preistoria delfindo-iranico, che prire sembra .rì"r* ,,rro il centro di

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certamente determinata una generale confluenza d-elle pala_tali con le velari anche in quesre
lingue, e
quindi non si sarebbero.pitr p=otuti distinguere i riflessi delle palatali originarie da queili detl.,iiaii.
La distinzione "centum" / "saÉm" può essere considerata à-. un, àelle più ,rii.fr.
nell'ambiro.complessivo delle lingue indoeuiopee, rurravia non è affamo da intendere come una
distinzione "dialettale" in seno alfindoeuropeo ricostruiro, né sul piano delle presumibili vicende
p.reistoriche, né sul piano della logica. Sul piano della logica, perché,'in ultima analisi,
all'indoeuropeo ricostruito attribuiam6 quamro serie di palatali ! qurriro serie di ,.f"rir ruf pì.no
delle vicende storiche, perché la confusione nelle lingle "cenruirl" forse non è anrichissima e
l'avanzamento del Iuogoirticolatorio nelle singue "saoni" appardene cerramenre all'ultimo p;;i"d;
preistoria delfindo-iranico, che prire sembra .rì"r* ,,rro il centro di difiusione
{e.l].1
dell'innovazione
.quando i piir antichi poriatori di quelle che poi si sarebbero individuate come
Irngue Indo-lranlche erano ancora stanziati presumibilmenre nelle pianura dell'Europa sudorientale. L'indizio piir importante che ci consente di fissare una cronologia '"Éassr"
dell'innovazione "avanzr-"ntò delle palatli" ci è fornito precisamenre dall'indo-ariI. Infard in
questo ambito.linguistico. una qualsiaii palarale, ,rrrro ,o.à" quanro sonora, renro renue quanro
aspiram, 9.u.a1do si trovi di frontè a sibilanre diviene *h, come rà forr" una velare, invece di d'are gli
esiti che abbiamo osservato in ciascuna delle quatrro serie di palarali. Un esempio lo abbiamofià
visto nell'aoristo di adhati(cF. n. 5l), e riguardì *ghoriginario; un esempio p"riÉfigura nella se?ie
seguente:
(53)
grcco
f e«iv, omcr. etc. éK{.,1u 'volente',
propriamenrc antico parricipio
aalmi 'io vaglio', ma uaksi'tu vuoi'
weh-'desiderare'
crerese
ant. ind.
irtiro
Un escmpio pcr *g figura in quest'alrra serie:
6t1
mcdio irl.
latino
ant. nord.
liruano
slavo eccles. r.
albanese
greco
avesrico
ant. ind.
tocario A
bligim 'io mungo'
mu lge o, mu lgere' m u ngere'
molka 'mungere', anglosass. molten idem, ant.
alto ted. melchan (red. mod. melken) idcm
mé làhq mì làti'm ungerc'
,c
lt
-,
mulzil,
me§n mungere'
mjel'io mungo'
dpéÀyo'io mungo'
maftz-' toccare strisciando'
myjtiti'pulisce strisciando', ma presenre in -smykstitiidem
màlh- 'mungere'
AdifGrenza dell'indiano, I'iranico riduce il gruppo "palatale + r" a i(o s), come è evidenre
dal confrontoffal'avestico dria-'orso',ossero nrr,él'ancind.
fhSa-id,em,laiino tnnu(vediolue,
serie nr. O). Dato che indiano e iranico molto probabilmenrà nella loro preistoria costiruivano
un'unirà molto omogenea, il rrattamenro indiàno con É dimosrra che'il cararrere occlusivo
esplosivo dorsale dellà palatale indoeuropea si è conservato nella preisroria a lungo, almeno fin
dopo ilcostituirsi dell'indiano e dcll'iraniio come gruppi linguisrici autonomi.
N«rn mancano altri indiz.i a favore dclla-peisisrcnla ncl rempo dcl cararrcrc occlusivoesplrsivrr d.clle ptlatali in india.o: il fano chc in iahha (cf. nr. 32) tràviam<) Jc,.* r scmplicc,
rlirntr'strrt chc la :,pit'tttti'r:t.t'r.i«rnc dclla palatalc ò awcnura solo dopo chc il ftyrcma ilizialc
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l
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