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7GIORNI: Redazione:
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MERCOLEDÌ 26 OTTOBRE 2016
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Anno XIV - Numero 28
LA FRAZIONE DI MOMBRETTO HA IL SUO NUOVO ASILO
MEDIGLIA INAUGURATA L’ULTRAMODERNA
SCUOLA DELL’INFANZIA
All’interno a pagina 9
All’interno a pagina 5
All’interno a pagina 7
All’interno a pagina 11
Peschiera, a caccia di amianto
nell’ex sede dell’aeronautica
l’Istituto V. Benini perde
uno dei suoi docenti migliori
Peschiera, inaugurata l’aula
multimediale 3.0
Annunci: 7 www.7annunci.it
7 GIORNI - [email protected]
n. 28 - 26 ottobre 2016
2 Editoriali
Giancarlo Trigari
Il Referendum Costituzionale non è una buona idea
«Non approvo l'intero pacchetto, se i quesiti fossero
distinti si potrebbe esprimere una preferenza ragionata» afferma una mia
cara amica, a proposito del
Referendum Costituzionale. Non sono d'accordo, prima di tutto perché renderebbe il Referendum ancora più astruso, per la gente
comune, di quanto non lo
sia ora. Ma anche perché
la bocciatura di singoli
quesiti potrebbe stravolgere la riforma o addirittura
renderla inapplicabile se lo
spacchettamento non tenesse accuratamente conto di questi aspetti, ipotesi
non da escludere. La mia
amica è anche del parere
che il quesito referendario
sia più uno slogan che un
riferimento esauriente ai
contenuti. In Parlamento la
legge costituzionale è stata
accompagnata da una relazione di 318 pagine e una
sintesi di 50 pagine. Non
mi pare sensato pretendere che qualcosa di più del
titolo compaia su una
scheda dove si sceglie SI o
NO. Teoricamente è più
sensato fare in modo che
tutti possano documentarsi adeguatamente per arrivare nella cabina elettorale nella condizione di non
dover leggere il titolo per
tracciare la croce su una
delle due alternative proposte, cosa che probabilmente non capita a nessuno, perché in questo caso
semplicemente non va a
votare. Sicuramente non
leggono il quesito coloro
che esprimono un voto di
schieramento, avendo raccolto sollecitazioni che
quasi sempre non hanno
nulla a che fare con i contenuti della riforma. Dal momento che costoro rischiano di essere la maggioranza, anche per questo ritengo che l'istituto del Referendum per la Riforma Co-
stituzionale sia una pessima idea. È vero che si tratta di un obbligo sancito
nella Costituzione, ma la
sua incongruità attuale nasce anche da considerazioni più generali. Il bilancio
dello Stato prevede l'esborso di fior di quattrini per
pagare persone, scelte dalla comunità per dedicarsi a
tempo pieno alla stesura di
leggi, supportati da schiere
di funzionari ministeriali, e
il 4 dicembre arrivo io con
le scatole girate perché il
mio capo mi ha maltrattato, e votando mando in fumo anni di lavoro di costoro, che io ho pagato di tasca mia. Oppure il portinaio mi ha riferito che ad un
suo collega l'onorevole ha
raccomandato di votare si,
e emulandolo innesco un
processo dannoso per i
miei interessi. Se non vado
a votare, invece, non c'è
quorum, e gli altri decidono al posto mio su aspetti
di cui prima o poi pagherò
le conseguenze. Nel frattempo circola un astio incomprensibile. Esempi banali ma realistici di come la
Riforma Costituzionale sia
nelle mani di chi non ha la
competenza adeguata per
valutarla, ma soprattutto
giustamente non ha alcuna intenzione di acquisire
tale competenza perché
anche se fosse in grado di
farlo ha eletto suoi rappresentanti con il compito specifico di farlo per suo conto.
Questa si chiama Democrazia Rappresentativa ed
è il fondamento delle nostre Istituzioni. La rappresentanza è una esigenza figlia della complessità delle
scelte imposte dalla società moderna e dalla numerosità di coloro che hanno
voce in capitolo, ben diversa dalla Repubblica di Platone nel microcosmo di
Atene, secoli fa. Nella nostra Costituzione è sancito
un altro principio che massimamente ignorano coloro che si ammantano della
veste di difensori dell'integrità costituzionale. “I
membri del Parlamento
esercitano le loro funzioni
senza vincolo di mandato”,
recita l'articolo 67 della Costituzione. Il significato di
questo principio è che il
parlamentare viene eletto
perché ritenuto capace di
contribuire in piena autonomia a promulgare leggi
volte a realizzare il bene di
tutta la comunità e di indirizzare e controllare l'attività di governo, non per
svolgere il compitino che il
capo-partito gli assegna,
magari facendogli firmare
un impegno che prevede il
pagamento di penali se si
discosta dalla linea del capo. Questo è incostituzionale! Di questo dovrebbero
preoccuparsi gli elettori
che danno retta a coloro
che, violando apertamente
questo dettato, si sciacquano la bocca con la buona riforma costituzionale.
In realtà per costoro le regole della nostra Costituzione vanno stravolte per
adattarle al loro modello di
pseudo-democrazia diretta, affidata alla “rete”, dove si esprimono probabilmente meno cittadini di
quanti erano coinvolti nella
Atene di secoli fa.
Il Referendum dovrebbe
essere previsto solo su modifiche di principi molto generali, contenuti nella prima parte della Costituzione, che fanno capo al modo di sentire di tutta la popolazione.
Se comunque questo Referendum deve essere, che
Referendum sia, sperando
che non accada come per
la Brexit, che la gente si è
informata solo il giorno dopo, realizzando tardi se era
o non era quello che gli
conveniva fare.
7 GIORNI - [email protected]
n. 28 - 26 ottobre 2016
4 Politica
Stefania Accosa
P
eschiera Borromeo - La relazione
di fine mandato è
stata consegnata in ritardo dagli uffici dell’ex Sindaco, e scatta così la sanzione nei suoi confronti.
C’è però un problema: la
Corte dei conti non considera il fatto che Luca
Zambon perse improvvisamente la carica.
La relazione finale è un
documento che solitamente si consegna 2 mesi
prima della rispettiva fine
di mandato. Viene redatto
dall’ufficio finanziario, per
poi essere firmato dal Sindaco, ed infine viene trasmesso alla Corte dei Conti. L’organo statale ha approvato ciò che la relazione comunicava (ad esempio i dati del bilancio consultivo) ma le critiche si
sono riversate sulla tempistica di consegna del
suddetto documento.
Arrivato difatti in ritardo,
la Corte ha deciso di punire tale inadempienza, sanzionando l’ex sindaco Luca
Zambon: Gli emolumenti
Peschiera, la Corte dei conti gli dimezza tre indennità;
Zambon: «Ingiusta la sanzione nei miei confronti»
La Corte ha deciso di sanzionare l’ex Sindaco per aver trasmesso in ritardo la relazione di fine mandato
Da un minuto all’altro ero
stato destituito, perden­
do così ogni potere, com­
preso quello di poter ac­
cedere agli uffici e alla lo­
ro gestione».
Luca Zambon, ex Sindaco e attuale Consigliere Comunale di Peschiera Borromeo
insieme all’indennità di
mandato verranno decurtati della metà per tre
mesi.
