Settore costruzioni, dati preoccupanti su sicurezza e

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sabato 5 novembre 2016
Settore costruzioni, dati preoccupanti su sicurezza e
lavoro: gli edili in sciopero
Previsto il 7 novembre un presidio a Bari per denunciare i dati degli ultimi 6 anni e chiedere un
rilancio del settore, con più sicurezza e più contratti.
Dopo le assemblee, i convegni, i volantinaggi e le iniziative di sensibilizzazione che si sono tenute
nei territori ed in tutti i cantieri per il 7 novembre è stato indetto lo sciopero nazionale di un'ora degli
edili per dire basta ai troppi morti sul lavoro e per chiedere più attenzione sul tema della sicurezza e
salute sul lavoro a fronte di dati sempre più tragici ed allarmanti su infortuni, morti e malattie
professionali. I segretari regionali di Feneal-Uil Filca-Cisl Fillea-Cgil, Salvatore Bevilacqua,
Crescenzio Gallo e Silvano Penna, attestano che anche in Puglia nel settore delle costruzioni i dati
rispecchiano il bilancio provvisorio nazionale del 2016 che rimane drammatico con un incremento
delle vittime, ai primi di ottobre, di oltre il 27% rispetto al 2015. Per i sindacalisti bisogna intervenire
subito per rafforzare controlli e sanzioni, completare l'attuazione del decreto legislativo 81 e definire
la costituzione della patente a punti per contrastare il lavoro irregolare e nero, causa di molti
incidenti e di mancata applicazione delle regole. Diventa fondamentale ripristinare il Durc nella sua
formula originaria e passare in breve tempo alla congruità, applicare il contratto edile a tutti i
lavoratori in cantiere e rafforzare il ruolo degli enti bilaterali che, attraverso i responsabili della
sicurezza, svolgono un lavoro di prevenzione indispensabile. Le segreterie regionali hanno
convenuto che a supporto dello sciopero del prossimo 7 novembre si terrà un presidio presso gli
uffici dell'Ance di Puglia a partire dalle ore 11. I segretari regionali affermano che il presidio di
lunedì, nel caso della nostra regione, avrà una duplice motivazione tratterà sia il tema della Salute e
Sicurezza sui Luoghi di Lavoro, ma anche il mancato rinnovo degli integrativi territoriali. Sono
trascorsi ormai due anni senza contrattazione provinciale in un settore, quello edile, interessato
dalla crisi più profonda di tutti i tempi. L'edilizia, settore che rappresenta il 10% del Pil pugliese e
conta oltre 35 mila addetti censiti nelle Casse edili pugliesi non può restare senza contrattazione,
denunciano i Segretari generali di Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil. "I dati che la crisi ci consegna
sono ormai raccapriccianti – spiegano con preoccupazione Bevilacqua, Gallo e Penna
– il settore negli ultimi anni ha avuto un calo di quasi il 40% degli occupati, passando dai
60.500 addetti censiti nelle Casse edili per l'anno 2008 ai 35.848 addetti per il 2016 con un perdita
di 24.652 lavoratori". Molti disoccupati, secondo Feneal Filca Fillea hanno scelto la strada
dell'emigrazione, altri continuano a lavorare, ma in nero, forse nelle campagne oppure nello stesso
settore edile, facendo crescere così il dato del sommerso che in edilizia è oramai al 45% della forza
lavoro. Il rinnovo dei contratti provinciali pugliesi contestualmente allo sblocco dei cantieri,
evidenziano i sindacalisti, può esprimere quella potenzialità del settore edile in termini di ripresa
dell'occupazione, di qualità del lavoro e di rilancio dell'economia pugliese.