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“GUARDO ALTO” PER SCRUTARE LONTANO

incontrare gli altri. Due Diocesi e un’Associazione insieme, per andare oltre le apparenze e interrogarsi sul presente. Quattro testimoni per aiutarci a leggere una realtà sempre più sfuggente e meno comprensibile. Altrettanti incontri, due a Caravaggio e due a Crema, per confrontarci e trovare insieme cammini per Che cosa significa “GUARDO ALTO”? Significa alzare lo sguardo dal nostro quotidiano, dal nostro particolare, dalle piccole cose di tutti i giorni, per scoprire che poco distante esiste un’altra umanità, un’altra realtà, addirittura un altro mondo. Significa guardare lontano, perché da lontano gli avvenimenti, come gli oggetti, si colgono nell’insieme, non più separati tra loro, ma formano un contesto e in questo modo è più facile confrontarli tra loro e valutarne dimensione e consistenza. Significa poter guardare le cose ,come le persone, negli occhi, chiamandole per nome e così non farsi trarre in inganno dalla apparenze e dalle ovvietà. Questo non vuol dire svalutare la nostra vita, ma al contrario darle la giusta dimensione. Non siamo né il centro , né la periferia, ma parte di un mondo in profonda trasformazione, ,dilaniato da conflitti, percorso da migrazioni epocali che stanno cambiando la nostra vita. E’ giusto a un certo punto fermarsi, farsi qualche domanda e abbozzare qualche risposta.

E’ stato alla luce di queste riflessioni che le diocesi di Crema, Cremona, insieme all’ Associazione “Amici del Brasile”, da vent’anni impegnata nell’ambito scolastico ed educativo, hanno pensato di dar vita a questo progetto formativo. Mai come in questo momento siamo bombardati da informazioni e mai come in questo momento ci sentiamo confusi e senza orientamento. L’obiettivo dei quattro incontri che si svolgeranno due a Caravaggio e due a Crema è semplicemente quello di fare un pizzico di chiarezza su una realtà che ci appare sempre più sfuggente e lontana da noi, Sono almeno quaranta i focolai di tensione che in varia misura interessano il nostro pianeta e una loro analisi avrebbe richiesto almeno ugual numero di incontri. Per questo si è imposta una scelta drastica, quanto necessaria, anche per non essere sommersi dall’urgenza. America Latina e Africa sono stati i continenti prescelti e al loro interno sono stati individuati due casi emblematici rappresentati da due paesi particolarmente significativi: Brasile e Congo. Ad illustrare le due situazioni sono stati chiamati Centro Missionario di Reggio Emilia, e don Paolo Cugini Raffaele Masto sempre conoscitore esperto ed appassionato del continente africano. , sacerdote “fidei donum” per quattordici anni nello stato di Bahia (Brasile) e attualmente animatore del giornalista di Radio Popolare da Il terzo incontro sarà animato da Padre Giulio Albanese, missionario comboniano, giornalista e direttore della stampa della Fondazione Missio. A lui spetterà il compito di definire, seppur a grandi linee, in quali direzioni si sta muovendo la storia contemporanea. Tuttavia non basta fare chiarezza. Come cristiani e missionari dobbiamo agire. In che modo? Dove?A questa domanda sarà dedicato l’ultimo incontro con la guida di Maria Soave Buscemi , una biblista che divide il suo impegno tra l’Italia e il Brasile. A lei il compito non tanto di trovare soluzioni, quanto di aiutarci ad imboccare quei cammini che ci permettono di essere “Chiesa in uscita”. Come ricordato i primi due incontri si terranno a Caravaggio, presso la Sala del Santuario, mentre gli altri due si svolgeranno presso il Centro San Luigi, in Via Bottesini 3, a Crema. L’orario d’inizio è sempre fissato alle ore 21. A cura del Centro Missionario Diocesano