Commento alle letture - parrocchia san marco evangelista cortine di

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Transcript Commento alle letture - parrocchia san marco evangelista cortine di

Valle di Refidim
Anno C
Domenica XXIX
tempo ordinario
16 ottobre 2016
Musica: Liturgia della Gallia
Il tema di oggi è la preghiera, sia nell’Esodo, sia nel Salmo 120 per chiedere l’aiuto di Dio
durante il pellegrinaggio, sia nel vangelo. Nella 2ª lettera a Timoteo Paolo esorta a essere sempre
pronti per compiere ogni opera buona. Per ottenerlo, niente meglio che pregare senza stancarsi.
Cartina del
deserto di
Refidim
Il brano biblico non vuole essere un invito a chiedere a
Dio la forza per uccidere i nemici. L’episodio è
proclamato nell’assemblea liturgica per il messaggio
teologico che è facile cogliere: se uno vuole
raggiungere obiettivi superiori alle sue forze, deve
pregare, senza stancarsi. Certi risultati non possono
essere raggiunti se non mediante la preghiera. Ci sono
nemici che non ci permettono di vivere: l’ambizione,
l’odio, le passioni sregolate. Se lasciamo cadere le
braccia oranti – cioè se interrompiamo la preghiera –
questi nemici prendono il sopravvento e noi dobbiamo
rassegnarci all’amara esperienza della sconfitta.
Es 17:8-13 In quei giorni, Amalèk venne a combattere contro Israele a
Refidìm.
Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci in battaglia
contro Amalèk. Domani io starò ritto sulla cima del colle, con in mano il
bastone di Dio». Giosuè eseguì quanto gli aveva ordinato Mosè per
combattere contro Amalèk, mentre Mosè, Aronne e Cur salirono sulla
cima del colle.
Quando Mosè alzava le mani, Israele prevaleva; ma quando le lasciava
cadere, prevaleva Amalèk. Poiché Mosè sentiva pesare le mani, presero
una pietra, la collocarono sotto di lui ed egli vi si sedette, mentre Aronne e
Cur, uno da una parte e l’altro dall’altra, sostenevano le sue mani. Così le
sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole.
Giosuè sconfisse Amalèk e il suo popolo, passandoli poi a fil di spada.
Mosè in
preghiera
Salmo
Rocce del luogo di Mosè
120
Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l'aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore;
che ha fatto cielo e terra.
Il mio aiuto viene dal Signore.
Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenta il tuo custode.
Non si addormenterà,
non prenderà sonno, il custode d'Israele.
Il mio aiuto viene dal Signore.
Particolare della valle
Il Signore è il tuo custode,
il Signore è la tua ombra
e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte.
Il mio aiuto viene dal Signore.
Tenda di beduini nella valle
Particolari della valle
Il Signore ti custodirà da ogni male,
egli custodirà la tua vita.
Il Signore ti custodirà
quando esci e quando entri,
da ora e per sempre.
Il mio aiuto viene dal Signore.
Quanti interrogativi accompagnano la vita dell’uomo!
Per quali valori conviene affaticarsi e magari giocare la
propria vita? San Paolo suggerisce a Timoteo il punto di
riferimento sicuro: le sacre Scritture. Esse danno
indicazioni luminose, perché il credente possa parlare agli
altri e scoprire con loro il disegno di Dio.
L’evangelista che sempre ha cura di sottolineare che tutta
l’esistenza del Cristo è illuminata dalla preghiera,
soprattutto nei momenti più decisivi della sua missione,
pone ora l’accento sull’atteggiamento del discepolo nella
preghiera e insiste sulla perseveranza.
2Tm 3:14-4:2 Figlio mio, tu rimani saldo in quello che hai imparato e che credi
fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin
dall’infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la
fede in Cristo Gesù.
Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere,
correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben
preparato per ogni opera buona.
Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i morti,
per la sua manifestazione e il suo regno: annuncia la Parola, insisti al momento
opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni
magnanimità e insegnamento.
Annuncia la parola del Vangelo
ALLELUIA Eb 4:12
La parola di Dio è viva ed efficace,
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Altare antico
Quando riteniamo che Dio non ci ascolti, siamo noi a pensare che
egli si disinteressi di noi, come quel giudice che non aveva tempo
da perdere con una vedova (l’esempio della categoria più
indifesa). Il messaggio dell’imbarazzante parabola è luminoso:
pregare senza stancarsi vuol dire lottare, vigilare, tenere sveglia
la fede in un Dio che c’è, che ci ama, che non sta ai nostri comodi
ed ha, sicuramente, una “logica” che non è la nostra, ma che è
più grande del nostro stesso cuore (cf 1Gv 3,20). Ma come si
prega Dio? Come se fosse un giudice che noi vogliamo
costringere a darci quello che ci è dovuto? Oppure come Colui
che può ristabilirci nella verità dell’amore? Ti metti dinanzi a Dio
come uno che reclama o come uno che supplica? Consideri Dio
come Uno al tuo servizio o consideri te stesso al servizio di Dio?
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola
sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo
per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e
gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non
temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà
tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a
importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E
Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte
verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro
giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la
fede sulla terra?».
Lc 18: 1-8
Reperti archeologici
Originale: Joan Ramirez (+)
Immagini, letture, musica, commenti (versione catalana e castigliana) :
Regina Goberna, con la collaborazione di Àngel Casas
Versione inglese : Vivian Townsend
Versione italiana: Ramon Julià
Versione euskera (basco): Periko Alkain
Versione portoghese: Ze Manel Marquespereira
Versione francese: Àngel Casas
Versione neerlandese : Ben Van Vossel
Video: Esther Lozano
Monache di S. Benedetto di Montserrat
www.monestirsantbenetmontserrat.cat/regina