L’attuale Consigliere comunale del PD è rimasto
più che confuso dalla decisione della Corte dei
conti: «Se il mio mandato
quinquennale – spiega Luca Zambon – non fosse
stato interrotto così bruscamente, avrei potuto
accettare la sanzione, ma
non è questo il caso. È vero che è responsabilità del
Sindaco occuparsi della
relazione finale, ma va altresì specificato che i tem-
pi di preparazione si sono
allungati a causa degli uffici. È la parte tecnica a
conoscere perfettamente
la tempistica, e non sapevo nulla dei “due mesi” di
scadenza. Soprattutto –
continua – a lasciarmi
sbigottito, è il fatto che la
Corte dei conti non abbia
considerato la prematura
e improvvisa fine del mio
mandato. Lo scorso dicembre ho perduto la carica di Sindaco non a causa di una sfiducia in Consiglio comunale, bensì attraverso una dimissione di
massa dei miei consiglieri,
la mattina del 5 dicembre.
Un’esautorazione che (per
la Corte) pare non avrebbe dovuto influire sul ritardo della redazione della relazione finale. La
“sentenza” che va a colpire l’ex Sindaco e altri componenti appartenenti all’ufficio tecnico – finanziario, è stata pubblicata sul
sito del Comune di Peschiera Borromeo oltre 10
giorni fa. Il diretto interessato non ha però nessuna intenzione di accettare passivamente l’iniqua disposizione: «Attendo di ricevere la documentazione completa dal Comune – conclude Luca
Zambon - e a quel punto
farò valere le mie ragioni».
7 GIORNI - tel. 02.3944.6200 - fax 02.700.554.794
n. 28 - 26 ottobre 2016
Redazione
I
l Comune di Peschiera
Borromeo ha richiesto
una verifica che interessa l’area dell’ex base
dell’aeronautica di Bellaria, al fine di constatare lo
stato di conservazione
delle coperture d’amianto
presenti. Il procedimento
è stato avviato dal Settore
Pianificazione e Gestione
del Territorio. A spiegare
la situazione è stata Caterina Molinari, sindaco di
Peschiera: «A tutela della
salute dei cittadini, abbiamo inviato una richiesta di
verifica rispetto alla presunta presenza di amianto
all’Unità Operativa Servizi
Territoriali del Demanio
Pubblico, relativamente
alla casermetta di Bellaria.
Avendo tenuto conto –
continua - delle informazioni circolate negli ultimi
giorni, e delle comprensibili preoccupazioni che
hanno generato, l’Amministrazione ha quindi ritenuto opportuno approfondire la questione per garantire il benessere e la tranquillità dei cittadini». Ora
Cronaca 5
Peschiera, a caccia di amianto
nell’ex sede dell’aeronautica
«L’Amministrazione vuole garantire la tranquillità dei cittadini»
L'area dell'ex caserma dell'aeronautica a Peschiera Borromeo, Bellaria
non resta che attendere i
risultati, e si spera che
questi arrivino in tempi
brevi, come si augura lo
stesso Sindaco: «Abbiamo
comunicato al Demanio
pubblico che ci attendia­
mo una risposta alla nota
inviata entro trenta gior­
ni, al termine dei quali, in
assenza delle informazioni
richieste, procederemo ai
sensi di legge attraverso
un’apposita ordinanza conclude - volta a garantire la verifica della presenza di amianto nell’area e il
conseguente rispetto della
normativa in materia». Infatti la nota inviata al Demanio Pubblico richiede
che entro trenta giorni
venga presentata una copia in cui si attesti l’effet-
tuazione della valutazione
secondo il protocollo delle
coperture in cementoamianto, a garanzia della
tutela della salute pubblica. In alternativa viene richiesta copia della documentazione attestante le
operazioni di bonifica delle coperture, effettuate in
conformità delle normative vigenti.
TERRITORIO
Spacciatore con autista fermati sulla
Paullese in un blitz dei carabinieri
I carabinieri della Compagnia di Crema hanno arrestato A.J., marocchino di
36 anni residente a Peschiera ma domiciliato a
Settala, trovato con le tasche piene di droga lungo
la Paullese. Con lui è finito
nei guai anche un 42enne
di Spino d’Adda, che di fatto era l’autista dello spacciatore. La coppia è stata
notata nelle sere scorse
da una pattuglia dei carabinieri mentre si trovava a
bordo di una Fiat Idea ferma ai margini dell’ex
S.S.415. Quando hanno
incrociato i militari, A.J. e
il 42enne si sono abbassati nel tentativo di non farsi
vedere, ottenendo così
solo di alimentare i sospetti delle forze dell’ordine. A quel punto gli uomini dell’Arma li hanno fermati ed hanno avviato
tutta una serie di accertamenti sul loro conto. A.J.,
che sedeva sul sedile del
passeggero, è risultato in
possesso di una fedina
penale costellata di reati
legati allo spaccio di stupefacenti. Sottoposto a
perquisizione, nelle sue
tasche i carabinieri hanno
trovato nel complesso 14
gr di droga, suddivisi tra
eroina e cocaina, oltre a
circa 1000 euro in contanti in banconote di piccolo
taglio. Per questo il 36enne è stato subito arrestato
con l’accusa di detenzione
a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il 42enne
spinese, che invece era al
volante dell’Idea, è risultato avere un lungo passato di tossicodipendenza
alle spalle e per lui è scattata la denuncia per detenzione in concorso di
sostanze proibite. Condotto davanti al giudice del
Tribunale di Cremona, il
marocchino è stato spedito a San Vittore ed è stato
disposto il suo immediato
allontanamento dal territorio nazionale.
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n. 28 - 26 ottobre 2016
6 Cronaca
Redazione
P
alazzo Marino ha
approvato un nuovo
stanziamento pari a
8,3mln di euro per combattere l’emarginazione sociale
e a sostegno di coloro che
stanno attraversando una
fase di particolare difficoltà.
Nello specifico, di questi
fondi 2,7 mln di euro sono
stati destinati al rafforzamento del servizio di informazione, orientamento, accompagnamento al lavoro
del Centro per la mediazione al lavoro (Celav) e 5,6
mln di euro alla riorganizzazione del servizio medicoinfermieristico, socio-assistenziale, educativo e di segretariato sociale della Casa
di Accoglienza-centro polifunzionale “Enzo Jannacci”
e del Centro Aiuto Stazione
Centrale.
Servizio Celav
Il Centro di Mediazione Lavoro ha la finalità di sviluppare percorsi di accompagnamento al lavoro per persone in condizione di svantaggio sociale, economico e
di salute e che vivono una
Milano: dal Comune 8,3 milioni
per disoccupati ed emarginati
I fondi verranno destinati a varie strutture in città
situazione di disoccupazione protratta o inoccupazione da parte soprattutto di
giovani. Negli ultimi tre anni
il Celav ha attivato 4.323 tirocini (borse lavoro): di questi il 14% ha riguardato
l’area carcere, il 13,9% l’area
adulti in difficoltà e il 13,3%
l’area invalidi. Una quota dei
tirocini non finalizzati all’assunzione è riservata all’area
psichiatria: nei tre anni attivate 717 borse lavoro. Il potenziamento del servizio ha
l'obiettivo di arrivare a
prendere in carico almeno
7000 utenti a cui offrire,
quindi, formazione e percorsi lavorativi retribuiti.
