la proprieta` immobiliare soffre

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LA PROPRIETA' IMMOBILIARE NELLA MORSA FISCALE ALLA PROVA DI UN DECLINO INDOTTO DALLA
NECESSITA DI FARE CASSA SUL BENE PER ECCELLENZA DELLE FAMIGLIE.
Vi invitiamo a osservare sulle varie statistiche tutte allineate (fonte Istat , Nomisma e della stessa
ANCE e della stessa banca d'Italia) la curva verso il basso del grafico relativo al settore delle
costruzioni e dei servizi del settore immobiliare nel totale del PIL per capire che qualcosa non
funziona.
A parte la crisi che può essere contrastata in tanti modi diciamo del ruolo della tassazione.
Per una effettiva ripresa del mercato immobiliare residenziale è necessario che le banche
continuino ad erogare credito sia alle famiglie che alle imprese e che si definisca una tassazione
immobiliare certa e non penalizzante.
Proprio le imposte sugli immobili, secondo gli ultimi dati del Dipartimento delle Finanze e
dell’Agenzia delle Entrate, il gettito fiscale sugli immobili (per uso abitativo e produttivo) derivante
dalle principali imposte sul possesso, sulla locazione e sulle compravendite risulta cresciuto negli
ultimi tre anni del 143,5%!
Con tanti saluti agli investimenti, alla ripresa, all'occupazione e alla stessa gestione della finanza
pubblica che può aggiustarsi solo con una significativa ripresa del PIL.
Dal punto di vista dei conti pubblici si sottolinea che le entrate derivanti da IMU e TASI hanno
prodotto un notevole aumento dell’incidenza percentuale dell’imposta sul totale delle entrate
della Pubblica Amministrazione.
Ancora una volta, infatti, la fiscalità immobiliare è stata utilizzata, come strumento dell'impossibile
risanamento dei conti pubblici senza porre mano ad una seria e realistica politica di risanamento
dei conti pubblici senza prenderci in giro con le sole definizioni english. Sole anche con la e aperta.
E non è finita perché con un debito pubblico oltre il 134 % si va consolidando l'idea della necessità
di quel che noi chiamiamo "sliding doors"; pazza idea pericolosamente indotta dal fatto che oltre il
22% della popolazione italiana è over 65 anni e che considerato che, l'aspettativa di vita media è
poco oltre gli ottant'anni e che a quella fascia di età appartiene la maggior parte della ricchezza
mobiliare e immobiliare del paese.
Ecco allora un prontuario di buon senso per dire da dove cominciamo.
a. detassazione immobili commerciali locati
il commercio e l'artigianato diffusi sono garantiti dalla proprietà diffusa.
Da qualche anno la redditività di questi beni è inesistente e ogni giorno aumentano i locali
sfitti. Si tratta di misure urgenti pena l'aggravarsi della crisi del commercio e il crescere del
degrado.
b. aumento deduzioni redditi in locazione
Fino a qualche anno fa la deduzione Irpef per i redditi da locazione - a vario titolo specie per
manutenzione - era del 25%. Poi ridotta al 15% e infine quasi azzerata dalla "legge Fornero"
che l'ha ridotta al 5%. La conseguenza è che i proprietari si vedono tassate anche le spese.
Bisogna ripristinare la deduzione nella misura del 25%.
c. misure per gli affitti a canone calmierato
In sintesi, è necessario rivitalizzare la misura della cedolare del 10% per i contratti di
locazione agevolati ponendo poi un limite alla tassazione patrimoniale di Imu e Tasi.
d. soppressione irpef immobili non locati
Irpef e relative addizionali per abitazioni non locate situate nello steso comune sono un
insulto al buon senso tenuto conto delle patrimoniali permanenti costituite da Imu e Tasi.
e. eliminazione tassazione canoni non riscossi
E una norma di equità fiscale l'uniformazione e l'estensione della normativa relativa alla
non imponibilità dei redditi non percepiti riservata alle unità abitative agli immobili a
destinazione non abitativa.
Si tratta di abolire un'anacronistica e vessatoria differenziazione senza alcuna valida
ragione.
Annotiamo da ultimo che il principio della salvaguardia delle ragioni di cassa della pretesa fiscale
spesso adottate in varie sentenze di vario grado di giurisdizione tributaria è solo slealtà verso i
cittadini onesti che si ritorce poi contro la stessa amministrazione e i rapporti che trasformano il
cittadino in suddito inducendo desiderio di rivalsa per la vessazione subita.
Con queste norme fuori tempo il passo verso un moderno medioevo è compiuto.