Muoversi con flessibilità Componenti Industriali Marzo 2011

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Transcript Muoversi con flessibilità Componenti Industriali Marzo 2011

incontri
❚❚❚ IVAR produce componenti in
ottone per impianti idrotermosanitari;
fin dalle origini l’azienda ha adottato
il software gestionale SPI sviluppato
e distribuito da EDM.
Muoversi,
volumi e
L’ottone è il core business di IVAR, azienda che
opera nel campo dell’impiantistica idrotermosanitaria, con un’attività produttiva diversificata
tra grandi volumi di prodotti standard e piccoli lotti personalizzati. L’adozione, fin dalle origini, del
software SPI sviluppato e fornito da EDM, fornisce un prezioso contributo per l’organizzazione
flessibile dell’attività, agevolando la gestione delle urgenze e offrendo agli OEM “ciò che si aspettano”.
ondata nel 1985, IVAR è una media impresa che produce componenti in ottone per impianti idrotermosanitari, rivolgendosi anche agli OEM. Il programma
di produzione comprende testate e valvole termostatiche,
detentori per radiatori, sistemi di miscelazione e collettori
di distribuzione per impianti a pannelli radianti, raccorderia a pressare e stringere e numerosi altri articoli. La società, capofila di un gruppo da 10 aziende, in venticinque
anni di attività ha conosciuto una crescita importante, in
termini sia di fatturato, sia di dipendenti, il cui numero è
passato dai 4 iniziali agli oltre 300 dipendenti di oggi, a livello di gruppo.
Il mercato degli OEM rappresenta il 40% del fatturato di un’azienda che punta massicciamente sull’export. L’attività produttiva si rivolge a due mercati: quello dei grandi numeri, con
una produzione standard caratterizzata da attività ripetute
F
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dell’azienda dal
vostro cellulare.
Trovate le istruzioni
a pag. 10.
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nel tempo e volumi elevati, e quello della produzione su commessa, caratterizzata da piccoli o piccolissimi lotti di pezzi
realizzati su specifica dei clienti.
IVAR è conosciuta sul mercato per la sua produzione di fascia alta, tecnologicamente avanzata, supportata da un processo produttivo che si svolge completamente all’interno
dello stabilimento di Prevalle, in provincia di Brescia, e che
parte dall’ingegnerizzazione del prodotto, la cui progettazione viene eseguita da anni con sistemi CAD 3D, fino al-
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con flessibilità, tra grandi
piccoli lotti: con il software
gestionale è facile
l’assemblaggio e al confezionamento del prodotto finito.
La materia prima, costituita da ottone in barre rispondenti a
norme UNI-CEN, subisce un primo trattamento di stampaggio a caldo negli stabilimenti della consociata Valmon Stampati
Spa, cui seguono lavorazioni meccaniche su macchine transfer CNC. Per i prodotti, come i collettori di distribuzione ad
esempio, che vengono invece ottenuti dalla lavorazione diretta di barra trafilata, è previsto un trattamento termico di distensione in forno che permette l'eliminazione di tutte le tensioni di trafilatura e lavorazione che potrebbero portare alla
rottura del particolare. Dopo i trattamenti superficiali di nichelatura o cromatura, si passa alla fase del montaggio finale: tale fase è in gran parte affidata a processi automatizzati e robotizzati che riescono a garantire la massima
produttività e la massima qualità al medesimo tempo.
L’offerta di vendita comprende componenti singoli, sottoassiemi e prodotti finiti: dalla singola valvola, all’impianto di riscaldamento preassemblato per un’abitazione. I cicli di produzione sono quindi estremamente differenziati.
L’export rappresenta quasi l’80%, del fatturato; dieci sono
le filiali in Europa, uffici commerciali sono dislocati in Canada
e in Tunisia; un ufficio commerciale in Cina, operativo ormai
da tre anni, segue un mercato molto sensibile alle assicurazioni di qualità. IVAR è certificata ISO 9001, ISO 14001 ed
è in corso di certificazione OHSAS 18001 per il sistema di
gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori; pos-
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di SIlvia Crespi
siede inoltre tutta una serie di certificazioni di prodotto nazionali e internazionali.