Casa Accoglienza Enzo Jannacci e Centro Aiuto Stazione Centrale
La Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci in viale Ortles 69
è lo storico e più grande
dormitorio della città e ospita all’anno circa 1.400 senzatetto. Negli ultimi anni il
centro è stato riqualificato
ampliandone la capienza
che oggi è di 487 posti letto
che nel periodo invernale
salgono a 600. La struttura
da dormitorio è diventato
un centro multi servizi con
sportelli e ambulatori tra cui
un servizio medico-infermieristico, uno socio-assistenziale, il segretariato sociale, il guardaroba, uno
sportello del Celav (Centro
mediazione lavoro) e una ciclofficina. Negli ultimi tre
anni sono state effettuate
3.000 visite mediche,
25.695 prestazioni ambulatoriali, 1.654 ricoveri nel reparto infermieristico interno, 1.155 progetti riguardanti l’area abitativa e 1.619
riguardanti l’area lavorativa.
Il Centro Aiuto Stazione
Centrale di via Ferranti
Aporti 2, invece, opera
nell’ambito della grave
emarginazione sociale con
l’obiettivo di orientare le
persone italiane e straniere
senza dimora e in stato di
bisogno affinché possano
accedere ai servizi socio assistenziali presenti in città.
Gli accessi annuali sono circa 13.500
MILANO
Rissa tra giovani in corso Lodi a Milano: 3 feriti e 6 arresti
Tre feriti non gravi e sei arrestati sono il bilancio di
una rissa a Milano all’alba
di domenica 23 ottobre. A
scontrarsi sono stati due
gruppetti di ragazzi italiani
e di origine sudamericana,
di età compresa tra i 19 e i
30 anni, alcuni dei quali
avevano palesemente alzato il gomito. Quando, attorno alle 6.20 del mattino, la polizia è arrivata in
corso Lodi all’angolo con
via Massarani, ha trovato il
118 che soccorreva un ragazzo e una ragazza di 30 e
24 anni, rispettivamente
con ferite da taglio di striscio all'addome e a una
spalla, che sono stati successivamente trasportati
al Policlinico in condizioni
non gravi. Per entrambi la
prognosi è stata di pochi
giorni. Un terzo ferito, di
23 anni, ha riportato contusioni al viso ed è stato
medicato al Fatebenefratelli. In base ad una prima
ricostruzione dei fatti operata dalla polizia, la lite ha
avuto origine da un apprezzamento fatto per
strada dal componente del
primo gruppo, un salvadoregno di 23 anni incensurato, verso una milanese
19enne con precedenti
per furto. Il ragazzo di lei,
un 20enne con precedenti
per droga, si è sfilato la
cintura per colpire al volto
il giovane sudamericano.
Di lì a poco è scattato il
confronto faccia a faccia
anche con coltelli. A contattare i soccorsi sono stati
alcuni residenti della zona,
svegliati dalle urla e dal
gran vociare dei protagonisti della rissa.
SAN GIULIANO MILANESE
Ancora polpette crude in mensa
per i bambini delle elementari
I riflettori si riaccendono
sul servizio di refezione
scolastica per gli istituti
primari di San Giuliano
poiché, nel giro di poco
più di un mese, per ben
due volte agli alunni sono
state servite polpette crude. Il primo caso è scoppiato lo scorso 14 settembre, quando nelle mense
di alcune scuole elementari cittadine erano giunte
polpette giudicate non
cotte adeguatamente. Alla
luce delle sonore proteste
dei genitori, il Comune era
subito corso ai ripari, applicando ai gestori del servizio di refezione (Gemeaz
Elior Spa e Sma Ristorazione Srl) una penale pari al
costo del pasto, che dunque non era stato addebitato alle famiglie. Mercoledì 19 ottobre, però,
quindi poco più di un mese dopo il primo episodio,
si è ripresentato il medesimo disguido. «Dopo lo
spiacevole episodio del 14
settembre scorso – ha fatto sapere il sindaco, Marco Segala -, sono state
nuovamente servite polpette apparentemente
crude, poichè di colorazione interna dal rosa al rosso. Il centro cottura è ancora una volta quello di
Cavalcanti e non quello
della Fermi; infatti, le polpette servite alla scuola
dell'infanzia Piaget risultavano adeguate. Tenuto
conto del precedente,
congiuntamente ai Re-
sponsabili delle Aziende
che erogano il servizio, il
controllo qualità ha deciso
di non servire il secondo
piatto e laddove è previsto
il doppio turno (Rodari e
Giovanni XXIII) si è provveduto a sostituirlo con il
prosciutto cotto. Per ovviare al problema, il gestore ha distribuito nel pomeriggio una merenda. Come Amministrazione, a
fronte di questo gravissimo episodio, abbiamo
chiesto agli uffici la massima severità». In tal senso
il Comune ha già convocato i responsabili delle società che gestiscono la refezione cittadina, annunciando la volontà di far
partire una contestazione,
come peraltro previsto dal
capitolato d’appalto. Intanto la questione ha letteralmente infiammato i
gruppi di discussione sui
social network, con i genitori degli alunni che hanno
chiesto in coro all’Amministrazione di assumere seri
provvedimenti. «Pensare
che paghiamo 110 euro al
mese – ha commentato
un utente -. Ma non si potrebbe quantomeno pensare di cambiare gestore?». «Il servizio ha un costo e non è gratuito – ha
fatto eco un altro genitore
- , i genitori devono avere
la massima serenità e non
il pensiero di cosa possa
accadere ai propri figli ad
ogni mezzogiorno, non è
un terno al lotto».
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n. 28 - 26 ottobre 2016
Redazione
I
l Liceo V. Benini di Melegnano perde uno
dei suoi docenti migliori. Ieri, 23 Ottobre, è
infatti venuta a mancare
Rita Crisci, stimata insegnante di Lingua e Letteratura Inglese. Dopo 14 anni
di lotta contro la malattia,
era diventata ormai per
tutti i suoi alunni un esempio di vita. Ha portato
avanti con amore quella
che era la sua grande passione, ossia l’insegnamento, rimanendo salda e presente per i ragazzi anche
nei suoi giorni più bui. Le
esequie si sono svolte
Martedì 25 Ottobre presso la basilica di San Giovanni a Melegnano. La famiglia ha chiesto di devolvere le offerte all’ Associazione Italiana Ricerca contro il Cancro, (A.I.R.C.).
«Una donna minuta ma
estremamente combattiva
– così la ricorda chi ha
avuto l’onore di essere
Cronaca 7
Melegnano: l’ultimo saluto a Rita
Crisci insegnante del Liceo Benini
Un grande esempio per tutti i suoi alunni
Rita Crisci
stato suo alunno - una vera forza della natura dal
sorriso dolce». Ha voluto
mostrare e condividere
con tutti i suoi studenti sia
i momenti belli, quelli colmi di forza, sia i momenti
più difficili, quelli in cui
chiudersi in casa sarebbe
certamente stata la scelta
più semplice. E’ proprio
per questo motivo che chi
è stato uno dei suoi ragazzi lo sarà per sempre, perché i libri si dimenticano
ma i grandi esempi no.
«Oh Wind, if Winter comes can Spring be far be-
hind?» («Oh Vento, se l’inverno è arrivato, può essere lontana la primavera?»). Tratto da “Ode to
the west wind” di Percy
Bysshe Shelley.
