Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in

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Transcript Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in

Intervento del Presidente della Repubblica Sergio
Mattarella in occasione dell'inaugurazione di una targa
commemorativa dei caduti sloveni
nella Prima Guerra Mondiale
Doberdò del Lago 26/10/2016
Rinnovo un saluto molto cordiale al Presidente della Repubblica di Slovenia, il collega e
amico Borut Pahor. E' motivo di grande soddisfazione essere qui insieme per questa
occasione importante, significativa, di grande valore.
E' un momento simbolico per la storia che abbiamo costruito insieme in questi ultimi
tempi. In questi luoghi, un secolo fa, tanti giovani hanno sacrificato la vita su fronti
contrapposti. Dove passava il fronte tra eserciti avversi adesso vi è il Cammino della Pace,
ed è una conquista dovuta alla saggezza, alla lungimiranza, agli autentici sentimenti dei
nostri due popoli.
Questa condizione dobbiamo consegnarla alle nuove generazioni. È una codizione di
Paesi amici, alleati e sempre più uniti nelle comuni esigenze, nei comuni progetti, nel
comune futuro dell'Unione europea.
Tale occasione sottolinea l'esigenza di ricordare quel che è avvenuto, di rendere onore ai
giovani che qui, prematuramente, hanno perso la vita. Questo ricordo è anche
importante per sottolineare ai giovani di oggi quanto sia importante conservare,
consolidare, sviluppare sempre di più la collaborazione, la pace, la serena convivenza,
perché ciò risponde alle esigenze vere, autentiche della nostra popolazione.
Vedere oggi, dove vi era stato un aspro confronto militare un secolo addietro, una
condizione di integrazione, di costruzione comune del futuro, rappresenta per i giovani
di oggi, in maniera evidente, il salto di storia che abbiamo compiuto : anziché essere
chiamati a sacrificare la propria vita in un confronto militare, sono chiamati a costruirla
insieme per il comune interesse, per le comuni prospettive future.
Saluto il Sindaco e lo ringrazio molto. Doberdò del Lago è un Comune in cui è
riconosciuta la popolazione di lingua slovena, e che quindi gode di tutele particolari da
parte della nostra Costituzione.
Il ruolo - lo abbiamo detto poc'anzi insieme a Gorizia il Presidente Pahor e io - delle
minoranze linguistiche in Italia e in Slovenia è prezioso: le minoranze slovene in Italia e
italiane in Slovenia sono due elementi portanti dell'amicizia tra i nostri Paesi, ed è
comune interesse valorizzarle, tutelarle, dar loro ogni possibilità di espressione. È quello
che facciamo insieme, congiuntamente, Slovenia e Italia, perché l'amicizia tra i nostri
Paesi è esemplare per l'Europa ma raļ¬ƒgura il nostro comune interesse.
Ciò che vorrei limitarmi a dire, in conclusione, è il constatare con soddisfazione come qui
la storia abbia fatto passi avanti. Tutti sappiamo che alcune volte nella storia si registrano
passi indietro, si retrocede verso condizioni che non si erano volute, nè previste. Qui, in
queste contrade, insieme, abbiamo fatto fare alla storia dei passi avanti importanti che
consegnamo alle nuove generazioni e che intendiamo siano perpetui nella
collaborazione che vi è tra Slovenia e Italia, tra sloveni e italiani.