Azienda e software si evolvono
in parallelo grazie alla flessibilità
Dal 1985, praticamente dalla fondazione dell’azienda, si
è provveduto ad informatizzarne l’attività. Da sempre la
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❚❚❚ Figura 1Lo Schedulatore
di Produzione a
capacità finita.
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❚❚❚ Figura 2 La Gestione del
Carico Macchine
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Direzione, nella persona del titolare, ha prediletto un approccio schematico e preciso, sia per quanto riguarda la
produzione in senso stretto, sia per il sistema informatico.
Contrariamente a ciò che si verifica in altre realtà industriali,
l’informatizzazione è stata vista subito non solamente come
un investimento aggiuntivo, ma come una risorsa da sfruttare. Il sistema gestionale SPI, sviluppato e distribuito da
EDM, è stato subito riconosciuto come uno strumento di
conoscenza per avere il controllo sui processi. SPI è un
software gestionale particolarmente indicato per le piccole e medie aziende di produzione del settore metalmeccanico che producono componenti, parti staccate
o assemblate, in grado di coordinare a 360° le attività e i
processi aziendali. Composto da 48 moduli, il software
SPI copre la totalità delle attività aziendali e tutti i relativi cicli puntando su caratteristiche come la flessibilità, l’integrazione e la condivisione dei dati.
Nel caso specifico di IVAR, il sistema SPI viene “sfruttato”
nella sua completezza interpretando lo spirito applicativo nel modo più corretto. Grazie all’estrema flessibilità è
stato modellato, passo dopo passo, seguendo l’evoluzione delle necessità all’interno dell’azienda e apportando via via i necessari cambiamenti.
“È stata proprio la flessibilità il “valore aggiunto” del software che abbiamo implementato venticinque anni fa spiega Massimo Moimare, ICT Manager presso IVAR, - e
anche la ragione principale per cui l’abbiamo mantenuto
fino ad oggi e continueremo ad implementarlo con nuovi
moduli in futuro. Il sistema ci consente di gestire i processi
in modo flessibile, senza “ingessarli”; il tutto mantenendo il controllo delle varie informazioni”.
Cambiare il piano di produzione nel corso
della giornata per soddisfare il cliente
“L’obiettivo prioritario di EDM - spiega Roberto Marra, titolare e responsabile tecnico dello sviluppo software presso
EDM, è quello di mettere a punto uno strumento che induca l’imprenditore a sfruttare il software nel modo corretto,
cioè nel modo per cui i vari moduli sono stati concepiti. Nella
messa a punto del sistema SPI per IVAR abbiamo cercato
di esaltare dei comportamenti virtuosi, che portavano a un
vantaggio competitivo nei confronti di altre aziende, e di
codificarli all’interno di un sistema gestionale informatizzato.
La possibilità di cambiare un piano di produzione nel corso
della giornata lavorativa, per riuscire a gestire, per esempio, la produzione “urgente” di una piccola commessa, può
essere un’importante arma di vantaggio competitivo, se non
diventa troppo onerosa a livello economico”.
Spiega Stefano Bertolotti, Sales & Marketing Manager presso IVAR “Dal punto di vista pratico questo aspetto è molto
importante. La possibilità di mutare il ciclo produttivo per un
prodotto specifico e di soddisfare il cliente è un mezzo di vantaggio competitivo; il costo della personalizzazione viene stimata dal software in tempo reale, senza bisogno di generare manualmente codici o distinte. Posso sapere in tempo
reale quanto un determinato ordine viene a costare all’azienda”.
