THE FLEXX, UNA SFIDA DA DURI

Download Report

Transcript THE FLEXX, UNA SFIDA DA DURI

BASKET SERIE A
«ANTONUTTI FUORI? QUESTO PROBLEMA DETERMINA
ANCHE IL MERCATO PERCHÉ DOBBIAMO CAPIRE
CHE TIPO DI GIOCATORE INSERIRE NEL ROSTER»
THE FLEXX, UNA SFIDA DA DURI
Al PalaCarrara arriva la corazzata Sassari. Esposito ancora in emergenza ma cerca il colpo
Le frasi
Le frasi
• • E'necessario
giocare meno a difesa
schierata e in velocità
• • Quando
si entra nell'impianto
si crea una chimica...
• • I nostri tifosi
ci spingono sempre
Questa è una certezza
• • Pistoia non va
mai sottovalutata
E' una buona squadra
• • L'obiettivo
è trovare continuità
Anche fuori casa
• • Ci servirà
una grande energia
The Flexx la metterà
VICENZO ESPOSITO
Allenatore The Flexx
FEDERICO PASQUINI
Allenatore Sassari
GRINTA
Vincebzo Esposito deve
fare a meno di
Antonutti e di uno
straniero ma sta
comunque conducendo
la The Flexx con la
stessa grinta di sempre
TIMORI
Federico Pasquiniteme
l'effetto PalaCarrara e ha
chiesto ai suoi giocatori
di fare una partita
intensa e piena di energia
per contrastare la The
Flexx
I biancorossi II tecnico di casa chiede il massimo alla sua squadra
«Fisico ed esperienza: sono forti
Dobbiamo puntare sull'intensità»
Maurizio Innocenti
L'IMPRESA è ardua. Sassari è una squadra
costruita per puntare in alto in Italia e in
Europa e staseara dalle 20,30 sfiderà The
Flexx al PalaCarrara.
«E' una squadra fatta per stare al top in entrambe le competizioni - dice coach Vincenzo Esposito - esperta in tutti i reparti,
completa e con talento. Rispetto a Varese è
un po' meno atletica nel reparto dei lunghi,
ma ha sicuramente maggiore esperienza
mentre negli esterni ha entrambe le cose:
fisico ed esperienza».
Detto così viene da chiedersi cosa c'è da fare per provare a battere una squadra del genere: «Tanta intensità difensiva come prima cosa perché questo ci permette di giocare in attacco con soluzioni più semplici e
vicine alla nostre caratteristiche. Tradotto
in soldoni significa giocare meno a difesa
schierata e a metà campo e più in velocità.
Loro hanno un roster completo ed esperto,
noi abbiamo le stesse armi per cui dobbia-
mo metterla sul piano dell'energia e dell'intensità perché sono elementi che ci sono
più congeniali, oggi ancora di più perché
dobbiamo sopperire a delle assenze».
Energia che la squadra potrà prendere a piene mani da un palazzetto che da questo
punto di vista non ha eguali. Giocare in casa per la The Flexx rappresenta senza alcun dubbio un grandissimo vantaggio.
«Il nostro pubblico - afferma Esposito - ci
dà e ci darà una spinta superiore per ottenere i due punti e questo, ormai, è una certezza e noi vogliamo sfruttare al massimo il fattore PalaCarrara. L'obiettivo è quello di
riuscire ad avere lo stesso atteggiamento anche quando giochiamo fuori casa e trovare
continuità per tutti i quaranta minuti. Ci
stiamo lavorando e in fondo su 5 partite, di
cui tre giocate fuori casa, ne abbiamo vinte
2 e non mi sembra un brutto cammino».
Assolutamente no, tenendo conto del fatto
che fino ad oggi la squadra non è mai stata
al completo, vuoi per l'assenza di un americano e vuoi, adesso, per quella di Antonut-
ti. Due macigni che pesano e non poco, ma
per i quali non c'è da farsi prendere dal panico e da decisioni affrettate.
«Per quanto riguarda Antonutti vedremo
come si evolverà la situazione nella prossima settimana, dove avremo notizie in più
per valutare i tempi di recupero. E' chiaro
che questo problema determina anche il
mercato perché a questo punto dobbiamo
capire che tipo di giocatore inserire nel roster. Da domenica, poi, penseremo anche
alla situazione contrattuale di Crosariol,
ma il suo ingaggio, dopo l'infortunio di
Thornton, è la dimostrazione che la società
