Transcript Luna nuova - Regione Piemonte

La varietà di marrone era quasi scomparsa
Riscoperta grazie a padre e figlio ‘testardi’
MARTEDI’ 1 novembre 2016, n. 77 - anno XXXVII - 1,20 euro
Luna nuova
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all’interno:
Daniele e la Bionda di Banda,
la super castagna dei record
Autoporto, la strategia dei terreni
S.Didero, i No Tav chiedono
ai proprietari di vendere a loro
«Dobbiamo resistere a Telt»
«NON sono ancora proprietario di un terreno a San Didero, ma
mi piacerebbe tanto diventarlo». Alberto Perino ha esordito così,
nel corso dell’assemblea pubblica di venerdì scorso. «Vorremmo
dire ai proprietari che vogliono disfarsene di non lasciarli a Telt:
siamo disponibili a comprarli noi come movimento, per opporci
in tutti i modi a questo scempio». Lo “scempio”, sarebbe il nuovo
autoporto, sul cui trasferimento dall’area di Susa-Traduerivi a
quella di San Didero, in località Baraccone. «Anche se l’urgenza di
questo spostamento non esiste più - ha poi aggiunto Alberto Poggio,
uno dei membri della commissione tecnica dell’Unione montana
e ora anche del Comune di Torino - adesso che è quasi certo che
lo scavo del tunnel di base avverrà da Chiomonte, ne passeranno
parecchi di anni prima che nella piana di Susa si faccia qualcosa».
(a pagina 2)
Avio, lettera per Renzi alla ministra Giannini
RIVALTA - Lavoratori e sindacati della Avio Aero non
si sono lasciati sfuggire la ghiotta occasione della visita del
ministro Giannini, che venerdì ha visitato lo stabilimento di
via I Maggio, per consegnarle una lettera di considerazioni
sulla situazione del gruppo.
(a pagina 19)
VILLARFOCCHIARDO
Un’immagine della serata pubblica
a S.Didero, dove Telt, in previsione
dello spostamento dell’autoporto
di Susa, ha inviato le lettere
che prennunciano gli espropri
BRUINO
ORBASSANO
in poche parole
di Tiziano Picco
Ricordi il Seghino?
Raid di furti in casa, tre colpi in un’ora
Tagliata una cassaforte con il flessibile
(a pagina 10)
Frank e Usman
arrivano in città
Altri due rifugiati
accolti dalla comunità,
faranno attività sociali
(a pagina 18)
I bersaglieri di corsa
invadono le strade
Da tutto il Piemonte
per il primo anno
della sezione Maino
(a pagina 18)
ERA lunedì 31 ottobre,
come ieri. I bambini si
preparavano per il “dolcetto
o scherzetto” mentre sulla
strada del Rocciamelone,
al Seghino, andava in scena
il primo vero atto della
ribellione valsusina: migliaia di persone schierate per
opporsi ai carotaggi. Poliziotti e carabinieri con gli
scudi e i manganelli, da una
parte, tanta gente dall’altra.
In mezzo, a fare da cuscinetto, un pattuglia di sindaci e
Antonio Ferrentino, allora
presidente della Comunità
montana. Era il 2005, sono
trascorsi 11 anni. Alcune cose
sono cambiate, molte sono
rimaste come allora. È tornato in mente questo flashback
dopo la riunione di venerdì
scorso a S.Didero, con la
promessa di barricate contro
lo spostamento dell’autoporto, operazione preliminare
all’apertura del cantiere Tav
a Susa. Come allora, è un
No a trivelle e ruspe. E allo
sperpero di denaro.
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