La modellizzazione del sistema
salvaguarda la continuità del ciclo
“Anche la modellizzazione del sistema rappresenta un vantaggio importante - afferma Moimare. Nel momento in cui
un addetto si assenta, permette di non perdere la continuità nel ciclo produttivo, e il tutto in modo estremamente concreto. Tutti gli attori del processo sono a conoscenza delle
azioni svolte. Ciò viene ottenuto mediante la sincronizzazione e l’integrazione. Integrazione in questo caso significa
che, per ottenere prestazioni elevate in termini di flessibilità,
un’operazione eseguita in un punto qualsiasi dell’applicativo, viene automaticamente condivisa dagli addetti degli altri
reparti. Nel momento in cui viene comunicato un cambio di
priorità negli ordini da eseguire, tutti gli attori coinvolti nel processo hanno nozione di questo cambiamento in modo istantaneo e sincronizzato”.
A questo proposito anche la formazione degli addetti al sistema è stata importante per creare quella cultura che permetta al singolo utente di finalizzare il proprio operato al corretto funzionamento di tutto il sistema. Le maestranze sono
educate a svolgere un’attività all’interno di SPI in modo che
il sistema stesso si adatti alle urgenze, la ripianificazione in
tempo reale va a vantaggio di tutta l’azienda i termini orga-
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nizzativi e di efficienza. Grazie alle ramificazioni capillari, il sistema raggiunge ogni addetto: attualmente tutti i 160
dipendenti dello stabilimento produttivo di Prevalle sono coinvolti. La presentazione di un piano diproduzione
coerente, e quindi fattibile, che pone
date di consegna per le varie lavorazioni sufficientemente attendibili, permette anche di evidenziare in tempo
reale qualsiasi inefficienza o negligenza. La responsabilità degli addetti è incentivata, in quanto tutti i reparti sono
collegati. Il problema è mantenere piani coerenti in situazioni critiche, soprattutto in vista del rispetto delle date di
consegna fissate dal sistema stesso.
Un piano coerente porta a risultati coerenti, condivisi da tutti e accettati da tutti; è il sistema stesso che spinge alla collaborazione.
Moduli specifici sono stati aggiunti
via via per soddisfare le nuove esigenze
Alla configurazione iniziale del sistema, nel corso degli anni
si sono aggiunti diversi moduli per seguire l’azienda nella
sua crescita e per eliminare attività ripetitive, che vengono
svolte ora dal sistema.
Diamo uno sguardo ai moduli più significativi che, implementati nel corso degli anni, sono oggi utilizzati a regime.
Lo schedulatore di produzione a capacità finita consente di
passare da una pianificazione della produzione a capacità
infinita, che considera le risorse come se fossero infinite e
sempre disponibili, ad una schedulazione a capacità finita,
che invece considera l’utilizzo di impianti, macchinari, risorse
umane ed attrezzature limitati nel tempo e disponibile per
eseguire una sola operazione per volta. Il risultato è un piano di produzione che può essere realmente eseguito e che
conduce a date di consegna al cliente attendibili.
La gestione del carico macchine consente di raggiungere
un livello di precisione nella pianificazione dei processi di carico macchine elevatissimo. Nella figura 2 si confronta il carico e l’impegno delle macchine di produzione e delle risorse disponibili per la produzione, di giorno in giorno; ciò
consente di confrontare impianti simili con impegni diversi
e correggere eventuali squilibri.
Un altro modulo utilizzato a regime è la Pianificazione e la
gestione dei reticoli. La rappresentazione grafica di un reticolo permette di capire perché un articolo è fermo, quanti
giorni di ritardo ha la relativa produzione, quali semilavorati
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❚❚❚ Fig. 3 Pianificazione
della Produzione
e Reticoli.
mancano, quali materie prime si devono ordinare, eccetera. La Pianificazione della Produzione, integrata dalla datazione ordini e dalla schedulazione a capacità finita sono
strumenti formidabili la cui efficacia non è in discussione.
La Situazione Logistica Articoli è una vista di sintesi che consente di avere la visione completa di disponibilità e impegno di un certo articolo e che consente di valutare complessivamente le situazioni di criticità e le aspettative
statistiche di consumo. I parametri a disposizione permettono di valutare l’articolo sia in qualità di semilavorato scaturito da un processo produttivo che di componente utilizzato per completare un’attività di produzione, sia in maniera
aggregata che dettagliata.
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❚❚❚ Fig. 4 Situazione
Logistica Articoli.
