Più donne al vertice: occorre un cambiamento culturale

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Incontro Ordine dei Commercialisti di Milano e

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Il ruolo delle donne manager nel settore pubblico e nelle istituzioni

Più donne al vertice: occorre un cambiamento culturale

Se ne è discusso oggi nel corso di un convegno promosso dall’Odcec di Milano

Milano, 25 ottobre 2016 -

I risultati della legge sulle quote di genere, che favorisce la presenza delle donne ai vertici delle imprese nel settore pubblico e nelle istituzioni, sono ancora un tema al centro del dibattito. Nonostante gli interventi legislativi e l’aumento della presenza femminile nelle istituzioni, permangono ancora gravi disparità.

La differenza salariale tra donne e uomini è ancora di undici punti percentuali

. Inoltre, secondo l’Osservatorio nazionale mobbing,

nel 2015 350mila donne sono state discriminate per via della maternità o per aver avanzato richieste per conciliare il lavoro con la vita familiare

. Occorre quindi non solo l’applicazione delle norme introdotte ma, soprattutto, un differenza di genere.

cambiamento culturale

che superi luoghi comuni e dia le medesime chances professionali indipendentemente dalla Sono questi alcuni dei temi discussi oggi nel corso dell’incontro

“I talenti delle donne”

, promosso dalla

Commissione Pari Opportunità dell’Odcec Milano

, che ha avuto luogo a Milano presso l’Auditorium San Fedele.

Alessandro Solidoro

,

Presidente dell’Odcec Milano

, ha ricordato come “

tra gli iscritti all’Odcec la presenza delle donne sia del trenta percento: un dato positivo e in crescita che fa emergere nuove esigenze e opportunità della professione. D’altra parte ciò che bisognerebbe premiare è la professionalità, le competenze e le eccellenze a prescindere dal genere. Ma ciò è più difficile nelle aziende e istituzioni pubbliche, per tale ragione è corretto prevedere un intervento normativo. Affermare professionalità al femminile, infatti è un atto doveroso che riteniamo possa progredire di pari passo con il cambiamento generazionale che caratterizza il mondo professionale in Italia, compreso il nostro

”. Per favorire l’equilibrio tra donne e uomini nella rappresentanza, l’Italicum prevede norme molto incisive volte a promuovere la presenza femminile all’interno della Camera dei deputati. Sul fronte delle società quotate in Borsa e delle società a partecipazione pubblica, invece, la legge sulle “quote rosa” ha consentito all’Italia di conquistare il podio tra i Paesi con la più alta partecipazione delle manager nei board delle quotate, dietro solo a Norvegia e Lettonia. Prima dell’imposizione legislativa, le donne nelle società quotate erano il 6%; oggi superano il 20%. Numerose sono inoltre le novità introdotte con la riforma della pubblica amministrazione del 2015, tra queste: l'attuazione del telelavoro, la convenzioni con asili-nido durante i periodi di chiusura scolastica e la possibilità per le vittime violenza di genere di presentare domanda di trasferimento ad altra amministrazione pubblica.

Infine, secondo uno studio del

Pearson Institute for International Economics di Washington

, dal monitoraggio in Italia, di 196 aziende è emerso che

le imprese italiane dove il 30% del board è rosa hanno guadagnato il 6% della quota di utile netto

. Durante il convegno sono intervenuti

Alessandro Solidoro

, Presidente dell’Odcec Milano,

Stefania Leone

, ricercatrice di Diritto Costituzionale Università degli Studi di Milano,

Giovanna Di Rosa

, precedentemente componente del CSM e attualmente presidente del Tribunale di Sorveglianza di Milano,

Monica Parrella

, coordinatrice del dipartimento Pari Opportunità del Consiglio dei Ministri,

Magda Bianco

, componente della commissione Pari Opportunità della Banca d’Italia e consulente del capo dello Stato Sergio Mattarella,

Carmen Leccardi

, presidente European Sociological Association e professore ordinario dell’Università Bicocca.

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