Giulio Romani: apriamo il sindacato alle nuove generazioni

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Giulio Romani: apriamo il sindacato alle nuove generazioni
A ExpoTraining il segretario generale First incontra i giovani di Generazione 4.0
Trenta giovani sindacalisti e sindacaliste First Cisl, provenienti da tutta Italia, si sono incontrati a Milano per
lanciare Generazione 4.0, un progetto di cambiamento organizzativo che li vedrà assoluti protagonisti.
E Giulio Romani, segretario generale della First Cisl, non ha voluto mancare ad un appuntamento così
importante per la federazione, incontrando i giovani sindacalisti, separatamente e prima dell'evento, per
conoscerli meglio, raccontare e raccontarsi, anche come semplice militante, come collega di sindacato e di
banca, uno di loro.
“Per fortuna siete qui perché mi sono stufato di essere considerato, a 52 anni, un giovane del sindacato!”,
ha esordito simpaticamente Giulio. “Ho cominciato il mio percorso nel sindacato nel 1996 e sono convinto
che debbano essere i 'veri' giovani a interpretare questi tempi, così diversi da quelli che vivevamo vent'anni
fa noi giovani di allora, ad aiutarci ad ascoltare e a comprendere le nuove generazioni, ad accorciare le
distanze tra le generazioni, a rappresentare le istanze dei loro coetanei.”
Ed è proprio un tuffo nella complessità e nella peculiarità generazionale che si fa ascoltandoli. Ci sono i
giovani sindacalisti dei call center, prima frontiera della banca o dell'assicurazione a distanza, e frontiera di
un nuovo modo di lavorare e di interpretare la stessa rappresentanza sindacale. C’è la ragazza che, dopo
un’esperienza in una banca inglese, lavora in una banca online, ci sono i colleghi di Equitalia, che
raccontano le difficoltà e le incertezze che vivono in questi giorni, ci sono giovani che hanno fatto carriera
ma che ora non vogliono lasciare indietro i compagni di viaggio. Parlano con trasporto e partecipazione di
un mondo, il loro, che è sotto i nostri occhi, che frequentiamo anche noi ma che non riusciamo fino in
fondo a capire, a guardare con i loro occhi.
“Generazione 4.0 è la nostra priorità ed ha un significato strategico: dobbiamo essere capaci di aprire il
sindacato alle nuove generazioni”, prosegue Giulio, che sottolinea “Io non sono un rottamatore, ma sono
fortemente convinto che in First Cisl vi siamo tutte le condizioni affinché i giovani possano impegnarsi con
soddisfazione per valorizzare le istanze di chi si appresta ad affacciarsi nel mondo del lavoro o di chi vi è
entrato da poco tempo. E questo perché First Cisl si è candidata ad essere la prima organizzazione di tutti,
quindi un'organizzazione capace di garantire anche attenzione ed equilibrio al rapporto tra le generazioni.”
E la risposta offerta dai "ragazzi" (un'età compresa tra 26 e 40 anni) è convinta: tante idee, tanti spunti di
riflessione, tante proposte. Emerge con forza la serietà, lo slancio e la creatività tipica dei loro anni. Hanno
entusiasmo, voglia di raccontare e di raccontarsi, di impegnarsi, di farsi interpreti delle questioni del lavoro
della loro generazione e parte sempre più attiva del sindacato.
“Con Generazione 4.0” aggiunge Pier Luigi Ledda, segretario nazionale responsabile First Cisl della
formazione e della contrattazione aziendale, “intendiamo facilitare un processo che offra l'occasione ai
giovani di rappresentare e dare una prospettiva alle istanze dei lavoratori loro coetanei, di organizzarsi
come gruppo sociale, di contribuire a definire le politiche contrattuali e che aiuti il sindacato a comunicare e
relazionarsi meglio con i giovani lavoratori. Noi li sosterremo ma dovranno essere loro a farsi protagonisti e
artefici del cambiamento”.
Redazione First Cisl