ZELO BUON PERSICO
I carabinieri intervengono per una lite e trovano il bottino di un furto d’auto
Il 51enne G.B. e la 26enne
V.S., entrambi incensurati,
sono stati denunciati dai
carabinieri di Zelo per
concorso in ricettazione,
poiché trovati in possesso
di uno pneumatico e di
uno stereo di serie sottratti ad una Fiat 500. In
realtà, il ritrovamento
della refurtiva è avvenuto
in maniera alquanto casuale. Nella notte fra domenica 16 e lunedì 17 ottobre i due, che convivo-
no in un appartamento a
Zelo, sono stati protagonisti di una violenta lite. Per
questo, alcuni vicini allarmati hanno contattato il
112, che ha subito inviato
in loco una pattuglia dei
militari della stazione locale. Mentre i carabinieri
cercavano di riportare la
calma tra la coppia, hanno notato che, in un locale dell’abitazione, erano
custoditi due oggetti a dir
poco insoliti, cioè lo pneu-
matico con tanto di cerchione in lega e la radio di
serie. Così le forze dell’ordine hanno voluto vederci
chiaro ed hanno chiesto a
G.B. e V.S. la provenienza
di quegli insoliti oggetti. Il
51enne e la 26enne, però,
non hanno saputo fornire
giustificazioni plausibili.
Successive verifiche hanno consentito di appurare
come lo pneumatico e la
radio provenissero da una
razzia avvenuta ai danni
di una Fiat 500 parcheggiata in strada a Merlino
proprio la sera precedente. Poiché non è stato
possibile attribuire alla
coppia il furto dei due oggetti, dal valore complessivo di circa 1000 euro, i
carabinieri hanno contestato loro solo la ricettazione in concorso. La ruota e lo stereo, invece, sono stati sequestrati e restituiti al legittimo proprietario.
SAN GIULIANO MILANESE
Sradicano il bancomat
ma lo perdono per strada
I sangiulianesi che, nella
mattinata di martedì 18
ottobre, si sono trovati a
transitare tra le vie Cavour
e De Nicola, hanno notato
in mezzo alla carreggiata
stradale un grosso e alquanto insolito oggetto. Si
trattava del bancomat della filiale di Unicredit di via
De Nicola, sita a pochi passi dal palazzo Comunale,
che, solo poche ore prima,
era stato letteralmente
sradicato dai locali della
banca da un commando di
banditi, che però lo aveva
perso durante la fuga. In
base ad una prima ricostruzione dei fatti, il blitz è
scattato attorno alle 4 del
mattino di martedì 18 ottobre quando la banda,
dopo aver rubato un carro
attrezzi da un’azienda della zona, ha utilizzato il
mezzo come ariete per
sfondare lo sportello automatico. Gli ignoti hanno
lanciato il carro attrezzi
più volte in retromarcia
contro la vetrina della filiale, finché non sono riusciti
ad asportare l’intero sportello automatico. A quel
punto i ladri hanno tentato di caricare la pesante
cassaforte sul loro mezzo,
ma l’operazione si è rivela-
ta piuttosto complicata.
Da un lato perché il bancomat era avvolto da una
gabbia di protezione antifurto ed antiscoppio, che
lo rendeva particolarmente pesante e ingombrante.
Dall’altra perché il pianale
del carro attrezzi era rimasto danneggiato e deformato a seguito dei colpi
inferti contro la filiale. Fatto sta che la banda non è
riuscita ad assicurare correttamente il bancomat
che, alla prima curva, è caduto in strada. A quel punto i malviventi non hanno
potuto fare altro se non
fuggire a tutta velocità
poiché, anche a seguito
dell’entrata in funzione dei
sistemi d’allarme di Unicredit, sarebbe stato impossibile recuperare la refurtiva. Nel volgere di pochi minuti sono intervenuti in loco i carabinieri della
Compagnia di San Donato,
che hanno trovato il pesante blocco di metallo
abbandonato sulla carreggiata, segno evidente della razzia appena andata in
fumo. Dopo aver effettuato un sopralluogo presso
la filiale assaltata, le forze
dell’ordine hanno subito
avviato le indagini.
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n. 28 - 26 ottobre 2016
8 Cronaca
Giulio Carnevale
I
l nuovo quartiere di
Bellaria a Peschiera
Borromeo non conosce pace. Mentre dilaga
la preoccupazione per il
Centro accoglienza progettato dal Prefetto all’ex
Caserma adiacente le
nuove case, tornano di attualità i temi urbanistici
che hanno bloccato i lavori per il completamento
dell’area. Lunedì 17 ottobre presso il Municipio di
Peschiera Borromeo, una
delegazione di residenti è
stata ricevuta dal Presidente del Consiglio Isabella Rosso e dall’Assessore
al Bilancio Orazio D’Andrea. Sostanzialmente i
cittadini in questo confronto hanno chiesto di
sapere quale fosse la linea
dell’amministrazione in
carica sull’intricata vicenda urbanistica che da anni
persiste nell’area. Il 29
settembre, il Consiglio di
stato si è riunito in assise
per valutare il ricorso degli operatori alla sentenza
del TAR dell’agosto 2013
che dichiarava il Piano di
Intervento Integrato di
Bellaria illegittimo. Il deposito della sentenza avverrà nelle prossime settimane. «Aspettiamo – ha
dichiarato Orazio D’Andrea – di leggere la sentenza prima di prendere
qualsiasi decisione». Anche gli operatori che hanno avuto la licenza edilizia
per finire la piazza adiacente le palazzine, stanno
prendendo tempo: «A tal
proposito – continua l’Assessore al Bilancio - ab-
Affaire Bellaria, nuovo incontro
fra l’Amministrazione e i residenti
Tutti fermi, fino alla prossima sentenza del Consiglio di Stato
biamo risposto ai residenti che non è colpa dell’Amministrazione se gli operatori non completano i
lavori di arredo urbano
previsti». I residenti hanno ottenuto un interessamento dell’amministrazione Molinari, per la presa in carico di piccoli problemi funzionali che risolverebbero le problematiche quotidiane, come ad
esempio la pensilina dei
mezzi pubblici che non ha
la tettoia per ripararsi dalle intemperie. I residenti
vivono con preoccupazione questi giorni di attesa,
in ogni caso quello che è
certo che dopo la sentenza bisognerà in un senso o
nell’altro mettere mano
alla vicenda per rispondere al disagio crescente
degli acquirenti di quelle
abitazioni che stanno pagando una situazione che
sta andando per le lunghe. Pessimista invece
l’ex Sindaco Antonio Falletta, che vinse il ricorso
al Tar nel 2013: «Quello
che non è comprensibile –
dichiara l’ex di Forza Italia
– è come il Sindaco Molinari pretenda di tutelare il
comune e i suoi cittadini,
avvalendosi di uno studio
legale che durante l’am-
ministrazione Zambon su
preciso mandato di Giunta e Consiglio comunale
ha stravolto l’impianto
giuridico del consulente
legale precedente che nel
2013 ci permise di vincere
su tutta la linea. Sulle
questioni importanti quali
il PII di Bellaria, quello di
San Bovio e la questione
migranti per esempio bisogna prendere delle decisioni. Illustrare ai cittadini quale è la strada che
l’Amministrazione vuole
perseguire. Non è possibile tergiversare, e – conclude Falletta - aspettare
gli eventi».
