per gli anziani - Comune di Ancona

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Transcript per gli anziani - Comune di Ancona

Siglato accordo tra Comune e
INRCA
per
le
dimissioni
“protette” per gli anziani
Il Sindaco Valeria Mancinelli e il Direttore dell’INRCA,
Gianni Genga, hanno firmato questa mattina in Comune un
importante protocollo operativo che riguarda gli anziani con
problematiche socio-economiche in dimissione dalla struttura
della Montagnola.
Quasi il 10% degli anziani che l’INRCA annualmente ricovera e
dimette, è solo o privo di una famiglia che lo possa
sostenere. I casi con problematiche sono in costante aumento.
Alla firma era presente l’Assessore alle Politiche Sociali e
Sanitarie Emma Capogrossi con la responsabile Unità Anziani
Anna Maria Manca.
E’ frequente la difficoltà di dimettere dall’Ospedale
tempestivamente con percorsi adeguati, persone anziane con
elevati bisogni assistenziali, per cui il paziente permane
impropriamente nel contesto ospedaliero riducendone
l’efficienza e aumentando il rischio clinico.
Risulta quindi importante migliorare l’attuale processo delle
Dimissioni Protette nella logica della continuità
assistenziale potenziando il coordinamento e l’integrazione
fra il sistema delle Cure Ospedaliere dell’Inrca in
particolare fra Servizio Sociale Professionale dell’Inrca e il
Servizio Sociale Professionale Distrettuale del Comune.
IL PAZIENTE ANZIANO FRAGILE
La condizione di fragilità del paziente anziano
dalla concomitanza di diversi fattori: fisici,
socio-ambientali che agendo in modo sinergico si
si perpetuano vicendevolmente. Tale condizione
è determinata
psicologici e
amplificano e
è determinata
in modo particolare dall’età, dalla solitudine e da altri
fattori socio-ambientali soprattutto in quelle situazioni che
registrano uno scarso se non nullo, livello di protezione nel
proprio ambiente domestico/familiare.
Nella popolazione anziana il fenomeno è prevalentemente
osservabile nella fascia degli ultra settantacinquenni dove la
cronicità, la compromissione funzionale e le problematiche di
tipo sociale e sanitario, giocano un ruolo determinante.
La gestione ospedaliera del paziente anziano fragile richiede
l’attivazione di diverse misure per garantire la continuità
delle cure tra cui la dimissione protetta. Per “dimissione
protetta del paziente anziano fragile” si intende la
dimissione del soggetto che, non sussistendo ulteriormente la
necessità della degenza Ospedaliera per motivazioni cliniche,
deve essere accompagnato nell’uscita dall’ospedale, garantendo
in ogni caso
assistenziali.
l’adeguata
risposta
ai
suoi
bisogni
LA DIMISSIONE PROTETTA DEL PAZIENTE ANZIANO FRAGILE
La dimissione del paziente anziano fragile deve avvenire in
modo protetto cosicché alla persona vengano fornite le
prestazioni ed i servizi sanitari, socio-sanitari e sociali
integrati necessari, appropriati ed erogabili a livello
territoriale.
La dimissione protetta del paziente fragile, presuppone una
continuità assistenziale e richiede che la dimissione sia
programmata fin dall’inizio dell’ammissione in Ospedale
mediante lo stretto coordinamento tra:
• la U.O. Ospedaliera di dimissione;
• la Direzione Medica di Presidio dell’INRCA;
• il Servizio Sociale Professionale dell’INRCA (SSPO);
• il Medico di Medicina Generale;
• il Servizio Sociale Professionale del Distretto Sociale del
Comune (SSPD competente per territorio);
• l’UO Cure Domiciliari dell’ASUR-Distretto Sanitario AV2
• l’anziano e la sua famiglia.
L’intero processo prevede pertanto vari protagonisti con
funzioni, competenze ed attività proprie che vengono definite
nel seguente protocollo.
Il protocollo per la dimissione ospedaliera protetta del
paziente anziano fragile dal Presidio Ospedaliero dell’INRCA
di Ancona, individua delle fasi operative fondamentali
nell’ambito delle quali si snoda il percorso comunicativo,
valutativo, organizzativo della dimissione.
RUOLO DELLA FAMIGLIA
In tutto il percorso è determinante la volontà della famiglia
(laddove presente) di assistere il familiare nel proprio
contesto evitando di relegarlo impropriamente in altri
ambienti meno adeguati; solo in questo caso sarà possibile
attivare un’ adeguata assistenza medica, infermieristica e
sociale in modo che alla persona anziana venga consentito di
sentirsi ancora parte integrante del proprio nucleo di
origine.
Per i familiari si tratta di un impegno che può presentarsi
irto di difficoltà e di comprensibili dubbi di non essere in
grado di affrontare evenienze connesse con lo stato sanitario.
Sarà perciò impegno e compito dei vari protagonisti che
definiscono il progetto assistenziale (MMG, U.O. Ospedaliera,
SSPO, SSPD ) affrontare e supportare la famiglia nel
superamento delle difficoltà.
SEGNALAZIONI DAL SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE DEL COMUNE AL
SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE DELL’INRCA
Nelle situazioni di anziani fragili che evidenziano
problematiche sociali e sanitarie di rilievo già in carico al
Servizio sociale comunale e che necessitano di ricovero
ospedaliero, il SSPD, qualora ne venga a conoscenza,
comunicherà l’ingresso al Servizio sociale ospedaliero al fine
di fornire ogni informazione utile alla permanenza in Ospedale
ed alla eventuale definizione di un progetto assistenziale
personalizzato.
ALCUNI DATI SULLA SPERIMENTAZIONE DAL 1/1 AL 30/9/2016
Dal 1 gennaio sono state segnalate dal Servizo sociale
dell’Inrca al Servizo sociale comunale n. 23 persone di cui 15
donne e 8 uomini.
Il numero più rilevante riguarda la fascia di età superiore ad
80 anni (n.18), mentre solo 5 persone hanno un’età inferiore e
di queste 4 sono uomini.
Le nuove segnalazioni sono state n.9 mentre le altre hanno
riguardato il collegamento fra servizi relativamente al
monitoraggio delle situazioni già in regime di ricovero.
Le valutazioni sociali delle persone anziane fragili hanno
rilevato bisogni derivanti da condizioni di solitudine, scarse
o conflittuali risorse parentali con conseguente limitazione
del livello di protezione dello spazio di vita dell’anziano,
scarse risorse reddituali, unitamente all’elevato carico
assistenziale legato alle patologie croniche e alla
conseguente perdita
autosufficienza
progressiva
della
condizione
di
Tutte questi aspetti hanno reso necessario un lavoro integrato
tra l’INRCA e i Servizi Sociali del Comune di Ancona al fine
di realizzare un intervento congiunto per la presa in carico
globale degli anziani fragili.