Al via la prevenzione del colon

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Latina
Il giornale di
VENERDÌ 21 OTTOBRE 2016
Gaeta
IL FATTO
Formia
Minturno
Tegola giudiziaria per il titolare della Ego Eco, ditta per anni operativa a Minturno
Vittorio Ciummo sorvegliato speciale
Obbligo di soggiorno nel comune di Cassino. A gennaio finì ai domiciliari
di GIUSEPPE MALLOZZI
LA NOTTE SCORSA IN UN NEGOZIO DI VIA MAZZINI A GAETA
A
ltra tegola giudiziaria
si è abbattuta su Vittorio Ciummo, l’imprenditore di Cassino a capo
della Ego Eco, la ditta che si è
occupata della gestione dei rifiuti del Comune di Minturno.
L’uomo era stato arrestato lo
scorso mese di gennaio dagli
investigatori della Squadra
Mobile di Napoli e dalla Guardia di Finanza su disposizione
della magistratura partenopea e della Dda di Napoli, insieme ad altre 12 persone tra
pubblici funzionari e politici
residenti tra le isole di Ischia e
Procida e la Campania con
l’accusa di associazione a delinquerefinalizzata allacorruzione e alla turbativa d’asta.
Nei giorni scorsi gli è stata
notificata la misura della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel Comune
di Cassino. Un provvedimento irrogato dal Tribunale di
Frosinone in accoglimento
della proposta del Questore,
Filippo Santarelli ed eseguito
dagli investigatori del vicequestore Alessandro Tocco,
attuale dirigente del commissariato di Cassino.
All’imprenditore cassinate sono state, inoltre, imposte
una serie di prescrizioni tra
Maxi furto di abbigliamento
Vetrine divelte, danni per migliaia di euro
g
Vittorio Ciummo
cui quella di non allontanarsi
dalla dimora senza preventivo avviso alCommissariato di
Polizia e di non accompagnarsi a persone che abbiano
subito condanne penali o sianosottopostea misurediprevenzione o sicurezza.
A gennaio finì agli arresti
domiciliari in quanto indagato per il reato di associazione
per delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbata libertà degli incanti, nonché
per alcuni episodi di corruzione e turbativa d’asta
nell’ambito di una maxi inchiesta sull’appalto dei rifiuti
che riguarda le isole di Ischia e
di Procida e che vede come a-
nello di congiunzione la società Ego Eco.
Per l’affaire rifiuti di Minturno, Ciummo è stato condannato in primo grado a cinque anni di reclusione con interdizione perpetua dai pubblici uffici e multa di 3mila euro, condanna poi confermata
anche in appello.
In seguito alla rescissione
anticipata del contratto d’appalto sui rifiuti da parte
dell’amministrazione Graziano, l’imprenditore ha
chiesto al Comune di Minturno il risarcimento danni di 7
milioni di euro, tuttora in discussione presso il Tribunale
di Cassino.
PROGETTO PRESENTATO IN CONFERENZA STAMPA A GAETA
I ladri sono tornati a “far
visita” nella città del Golfo. Dopo i diversi episodi
dello scorso anno vittima
di quello che sembra essere un furto compiuto da
un gruppo di malviventi, è
un negozio di abbigliamento situato in via Mazzini, in pieno centro a
Gaeta. Secondo quanto
appreso
sull’accaduto
stanno indagando i Carabinieri, al quale sarebbe
stata presentata denuncia.
Da una prima ricostruzione i ladri avrebbero forzato la porta blindata del
negozio riuscendo poi a
trafugare gran parte
dell’abbigliamento, probabilmente appena arrivato visto il cambio di stagione. Danni nell’ordine
delle migliaia di euro per
quanto riguarda la merce
rubata, senza considerare
quelli riportarti al negozio
stesso, tra porta forzata e
vetrine divelte.