PAULLO
Tutto pronto per il sistema di
videosorveglianza cittadino
Il “Grande fratello” di Paullo si appresta ormai a divenire realtà, grazie all’imminente entrata in funzione
del sistema di videosorveglianza all’avanguardia che
terrà sotto controllo il territorio comunale. L’antenna principale è infatti stata
installata in cima al campanile e ad essa si connetteranno le 22 telecamere
che comporranno l’ultramoderna rete di videocontrollo a distanza. L’investimento complessivo per
l’allestimento dell’impianto, pari a 60mila euro di
spesa, è stato coperto per
il 50% dai fondi provenienti da un bando regionale
ad hoc, cui il Comune di
Paullo ha partecipato nei
mesi scorsi. Attraverso la
nuova videosorveglianza,
la volontà dell’Amministrazione è quella di garantire
la sicurezza della cittadinanza, prevenire i reati di
qualsiasi genere e permettere alle forze dell’ordine
di intervenire tempestivamente, qualora ce ne fosse
la necessità. Le riprese degli “occhi elettronici”, infatti, potranno essere visionate giorno e notte in presa diretta presso la sala
operativa, tutt’ora in corso
di allestimento presso il
Comando della polizia Locale in via Fratelli Cervi.
Qui, le immagini verranno
registrate e conservate in
un apposito database, per
essere poi cancellate entro
48 ore in osservanza della
normativa vigente in materia di tutela della privacy.
Inoltre, il software progettato per la gestione dell’intero sistema, permetterà
anche ai carabinieri della
stazione locale di connettersi rapidamente alla centrale operativa, per poter
così usufruire della condivisione delle immagini in
caso di necessità. Il sistema è già stato predisposto
per accogliere in futuro
l’eventuale introduzione di
altre telecamere, nonché
per erogare il servizio di videosorveglianza anche a
privati ed aziende. Qualora, infatti, questi ultimi volessero dotarsi di propri
occhi elettronici, è data loro facoltà di poterli connettere alla centrale operativa della polizia Locale.
Per quanto invece concerne le tempistiche di attivazione, il Comune prevede
di poter accendere le telecamere già entro il mese di
novembre.
7 GIORNI - tel. 02.3944.6200 - fax 02.700.554.794
n. 28 - 26 ottobre 2016
Redazione
S
abato 22 ottobre è
stato un giorno speciale per gli abitanti
di Mombretto di Mediglia,
soprattutto per quelli più
piccoli. A conclusione di un
iter burocratico lungo ed
accidentato, nonché dopo
il fallimento della prima
impresa assegnataria dei
lavori, è infatti stata ufficialmente inaugurata la
moderna scuola dell’infanzia che, già da lunedì 24 ottobre, ha accolto i piccoli
alunni nelle sue confortevoli aule. Genitori e figli,
accompagnati dalla dirigente scolastica e dalle autorità cittadine capeggiate
dal sindaco medigliese,
Paolo Bianchi, hanno potuto varcare la soglia del
plesso nuovo di zecca ed
osservarne struttura e rifiniture. L’edificio realizzato
ha una superficie pari a
1.637 metri quadrati, può
ospitare fino a 180 bambini circa ed è dotato di una
grande sala polifunzionale
che verrà impiegata per
varie attività extrascolastiche, a beneficio anche di
Attualità 9
Mediglia: inaugurata l’ultramoderna
scuola dell’infanzia di Mombretto
Dopo una lunga attesa è avvenuto il taglio ufficiale del nastro
tutti gli studenti dell’Istituto Comprensivo. I criteri
costruttivi adottati sono
stati ispirati ai principi della bioedilizia, che rendono
la scuola a basso impatto
ambientale e, soprattutto,
totalmente autosufficiente
da un punto di vista energetico. Il tetto, infatti, altro
non è che un enorme impianto fotovoltaico da 40
kilowatt, capace quindi di
soddisfare l’intero fabbiso-
gno energetico della struttura. Il sistema di riscaldamento è totalmente a pavimento ed erogato tramite pompe di calore, mentre i rivestimenti esterni in
legno sono stati pensati
per favorire una ombreggiatura ottimale nelle giornate di sole più intenso.
Tutte queste caratteristiche sono valse l’assegnazione alla struttura della
classe energetica A2 da
parte della Regione, fattore che la rende unica nel
suo genere in tutto il Sudmilano, nonché una delle
poche in tutta la Lombardia. Il nuovo plesso di
Mombretto è all’avanguardia anche sotto il profilo
della sicurezza, in assoluto
rispetto dell’attuale legislazione in materia, grazie
alla struttura antisismica e
alla totale assenza di barriere architettoniche.
PESCHIERA BORROMEO
In novembre, cure termali
per gli anziani del Comune
«Quest’anno ci sono delle novità importanti» ha
annunciato l’Assessore ai
Servizi Sociali di Peschiera Borromeo, Antonella
Parisotto. Infatti un servizio cancellato dal bilancio 2016, ma davvero utile, sarà garantito. Si sta
parlando del servizio di
trasporto destinato agli
anziani che ne faranno richiesta, per le consuete
cure termali presso Miradolo Terme, in provincia
di Pavia. «L’Associazione
Anziani – spiega l’assessore Parisotto - ha dato
la disponibilità ad organizzare il trasporto per
conto del Comune, raccogliendo le iscrizioni e
garantendo per i primi
giorni l’accompagnamento. L’Azienda Farmacie
Comunali offrirà invece
un contributo economico
per coprire la differenza
tra le quote raccolte e il
costo effettivo del tra-
sporto».
Un supporto essenziale
per soddisfare le esigenze dei "senes" peschieresi. Le persone che vorranno recarsi alle terme
per ricevere le cure necessarie, dal 7 al 23 novembre, si dovranno
iscrivere all’Associazione
Anziani in via Dante 6.
Nelle giornate di giovedì
20 e 27 ottobre, dalle ore
15.30 alle ore 17.30, i volontari dell’Associazione
verranno supportati nelle pratiche di iscrizione
dalla presenza di due dipendenti comunali del
settore Servizi alla Persona.
Per ricevere ulteriori informazioni in merito, è
possibile rivolgersi direttamente all’Associazione
Anziani, o telefonando
al numero 0255303470.
7 GIORNI - [email protected]
n. 28 - 26 ottobre 2016
10 Attualità
Stefania Accosa
P
eschiera Borromeo
– Nei giorni seguenti il devastante terremoto che ha colpito il centro Italia, abbiamo
assistito a centinaia di gesti di solidarietà e raccolte
benefiche. Peschiera non
è stata da meno. Basti
pensare al Comitato per
Linate, che ha organizzato
presso la rispettiva frazione una cena solidale di
grande successo. Alla cena
di sabato 17 settembre
svoltasi presso l’oratorio di
Linate, vennero raccolti
ben 2.801 euro. Spesso ci
si chiede come vengano
investiti i fondi donati in
aiuto dei terremotati. Bene, nel caso del Comitato
per Linate possiamo farlo.
