storie di tempo e pazienzaGaia Diletta.ppt

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Anno Scolastico 2004/2005
Prodotto multimediale realizzato da:
DILETTA e GAIA
C’era una
volta…
Un pezzo di
formaggio, dimenticato
dentro la tasca della
giacca a vento di un
bambino.
Viveva lì da tanto tempo, dal giorno
che era stato regalato ad un
bambino di nome Giacomo, come
ricordo di una gita scolastica ad una
fattoria.
Si annoiava molto sempre solo,
sempre al buio.
Però nel caldo silenzio riusciva a
ricordare i giorni trascorsi nella sua
fattoria.
Si ricordava ogni particolare : le mani del
pastore che mungendo le pecore
raccoglievano il latte in grandi secchi.
Poi si ricordava bene di quando, ancora
latte, era stato versato dentro un
pentolone tiepido, e mescolato ad una
cosa che il Pastore chiamava caglio.
Era una polvere un po’ amara, ottenuta
dai fiori di cardo seccati e sbriciolati.
Si ricordava bene di come si
era sentito “addensare”,
sollevare, mettere dentro un
cestino bucherellato, pungere
per fare uscire il siero.
Si ricordava perfettamente
di quando, ormai forma,
era stato messo sopra un
asse di legno ad asciugare
.
Da lì sopra aveva visto bene
come il latte si trasformava in
formaggio o in
ricotta.
Poi un bel giorno erano arrivati
alla fattoria tanti bambini
che l’avevano visitata, curiosi.
Si erano divertiti a giocare con i
cani pastori, con gli agnelli e ad
osservare come il latte diventa
formaggio .
Al termine della visita avevano
ricevuto in dono un pezzo di
formaggio come ricordo da
“assaggiare”.
Mentre ricordava queste cose,
il pezzo di formaggio si sentì
afferrare da una piccola mano
e finalmente vide il viso di un
bambino: era Giacomo che si
era ricordato del regalo
ricevuto.
E mentre il pezzo di formaggio
si fondeva in bocca, felice ,
comunicava a Giacomo,
attraverso il sapore, tutti i
suoi ricordi.
E Giacomo scopriva cosa vuol
dire ricevere in dono un
“ricordo da assaggiare”.