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Venerdì 28 Ottobre 2016
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Dopo le scosse tra Umbria e Marche, Padoan stanzia 40 mln e risponde ai rilievi di Bruxelles
Terremoti e naufragi, l’Ue capirà
Gli sfollati salgono a 5 mila. Migranti, 150 morti e dispersi
DI FRANCO ADRIANO
E EMILIO GIOVENTÙ
T
erremoti e migranti i temi dominanti
l’agenda politica. Imposti dalla cronaca: le
scosse fra Marche e Umbria
hanno causato danni e 5mila
sfollati, che oltretutto per ragioni climatiche non potranno
essere ospitati nelle tendopoli; intanto, i naufragi al largo
delle coste italiane in cerca di
un approdo hanno provocato
i quotidiani morti e dispersi
(150). Di tutto ciò il ministro
dell’Economia, Pier Carlo
Padoan, è stato costretto a
parlare nella sua lettera di
risposta alle osservazioni
della commissione europea
alle legge di Bilancio 2017.
Queste vicende incidono anche sulle casse pubbliche e
l’Italia chiede la giusta comprensione all’Europa. Deve
essere legittimo escludere
dai vincoli del deficit le spese sostenute per terremoto e
migranti e la deviazione del
saldo strutturale rispetto agli
impegni assunti in primavera
coincide proprio con tali costi.
A fronte di una richiesta di
correzione dello 0,6% da parte
dell’esecutivo Ue, l’Italia registra un peggioramento dello
0,4%: si passa così dall’1,2%
nel 2016 all’1,6% nel 2017. Va
detto che Bruxelles contesta
l’utilizzo di soldi per interventi non legati strettamente
all’emergenza come la messa
in sicurezza di edifici pubblici
e scuole. Padoan ha semplicemente sottolineato che senza
le spese per sisma e migranti
il deficit dell’Italia sarebbe inferiore al 2%. Spetta alla commissione valutare se il ruolo
dell’Italia nell’immigrazione
e la messa in sicurezza delle
case sono due buone buone
ragioni. «Anche se piegati,
non possiamo mollare». Così
il premier Matteo Renzi
in una conferenza stampa a
Camerino, la cittadina delle
Marche colpita dalle scosse di
terremoto che hanno aggiunto
devastazione alle devastazioni già provocate dal sisma del
24 agosto scorso. «L’Italia non
si fa fermare dal terremoto,
tutto il paese», ha detto Renzi
rivolgendosi alle popolazioni
colpite, «è al vostro fianco». Il
premier ha quindi portato «il
saluto del capo dello Stato,
Sergio Mattarella, che vi
abbraccia e seguirà con attenzione e umanità le vostre
vicende». Renzi ha aggiunto:
«Chiedo al parlamento di
approvare quanto più velocemente possibile il decreto
sul terremoto, nel rispetto
dei rispettivi ruoli. L’Italia
non lascia soli i cittadini. Il
terremoto ci mette a dura
prova ma noi siamo più forti
e ce la faremo», ha concluso.
Il premier ha poi spiegato che
a questo punto della stagio-
ne l’obiettivo è quello di non
montare neanche una tendaper i circa 5mila sfollati del
nuovo sisma: «Il punto è no
alle tende. Non ci prendiamo
in giro. Qui siamo ad ottobre.
Ad Amatrice, Accumuli e Arquata ci abbiamo messo due
mesi per convincere tutti:
con alberghi, casette, ma non
possiamo immaginare un inverno in tenda». Per intanto
il Consiglio dei ministri ha
deliberato l’estensione dello
stato di emergenza alle zone
del centro Italia colpite dlle
nuove scosse e ha stanziato
un fondo di 40 milioni di euro
ad hoc. I due epicentri sono
stati localizzati dall’Istituto
nazionale di geofisica e vulcanologia tra le province di
Macerata, Perugia e Ascoli
Piceno. Il bilancio delle vit-
time è di un anziano morto
per infarto a Tolentino, alcuni
feriti e crolli di edifici nella
zona di Macerata tra Ussita,
Visso, Preci, Camerino e Castelsantangelo sul Nera.
continua a pagina 4
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