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❚❚❚ Fig. 5 Previsioni di
Vendita e Piano
Principale di
Produzione.
Citiamo infine il modulo Previsioni di Vendita e Piano
Principale di Produzione che permette di anticipare gli approvvigionamenti e ridurre i tempi di consegna. La flessibilità intrinseca di SPI permette di fare molteplici e differenti simulazioni partendo dai risultati del Piano di
Produzione in quanto si possono prendere in considerazione variabili e stime diverse dal solito andamento storico dei mesi/anni precedenti, introdurre modifiche che permettono di applicare le politiche commerciali e di marketing
al Piano di Produzione definitivo.
IVAR non ha smesso di “lavorare” al proprio sistema gestionale anche nei momenti di crisi. Afferma Moimare “Anche
nel 2009, anno in cui abbiamo risentito gli effetti della crisi, e
abbiamo avuto per la prima volta dopo venticinque anni un
calo del fatturato, siamo stati lungimiranti e abbiamo continuato a implementare e ad affinare il sistema per farci trovare pronti nel momento della ripresa. Il sistema ci ha aiutato sia nel rallentamento, sia nella ripresa, mettendoci in
grado di reagire in tempo reale ai cambiamenti”.
Anche il sistema di controllo
qualità opera con la stessa logica
Un altro elemento indicativo del funzionamento del sistema è il controllo qualità. Essendo un’azienda che produce prodotti di fascia alta e tecnologicamente avanzati,
il controllo qualità è molto importante, anche in termini di
miglioramento del processo produttivo. Anche il Controllo
Qualità, seguendo la stessa logica del sistema SPI, opera in tempo reale: l’inserimento di una bolla di entrata o di
un ordine di produzione fa pervenire automaticamente al
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reparto Controllo qualità una voce che consente il controllo immediato. Spiega Anna Moroni – Responsabile
Marketing presso EDM – “Il ciclo di controllo determina
quali misure devono essere rilevate, in sala metrologica,
tramite strumenti collegati direttamente al sistema; i dati
rilevati diventano poi essenziali per prendere decisioni successive finalizzate al miglioramento del processo”.
Un database di dati sensibili
funge da “storico” per il futuro
Oltre a gestire le informazioni, il sistema SPI registra nel database una serie di dati sensibili e importanti che serviranno da storico per necessità future. Il sistema registra i
fermi macchina sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo; i dati raccolti permettono di analizzare, ad esempio, se il fermo è imputabile al fatto che l’attrezzista non è
disponibile. È il caso di assumere un ulteriore addetto? E
questa nuova assunzione diventerà un valore aggiunto o
solo un costo evitabile? Lo stesso vale per la valutazione
dell’acquisto di una nuova macchina e così via. La modellizzazione della Società permette allo schedulatore di non
essere semplicemente uno strumento per organizzare il lavoro, ma anche un simulatore che permette di valutare il
beneficio di soluzioni ipotetiche come il raddoppio dei turni, l’acquisto di una nuova macchina o l’assunzione di un
nuovo operatore. Anche l’interfaccia utente è stata oggetto di miglioramenti, ed è diventata sempre più user friendly.
Il sistema SPI ha un’unica interfaccia grafica che agevola
la formazione degli utenti ed è largamente adattabile e personalizzabile dal cliente stesso senza modificare il codice.
Spiega Moimare: “ L’interfaccia può essere personalizzata
per utenti o gruppi di utenti inibendo o semplificando funzioni in relazione all’operatività richiesta. In sostanza, il margine di personalizzazione è molto ampio”.
E per il prossimo futuro? IVAR sta già pensando a un’ulteriore espansione del sistema con l’aggiunta di nuovi moduli. Il primo di questi potrebbe essere un nuovo modulo
di business intelligence di SPI che permetterà di raccogliere ancora meglio le informazioni e di tradurle in reports
o grafici. L’utilizzo di nuove piattaforme, come smart phone o palmari, permetterà di analizzare le informazioni fornite dalla business intelligence ed elaborare strategie sfruttando al meglio il fattore tempo che sta diventando sempre
più critico. ❚❚❚
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