26/10/2016 Missione Usa, `Ospedale dei beni culturali` e `Unity in

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26/10/2016 Missione Usa, 'Ospedale dei beni culturali' e 'Unity in diversity': le due risposte resilienti di Firenze ai disastri Il sindaco Nardella parla alla NY University di Washington a studenti e professori: "La nostra città si candida a svolgere il ruolo di promotrice della cultura del restauro a livello internazionale" Gli Stati Uniti, con Washington e New York, rendono omaggio al 50° anniversario dell'alluvione di Firenze. E proprio all'insegna del ricordo di quanto avvenne il 4 novembre 1966 è iniziata la missione istituzionale del sindaco Dario Nardella, che ieri all’ambasciata a Washington ha partecipato, con il suo responsabile Armando Varricchio, all'anteprima della mostra fotografica 'Flood. Florence 1966, New York 2012'.

L’eposizione è stata curata dall'artista e insegnante americano Joe Blaustein, che si trovava a Firenze proprio quando l’Arno ruppe gli argini sommergendo la città. All'ambasciata era esposta una sola foto dell'alluvione che ritrae la statua di Dante in Santa Croce, poiché la mostra sará inaugurata venerdì all'Istituto italiano di New York dal sindaco e dall'assessore alle relazioni internazionali Nicoletta Mantovani.

"A Washington ho notato grande attaccamento e amore per Firenze - ha detto il sindaco Nardella - che ci sono stati dimostrati in occasione dell'avvio delle celebrazioni per ricordare il 50° anniversario dell'alluvione.

Di questo vorrei ringraziare Ellyn Toscano e la New York University, l'ambasciatore Armando Varricchio e Simonetta Brandolini d'Adda e i Friends of Florence".

Sempre l’alluvione, ma dal punto di vista della resilienza della città verso i disastri naturali (nata proprio da quella tragica esperienza), è stato il tema centrale dell'intervento del sindaco alla conferenza ‘Protecting Cultural Heritage in an Uncertain Time’ che si é tenuta questa mattina alla NY University di Washington.

"La nostra città é riuscita a reagire e ad andare oltre i drammatici eventi che l'hanno colpita al cuore nel corso degli anni - ha affermato il sindaco -: dalla Seconda Guerra mondiale, dall'alluvione, dall'attentato terroristico di matrice mafiosa dei Georgofili e dal nubifragio dell'agosto 2015 i fiorentini hanno sperimentato sulla propria pelle il concetto della solidarietà a livello internazionale e hanno sviluppato l'esperienza della resilienza come naturale".

Nel suo discorso al simposio organizzato da Fondazione internazionale non profit Friends of Florence, La Pietra Dialogues, The Brademas Center e Ambasciata italiana, Nardella ha puntato l'attenzione sulle azioni che la città e le varie istituzioni pubbliche e culturali mettono in atto per difendersi dai disastri naturali e umani: dai piani di intervento della protezione civile fiorentina per ridurre gli impatti degli eventi climatici (FLOODS) sulle città (ed in particolare sui beni culturali conservati nei musei), passando per il piano antiterrorismo (nel quale sono impegnati carabinieri e polizia) a difesa degli obiettivi sensibili fino ad arrivare a spiegare l'importante ruolo dell'Opificio delle pietre dure nel restauro dei beni culturali, inquadrandolo come elemento di riduzione/ eliminazione dei danni e, quindi, ad attività di resilienza. E, a proposito di quest'ultimo tema, il sindaco Nardella ha parlato del progetto di fare a Firenze la sede dell' 'Ospedale dei beni culturali', un istituto internazionale che valorizzi le eccellenze della nostra città nell'ambito del restauro sui beni culturali, coinvolgendo tutti i soggetti che operano in questo campo sia per ricerca, formazione e interventi di restauro. Al progetto del' 'Ospedale dei beni culturali' sono già al lavoro Comune, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Università, Cnr e Opificio delle pietre dure e altri importanti soggetti.

"Firenze si candida a svolgere il ruolo di città promotrice della cultura del restauro a livello internazionale", ha spiegato il sindaco Nardella. Che oltre all' 'Ospedale dei beni culturali', ha lanciato, due anni fa, Unity in diversity come risposta di resilienza ai disastri causati dall'uomo: "Qualcosa abbiamo fatto per sviluppare la capacità di reazione della città ai disastri naturali e umani ma siamo consapevoli che non basta - ha continuato il sindaco - e come amministrazione siamo impegnati per sviluppare sempre nuove azioni per la resilienza delle città d’arte. Un ulteriore tappa della nostra azione é la seconda edizione di Unity in diversity

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che si terrà a Palazzo Vecchio dal 2 al 4 novembre. Siamo convinti che con la cooperazione tra i Paesi si possa rispondere meglio alle sfide collegate alla protezione". (fp) © Comune di Firenze - Palazzo Vecchio, P.zza Signoria 50122 FIRENZE - P.IVA 01307110484 [email protected]

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