Infatti il Comitato ha collaborato con l’Associazione
Culturale Libra di Riano
(Roma), la quale è molto
attiva nelle zone colpite
del sisma. La suddetta associazione raccoglie le richieste provenienti dalle
famiglie che al momento
si trovano in "abitazioni"
temporanee, cercando di
dar loro un aiuto concreto. Pensando alle necessità primarie e considerando l’arrivo dell’inverno, il
Comitato ha investito 840
euro della somma totale
raccolta, nell’acquisto di
10 stufe a gas. Le stufe sono state consegnate proprio da due membri linatesi, i quali si sono recati
nelle seguenti frazioni di
Amatrice: Bagnolo, Cossara, Santa Giusta e Ritrosi.
Sono stati altresì donati
due notebook e 4 paia di
Peschiera, consegnati ad Amatrice
i fondi raccolti a Linate
Ecco come sono stati utilizzati i 2.801 euro raccolti dal Comitato
Una delle stufe donate dal Comitato per Linate alle frazioni di Amatrice
scarponi, mentre alla frazione di Santa Giusta sono stati consegnati 130 libri e due librerie. In questo modo sono state soddisfatte le richieste rivolte
dalle popolazioni terremotate a Monica Maggi
(Presidente della Libra di
Riano). «Durante la nostra
visita – spiegano i membri
del Comitato - parlando
con gli abitanti, che con
difficoltà vivono nelle tende e nelle roulotte con
grande dignità e solidarietà fra di loro, siamo venuti
a conoscenza di ulteriori
primarie necessità, come
materassi, lenzuola, scarponi ecc…Per questo i ri­
manenti 1.940 Euro sono
stati donati all’Associa­
zione Culturale Libra che
li utilizzerà per soddisfare
di volta in volta le loro ri­
chieste». Sarà quindi l’Associazione ad occuparsi di
come investire il rimanente ricavato, ricorrendo al
volontariato diretto, o “fa­
mily to family”, spiegato
dalla stessa Monica Maggi
in un suo articolo: «Tramite un tam tam in rete arrivano le necessità di famiglie ancora nelle loro case
o che dormono in giardino
nelle roulotte, o che sono
nelle tendopoli, ma hanno
bisogno di scarpe, saponi,
mollette, detergenti». Il
fatto che vi siano associazioni e consegne “dirette”
sul territorio del Lazio distrutto dal sisma, è una
notizia rassicurante, come
lo è sapere che le donazioni sono andate a buon fine
traducendosi in beni concreti, di prima necessità.
I cittadini di Peschiera Borromeo potranno essere
felici del fatto che con un
piccolo gesto, sono riusciti a portare vicinanza,
conforto, e aiuto reale, a
chi ha subito il dramma di
quei tragici 24 secondi alle
ore 3.36 di un giorno
d’agosto.
SEGRATE
La manutenzione del verde
all'Idroscalo affidata ai detenuti
Sulle sponde del lago
dell’Idroscalo, il tradizionale “mare dei milanesi”,
è già partito un importante progetto di reinserimento lavorativo rivolto ai detenuti delle carceri di Opera e Bollate.
L’iniziativa, che si inserisce nel Protocollo d'intesa rinnovato nel 2016 tra
Città metropolitana di
Milano e l'Amministrazione penitenziaria della
Lombardia, prevede un
percorso di reintegrazione sociale e lavorativa
per 10 detenuti. Questi,
nello specifico, si occuperanno dei servizi di
manutenzione e gestione del verde sulle rive del
lago e nel parco limitrofo. Nella prima fase sperimentale il lavoro sarà di
tipo volontario, per poi
proseguire dal primo di
novembre con Borse Lavoro di tre mesi rinnova-
bili per altri tre. Nell’ambito del progetto si è inserita con spirito di collaborazione anche l’Amministrazione Comunale di
Segrate che, tramite un
accordo con Sodexo Italia, la società che gestisce il servizio di ristorazione nelle mense scolastiche cittadine, fornirà
gratuitamente ai detenuti il pranzo presso il maneggio delle Giacche Verdi a Punta dell’Est. «Sodexo Italia – ha commentato a riguardo Paolo Micheli, sindaco di Segrate ha fin da subito intuito la
bontà e l’obiettivo di
questa attività, particolarmente importante per
il duplice valore sociale:
l’inclusione e il reinserimento lavorativo dei detenuti e il mantenimento
del decoro di uno dei
parchi simbolo di Milano
e delle Lombardia».
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Attualità 11
n. 28 - 26 ottobre 2016
Redazione
G
li italiani si pongono molte domande sulla riforma della carta costituzionale. Per questo motivo a
Pantigliate, il 31 ottobre
alle ore 18.00 è stata organizzata una serata, durante la quale il presidente
emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida
spiegherà i punti della riforma. Giurista e professore di diritto costituzionale
presso l’Università degli
Studi di Milano, Onida risponderà alle domande di
cittadini e giornalisti. L’incontro del 31 ottobre (che
si svolgerà nell’ex sede
consiliare in via Risorgimento)
rappresenta
un’importante appuntamento per riuscire a fare
chiarezza sull’argomento,
in vista ovviamente del referendum previsto per il 4
dicembre 2016, in cui gli
italiani saranno chiamati
a votare per respingere o
approvare la suddetta riforma. L’evento è stato reso possibile dal Coordina­
mento per il No, che offrirà anche un rinfresco ai
partecipanti. Sulla questione si è espresso Antonio Malfettone, assessore
e consigliere di Pantigliate: «Il Coordinamento per
il No di Pantigliate si impegna affinché le persone
siano il più informate possibile sulla riforma costituzionale, in modo da poter
esprimere un voto in modo totalmente consapevole. Più l’informazione sarà
capillare, tanto più probabile sarà la vittoria del
No». Anche l'ex presiden-
Pantigliate, una serata con Onida
per scoprire la riforma costituzionale
Lunedì 31 ottobre incontro alle ore 18 presso l’ex sala consiliare
Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale, ospite a Pantigliate
te della Corte Costituzionale non ha mai nascosto
il proprio orientamento al
“No” nei confronti della
cosiddetta “Legge Boschi”,
firmata per l’appunto dalla ministra per le riforme
costituzionali Maria Elena
Boschi. Valerio Onida ha
infatti descritto la riforma
del governo Renzi quale
«Figlia della cultura della
fretta e dello scontro, dietro cui si cela l'intento di
arrivare sostanzialmente
all’elezione diretta del premier». La “Legge Boschi”
implicherà
importanti
modifiche nell’apparato
Istituzionale: il superamento del bicameralismo
perfetto o paritario, il numero dei senatori, i loro
compiti e il modo in cui
sono eletti, l’attribuzione
esclusivamente alla camera dei deputati del compito di esprimere la fiducia
nei confronti del governo,
l’attribuzione dell’attività
legislativa quasi interamente alla camera, l’eliminazione del riferimento alle province, l’abolizione
del Consiglio nazionale
dell’economia e del lavoro
(Cnel), alcune modifiche
nella modalità di presentazione delle leggi d’iniziativa popolare e dei referendum abrogativi, cambiamenti nella procedura
di elezione del presidente
della repubblica, modifiche ai rapporti tra stato e
regioni delineati dal Titolo
V (che si applicheranno
solo alle regioni a statuto
ordinario), in particolare
per le competenze legislative. A differenza del referendum abrogativo, affinché la riforma costituzionale venga approvata nel
referendum di dicembre
non servirà il raggiungimento del quorum, quindi non sarà necessario che
il 50 per cento più uno degli aventi diritto si rechi a
votare. in attesa delle ragioni del "Sì", per avvalersi
di emeriti pareri sulla materia costituzionale, completando il quadro generale delle opinioni, i cittadini potranno approfittare
dell'incontro del 31 ottobre, così da avvicinarsi in
modo attivo e preparato
al referendum.
