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Concorso dirigenti scolastici, si parte entro dicembre? ANIEF:
rilievi CdS marginali
di redazione
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Si sta completando il complesso puzzle che
dovrebbe portare alla pubblicazione del nuovo
bando per diventare Dirigenti scolastici: la
stampa specializzata ha annunciato, infatti, che
anche l’ultimo “scoglio”, quale era il Consiglio
di Stato, è stato quasi superato: “il CdS – scrive
Orizzonte Scuola – ha chiesto al Ministero di
effettuare due modi che legate alla prova orale e concernenti le competenze
informatiche”.
Si tratta, pertanto, di modi che superabilissime. “La prima richiesta riguarda la
modi ca dell’articolo 11 del regolamento in cui si richiede la veri ca delle
conoscenze informatiche, dell’uso del personal computer e dei software applicativi. Il
Consiglio di Stato ne ha chiesto la modi ca con la veri ca degli strumenti informatici
e delle tecnologie della comunicazione. Altra richiesta riguarda i punteggi da
attribuire all’accertamento delle competenze di lingua straniera e di informatica. Il
CdS riprende il suggerimento del CSPI che chiedeva di non penalizzare troppo il
punteggio massimo sulla conoscenza informatica e linguistica rispetto al punteggio
complessivo delle prove, suddividendo i 100 punti a disposizione in questo modo:
alle materie d’esame 84 punti, alla conoscenza informatica 8 punti e a quella della
lingua straniera altri 8 punti”.
Sempre da parte del Consiglio di Stato non c’è stato nulla da eccepire, invece, sulla
modo, infatti, rimarranno esclusi dalle prove concorsuali tutti i docenti precari già
abilitati all’insegnamento.
Marcello Paci co, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, ricorda
che “con la sentenza 5011/2014 del Tar del Lazio, i giudici amministrativi hanno
Codice abbonamento:
il raggiungimento dei cinque anni di servizio anche il periodo di precariato: in questo
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decisione del Miur, derivante da una lunga battaglia dell’Anief, di considerare utile per
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confermato che per partecipare al concorso per dirigenti non può essere considerato
titolo imprescindibile la già avvenuta immissione in ruolo. Ciò signi ca che non è
necessario essere assunti a tempo indeterminato, ma per svolgere le prove selettive
bisogna solo dimostrare di essere in possesso del titolo di studio e aver insegnato
almeno 5 anni, ovviamente non continuativi. Seguendo, per estensione, quanto
statuito l’8 settembre 2011 dalla Corte di Giustizia europea sul procedimento C177/10.
“La sentenza del Tar laziale, inoltre, – continua Paci co – fa il paio con un’altra,
sempre prodotta dal TAR Lazio, la n. 9729 del 16 settembre 2014, patrocinata
dall’Anief, con cui si è stabilito che il servizio pre-ruolo deve essere valutato
esattamente come quello di ruolo. Non si comprende proprio questo ostracismo,
ancora di più perché occorrono mai come oggi tanti bravi dirigenti, che non possono
essere esclusi a priori, escludendoli per un cavillo, visto che vi sono circa 1.400
reggenze e che gli ultimi 200 idonei della selezione del 2011 sono stati assunti
all’inizio di quest’anno scolastico”.
“Il Miur avrebbe, in linea teorica, ancora la possibilità di prendere in considerazione
la nostra richiesta a nome di tanti precari che continuano a sentirsi esclusi e vessati
nonché di inserire in extremis la modi ca più importante: permettere a un precario,
se merita, di diventare Dirigente scolastico. La novità cambierebbe di una virgola il
regolamento base, salvo allargare la rosa di candidati al concorso, che dovrebbe avere
almeno 1.500 posti da assegnare, abbassandone contestualmente di molto l’età
media. In caso contrario, qualora non sia accolta la nostra richiesta, è chiaro che
scatterà il ricorso in tribunale”, conclude il sindacalista Anief-Cisal.
A proposito, in ne, del percorso selettivo del concorso, quest’ultimo si comporrà di
una pressoché scontata prova preselettiva (50 domande a risposta chiusa), una prova
scritta (5 domande a risposta aperta, di cui una in lingua, a scelta tra inglese, francese,
tedesco, spagnolo, e una prova orale (sulle materie dello scritto, più le conoscenze
linguistiche e informatiche). Coloro che supereranno tutte le veri che verranno
accolti all’interno di un corso dalla durata di 4 mesi e un tirocinio che durerà lo stesso
periodo. I punti massimi ottenibili sono: 100 per lo scritto, 100 per l’orale, 30 per i
titoli. Scritto e orale si superano con un minimo di 70 punti
Scarica il parere CdS
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28 ottobre 2016 - 7:28 - redazione
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