Cim, al lavoro più di 700 persone al giorno

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Corriere di Novara
GIOVEDÌ 3 NOVEMBRE 2016
ECONOMIA
I RISULTATI DI UN RECENTE SONDAGGIO: PIÙ DEL 50% È PERSONALE DIPENDENTE, DI CUI IL 40% SONO DONNE
Cim, al lavoro più di 700 persone al giorno
Comoli: «I dati sull’occupazione dimostrano il raggiungimento di un risultato»
n Più di 700 persone operano quotidianamente all’interno del Cim nell’ambito
delle 37 società attualmente
insediate, alle quali si possono aggiungere gli autisti
dei circa 400 mezzi che in
media ogni giorno transitano dall’Interporto di Novara.
Per più del 50% si tratta di
personale dipendente, di
cui quasi il 40% è donna:
una quota rilevante, in crescita e che raggiunge circa il
50% se si escludono le attività terminalistiche.
Un personale giovane e
qualificato: oltre il 70% dei
dipendenti, infatti, è sotto i
45 anni di età e possiede un
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n
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LAVORO
Richieste
Maurizio Comoli – Ciò è il
riflesso della crescita notevole negli ultimi 10 anni del
numero degli operatori
presenti (erano 4 nel 2006)
a seguito di nuovi investimenti, dalla costruzione
delle palazzine uffici e dei
nuovi magazzini sino al recente accordo con FS Logistica per l’utilizzo di parte
dello scalo di Novara Boschetto. L’esito di questo
sondaggio ci offre un utile
elemento per valutare l’opportunità e l’efficacia di
continuare a investire su
un’infrastruttura strategica
come l’Interporto e sul suo
eventuale ampliamento».
Laura Cavalli
grado di istruzione superiore (di cui più del 20% con
laurea/master). Più di 3/4
del personale assunto dalle
società insediate opera in
qualità di impiegato, quadro o dirigente.
Sono questi alcuni dei dati
emersi dal recente sondaggio sulle caratteristiche dell’occupazione dell’Interporto, condotto da Cim attraverso la somministrazione di un questionario a
tutte le società insediate, i
cui risultati sono stati presentati in occasione dell’iniziativa “Imprese e Autotrasporto sicuro e sostenibile”, organizzata da Confartigianato Imprese Pie-
SIGNORA con esperienza
offresi colf - assistenza anziani.
Novara
dintorni.
324.8958422.
monte Orientale, in collaborazione con Cim, la concessionaria Iveco Borgo
Agnello, HRX Driving
School, e con il patrocinio
del Comune di Novara e
della Camera di Commercio di Novara.
Il Cim, che grazie alla sua
posizione strategica ha rappresentato sin dalla nascita
un polo intermodale di rilevanza internazionale, tramite l’evoluzione nell’ambito della logistica e dell’offerta di servizi, si configura
oggi come una realtà occupazionale sempre più importante soprattutto per il
territorio novarese, dal momento che circa il 43% del
personale dipendente che
vi opera risiede a Novara e
il 28% in Provincia.
L’Interporto di Novara, per
volume di traffico intermodale generato, si attesta al
secondo posto in Italia dopo l’Interporto di Verona,
ciò nonostante l’estensione
inferiore rispetto alla media nazionale: 850.000 mq
(di cui 640.000 di proprietà
e il resto in locazione da FS
Logistica) quando la superficie complessiva mediamente occupata da un interporto è di oltre 2 milioni
di mq.
«I dati sull’occupazione dimostrano il raggiungimento di un risultato importante sia in termini quantitativi
sia qualitativi con rilevanti
e immediate ricadute sul
nostro territorio. – afferma
il presidente di Cim spa,
«Cim, trasporti e logistica: una città senza idee»
n «Pochi sanno che Cim Spa non gestisce direttamente l'interporto ma è una partecipata della società di gestione che è la Eurogateway spa che, appunto, gestisce sia l'area di Cim spa, sia l'area del
Boschetto di proprietà delle Ferrovie dello Stato.
Qui si evidenzia una prima anomalia: il fatto che
un interporto, la cui superficie è fra le più importanti nella nostra nazione, sia diviso fra due proprietari i cui rapporti nel tempo sono sempre stati
difficili e non sempre collaborativi». E’ uno degli
spunti che il consigliere regionale Diego Sozzani
lancia a proposito del Cim. “Oggi, da
un punto di vista politico, la società
Cim spa è ferma: - scrive - manca infatti di una programmazione rispetto agli investimenti futuri che deve
essere necessariamente individuata e in fretta - dal socio territorialmente
più importante, il Comune di Novara. Importanti due premesse: la prima, a Novara non si fa attività logistica perché non si è mai sviluppata una
programmazione in tal senso (a Verona il consorzio Zai ha milioni di
mq destinati alla logistica); la seconda, il sindaco
Canelli ha escluso lo sviluppo di Agognate definendolo non prioritario, concordando peraltro
con gli amici del Fai. A questo punto, però, bisogna
proporre iniziative che portino a rivestire un ruolo attivo rispetto a un mondo in rapida evoluzione.
Se nuove infrastrutture come il raddoppio del Canale di Suez possono sembrare lontane – ma, credetemi, non lo sono affatto -, lo sviluppo del terzo
valico e il patto per lo sviluppo della logistica firmato a Novara dai governatori di Piemonte, Lombardia e Liguria rappresentano opportunità molto vicine, che debbono essere colte e sviluppate.