ha fatto un operazione intelligente in sole
48 ore andando a prendere un giocatore
che sta dando tanto. Non mi pare che le altre società stiano facendo operazioni di
mercato clamorose anche perchè il materiale umano a disposizione non è eccezionale.
Purtroppo, avendo solo un visto da poter
spendere e non potendo sbagliare, il problema occorso ad Antonutti sta rallentando
un po' le scelte, ma la società è attiva e ogni
giorno monitoriamo giocatori per vedere
quello che potrebbe fare al caso nostro».
Sassari II coach dei sardi: «Partita complicata, a Pistoia è sempre così»
Pasquini teme l'effetto palazzetto
«Sarà difficile, qui il pubblico conta»
«CHE PARTITA mi aspetto? Dura, come
lo sono tutte a Pistoia». Coach Federico Pasquini conosce bene l'ambiente del PalaCarrara ed è proprio per questo che non si
fida affatto.
«Sono venuto tante volte a giocare in quel
palazzetto - dice - quando allenavo Castelfiorentino in B/2 e ho sempre avvertito
un'aria speciale che i giocatori di casa percepiscono e che li aiuta a tirare fuori il meglio. In questi anni ne sono passati tanti e,
oltre alle scelte azzeccate da parte della società, tutti hanno subito il fascino del palazzetto come si è visto dai risultati ottenuti.
Quando i giocatori entrano lì dentro si crea
subito una chimica particolare e l'atmosfera che si avverte è qualcosa di unico».
A quante pare la preoccupazione principale di coach Pasquini è l'effetto PalaCarrara.
«Prendo la battuta, ma dico anche di non
scherzare perché Pistoia è una squadra che
gioca bene, ha elementi interessanti sia sotto canestro che sul perimetro e si sono elementi in ascesa che hanno voglia di mettersi in mostra. L'ambiente dà una grandissima spinta, ma poi c'è il gioco e una squadra
che non più tardi di una settimana fa ha
messo sotto Varese. Dovremo farci trovare
pronti fin da subito, partire con grande intensità perché a Pistoia ho il ricordo di un
campo dove, pronti via e subito si accende
la scintilla per cui non si può concedere
niente». La The Flexx, però, si presenta
senza due giocatori e tenendo conto del reparto lunghi di Sassari questo potrebbe essere un gran bel vantaggio, per non parlare
degli esterni tutti dotati di ottime mani.
Sassari, non a caso, è stata costruita per
competere in Europa e in Italia. «Lombardi contro Varese ha giocato una grande partita da quattro, poi c'è Boothe che sta facendo molto bene e sotto Crosariol e Magro si
stanno dimostrando un'ottima coppia di
italiani. Ho un grandissimo rispetto di Pistoia e non credo che l'assenza di un giocatore, pur importante come Antonutti, possa cambiare lo status della squadra. Come
ho detto dovremo giocare con grande energia perché è sicuro che loro ce la metteranno. Per quanto ci riguarda è vero che siamo
stati costruiti per provare a competere per
qualcosa di più, ma è altrettanto vero che
siamo una squadra che ha tanti elementi
nuovi che vengono da realtà diverse e ad oggi non siamo ancora una «vera squadra»,
nel senso che dobbiamo trovare una nostra
linea ben definita, eliminare i black out
che ancora ci sono e che fanno appunto di
una squadra una vera squadra. E in questo
cammino di crescita la coppa non va presa
come un dispendio di energie o pensarla come a viaggi estenuanti o partite ravvicinate, ma come un modo per accelerare il processo di conoscenza e di chimica di squadra perché altrimenti vorrebbe dire non
aver capito niente di cosa sia giocare in Europa». Alla luce di tutto, quale potrebbe essere la chiave del match? «Credo che la differenza la possano fare gli esterni. Pistoia
ha elementi come Petteway, Hawkins e
Moore che in casa sono formidabili e uno
come Cournooh che abbiamo visto contro
Varese di cosa può essere capace per cui dovremo fare grande attenzione».
Maurizio Innocenti