Un colpo in pieno centro
che rischia di gettare i
commercianti in uno nuovo stato di allarme che ne-
gli anni scorsi si era presentato proprio in questo
periodo dell’anno, e si era
drammaticamente protratto fino alla fine dell’anno.
Sul caso indagini in corso
da parte dei Carabinieri.
ROSINELLA, DOPO IL RECUPERO DEL CORPO DEL COMANDANTE
Al via la prevenzione del colon Salma a Formia per l’autopsia
Mercoledì, nell'Aula Consiliare del Palazzo Comunale,
è stato presentato lo screening del colon retto, avviato dall'ASL pontina, che interesserà nei prossimi mesi
la popolazione residente a
Gaeta di età compresa tra i
50 ed i 74 anni. Hanno partecipato il Sindaco Cosmo
Mitrano, il Direttore Dipartimento di Prevenzione Asl
Latina Dr. Igino Mendico, la
Coordinatrice dei programmi di screening D.ssa Paola
Bellardini, il Presidente CRI
Comitato Locale Sud Pontino Emilio Donaggio.
Il progetto di screening del
colon retto al via nella città
di Gaeta, è stato illustrato
dai medici Mendico e Bellardini, che hanno dapprima messo in evidenza il
ruolo fondamentale della
prevenzione in grado di ridurre del 30 % l'incidenza
del cancro. L'iniziativa prevede l'invio di una lettera da
parte dell'ASL Latina alla
popolazione maschile e
femminile di Gaeta tra i 50 e
i 74 anni, in cui si spiega lo
g
Un momento della conferenza stampa
screening e si invita a recarsi presso la sede della Croce
Rossa in Via Amalfi 1 per ritirare una specifica provetta necessaria per l'analisi inerente la ricerca di sangue
occulto nelle feci. L'ASL
provvederà al ritiro della
provetta che sarà inviata a
Terracina e qui sottoposta
all'analisi. Se il risultato sarà negativo arriverà la lette-
ra a casa con tale responso,
se sarà positivo, ed è statisticamente provato che il
6% della popolazione che si
sottoporrà allo screening
risulterà positiva, riceverà
una telefonata dall'ASL che
fornirà tutte le indicazioni
per la successiva necessaria
endoscopia, da effettuarsi
presso l'Ospedale Dono
Svizzero di Formia.
Dopo le lunghe e complicate operazioni per il recupero del corpo del comandante Giulio Oliviero conclusesi nel tardo pomeriggio di
mercoledì, la salma è stata
trattenuta a Formia dal momento che
è stata disposto l’esame autoptico cosi
come
stabilito
dalla Procura della
Repubblica di Cassino. Per
celebrare
le esequie
dunque si
dovrà attendere
che il corpo del comandante sarà affidato alla famiglia.
“Il ritrovamento del cadavere – si legge in una nota
ufficiale della Capitaneria è stato reso possibile grazie
alla rimozione del groviglio
di reti ammassate nel gavone
del motopeschereccio che ricopriva l’intero locale destinato al deposito delle reti. Le
operazioni di recupero del cadavere però risultavano impossibili a causa dell’accesso
al locale, particolarmente angusto e di ridotte dimensioni.
Tale impedimento rendeva
necessario l’intervento di una
squadra specializzata dei Vigili del fuoco di Latina che,
giunti a Gaeta in tarda serata,
provvedevano, così, a creare una idonea via di accesso
per consentire la rimozione
del corpo.” Dunque, sei mesi dopo il drammatico naufragio del motopeschereccio Rosinella, nel quale
hanno perso
la vita, oltre
al comandante Oliviero anche
due marinai
tunisini, si
potrà intensificare l’attività di indagine attraverso gli indizi che potranno
emerge
sia
dall’autopsia che da una accurata
ispezione del relitto, recuperato nella sera di martedì
scorso da una ditta privata
incaricata dall’armatore,
dopo aver ottenuto il finanziamento necessario dalla
Regione Campania.