Saranno molte le merci che potranno passare dal
nostro territorio, ma se non ci sarà una programmazione coordinata rischiamo di essere solo dei
meri stoccatori di container: avere quindi tutti i
disagi del traffico merci e nessun vantaggio o ricaduta sul territorio. Allora, perché non utilizzare
un contenitore importante come il Cim spa per
renderlo protagonista di questo sviluppo, braccio
operativo del Comune di Novara e non solo. Perché non riempire di contenuti una realtà già attiva
e strutturalmente in grado di divenire referente
per il futuro del traffico e della logistica delle merci per il nordovest del nostro Paese”.“Il primo passo: rispetto alla discussione sul consumo del suolo
urge conoscere a Novara qual è lo stato delle aree
industriali già programmate nel nostro Prg e non
attivate (quindi ancora agricole), come pure conoscere quali sono le aree industriali oggi dismesse
entro i confini del Comune”. La proposta di Sozzani è quindi “utilizzare
il Cim spa per fare, in tempi brevi,
questa analisi e valutare le proposte
senza ricorrere a un ulteriore consumo del suolo nel nostro comune. Essendo poi il Cim la società proprietaria di parte dell'interporto, perché
non programmare un recupero delle aree dismesse del quartiere di Sant'Agabio attraverso un accordo fra
Cim stesso, Ferrovie dello Stato e
Comune”. E ancora: “Perché non lavorare con la Regione Lombardia per proporre un
ingresso della stessa nel Cim Spa magari attraverso Ferrovie Nord Milano e con la stessa partecipare allo sviluppo delle aree ex Expo per verificare le
sinergie con il nostro territorio. Perché non dialogare con le Ferrovie Nord Milano per lo sviluppo
della nuova stazione da realizzarsi nei pressi del
Cim e collaborare con il Comune di Galliate dove
con l'amico Frugeri che gestisce la delega all'urbanistica è possibile discutere lo sviluppo della loro
area industriale rispetto a queste idee”. Queste solo alcune delle proposte di Sozzani, che chiosa:
“Non sto parlando di fantascienza, sto parlando di
progetti concreti realizzabili attraverso la costruzione di una rete di contatti e collaborazioni fattibili, in un’epoca in cui l’unica soluzione per affrontare la politica e l’amministrazione dei territori non può prescindere dal confronto e dalla interazione tra istituzioni, tra pubblico e privato”.
l.c.
Regolamento privacy Agenzia delle entrate,
e imprese: cosa cambia nuovi funzionari
nMercoledì 16 novembre, alle
14,15, nella sede dell'Associazione Industriali di Novara, in
corso Cavallotti 25, a Novara,
si terrà l’incontro intitolato “Il
nuovo Regolamento Privacy
679/2016/UE: che cosa cambia per le imprese”. Si tratta del
primo evento organizzato a
Novara per illustrare le nuove
importanti disposizioni in
materia di protezione dei dati
personali che saranno tenuti a
osservare imprenditori, consulenti, responsabili e addetti
dell’area risorse umane, impiegati amministrativi, responsabili Ict e addetti informatici di tutte le aziende.
«Il regolamento – spiega il responsabile delle aree Qualità,
Innovazione e Normazione
dell’Ain, Giovanni Rossitti – è
entrato in vigore il 24 maggio
scorso e si applicherà a decorrere dal 25 maggio 2018. Le novità introdotte nei 99 articoli di
cui è composto il provvedimento sono significative, sia in
termini di approccio complessivo sia in termini di adempimenti per le imprese. Per affrontare in modo organico ed
esaustivo la materia abbiamo
invitato in qualità di relatore
l’avvocato Luigia Grasso, dell’area Affari legislativi di Confindustria. Non mancherà, al
termine della sua relazione,
una ampia sessione di domande e risposte con i presenti».
l.c.
n Hanno preso servizio ieri in
Piemonte 110 nuovi funzionari
dell’Agenzia delle Entrate: “un
importante ricambio generazionale - lo definisce una nota
stampa - per affrontare la missione istituzionale dell’Agenzia, sempre più orientata verso
la compliance”. I nuovi funzionari sono laureati in giurisprudenza, scienze politiche, economia e hanno dimostrato di
possedere solide conoscenze
teoriche nelle principali branche del diritto (tributario, civile,
amministrativo) e nelle scienze
economico-gestionali. L’Agenzia delle Entrate li ha selezionati
attraverso un processo articolato in tre fasi: una prima prova
oggettiva tecnico-professiona-
le, una prova oggettiva attitudinale e un tirocinio teorico-pratico negli Uffici dell’Agenzia
delle Entrate che si è concluso
con un esame finale. Il tirocinio
è durato sei mesi e si è svolto nelle strutture operative per verificare, nelle concrete situazioni di
lavoro e sulla base di metodologie e criteri predeterminati, la
capacità di adoperarsi nella soluzione di problemi operativi,
l’attitudine a comportamenti
organizzativi performanti e le
motivazioni a svolgere la fondamentale attività di servizio pubblico. Otto sono i nuovi funzionari che andranno a rinforzare
la struttura territoriale di Novara, 5 nel Vco.
l.c.