30 inizia- ticoltori dal carso e dalla Morali. Anche dal punvia che poteranto di vista dell'atno le loro espetività non possiarienze e i loro
mo lamentarci».
prodotti oltre all'
A proposito di
ex
presidente
quest'ultima codell'Istituto di
sa può dirci?
San Michele, pro«A parte il grosfessor
Attilio
so del lavoro sui
Scienza e l'enolovini quest'anno
go della Fondaabbiamo fatto sezione Mach, Marrate di approfonco Stefanini che
dimento tecnico
illustrerà lo stato
sui riordini fondi avanzamento
diari con il prosull'introduziofessor Geremia Il presidente Nello Lolli
ne di un vitigno
Gios e col presitipico del Chiedente della Fedese».
razione Provinciale dei CMF
A che punto siete?
Lorenzo Cattani. Abbiamo an«Per il bianco, il vitigno è già
che realizzato una convenzio- stato selezionato, serve solo dene con la Fondazione Edmund finirne il disciplinare. Se possiMach per garantire ai nostri so- bile vorremmo fosse inserita
ci l'assistenza tecnica per inter- anche una parte di uve resiventi su vigneti ed altre coltiva- stenti in modo da venire inconzioni. In pratica Culturnova pa- tro agli appassionati che non
ga per i suoi soci queste di con- essendo professionisti non
sulenze tecniche di alto livello hanno tempo di effettuare 5
sgravandoli dai costi. Si tratta trattamenti alla settimana.
di un passo importante oggi Molti dei nostri soci sono in
che molti agricoltori non pro- questa situazione. Più in genefessionisti si sono trovati privi rale ci piacerebbe caratterizzadi questo genere di sostegno. re il vino del Chiese secondo
Oltre a ciò col sostegno del Co- una produzione il più possibile
mune di Valdaone abbiamo biologica. Non è però un passo
anche organizzato un corso di facile perché si richiede un
viticoltura a Praso che è stato cambio di mentalità».
di Stefano Marini
◗ VALLE DEL CHIESE
cavrasto
In 300 al lavoro sui sentieri di Campiglio
◗ MADONNA DICAMPIGLIO
Sul territorio di Madonna di
Campiglio insistono numerose proprietà, sia catastali, che
di uso civico, oltre agli enti gestori. Una caratteristica che
rende assai complicate le attività di manutenzione e ripristino dei sentieri che appartengono al circondario del paese
ogni qualvolta tali interventi si
rendano necessari. Con queste premesse, legate anche allo spirito solidaristico che caratterizza “l’andare per sentieri” ed al contempo per non
perdere peculiarità preziose
connesse alla frequentazione
della montagna estiva, il 9 febbraio 2015 è stata costituita
l'Associazione “Amici dei Sen-
tieri di Campiglio”. Oltre ai 5
soci onorari, Egidio Bonapace,
Claudio Detassis, Franco Vidi
e Walter Vidi, l’associazione,
ad un anno e mezzo dalla costituzione, può contare su una
intensa attività e su 62 soci sostenitori, 197 ordinari, 37 ragazzi, per un totale di 297 adesioni. L’associazione nasce
con lo scopo di costituire un
gruppo di lavoro, ma anche di
indirizzo e supporto nei confronti delle realtà operanti sul
territorio, con il preciso intento di migliorare e mantenere il
patrimonio paesaggistico e
ambientale nei dintorni del paese. Si è partiti con tavolo di lavoro nella primavera del 2015,
al quale hanno partecipato Comune di Pinzolo, Comune di
Ragoli, Comune di Bocenago,
Sat, Parco Naturale Adamello
Brenta, Regole di Spinale e Manez, Apt, Società Funivie Madonna di Campiglio e Asuc di
Fisto. In seguito, l’intensa collaborazione con il Parco, ha
permesso l’installazione di oltre 70 nuovi pali e 200 frecce
direzionali.
Oltre all’attività di indirizzo
e segnalazione, rivolte agli enti
territoriali ed alla manutenzione dell’esistente, sono nati
l’estate scorsa, ad opera dei volontari dell’associazione, due
nuovi sentieri sul monte Spinale: il sentiero “Gian Vittorio”, intitolato a Gian Vittorio
Fossati Bellani, indimenticato
patron di Funivie Campiglio, e
il sentiero “Sofia”. I program-
cendo la società va a morire».
Don Federico ha concluso «È
compito anche vostro risvegliare lo spirito di altruismo, di presenza di Comunità, di servizio». La lettura della preghiera
ai Caduti di tutte le guerre, che
invoca il suffragio del Signore
per uomini «che hanno vissuto
la loro vita e sono morti facendo fino in fondo il loro dovere».
Al termine della cerimonia religiosa il lungo corteo in sfilata
ha raggiunto il monumento ai
Caduti di Fisto, dove è stata deposta una corona d’alloro al
suono della tromba di Matteo
Catturani e dei canti del Coro
“Monte Iron".
(w.f.)
Festa della Noce
mercatini e musica
nei vòlti del paese
◗ CAVRASTO
Claudio Detassis durante la Giornata del Sentiero del 9 ottobre scorso
mi futuri punteranno anche alla riscoperta ed alla valorizzazione di antichi tracciati di valore storico, nel tempo abbandonati o dimenticati perché ricoperti dalla vegetazione (è
stata ristampata una cartina
dei sentieri del 1930). Nei progetti in valutazione per i prossimi anni vi sono anche percorsi a tema e la scelta di un
sentiero tematico in particolare, nel quale installare un particolare arredo montano. (e.b.b.)
Alla Festa della Noce di Cavrasto - organizzata da Confraternita della Noce del Bleggio,
Pro Loco di Cavrasto, Ecomuseo della Judicaria e Apt - la
giornata inizia con una speciale “Colazione tra i noceti”, una
passeggiata con visita ad
un’azienda agricola e colazione a base di prodotti tipici. La
festa invece continua per tutto
il giorno nei vòlti di Cavrasto
con l’apertura dei mercatini, le
degustazioni, la musica itinerante, le visite guidate e un laboratorio per bambini.