Il nuovo impegno del Capitano

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Orizzonti
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Il nuovo impegno del Capitano
Il Comandante della Compagnia di Piazza Armerina
assume la dirigenza del Nucleo investigativo provinciale dei
Carabinieri. Un nuovo traguardo per un ufficiale che a
Piazza Armerina ha fatto la differenza.La redazione di
Orizzonti rivolge un sincero saluto e un augurio per il
nuovo incarico al capitano della Compagnia dei Carabinieri
di Piazza Armerina, Michele Cannizzaro, che lascia il
comando per assumere la Direzione del Nucleo
Investigativo Provinciale. Michele Cannizzaro, 46 anni,
sposato con tre figli, da circa 28 anni nelle file della
Benemerita, lascia la Città dei Mosaici e la Compagnia dei
Carabinieri che ha diretto per quattro anni. Sarà il giovane
capitano Rosario Scotto Di Carlo ad assumere il difficile
compito di dirigere la compagnia di Piazza Armerina. Nel
lasciare Piazza Armerina, dove è nato uno dei suoi figli, ha
voluto salutare quanti hanno collaborato con lui e quanti lo
hanno apprezzato per le sue notevoli capacità di
investigatore provetto.Tante le operazione in cui il capitano
Cannizzaro è stato protagonista assieme ai suoi uomini
dall`arresto dei rapinatori e al tentato omicidio del disabile
Giuseppe Sinistra, l`arresto del primo materiale esecutore
dell`omicidio di Salvatore Prinzi di Valguarnera, condannato
definitivamente a 30 anni, mentre il ritenuto correo è ancora sotto processo in Corte d`Appello a Caltanissetta,
l`arresto degli autori dell`omicidio di Carmelo Governale, i due fratellastri Castronovo, entrambi condannati in
primo grado; la fattiva collaborazione nelle indagini congiunte con la Polizia di Stato nelle indagini sull`omicidio di
Calogero Contraffatto con l`arresto del genero David Salariano e di Giuseppe Avvenia, omicidio anch`esso
completamente scoperto con l`arresto di due tra gli esecutori principali ed il rinvio a giudizio degli altri; il
rinvenimento e la restituzione a Piazza Armerina della testa di Dama Flavia, trafugata dai locali del Museo; l`arresto
degli incendiari delle auto di Valguarnera e Barrafranca, Filippo Parisi e Salvatore Spitaleri, tutt`ora detenuti; il
ritrovamento delle statue della Chiesa di San Giuseppe e Santa Veneranda rubate nel 2004; l`arresto del giovane
maniaco sessuale che aveva molestato una ragazzina a Pietraperzia.Una mole di lavoro impressionante che hanno
evidenziato la naturale inclinazione dell`ufficiale verso le attività investigative. E` anche per questo che l`Arma ha
voluto dare un importante riconoscimento al suo militare affidandogli un incarico di altissima responsabilità,
proprio nel campo investigativo, di una provincia che in questo momento è sotto i riflettori dopo la relazione della
commissione parlamentare antimafia sul ciclo dei rifiuti e dopo le rilevanti notizie che hanno fatto riemergere la
torbida storia della Miniera di Pasquasia, dalle viscere della quale, oltre a chissà quali rifiuti tossici, verrano fuori le
peggiori trame dell`intreccio mafia, affari, politica degli ultimi decenni in Sicilia. Guglielmo Bongiovanni
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