Transcript Avvisi
Sabato 22 Ottobre Domenica 23 Ottobre 30° DOMENICA T.O. Ore 18.00 S. Messa prefestiva in Parrocchia Ore 10.00 S. Messa festiva in Parrocchia Ore 11.30 S. Messa a Foresto Lunedì 24 Ottobre Ore 8.30 S. Messa alla cappellina della parrocchia Ore 15.00 Confessioni dei ragazzi del catechismo Ore 20.30 Confessioni a Foresto Martedì 25 Ottobre Ore 18.00 S. Messa alla cappellina della parrocchia Ore 21.00 Incontro di preghiera e adorazione con i giovani alla Cappella presso Massimo Mercoledì 26 Ottobre Ore 8.30 S. Messa alla cappellina della parrocchia, segue Adorazione Eucaristica Ore 14.00 Inizio doposcuola Ore 21.00 Incontro dei ministri straordinari della comunione Giovedì 27 Ottobre Ore 15.30 Confessioni dei ragazzi del catechismo Ore 20.30 S. Messa alla cappellina della parrocchia, segue Adorazione Eucaristica Venerdì 28 Ottobre Ore 16.00 S. Messa alla Casa di Riposo Sabato 29 Ottobre Ore 18.00 S. Messa prefestiva in Parrocchia Domenica 30 Ottobre 31° DOMENICA T.O. Lunedì 31 Ottobre Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino. Rit. Ore 10-12 e Ore 15-17 Confessioni in preparazione alla festa di Tutti i Santi Ore 18.00 S. Messa prefestiva in Parrocchia Ore 11.00 S. Messa al cimitero a Foresto (non c’è la S. Messa in parrocchia) Ore 15.00: S. Messa al cimitero a Caramagna (non c’è la S. Messa in parrocchia) Mercoledì 2 Novembre COMMEMORAZIONE FEDELI DEFUNTI Ore 14.30 S. Messa per i defunti dell’anno in parrocchia a Foresto Ore 20.30 S. Messa per i defunti dell’anno in parrocchia a Caramagna Ore 20.30 S. Messa alla Cappella della Beata, segue Adorazione Eucaristica Ore 21.00 Consiglio Pastorale Parrocchiale Venerdì 4 Novembre Ore 16.00 S. Messa alla Casa di Riposo Sabato 5 Novembre Ore 18.00 S. Messa prefestiva in Parrocchia Ore 21.00 Incontro di preparazione ai Battesimi Domenica 6 Novembre 32 DOMENICA T.O. Rit: Il povero grida e il Signore lo ascolta. Ore 10.00 S. Messa festiva in Parrocchia Ore 11.30 S. Messa a Foresto Apertura mostra di “San Biagio in Italia” presso i locali dell’Abbazia negli orari: 10 - 12 e 14.30 - 17.30 Martedì 1 Novembre TUTTI I SANTI Giovedì 3 Novembre SALMO RESPONSORIALE (Sal 33) Ore 10.00 S. Messa festiva in Parrocchia Ore 11.30 S. Messa a Foresto Ore 16.00 Incontro con le famiglie in Oratorio Da domenica 6 a venerdì 11 novembre Esercizi Spirituali per preti a Villa Lascaris Il volto del Signore contro i malfattori, per eliminarne dalla terra il ricordo. Gridano e il Signore li ascolta, li libera da tutte le loro angosce. Rit. LITURGIA DELLA PAROLA PRIMA LETTURA (Sir 35,15-17.20-22) La preghiera del povero attraversa le nubi. Dal libro del Siràcide I l Signore è giudice e per lui non c’è preferenza di persone. Non è parziale a danno del povero e ascolta la preghiera dell’oppresso. Non trascura la supplica dell’orfano, né la vedova, quando si sfoga nel lamento. Chi la soccorre è accolto con benevolenza, la sua preghiera arriva fino alle nubi. La preghiera del povero attraversa le nubi né si quieta finché non sia arrivata; non desiste finché l’Altissimo non sia intervenuto e abbia reso soddisfazione ai giusti e ristabilito l’equità. Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio. 4 Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti. Il Signore riscatta la vita dei suoi servi; non sarà condannato chi in lui si rifugia. Rit. SECONDA LETTURA (2Tm 4,6-8.16-18) Mi resta soltanto la corona di giustizia. Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo iglio mio, io sto già per essere verF sato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione. Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Nei loro confronti, non se ne tenga conto. Il Signore però mi è stato vicino e 1 mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l’annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e così fui liberato dalla bocca del leone. Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen. Il fariseo e il pubblicano: due modi di dialogare con Dio Nella parabola ci sono due modi di concepire l’uomo e il suo rapporto con Dio. La preghiera del fariseo è un rendimento di grazie a Dio. Solo apparente però. In realtà è un Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio. pretesto per lodare se stesso e non Dio, compiacersi di sé per la mancanza di ogni peccato e per il merito delle buone opere, in Canto al Vangelo forza delle quali si ritiene giustificato ed (2Cor 5,19) «esige» da Dio la ricompensa. La preghiera Alleluia, alleluia. del fariseo non è preghiera, anzi è l’opposto. Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione. Il pubblicano invece è «nella verità»: è consapevole della sua colpa e di non avere meAlleluia. riti davanti a Dio. Chiede grazia. La sua è vera preghiera. VANGELO (Lc 18,9-14) Il pubblicano tornò a casa giustificato, a dif- Perciò dietro i due personaggi della parabola si può scorgere l’opposizione tra due tipi di ferenza del fariseo. giustizia: quella dell’uomo che ritiene di poterla realizzare col compimento perfetto delDal Vangelo secondo Luca la legge e quella che Dio concede al peccatore che si riconosce tale e che si converte. n quel tempo, Gesù disse ancora Il tema paolino della giustificazione mequesta parabola per alcuni che ave- diante la fede si trova già delineato in questa vano l’intima presunzione di essere giu- parabola. sti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a prePerché la fede in Cristo «giustifica» gare: uno era fariseo e l’altro pubblica- l’uomo no. Il fariseo, stando in piedi, pregava così Il cristiano è un uomo realmente giustificato tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non mediante la fede in Gesù Cristo, in colui che sono come gli altri uomini, ladri, ingiu- è ad un tempo il dono sostanziale del Padre sti, adùlteri, e neppure come questo pubblica- e quell’uomo fra gli uomini che ha potuto no. Digiuno due volte alla settimana e pago le costruire l’unica risposta umana gradita a decime di tutto quello che possiedo”. Dio. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, E’ questo il motivo per cui la fede in Gesù non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, salva. Infatti Gesù inaugura nella sua persoma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi na il regno del Padre in cui si compie il depietà di me peccatore”. stino dell’uomo. Per sé, come per i suoi fraIo vi dico: questi, a differenza dell’altro, tor- telli, Gesù esige la rinuncia assoluta che imnò a casa sua giustificato, perché chiunque si plica la fedeltà alla condizione di creatura: esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà la rinuncia è sino alla morte e, se necessario, esaltato». sino alla morte in croce. E’ il salvatore del mondo che parla così. Parola del Signore. Lode a Te O Cristo. Come può quest’uomo che ha spinto sino alle ultime conseguenze la rivelazione della condizione umana proclamarsi nello stesso tempo il salvatore dell’umanità? A questa RIFLESSIONE domanda non c’è che una risposta: veramenquest’uomo è il Figlio di Dio; Dio ha tanDio rende giusto chi lo cerca con te to amato il mondo da dare per esso il suo fede Figlio unico; e nello stesso tempo egli è uomo tra gli uomini; la sua fedeltà di creatura è, per identità, una fedeltà filiale. La risposta li uomini partecipano tutti della stessa attiva di questo uomo raggiunge perfettaimpotenza e sono solidali nello stesso mente l’iniziativa divina a salvezza. stato di rottura con Dio: non possono salvarsi da se stessi, non possono cioè entrare da soli La fede sorgente di una vita nuova di finella amicizia di Dio. Il primo atto di verità glio che l’uomo deve compiere è riconoscersi peccatore, impotente a salvarsi, e aprirsi L’unione a Cristo ci rende capaci della stesquindi all’azione di Dio. sa «fedeltà filiale» fino alla croce. L’uomo è «giustificato» perché la fede in Cristo gli dà accesso al Padre in qualità di figlio adottivo. La salvezza è dono divino, diventa nell’uomo sorgente di una attività filiale in cui si compie oltre ogni misura la fedeltà alla nuova legge dell’amore. Paolo, l’araldo della giustificazione mediante la fede, è anche il grande testimone della vita nuova che sboccia dalla fede in Cristo. Ormai vecchio, in carcere, in attesa della condanna a morte, riflette sulla sua vita (seconda lettura). La sua esperienza di Cristo si conclude con un fallimento umano: tutti lo hanno abbandonato, nessuno in giudizio lo ha difeso. Ma egli ha «conservato la fede», ha gareggiato per Cristo ed è rimasto fedele fino alla mèta. La sua speranza lo conduce alla certezza della «ricompensa» che riceverà da Cristo per la sua vita di dedizione e di amore sull’esempio di Gesù. Oggi la sufficienza farisaica non è più l’osservanza di una legge, ma prende altri nomi. In molti c’è la convinzione che l’uomo possa salvarsi come uomo facendo appello unicamente alle sue risorse. L’uomo salva l’uomo mediante la scienza, la politica, l’arte. E’ perciò più che mai necessario che i cristiani annuncino al mondo Cristo come salvatore. La salvezza che egli porta non è antagonista della salvezza umana. Anzi la conduce a pienezza. Con la celebrazione dei sacramenti, specie della Eucaristia, essi testimoniano la necessità dell’intervento divino sulla vita dell’uomo, si mettono sotto l’azione di Dio presente con il suo spirito, e fanno l’esperienza privilegiata della giustificazione ottenuta mediante la fede in Gesù Cristo. Devono perciò essere continuamente vigilanti per non partecipare ai sacramenti con spirito farisaico. I G 2 per la confessione: Il sabato alle ore 17.15 La domenica alle ore 9.30 Il mercoledì dopo la S. Messa Il giovedì sera dopo la S. Messa E’ possibile confessarsi in altri momenti mettendosi d’accordo con Don Domenico ai seguenti recapiti telefonici: 3391244297 3892894950 BATTESIMI Incontro di preparazione: Sabato 5 novembre alle ore 21 Celebrazione del Battesimo durante la S. Messa di domenica 13 novembre alle ore 10 RESOCONTO BANCO DI BENEFICENZA SETTEMBRE 2016 ENTRATE: 9173,00 € (suddivise in: 8288,00 € vendita biglietti + 885,00 € offerte) USCITE: 2403,00 € (spese varie) TOTALE: + 6770,00 € MOSTRA “SAN BIAGIO IN ITALIA: i luoghi, il culto, le feste” organizzata dall’Associazione Albero Grande nei locali della abbazia La mostra rimarrà aperta fino al 30 ottobre con i seguenti orari: Domenica 30 Ottobre 10 - 12; 14:30 - 17:30 3