PESCHIERA BORROMEO
Inaugurata l’aula multimediale 3.0
presso la Primaria De Amicis
Giovedì 20 Ottobre, è stata presentata la nuova aula computer che ospiterà
gli studenti della scuola
elementare all'interno del
padiglione 5 del plesso
scolastico di Via Goldoni.
Ad inaugurare il nuovo laboratorio, che nasce da
un’iniziativa in linea con il
Piano Nazionale Scuola
Digitale presentato dal
Ministro Giannini, sono
stati il neo dirigente scolastico Carlo Massaro e la
professoressa Marina De
Marco, fautrice del progetto ed ex preside della
scuola, ora in pensione.
Entrambi hanno ringraziato tutti i coloro che hanno
partecipato alla realizzazione di un progetto così
importante, mostrando
tutto il loro entusiasmo
nel presentare una così
rara iniziativa che guarda
al futuro dell’insegnamento. La professoressa
De Marco ha riportato come tutto il corpo insegnanti abbia sposato fin
da subito tale iniziativa
che è frutto della tradizione di buona gestione dell’Istituto e di un lavoro di
squadra fra il dirigente
scolastico, la segreteria, il
corpo docenti, il Consiglio
d’Istituto e la generosità
dei contributi volontari
delle famiglie. L’aula è
composta da quattro
gruppi di banchi da sei postazioni l’uno, un notebook di ultima generazione
per ogni studente che ha
la possibilità di interagire
in solitaria o in gruppo,
grazie alla rete condivisa
da tutti gli apparecchi collegati al maxi schermo
touch screen come fosse
una lavagna interattiva,
che permette al docente
di lavorare sulla lezione
del giorno in simultaneità
con gli alunni. Alla presentazione erano presenti anche il presidente del consiglio di Istituto Marco Tironi, il sindaco Caterina
Molinari e Chiara Gatti,
assessore alla scuola e alle politiche culturali, sportive e giovanili che commenta così questa iniziativa futuristica: «Siamo orgogliosi e soddisfatti che
la nostra scuola sia una
delle prime a promuovere
questo progetto multimediale, ci assicureremo del
suo reale funzionamento,
dell’efficacia della linea internet e avremo un occhio di riguardo per quanto riguarda la sua sicurezza contro furti e atti vandalici»
PESCHIERA BORROMEO
Si o No alla riforma Costituzionale giovedi 27 Ottobre ore 21 al Circolo ACLI Vincenzo Tossi, ospiti Prina e Gatti
In occasione del referendum costituzionale del 4
Dicembre, il circolo ACLI
“Vincenzo Tossi” di Peschiera Borromeo ha organizzato per giovedì 27
Ottobre alle ore 21.00 un
confronto-dibattito pubblico tra le ragioni del SI e
le ragioni del NO. Il circolo
di Peschiera vuole, in que-
sto modo fornire ai cittadini elementi ulteriori di
giudizio affinchè possano
sceglere dove apporre il
proprio segno sulla scheda elettorale in modo
consapevole. Per il SI interverrà l’ ON. Francesco
Prina mentre per il NO interverrà Massimo Gatti
(già sindaco di Paullo non-
ché consigliere provinciale), il dibattito sarà moderato dal Prof. Natalino
Stringhini (presidente del
consiglio provinciale ACLI
Milano). La serata si svolgerà sotto il Gazebo del
Laghetto Azzurro a Peschiera Borromeo in via
Matteotti angolo via Carducci.
7 GIORNI - [email protected]
n. 28 - 26 ottobre 2016
12 Sport
Federico Capella
F
ormazioni: F.C. Internazionale: Dekic, Valietti (’69 Zappa), Sala,
Minelli, Gallina, Damo, Rover, Emmers, Kerin (’69 Vitali), Rada, Spaviero ( ‘75
Toccafondi). All Corti
Parma: Fall, Dodi, Paglia,
Cisse, Imafidon, Varoli, Morfeo (’68 Viani), Binini, Gvasi,
Mora, Zamble. All Morrone
Domenica 23 Ottobre, una
pioggia fine ma costante si è
rovesciata sul rettangolo di
gioco durante tutta la partita che ne ha risentito oltremodo sotto il punto di vista
tecnico e del fraseggio di
palla. L’inter, forte delle sue
qualità individuali ha messo
subito in difficoltà la squadra ospite schiacciandola
nella propria metà campo,
ma è il Parma che dopo pochi minuti ha avuto la prima
occasione per andare in
vantaggio, con un contropiede ben orchestrato. La
reazione dei ragazzi di mister Corti non si è fatta attendere e poco dopo i nerazzurri hanno iniziato ad
attaccare a testa bassa
sfruttando soprattutto i cor-
Campionato U18 Berretti:
un pareggio che frena l’Inter e rilancia il Parma
Peschiera, 0-0 il risultato finale al Borsellino: l’Inter crea tante occasioni ma è impreciso sotto porta
le due formazioni
ridoi laterali, lasciati sguarniti dalla difesa crociata in
seria difficoltà. A metà del
primo tempo già si contano
tre limpide occasioni da gol
per i padroni di casa che per
ben due volte hanno concluso in porta da distanza
ravvicinata, ma il giovane
portiere Fall, anno 1997,
era in ottima forma e ha
neutralizzato tutti i tiri avversari. L’inter si è affacciata
più volte in area gialloblu e
ha assediato la porta con
moltissimi cross e calci d’angolo, una decina in tutto,
cercando di sfruttare al
massimo le corsie esterne
dove il numero 7, Rover, ha
avuto grande libertà di movimento palla al piede e per
poco non porta in vantaggio
la sua squadra con due conclusioni potenti ma imprecise. Nel secondo tempo la
partita si riscopre vivace,
tanti gli errori in fase di impostazione, dovuti soprattutto ad un campo scivolo-
so, che spesso hanno regalato occasioni invitanti per
gli attaccanti di entrambi gli
schieramenti. Ma è ancora
la formazione casalinga che
ha tenuto in mano il pallino
del gioco e il portierino del
Parma è stato costretto a
due interventi formidabili: il
primo, d’istinto col piede,
su un colpo di testa in area
piccola, schiacciato e ben
indirizzato; il secondo su
un’incornata violenta del
terzino sinistro neroazzur-
ro. Da registrare per la
squadra ospite, un’ottima
giocata a fine partita del subentrato Viani, autore di
due dribbling al limite dell’area e di un tiro forte e teso che però si è spento fuori
dallo specchio della porta.
L’Inter sul finire di gara tenta il tutto e per tutto e si
schiera con un’arrembante
4-2-3-1 voluto da mister
Corti che commenta così la
prestazione dei suoi ragazzi
«Abbiamo sempre avuto in
mano la partita, è mancato
solo il gol per una mancanza di determinazione sotto
porta, ma non posso dire
nulla a miei giocatori che
hanno dato tutto e hanno
fatto una buona prestazione contro un avversario che
ha cercato di sorprenderci
soprattutto con palle lunghe». Sull’altra panchina
mister Morrone è soddisfatto ed elogia così la prestazione tenace della sua squadra «Abbiamo sofferto e
lottato e per questo sono
molto soddisfatto, grande
prestazione di tutta la squadra, in particolare del portiere che ci ha dato una
grande mano a tenere in
parità il risultato. Coscienti
del grande valore tecnico e
tattico degli avversari abbiamo cercato di sorprenderli con ripartenze veloci e
una formazione compatta».
