Giustizia e misericordia, c`è un terreno comune. Ed è

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GENTE VENETA | Primo Piano
Venerdi, 28 Ottobre 2016
Giustizia e misericordia, c'è un terreno comune.
Ed è fertile. Dialogo fra Patriarca e Procuratore
Giustizia e misericordia hanno un terreno d'incontro. Un fertile terreno, che si apre nel momento
in cui sia la giustizia che la misericordia trovano la più virtuosa applicazione.
Lo dicono il Patriarca Francesco Moraglia e il Procuratore della Repubblica Adelchi D'Ippolito
dialogando, nella serata di venerdì 28, dinanzi ad una sala gremita, nella Scuola Grande di San
Rocco a Venezia.
«La misericordia va oltre la giustizia ma non è contro la giustizia», sottolinea il Patriarca.
Basterà dire che «non tutte le persone hanno avuto la stessa storia, anche se hanno compiuto
lo stesso reato».
Un concetto, questo, fatto proprio dal Procuratore: «Il magistrato ha una soggezione assoluta
nei confronti della legge e, nel momento della decisione - anche della più dolorosa - deve
astrarre da sé ed essere servo della sola legge. Ma nella legge dovrà cercare tutto ciò che può
servire a capire l'umanità della persona sottoposta a giudizio».
«Esiste una misericordia ingiusta - osserva ancora mons. Moraglia - come anche una giustizia
crudele, che non è giustizia. Misericordia non è fare degli sconti, così come giustizia non è
accanimento. Ma il giudice che fa bene il giudice è già misericordioso, perché saprà riconoscere
la verità della persona che ha dinanzi pur servendo assolutamente la legge».
icordia non è fare degli sconti.
Tratto da GENTE VENETA, n.42/2016
Articolo pubblicato su Gente Veneta
http://www.genteveneta.it/public/articolo.php?id=8871
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