Cari Amici, cari Soci tutti, tornando da Venezia non potevo non

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Cari Amici, cari Soci tutti,
tornando da Venezia non potevo non trasmettere a voi tutti, a nome del Comitato Esecutivo, le
nostre emozioni.
L’approvazione del nuovo Statuto, passata all’unanimità, ha un significato straordinario.
Da un lato è testimonianza della consapevolezza che era necessario un ulteriore passo in
avanti verso un migliore lavoro di gruppo con professionalità ancora più settoriali; dall’altro
ha voluto riconoscere che questo Esecutivo ha lavorato nella direzione da voi indicata. È
evidente che tutto questo richiederà ancora più energie, ma permettetemi di dire, che oggi la
SIU è in grado di rispondere a tutto questo.
Oltre 1700 delegati a Venezia; una faculty dell’AUA dedicata sia al Senato degli Specializzandi,
che inserita nel nostro Congresso; un incontro congiunto tra i CE di SIU ed EAU, per realizzare
partnerships progettuali; una richiesta di oltre 100 nuovi iscritti, per lo più under 40, ormai
ricorrente negli ultimi 5 anni; la presenza di molti Soci iscritti ad altre Società di area
urologica, che sono finalmente tornati al nostro Congresso. Tutto questo ha un solo
significato: i Soci e la SIU sono, oggi, un tutt’uno e tutti remiamo in una sola direzione che vuol
far riconoscere all’Urologia italiana il peso che essa merita in campo scientifico, politico e
sociale.
È evidente che tutto questo richiederà sempre maggior senso di responsabilità e soprattutto
obbligherà a concretizzare i tanti progetti che abbiamo sviluppato, in una sola parola: lavorare
ancora di più.
E allora…
Ancora grazie a tutti e che il ricordo di Venezia rappresenti il carburante migliore per
percorrere nuove strade e lanciare nuove sfide.
Un caro saluto a tutti,
Vincenzo Mirone
Segretario Generale
Società Italiana di Urologia