Migliore in campo per l’Inter è stato il suo capitano
Emmers che ha ben interpretato il ruolo chiave del
centrocampo interista, non
ha mai buttato via il pallone
e ha illuminato i suoi compagni con giocate di fino,
andando vicino al gol in un
paio di occasioni. Per il Parma è certamente l’estremo
difensore Fall il migliore dei
suoi, che si è messo in mostra con parate eccezionali
ed efficaci, mostrando una
grande confidenza tra i pali
nonostante la giovanissima
età.
7 GIORNI - tel. 02.3944.6200 - fax 02.700.554.794
n. 28 - 26 ottobre 2016
AMICI A 4 ZAMPE
Rubrica 13
Rubrica a cura dell’associazione Dog Angels Onlus
La pubertà del gatto:
passaggio dall’infanzia all’età adulta
P
er tutti noi la pubertà di figli e nipoti è un momento
importante, cui riviste e libri dedicano intere pagine
ma.. .spesso non pensiamo
che anche i nostri animali
attraversano questa fase di
“grandi cambiamenti” e
dall’ infanzia si avviano all’
età adulta. Durante la pubertà i proprietari potrebbero notare dei cambiamenti legati al comportamento sessuale del loro
gatto. Nel cervello avvengono importanti processi
di trasformazione: i collegamenti neuronali della fase di allattamento e dell’infanzia, vengono completamente modificati e tutto
ciò che apprenderanno in
questa fase creerà le basi
per il comportamento futuro. Occorrerà, da parte
del proprietario, molta pazienza perché potrebbe fa-
re cose che non dovrebbero. L’età in cui si manifestano i primi comportamenti
sessuali può variare in base alla razza (gli orientali
hanno uno sviluppo precoce mentre i siberiani, norvegesi e Maine Coon più
tardivo), alla presenza di
luce solare ed anche a seconda della stagione. A
volte non si riconoscono
subito e quindi sarebbe
utile non lasciare uscire
gatti giovani non ancora
sterilizzati. Solitamente si
manifestano intorno ai 610 mesi nelle femmine ed
intorno ai 7-12 nel maschio. E per i proprietari
inizia un periodo difficile:
le gatte, quando vanno per
la prima volta in calore
(estro), diventano più affettuose ma anche molto
irrequiete e potrebbero
tentare di scappare da
casa per trovare
un potenziale partner. Manifestano il loro stato con
un miagolio che può variare da una tonalità delicata
ad una assordante allo scopo di attirare l’attenzione
del maschio. Si rotolano
per terra, strofinano la testa e il collo contro gli oggetti e a volte assumono la
tipica posizione dell’accoppiamento accucciandosi
per terra con il bacino alzato. La durata dell’estro è di
circa sette giorni ai quali
farà seguito un periodo di
riposo variabile per poi riprendere, se non è in gravidanza, con vocalizzi e moine. Passato l’estro e prima
che torni di nuovo… sarebbe utile.. come abbiamo
già suggerito altre volte,
sterilizzare la gatta affinchè
non vada perennemente in
calore con il rischio di fuga
e quindi di rimanere gravida e per evitarle problemi
di salute quali gravidanze isteriche,
tumori all’utero e altro.
Anche l'inizio della pubertà
nei maschi non passa inosservata; i gatti maschi cominceranno a marcare il
loro territorio spruzzando
urina .. ahimè ..anche in
casa, su divani, poltrone e
altro… non per fare un dispetto ma perché questo
rappresenta l'invio di segnali per rivaleggiare con
altri maschi e per attirare
le femmine in calore. Se il
micio esce in giardino, in
questa fase di sviluppo, potrebbe diventare territoriale e quindi aggressivo, e le
lotte con altri gatti potrebbe essere un problema. A
differenza della femmina
nel maschio si possono notare alcuni cambiamenti fisici; il musetto potrebbe
diventare più pieno e i testicoli possono diventare
più evidenti. Il gatto maschio, a differenza della
femmina, non ha dei periodi in cui è sessualmente attivo e altri in cui è quiescente, infatti,
una volta raggiunta la maturità sessuale, è sempre
pronto per l’accoppiamento. Il maschio reagisce ai feromoni liberati dalle
femmine in calore ed
è appunto grazie a
questi che le localizza
perfino a un paio di
chilometri di distanza.
Molti si allontanano
da casa per periodi
anche lunghi alla ricerca di una compagna andando
incontro a pericoli. Anche
CERCANO CASA
CACHEMIRE CERCA CASA
Cachemire è un micio
nato presumibilmente a giugno 2016. E'
un micio inizialmente
timido, ma molto socievole con gli altri
gatti, giocherellone,
molto curioso.
Nel rapporto con gli umani occorre conquistare la sua
fiducia; quindi alle volte sembra schivo (ma non soffia,
nè graffia), anche se si avvicina incuriosito. Occorre
avere un po' di pazienza. Se sai rispettare i suoi tempi,
Cachemire saprà essere un micio tenerone. Perché
non vieni a conoscerlo? Cachemire dovrà essere obbligatoriamente castrato al 6/7° mese di età e sarà affidato ai soli residenti in Lombardia, previo controllo pre e
post affido. Per informazioni o per fissare un colloquio
conoscitivo: Emanuela tel 029567386.
IVO CERCA CASA
Sono IVO, un micione ipercoccolone e tenerone di circa 7/8 anni, ma purtroppo
TRASPARENTE.
Nessuno mi prende mai in
considerazione perché cercano tutti mici cuccioli. Io
voglio disperatamente una
famiglia e provo a strusciarmi sulle gambe di tutte le
persone che vengono in canile, ma nessuno mi guarda.
Sono coccolone, educato, castrato e vaccinato, vado
d'accordo sia con altri gatti che con i cani, mi piacciono
i bambini (educati), mi lascio prendere in braccio e accarezzare, non tiro mai fuori le unghie...
Dai, vieni a conoscermi chiamando Emanuela allo
029567386. Ti aspetto!
per il vostro gattone una
scelta responsabile è data
dalla tempestiva sterilizzazione per evitare i frequenti tentativi di fuga, lotte
con altri maschi ammalati
e quindi il rischio di contrarre, tramite graffi o morsi, malattie mortali quali la
FELV (leucemia felina) o la
FIV (immunodeficienza felina) e per contenere gli
spruzzi di urina. Se nella
vostra casa vivono sia un
gatto maschio
che una femmina sappiate
che,
in
questa fase di passaggio, il
rapporto fra i due, prima
giocoso e allegro, potrebbe essere teso e anche qui
occorre molta pazienza da
parte del proprietario. Poi
tutto tornerà come prima.
Ricordiamo che la sterilizzazione dei gatti, oltre ad
evitare problemi di salute
sopra indicati e cucciolate
indesiderate, non cambia
assolutamente il carattere
del vostro micio; se vogliamo bene al nostro piccolo
tigrotto sterilizziamolo per
tempo, vivrà meglio, più
sereno e con più salute.
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il 25 ottobre 2016
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